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Sangue e Vischio: Ivy Granger, Detective Psichica
Sangue e Vischio: Ivy Granger, Detective Psichica
Sangue e Vischio: Ivy Granger, Detective Psichica
E-book109 pagine1 ora

Sangue e Vischio: Ivy Granger, Detective Psichica

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Info su questo ebook

Le festività sono peggio della luna piena per far impazzire la gente. A Harborsmouth, dove molti degli abitanti sono vampiri non morti o mostruose creature fatate, la combinazione può dimostrarsi letale.

Ivy Granger, investigatrice privata psichica, torna sulle strade di Harborsmouth in questa aggiunta alla serie urban fantasy bestseller.

Le festività sono l’Inferno, un’affermazione che si consolida quando un certo avvocato demoniaco torna con delle informazioni su una serie di sanguinosi delitti. Cinque abitanti di Harborsmouth sono stati uccisi, e tutte le vittime avevano una cosa in comune: erano esseri fatati. Chiunque stia uccidendo le fate deve essere fermato, ma si lascia dietro un solo indizio: un rametto di vischio che galleggia in una pozza del sangue della vittima.

Le feste sono appena diventate interessanti. Peccato che questo caso potrebbe far impazzire Ivy prima di Capodanno. Cavolo, sarebbe già fortunata a sopravvivere al Natale.

Sangue e vischio è un romanzo breve della serie di Ivy Granger (Ivy Granger, Detective Psichica n.1.5). Il mondo di Ivy Granger, che comprende le serie Ivy Granger Detective Psichica e La Gilda dei Cacciatori, è pieno di azione, mistero, magia, humour nero, strani personaggi, vampiri succhiasangue, demoni lascivi, gargoyle sarcastici, mutaforma sexy, streghe lunatiche, fate psicotiche ed eroine irriverenti.

La serie Ivy Granger ha vinto numerosi premi, incluso il BTS Red Carpet Award come Miglior Romanzo, il PRG Reviewer's Choice Award come Miglior Romanzo Fantasy Paranormale e Miglior Romanzo Urban Fantasy, ed è stata finalista come Miglior Serie Urban Fantasy.

LinguaItaliano
Data di uscita16 mag 2019
ISBN9781547586653
Sangue e Vischio: Ivy Granger, Detective Psichica

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    Anteprima del libro

    Sangue e Vischio - E.J. Stevens

    Introduzione

    Benvenuti a Harborsmouth, dove i mostri camminano per le strade non visti dagli umani... a parte quelli con la seconda vista.

    Che siate qui per visitare il nostro moderno quartiere degli affari o per esplorare le stradine selciate del Vecchio Porto, godetevi la vostra permanenza. E quando tornate a casa parlate ai vostri amici della nostra splendida città... possibilmente omettendo i dettagli soprannaturali.

    Non temete, molti dei nostri ospiti non vivono mai niente di insolito. Gli Oltremondani, come fate, vampiri e ghoul, sono piuttosto bravi a nascondersi tra le ombre. E molti di loro sanno anche cancellare i ricordi. Potreste svegliarvi urlando nel cuore della notte, ma non ricordereste perché. Siate lieti di non saperlo... siete tra i fortunati.

    Se incontrate qualcosa di innaturale, vi raccomandiamo i servizi di Ivy Granger, Detective Psichica. Co-fondatrice dell’agenzia investigativa Private Eye, Ivy Granger è un membro relativamente recente della nostra comunità. Potete trovare il suo ufficio a Water Street, nel cuore del Vecchio Porto.

    Miss Granger ha una notevole abilità di ricevere visioni dall’atto di toccare un oggetto. È un talento utile per il suo lavoro investigativo, specie per trovare oggetti smarriti. Che stiate cercando una spilla perduta o una persona scomparsa, nessun incarico è troppo grande o troppo piccolo per Ivy Granger... ma potreste essere in lista d’attesa per un po’. Dopo il suo ruolo in recenti eventi, nei quali è stata strumentale per salvare la nostra città, gli affari di Miss Granger stanno prosperando.

    Se le cose sono particolarmente serie, possiamo anche fornirvi, a richiesta, un elenco di impresari funebri estremamente professionali. Se necessitate dei loro servizi, saremo anche lieti di indirizzarvi all’Harborsmouth Cemetery Realty. Non è mai troppo presto per contattarli, dato che la richiesta di mercato per i loro alloggi è in forte crescita. La domanda per i lotti locali è molto elevata... c’è sempre gente che morirebbe pur di trovarvi posto.

    Buone feste!

    «Se potessi fare a modo mio, ogni idiota che se ne va attorno con cotesto allegro Natale in bocca, avrebbe a esser bollito nella propria pentola e sotterrato con uno stecco di agrifoglio nel cuore.»

    —Charles Dickens, Cantico di Natale

    Capitolo 1

    Mi svegliai sentendo odore di pan di zenzero e caffè. Peccato che i due fossero un tutt’uno.

    «È per questo che odio le festività», mormorai nella mia tazza. «Chi pasticcia con una perfetta tazza di caffè?»

    «Sei solo scontrosa perché Ceffyl ti ha dato buca ieri sera», disse Jinx.

    «Beh, era una scusa patetica», risposi.

