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Meditazione e Ecospiritualità: All’origine dello sciamanesimo. Le Hasba dell’Antico
Meditazione e Ecospiritualità: All’origine dello sciamanesimo. Le Hasba dell’Antico
Meditazione e Ecospiritualità: All’origine dello sciamanesimo. Le Hasba dell’Antico
E-book237 pagine2 ore

Meditazione e Ecospiritualità: All’origine dello sciamanesimo. Le Hasba dell’Antico

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Info su questo ebook

“Hasba” è il termine con cui nell’antica lingua dello sciamanesimo druidico si definisce un insegnamento riferito alla pratica e alla filosofia della meditazione.
Giancarlo Barbadoro nel suo rapporto con gli esponenti della tradizione druidica era stato insignito della qualifica di “Antico”, con il compito di conservare e trasmettere l’antica filosofia della meditazione.
In questo testo sono state raccolte molte delle sue “Hasba” allo scopo di non disperdere il lavoro che Giancarlo ha realizzato nel corso della sua vita e di dare continuità all’impegno che si era assunto.
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L'Autore
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Giancarlo Barbadoro era giornalista, scrittore, musicista e speaker radiotelevisivo. Promotore della Ecospirituality Foundation, una organizzazione in stato consultativo con l’ONU che lavora alla tutela delle tradizioni dei Popoli naturali e dei diritti degli animali. Era delegato ONU e rappresentante di sei organizzazioni indigene. In qualità di flautista e poeta faceva parte del gruppo musicale LabGraal. Ha scritto numerosi testi sul celtismo e sulle tradizioni dei Popoli naturali scaturiti dal confronto con le tradizioni dei Popoli nativi, in particolare gli Apache, gli aborigeni australiani e soprattutto le comunità druidiche del Nord e Centro Europa.
www.giancarlobarbadoro.net
LinguaItaliano
Data di uscita17 ott 2019
ISBN9788895127583
Meditazione e Ecospiritualità: All’origine dello sciamanesimo. Le Hasba dell’Antico

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    Anteprima del libro

    Meditazione e Ecospiritualità - Giancarlo Barbadoro

    9788895127460

    Prefazione

    ARTISTA, POETA, GUERRIERO, SCIAMANO

    di Rosalba Nattero

    Hasba è il termine con cui nell’antica lingua dello sciamanesimo druidico si definisce un insegnamento riferito alla pratica e alla filosofia della meditazione.

    Giancarlo Barbadoro nel suo rapporto con gli esponenti della tradizione druidica era stato insignito della qualifica di Antico, con il compito di conservare e trasmettere l’antica filosofia della meditazione.

    In questo testo sono state raccolte molte delle sue Hasba allo scopo di non disperdere il lavoro che Giancarlo ha realizzato nel corso della sua vita e di dare continuità all’impegno che si era assunto.

    Giancarlo Barbadoro, presidente della Ecospirituality Foundation, è mancato il 6 agosto 2019.

    Viene a mancare un grande artista, un poeta, un guerriero, uno sciamano.

    Nella sua vita ha sempre combattuto per i più deboli, dai Popoli indigeni agli animali, per i quali nutriva un grande amore.

    Giancarlo è stato indubbiamente un visionario. Un viaggiatore del tempo, proveniente da un futuro che lui sognava, un futuro di pace e di fratellanza per tutti gli esseri viventi, che ha lasciato un segno indelebile in tutti coloro che hanno avuto l’occasione di conoscerlo o anche solo di incontrarlo.

    Era poeta, musicista, giornalista, scrittore, ma soprattutto era un sognatore. È stato definito uno sciamano, secondo la descrizione con cui la tradizione druidica definisce gli sciamani, ossia un ricercatore di infinito. Creava intorno a sé un raggio vitale che non lasciava indifferenti, anche se lui stesso non se ne accorgeva, come un vento che spazza via le cose inutili per lasciare ciò che è reale.

    È stato un grande attivista per i diritti degli animali, una causa che sentiva più di ogni altra poiché riteneva gli animali gli esseri più sfortunati della Terra. E nutriva per essi un amore viscerale.

    Era attivista anche per i diritti dei Popoli indigeni e per la salvaguardia delle loro tradizioni. Teorico dell’ecospiritualità, con esponenti di comunità indigene di tutto il pianeta ha fondato la Ecospirituality Foundation per diffondere il concetto della filosofia ecospirituale, che egli riteneva potesse risolvere tutti i mali di una società malata, basata sull’antropocentrismo. Con la Ecospirituality Foundation si è schierato a fianco di molte comunità native di tutti i continenti portando le loro istanze all’ONU di New York e Ginevra.

