Club Nexus

Di E.J. Stevens

Finalista al PRG Reviewer's Choice Award come Miglior Serie Urban Fantasy.

Un demone, un’umana e una fata della Corte d’Inverno entrano in un bar...

Questo speciale della serie Ivy Granger contiene dei racconti brevi ambientati nel Club Nexus, un luogo nascosto del sottobosco paranormale di Harborsmouth

GHIACCIATA

Un accordo andato male porta una fata d’alto lignaggio della Corte d’Inverno a una vita da schiava come bartender con un desiderio di vendetta.

POLVERIZZATO

Essere un predatore estremamente efficiente non ti mette in automatico in cima alla catena alimentare al Club Nexus. Un vampiro del sud bramoso di sangue e violenza potrebbe aver trovato pane per i suoi denti.

SFORTUNATA

Proprio quando Jinx ha bisogno di una spensierata uscita tra ragazze con Ivy, un demone sexy cerca di offrirle da bere. È davvero l’umana più sfortunata del pianeta.

DEMONIZZATO

L’avvocato demoniaco che amiamo odiare ha messo gli occhi su una certa umana rockabilly. Peccato che lei si sia portata dietro una balestra caricata con dardi impregnati di acqua santa per la sua notte in città.

Club Nexus (Ivy Granger, Detective Psichica 2.5) è una novella appartenente alla premiata serie urban fantasy Ivy Granger di E.J. Stevens. Il mondo di Ivy Granger, che include la serie Ivy Granger Detective Psichica e la serie Hunters' Guild, è pieno di azione, mistero paranormale, magia, umorismo nero, strani personaggi, vampiri succhiasangue, demoni lascivi, gargoyle sarcastici, mutaforma sexy, streghe lunatiche, fate psicotiche ed eroine irriverenti.

La serie Ivy Granger ha vinto numerosi premi, incluso il BTS Red Carpet Award come Miglior Romanzo, il PRG Reviewer's Choice Award come Miglior Romanzo Fantasy Paranormale e Miglior Romanzo Urban Fantasy, ed è stata finalista come Miglior Serie Urban Fantasy.

• Lingua: Italiano
• Editore: Sacred Oaks Press
• Data di uscita: 16 ago 2018
• ISBN: 9781547545230

Anteprima del libro

Nota dell’Autrice

Club Nexus include quattro racconti: Ghiacciata, Polverizzato, Sfortunata e Demonizzata. Ti raccomando davvero di leggerli in ordine per avere l’esperienza di lettura più forte e gradevole.

Ma, ovviamente, puoi leggerli in qualunque ordine tu preferisca. Non importa come leggerai Club Nexus, dalla fine all’inizio, sottosopra o indossando un tutù, spero che apprezzerai questi scorci della vita notturna paranormale di Harborsmouth.

Baci,

E.J.

Introduzione

Benvenuti al Club Nexus, un’esperienza di divertimento unica nel profondo del cuore di Harborsmouth.

Se avete scoperto il nostro club esclusivo, è probabile che apparteniate alla nostra clientela specializzata. Ci occupiamo di soddisfare i bisogni e i desideri di vampiri, demoni, creature fatate, sia della Corte d’Estate che d’Inverno, e dei loro servitori umani.

Per garantire la privacy dei nostri clienti, è stato lanciato un glamour per impedire al club di essere notato dai non paranormali. Forniamo anche un servizio di sicurezza, sia all’ingresso che all’interno della nostra elegante struttura.

Il nostro ben addestrato personale della sicurezza fa più che limitarsi a tener fuori l’indesiderata marmaglia umana. Grazie alla nostra posizione unica a cavallo di ley line che si intersecano, il Club Nexus è stato dichiarato terreno neutrale. Pertanto, abbiamo delle rigide regole di comportamento. Può essere versato sangue solo consensualmente, o il colpevole rischia una punizione a discrezione del nostro personale di sicurezza: morte, mutilazione o espulsione permanente dal club.

Se bramate di soddisfare gusti poco ortodossi e siete disposti a camminare sul filo delle nostre regole, potrebbero interessarvi i servizi del signor Goodfellow. Puck è una creatura piena di risorse che molto probabilmente riuscirà a fornirvi ciò che desiderate... al giusto prezzo.

Speriamo che vi godrete la visita al Club Nexus. Che vi serva da bere, qualcuno di speciale, o qualcuno di speciale da bere, qui al Club Nexus siamo al vostro servizio.

GHIACCIATA

Mi soffio via un ciuffo di capelli dagli occhi mentre passo una pezza umida sul bancone. I ricci nero corvino mi si gelano al limitare del campo visivo; cristalli di ghiaccio del mio respiro li rivestono come polvere di diamanti frantumati. Ma nell’arco di qualche secondo, i ciuffi umidi si scongelano nel permanente calore del club.