    Mi feci ricadere in grembo le mani guantate, guardando attraverso un velo di capelli arruffati dal sonno i pupazzi di neve che danzavano maniacalmente attorno ai pantaloni del mio pigiama. Stavo tenendo il muso. Maledizione, non tenevo mai il muso, ma ero stata emozionata per il nostro appuntamento della sera prima. Il che in retrospettiva era stato stupido: io odio il Natale.

    Ma quelle erano le mie prime festività con un ragazzo e avrei voluto fare tutte le solite cose dell’uscire insieme. Invece ero rimasta seduta a casa a guardare Rudolph la renna dal naso rosso per la milionesima volta. Jinx aveva suggerito che indossassimo i pigiami natalizi che ci eravamo regalate a vicenda l’anno prima. Seguii i contorni dei sorridenti pupazzi di neve con un dito guantato, desiderando di poter essere altrettanto felice per una volta.

    Ceff mi aveva promesso di portarmi all’accensione dell’albero a Fountain Square. Non mi piacevano le folle, e di solito le evitavo come la peste, ma lui mi aveva adescata promettendomi cioccolata calda e tanti biscotti alla menta quanto peso. Aveva anche detto di avere un regalo per me.

    Il mio cuore aveva battuto più forte e avevo rabbrividito mentre gelide dita di paura e aspettativa mi risalivano lungo la schiena. Che genere di regalo mi avrebbe fatto un re dei kelpie?

    Sarebbe stato qualcosa di carino, romantico, pratico, magico, o mi avrebbe resa folle?

    Avevo scoperto presto nella mia vita che toccare oggetti sconosciuti poteva portarmi delle terrificanti visioni. Avevo avuto nove anni quando il mio dono psichico aveva sollevato la brutta testa traumatizzante. Mi preoccupava ricevere regali fin da allora.

    Le forti emozioni si lasciavano dietro un’impronta. Le persone come me, col talento della psicometria, potevano attingere a quell’impronta psichica e vedere immagini del passato di un oggetto o una persona.

    La psicometria richiede il contatto fisico, grazie a Mab. È questo il motivo per cui indosso i guanti ventiquattr’ore al giorno. Decisamente non è per moda... è Jinx la modaiola nella nostra amicizia. Ho imparato nel modo peggiore che tenere le mani coperte mi aiuta a restare sana di mente.

    Peccato che una tuta integrale impermeabile non sarebbe pratica. In effetti, sarebbe potenzialmente fatale. Potrò anche essere in parte fata, ma la mia metà umana deve comunque respirare. E poi, Jinx non mi lascerebbe mai uscire dal nostro loft indossando un preservativo full body. Infrangerebbe troppe regole della moda. Ahimè, avrei dovuto essere una pooka.

    «Pfft», disse Jinx con una scrollata di spalle. «Ceffyl è il re dei kelpie, lascialo respirare un po’. Sono sicura che non muore dalla voglia di nuotare nel gelido oceano mentre negozia noiosi trattati di caccia tra tribù di kelpie e selkie».

    Era vero. Ceffyl non era stato felice di annullare il nostro appuntamento. Aveva rotto una ringhiera di legno per la frustrazione quando lo avevano chiamato.

    *****

    Stavamo camminando sul lungomare sotto le stelle, il nostro nuovo passatempo preferito, quando Ceff si era fermato per fissare intensamente la baia. Si era sporto con disinvoltura oltre la ringhiera, ma riuscivo a sentirlo digrignare i denti nonostante lo sciabordio delle onde.

    Una testa era emersa accanto al molo, galleggiando come una boa di pescatori sulle dolci acque del porto. La fata acquatica aveva agitato le mani palmate e iniziato a parlare a Ceff in un chiacchierio acuto che mi era parso simile ai cinguettii del canto dei delfini. Le parole erano incomprensibili alle mie orecchie, ma il messaggio era stato chiaro. C’era bisogno di Ceff altrove.

    E quando il dovere chiama, i re dei kelpie devono rispondere. Lui non ne era stato felice. Nubi di tempesta gli erano passate sugli occhi verde scuro, facendoli diventare neri, e aveva stretto la ringhiera fino a farsi sbiancare le nocche.

    Aveva annuito una volta in direzione della baia e, con uno strano inchino galleggiante, il messaggero fatato era tornato alle acque scure da cui era giunto. Ceff aveva continuato a fissare il porto come se avesse potuto alterare il messaggio che gli avevano portato le onde con la sola forza di volontà. Avevo trattenuto il fiato e atteso.

    «Temo di dover annullare il nostro appuntamento per domani sera», aveva detto.

    La sua voce mi era parsa calma, come un torrente che gorgoglia dolcemente, ma la ringhiera in frantumi tra le sue mani raccontava un’altra storia.

    «Ma è l’accensione dell’albero», avevo detto. «Avviene una volta l’anno. Non possono aspettare un giorno?»

    «Ho paura di no», aveva risposto. «Il mio popolo e una confinante tribù di selkie insistono entrambi che se non otterranno i diritti esclusivi per la pesca in un piccolo tratto oceanico moriranno di fame. È un’assurdità, e sospetto che la verità dietro la disputa avrà poco a che fare con le forniture alimentari, ma devo andare, prima che una piccola lite precipiti in una guerra tra le fate acquatiche. È il mio dovere».

    «Pensi davvero che finirebbero con l’uccidersi tra loro per un tratto d’acqua e un po’ di pesce?»

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