    Ciò che lo ha segnato fin da giovanissimo, e che ha dato una svolta alla sua vita, è stato l’incontro con una comunità tradizionale autoctona delle valli piemontesi, attraverso cui si è accostato alla filosofia dello sciamanesimo druidico. Questo evento lo ha portato a dedicarsi alla scoperta delle tradizioni dei Nativi europei e a diffondere una cultura che riteneva ci fosse stata rubata, impedendoci di conoscere le nostre vere radici. I suoi rapporti con le Famiglie Celtiche lo hanno condotto verso altre realtà dello sciamanesimo druidico ed è stato in Bretagna, nel cuore della Foresta di Brocéliande, che è avvenuta la sua formazione nell’ambito della Nah-sinnar, la Musica del Vuoto, che lui eseguiva al flauto con una tecnica del tutto particolare con cui si ottenevano particolari stati percettivi di coscienza e visioni sciamaniche.

    Sempre nel cuore della Bretagna, presso la comunità druidica di Paimpont, ha appreso la disciplina della Kemò-vad, antica tecnica di meditazione sia dinamica sia statica, patrimonio dei Nativi europei. Una filosofia di vita basata sul bien-être nel riferimento alla Natura nella sua accezione mistica. Kemò-vad nell’antica lingua shannar dei Nativi europei significa danzare nel vento, entrare in sintonia con lo Shan, la natura immateriale dell’esistenza. Intuendo la portata di questa disciplina, in accordo con la comunità druidica di Paimpont ha fondato la Scuola di Kemò-vad Sole Nero per divulgare questa antica arte, dispensatrice di benessere.

    Giancarlo ha vissuto una vita densa di eventi eccezionali. I doni che ha ricevuto non li ha mai tenuti per sé, ma al contrario la sua missione è stata quella di donarli a sua volta a più persone possibili.

    Lascia un vuoto incolmabile che niente riuscirà a riempire.

    Porteremo avanti il suo insegnamento e il suo sogno, quello di un mondo basato sulla fratellanza e l’armonia tra tutte le specie viventi, nel riferimento in Madre Terra.

    MEDITAZIONE E ECOSPIRITUALITÀ

    All’origine dello sciamanesimo

    Introduzione

    POST TENEBRAS LUX, DOPO LE TENEBRE LA LUCE: L’ANTICO MOTTO DRUIDICO GUIDA LA RICERCA!

    Meditare con lo spirito invitto del Drago primordiale per giungere alla Luce che, come avviene simbolicamente nel fenomeno transitorio del sole nero, l’eclisse, nulla e nessuno può occultare.

    Una Luce che l’antico sciamanesimo druidico esprime nell’esperienza interiore della Kemò-vad ovvero danzare nel vento per divenire vento nel vento. Un’esperienza di armonia e di conoscenza che può essere ottenuta vivendo la qualità trascendente dello Shan, ovvero la qualità invisibile e immateriale dell’esistenza, intesa anche come il Vuoto che è origine del tutto e che è impossibile da descrivere o da concepire con il solo intelletto, ma è raggiungibile attraverso la meditazione.

    La Scuola di Kemò-vad Sole Nero propone la rivalutazione del messaggio lasciato nei miti di Fetonte e del Graal per contribuire alla realizzazione di un mondo ecospirituale, dove tutte le creature di Madre Terra possano convivere in fratellanza e in libera e pari dignità.

    L’ecospiritualità è un’esperienza che nasce dalla meditazione praticata dall’antico sciamanesimo druidico e che può portare pace al mondo e salvare il pianeta dall’ignoranza e dalla violenza verso tutte le creature di Madre Terra.

    L’ecospiritualità per la nascita di una Nuova Terra

    Recita una dichiarazione che proviene dal tempo più remoto che si possa immaginare ad opera di un druido dell’antica schiatta del pianeta: Noi abbiamo un ideale. Da millenni sogniamo un mondo a misura di questo pianeta perso nel buio dello spazio per un disegno misterioso di vita e di conoscenza. Da millenni sogniamo un mondo nuovo che celebri Madre Terra e i suoi figli, di ogni razza e specie, tesi ad abbracciare in pace ogni figlio delle stelle. Da millenni sogniamo che Fratellanza, Libertà di pensiero e Gioia di vita alla luce della Conoscenza possano essere le sole leggi ispiratrici di un mondo a misura di tutti. Da millenni ci ispiriamo al Mistero che ha dato esistenza a tutti noi, qui e là nell’universo e in questo troviamo forza per viaggiare attraverso il tempo.

    Per secoli questa prosa di Harvan, un mitico druido della foresta di Brocéliande in Bretagna, è stata lo stimolo poetico e il punto di riferimento ideologico del Black Sun Order, l’Ordine del Sole Nero. Una organizzazione monastico-guerriera che, secondo le narrazioni delle comunità druidiche europee, ha preceduto l’idea civilizzatrice e i costumi cavallereschi dell’Ordine del Tempio, comparso molti secoli più tardi.

