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Manovrare il cervello: Consigli dalle Neuroscienze per il benessere psicologico
Manovrare il cervello: Consigli dalle Neuroscienze per il benessere psicologico
Manovrare il cervello: Consigli dalle Neuroscienze per il benessere psicologico
E-book81 pagine1 ora

Manovrare il cervello: Consigli dalle Neuroscienze per il benessere psicologico

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Info su questo ebook

Il tuo cervello può produrre ansia e tristezza così come calma e serenità. Dipende molto da come lo usi. Con l'aiuto delle Neuroscienze cercherò di convincerti che il cervello può essere manovrato: modificando volontariamente pensieri e comportamento puoi attivare le zone cerebrali correlate al benessere psicologico. Ti sembra impossibile? Leggi il libro. Nella prima parte ti spiego qualcosa sul cervello e ti racconto qualche strano caso clinico. Nella seconda ti insegno quattro metodi per manovrare il cervello e ti do un bel po' di consigli di psicologia applicata. La terza parte è dedicata alla gestione dell'ansia e della tristezza.
Se ti aspetti un serioso manuale di neuroscienze, devo deluderti. Ho tradotto le stupefacenti scoperte della scienza in semplici suggerimenti di psicologia pratica. Un cocktail diluito di neuroscienze e psicologia cognitiva da sorseggiare con curiosità.


L'autore, psicologo e biologo, direttore emerito di una rivista scientifica internazionale e autore di pubblicazioni scientifiche, esercita da oltre vent'anni la professione di psicologo a Genova.
LinguaItaliano
Data di uscita6 mag 2020
ISBN9788835822257
Manovrare il cervello: Consigli dalle Neuroscienze per il benessere psicologico

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    Anteprima del libro

    Manovrare il cervello - Silvano Traverso

    Note

    Ecco cosa ti dirò

    Ti parlerò di cervello e di psicologia. Lo farò in tre tempi.

    Nella prima parte ti racconterò qualche esperimento di neuroscienze e qualche caso clinico. Giusto quel tanto che basterà per convincerti che l'intera nostra vita psichica emerge dal cervello, animata dal brulicare delle reazioni chimiche del tessuto nervoso, illuminata dai bagliori delle scariche elettriche che percorrono i circuiti neurali.

    Conoscerai i protagonisti principali dei misteriosi processi che generano emozioni e pensieri: la corteccia cerebrale e il sistema limbico.

    Ti consiglio di leggere questa prima parte con leggerezza e curiosità, senza troppe preoccupazioni: ti racconterò storie che non saranno essenziali, ma prepareranno il terreno per i suggerimenti pratici che arriveranno in seguito. Concediti di vagabondare un po' nel sorprendente territorio delle neuroscienze. Alla fine della prima parte ti riassumerò in mezza paginetta le poche informazioni che dovrai tenere a mente.

    Proprio quando ti sembrerà di perderti un po' tra gli esperimenti e le stranezze dei casi clinici, e comincerai a chiederti l'utilità di tutto ciò, ti farò una rivelazione: il cervello può essere manovrato. Cioè: certe parti del cervello, con le loro specifiche funzioni, possono essere accese o spente a tuo piacimento.

    Nella seconda parte ti insegnerò quattro manovre fondamentali per gestire pensieri ed emozioni. Scoprirai che si può, agendo sui pensieri e sul comportamento, indurre il cervello ad accendere le parti responsabili delle emozioni positive e spegnere quelle negative. Ma non voglio anticiparti niente.

    Nella terza parte ti farò due esempi pratici: come usare le quattro manovre per gestire l'ansia e la tristezza.

    Terminata la lettura potrai dimenticare buona parte di quanto ti ho raccontato. Lo scopo non è insegnarti nozioni di neuroscienze. Spero però ti venga voglia di provare ad applicare i suggerimenti pratici nella tua vita di tutti i giorni. Il messaggio che mi auguro rimanga dopo la lettura è questo: anche se purtroppo non hai la facoltà di modificare a comando le tue emozioni (prova a ordinarti di essere felice...), puoi esercitare su di loro un controllo indiretto, mettendoti al timone ed eseguendo le manovre che le neuroscienze ci indicano. Seneca diceva Nessun vento è favorevole al marinaio che non sa verso quale porto dirigersi. La conoscenza neuroscientifica ti promuove capitano[1]. I neuroni sono il tuo equipaggio, il corpo la tua nave, il mare la vita, il vento le emozioni. Sta a te dare i giusti comandi per gestire sapientemente le raffiche e dirigerti verso la tua destinazione.

    PARTE PRIMA

    Due chiacchiere di Neuroscienze

    Signore e signori: il cervello

    Poco più di un chilo di tessuto molliccio racchiuso dentro una scatola ossea. Il cervello. Aristotele pensava che servisse per disperdere il calore, cioè praticamente a niente. Oggi sappiamo che tutto quello che siamo nasce lì dentro. L'aveva già capito il filosofo greco Ippocrate, padre della Medicina, il quale, quasi 2500 anni fa, sentenziava: Dal cervello, e dal cervello solo, sorgono i piaceri, le gioie, le risate e le facezie, così come i dolori, i dispiaceri, la tristezza e il pianto. E con esso soprattutto ragioniamo e pensiamo e vediamo e udiamo, e conosciamo le cose brutte e belle, le cattive e le buone, le piacevoli e le spiacevoli. Il cervello è anche la dimora della follia e del delirio, delle paure e dei terrori che ci assalgono di notte o di giorno.

    Per non esser tacciato dai filosofi di gretto riduzionismo, preciserò che a mio parere ridurre la mente a mero prodotto dell'attività elettrica del cervello è filosoficamente insoddisfacente e che l'emergere della res cogitans dalla materia cerebrale sfugge, almeno al momento, ad ogni tentativo di spiegazione. Ma, benché affascinante, la questione non costituisce l'oggetto di questo libro. Le neuroscienze hanno dimostrato l'inestricabile relazione tra l'esperienza psichica soggettiva e l'attività elettrica del cervello. Tanto basta per darci l'opportunità di cogliere dalla ricerca neuroscientifica qualche indicazione su come raggiungere un migliore benessere psicologico. Sapere come funziona il cervello può aiutare la psiche (quale che sia la sua ultima natura ontologica) a stare meglio.

    Quindi basta con la filosofia e torniamo al chilo di tessuto molliccio. Se guardiamo all'interno di quell'ammasso di sostanza gelatinosa scopriamo un brulicare di cellule (i neuroni) che si accendono e si spengono come minuscole lampadine collegate da un folle intrico di fili.

    Fig. 1 – Schematizzazione semplificata di un neurone

    Per esser più precisi: ogni neurone ha un corpo, ossia una parte più gonfia, che si assottiglia in un prolungamento (chiamato assone) che conduce come un filo l'impulso elettrico, andando a collegarsi con un altro neurone. Il punto di contatto tra un neurone e l'altro si chiama sinapsi. Qui si liberano le molecole (neurotrasmettitori) che attivano elettricamente il neurone con cui si è stabilito il contatto (te ne parlerò dopo). (Fig. 1)

    Il cervello contiene all'incirca 100 miliardi di neuroni. E ogni neurone ha qualche migliaio di collegamenti (sinapsi) con altri neuroni: una porzione di cervello grossa come una capocchia di fiammifero contiene circa un miliardo di connessioni!

    Questo impianto elettrico di spaventosa complessità genera misteriosamente la luce della coscienza.

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