Il caldo è una delle tante cose che odio del mio lavoro di bartender al Club Nexus. Ci sono zone nel club che sono fredde quanto la Corte d’Inverno che un tempo chiamavo casa, qui c’è qualcosa di adatto a soddisfare ogni creatura fatata dei livelli più alti di potere, ma quelle aree sono inaccessibili a chiunque a parte i nobili e i membri più fidati del loro staff. I miseri dipendenti del club come me non vanno oltre la corda di velluto.

Non che una stupida barriera di corda possa tenermi lontana dal dolce abbraccio di uno dei gelidi separé privati della Corte d’Inverno. No, i veri deterrenti sono le guardie ben armate: un grifone dal becco affilato come un rasoio e un boggart dal carattere particolarmente perfido, perfino per una fata oscura come me. Sospiro e mi allontano il ciuffo di capelli dal viso, infilandolo dietro una delle orecchie blu appuntite.

Vado fiera delle mie orecchie a punta, del fisico snello e dell’insolita altezza, ben oltre i due metri, perché sono cose che mi identificano come fata di alto lignaggio. Ciò che non amo altrettanto sono le mie attuali condizioni. C’era una volta in cui illuminavo le sale della Corte d’Inverno nella mia fine seta di ragno, i capelli raccolti con boccioli di rosa, collane di cristalli di ghiaccio attorno al collo. Ora sono costretta in una sgraziata divisa e devo sopportare gli approcci da ubriachi di plebaglia fatata dell’Estate mentre servo da bere ai miei nemici e pulisco i disastri che si lasciano dietro. Oh, quanto in basso sono caduta.

Mi è stato fatto accettare con l’inganno un accordo sfavorevole, lasciandomi senza altra alternativa che ripagare il mio debito lavorando qui al Club Nexus, poco più che una schiava.

L’uomo che mi ha ingannata, un famigerato membro della Corte d’Estate di nome Puck, è poco più che un ruffiano. Usa parecchi subdoli mezzucci per influenzare numerose razze: vampiri, demoni, umani e fate. Puck ha un giro di ragazze nel club per sesso, sangue e sport. Immagino dovrei considerarmi fortunata per il fatto che fosse affascinato dall’idea di avere una bartender della Corte d’Inverno che potesse ghiacciare le bevande solo col fiato, ma essere una serva mi brucia comunque.

È una situazione in cui una fata di alto lignaggio non dovrebbe trovarsi. Stringo forte lo strofinaccio dei piatti, gli sporchi resti di cocktail versati mi scorrono lungo il polso. Faccio una smorfia guardando quel liquido disgustoso e getto lo straccio in un secchio di acqua saponata. Tenere il broncio non mi libererà da quest’orrendo lavoro, ma un orecchio al posto giusto potrebbe.

Rivolgo la mia attenzione a Puck, che è entrato un attimo fa e ora ha la testa inclinata accanto all’orecchio di un vampiro. Sono una strana coppia, la fata bionda col volto da cherubino e il vampiro zannuto ricoperto dalla polvere della tomba. Coi denti di un vampiro a pochi centimetri dalla giugulare, ci si potrebbe preoccupare per la sicurezza di Puck, se non si sapesse chi sia davvero.

Quale che sia il suo aspetto, Puck non è un angelo. Quelli come lui sono peggiori di qualunque demone. È un ingannatore che si crogiola nel caos e nel brivido di portar via agli altri con l’inganno tutto ciò che hanno, che si tratti di separarli dal loro denaro, dal loro sangue o dalle loro anime.

Mi avvicino con la scusa di dar da mangiare alle fatine che fanno luce da dentro le lanterne di vetro in fondo al bancone. Infilo una cucchiaiata di miele nella fessura alla base della lanterna e ascolto.

«Hai voglia di una dieci pinte?» chiede Puck. «Mi è arrivato un nuovo carico di Ice questa settimana, perciò puoi avere la tua bevanda vivace o rilassata. Scegli tu».

Mi si drizzano le orecchie sentendo Ice. Alla Corte d’Inverno abbiamo oltre tremila parole per indicare il ghiaccio, ma mi rendo conto che Puck stava solo parlando della droga che spaccia alla sua speciale clientela. Viene usata per sottomettere gli umani, ed è particolarmente utile ai vampiri che vogliono nuovi schiavi di sangue senza doversi sforzare a convincere i mortali in modo giusto. Non che sedurre degli umani mentre si usa un glamour per apparire irresistibile sembrerebbe giusto alla maggioranza dei mortali, ma è un gioco che noi fate riusciamo a capire. Ma l’atto di drogare le vittime fino a far perdere loro i sensi è barare.

Arriccio il naso e volto loro le spalle. Non mi piacciono i vampiri né i soprannomi per quello che Puck vende loro. Dieci pinte è slang per