    Una organizzazione che ha sempre sognato il ritorno all’Eden perduto sul piano storico, ma mai dimenticato nel cuore di quanti hanno sempre sperato in un mondo di giustizia dove anche i deboli trovino posto in piena dignità con gli altri. A maggior ragione inteso come un mondo di armonia e di equità rivolto da molto tempo a tutti i figli di Madre Terra, dopo che al termine delle grandi glaciazioni, il folle Patriarcato ha cancellato con la sua quotidiana violenza e restrizione delle libertà degli individui il glorioso passato del pianeta ed ha precluso il ritorno all’Eden con la sua ideologia antropocentrica e misogina.

    Una concezione dell’individuo e della società ben conosciuta da tutti i Popoli naturali, culture native del pianeta libere da millenni dalle ipoteche ideologiche, che vivono nel concetto di Cuore Antico, ovvero di tradizione e che esprimono da sempre con la way of life interpretata nel concetto dell’ecospiritualità. Una filosofia naturale di vita che pur nella sua apparente semplicità, che rasenta la banalità, manifesta una grande forza di armonia e di conoscenza. Una filosofia che concepisce un’esperienza di armonia interiore dell’individuo che si esprime in una altrettanto coerente armonia verso tutte le forme di vita, umane e non umane, di Madre Terra e verso l’ambiente, tracimando il senso della Natura nel contesto mistico attribuibile al piano di esistenza globale dove tutto esiste.

    Una concezione di vita che rappresenta l’esperienza naturale dello sciamano che è in ciascuno di noi, di ogni individuo che vuole dare un senso concreto alla sua esistenza, del fisico ricercatore dei fenomeni della natura, dell’Alchimista che lavora alla realizzazione della pietra filosofale, di chi è inevitabilmente richiamato dall’esigenza del Mistero a cui gli è impossibile non rispondere. Si potrebbe dire con una terminologia moderna, dell’esperienza di un antropologo che vuole conoscere e rapportarsi con ogni esperienza possibile nel grande teatro dell’universo per capire e capirsi.

    La storia dimenticata del pianeta

    L’antico sciamanesimo druidico è rimasto testimone nel tempo degli eventi che si sono succeduti sul pianeta.

    Una storia sconosciuta oggi all’umanità, occultata dal Patriarcato attraverso l’azione della Discovery Doctrine promulgata dalla Chiesa del tempo, che ha distrutto popoli e tradizioni attraverso una selvaggia colonizzazione dei continenti. Una storia sconosciuta che ha visto più volte l’umanità incontrarsi con creature venute da altri mondi e da altri tempi.

    Una storia che oggi sopravvive attraverso le tradizioni sciamaniche dei Popoli nativi che hanno continuato con coraggio la vera storia dell’umanità e perpetuato la speranza che mai ha abbandonato tutti i figli di Madre Terra di fare ritorno all’antico e mai perduto Eden.

    La Scuola di Kemò-vad Sole Nero

    In tempi più recenti il proclama dell’antico sciamanesimo druidico è stato fatto proprio dalla Scuola di Kemò-vad Sole Nero, nata per volontà di un’antica comunità druidica della Foresta di Brocéliande allo scopo di operare a far conoscere e consentire di vivere le aspirazioni della prosa di Harvan.

    Un’esperienza espressa nel concetto di Kemò-vad, ovvero trovarsi a danzare nel vento per divenire ed essere poeticamente vento nel vento e interpretare la natura mistica dello Shan, la qualità invisibile e immateriale, come il vento, in cui tutto esiste, dall’individuo, ai suoi pensieri, all’universo e allo scopo della sua manifestazione come teatro dell’esistenza di tutte le creature senzienti.

    Un’esperienza che si concretizza nella proposta e nella pratica della meditazione sviluppata sia sul piano della postura statica sia di quella dinamica che si attua attraverso l’arte del gesto, praticata nell’esecuzione del movimento che è in grado di condurre dal benessere della fisicità alla spiritualità interiore.

    Il tutto viene svolto nell’ambito della Zaibasta, la palestra, in cui vengono vissuti insegnamenti e pratica ginnica alla luce della consuetudine tradizionale dell’antico sciamanesimo druidico.

    I membri di questa Scuola possono essere definiti viandanti posti sull’infinito sentiero dell’esistenza alla ricerca del Graal, guidati dal bisogno della libera conoscenza che troviamo riposta nel Gran Libro della Natura per poter contribuire ad una Nuova Terra, dove tutte le creature di Madre Terra possano convivere in fratellanza e in libera e pari dignità.

    Una Scuola che non è di natura confessionale e che propone l’insegnamento della meditazione come laboratorio di Trascendenza promuovendo la libera discussione sui temi dell’ecospiritualità, tra filosofia e scienza, con l’intento di parlare e di divulgare la meditazione intesa come fulcro dell’esperienza sciamanica.

    Un ente dichiaratamente di natura sciamanica che va controcorrente rispetto alle varie forme dello sciamanesimo etnico che, per quanto possa essere affascinante con i suoi riti e i suoi personaggi pittoreschi, ha spesso poco da dire e depista gli individui nel risolvere i loro problemi e nel dare la risposta al richiamo del trascendente. Offrendo peraltro una improbabile cosmologia mistica basata sulla superstizione e sul luogo comune.

    La Scuola Sole Nero intende infatti lo sciamanesimo come un’antica collettività planetaria di elders che raccoglie i ricercatori dell’Invisibile di ogni tempo e che ha radici nell’arcaica storia dell’umanità che affonda le sue radici negli eventi del mito del Graal e di Fetonte, come viene ricordato dalle culture a posteriori.

    La Scuola, basandosi sull’antica saggezza del pianeta, vuole essere un cenacolo di confronto di esperienze tra meditanti e di presa di visione della sapienza tradizionale dell’umanità, ispirandosi alla profonda esperienza vissuta e proposta dall’antico sciamanesimo druidico nel suo rapporto con il senso mistico manifestato dall’esistenza con cui partecipare attraverso la meditazione.

    Il Black Sun Order

    La storia dell’umanità è ricca di esperienze spirituali che hanno prodotto culture planetarie e civiltà sotto ogni latitudine, dall’Antico Egitto alle pianure dei Nativi nordamericani.

    Ma una di queste grandi civiltà è sorta anche sul continente europeo migliaia di anni orsono, prima ancora che le grandi migrazioni dei popoli che giungevano dall’Africa, circa 350 mila anni fa, facessero la loro apparizione.

    Una civiltà nata sull’opera dell’antica forma di sciamanesimo druidico che ha preso vita su questo arcaico continente e che ha lasciato la sua impronta culturale attraverso una serie di miti e di reperti ancora oggi giudicati inspiegabili.

    Lo sciamanesimo druidico, a cui fa riferimento la Scuola di Kemò-vad Sole Nero, prende origine dall’antica fonte rappresentata dall’arcaica ed evoluta civiltà dei Nativi europei. Fonte che si viene a fondere con il mito del Graal. E qui parliamo di una fonte di conoscenza antica di milioni di anni che si è manifestata con un preciso evento avvenuto nel lontano passato e a cui hanno attinto poi in seguito tutte le altre culture a posteriori.

    Gli alchimisti del medioevo celebravano l’antico evento che aveva dato origine all’arcaica civiltà dei Nativi europei attraverso l’evento mistico e storico identificabile nel mito del Graal sviluppando la storicizzazione degli eventi nelle cronache relative al mito di Fetonte, disceso con il suo carro celeste dorato sulla terra. Una fonte di conoscenza la cui importanza epocale è stata fissata dagli esoteristi medievali nell’acronimo di Gnosis Recepita Ab Antiqua Luce, che forma la parola Graal, ovvero la Conoscenza ricevuta da una antica Luce.

    La figura di Fetonte, paragonabile a quella degli Elohim biblici e dei Signori della Fiamma degli aborigeni australiani, è ben lontana da quella narrata da Ovidio. Fetonte, o chi per esso, non precipitò affatto con il suo carro solare, ma scese a posarsi ai piedi del Roc Maol, l’attuale Monte Rocciamelone della Valle di Susa, in un tempo in cui esistevano in loco solo isole e grandi acquitrini paludosi. Qui fece erigere dai suoi due aiutanti di metallo dorato, simili a quelli cantati da Omero che servivano il dio Efesto, un grande cerchio di pietre erette. Sempre qui Fetonte incontrò nella grande grotta che si apriva sulle falde del Roc Maol la sparuta consorteria sciamanica con cui saldò l’evento storico della sua discesa unendolo alla storia del pianeta che aveva trovato.

    Secondo la leggenda, una cometa fuggitiva si chiudeva a spirale nel cielo notturno.

    L’antico sciamanesimo druidico del continente europeo si identificava nell’Ordine monastico-guerriero del mistico Black Sun Order, lo Za-basta che si diceva fosse stato fondato direttamente da Fetonte al tempo della sua discesa sulla Terra, che rappresentava a memoria d’uomo la prima comunità di liberi ricercatori e pensatori che sia nata sul territorio d’Europa. Lo testimonia ancora oggi l’ampia narrazione che si evince dal noto Libro d’Oro custodito dalle Famiglie celtiche ancora esistenti nelle valli del Nord del Piemonte. Un libro prezioso che è sfuggito alle persecuzioni e alle razzie

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