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Il Magico potere del Digiuno e del Digiuno intermittente: Per la Salute, il Benessere e la Longevità
Il Magico potere del Digiuno e del Digiuno intermittente: Per la Salute, il Benessere e la Longevità
Il Magico potere del Digiuno e del Digiuno intermittente: Per la Salute, il Benessere e la Longevità
E-book387 pagine5 ore

Il Magico potere del Digiuno e del Digiuno intermittente: Per la Salute, il Benessere e la Longevità

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Info su questo ebook

Contiene i due libri:
LA DIETA PARETO 80/20 di David De Angelis
IL DIGIUNO PUO’ SALVARTI LA VITA di Herbert M. Shelton

Lo scopo di questo libro è di darti una visione degli enormi benefici che può offritrti l'antica ma sempre più attuale pratica del DIGIUNO, sia nella sua pratica "prolungata" che nella modalità "intermittente".

Esiste un Segreto che ti permetta di perdere peso velocemente ed in maniera stabile, continuando a mangiare i tuoi piatti preferiti e nella quantità che desideri?
Immagina che esista un modello di alimentazione che ti permetta di perdere peso in maniera incredibilmente veloce e senza contare le calorie, di mantenerlo basso e di beneficiare di una vita più lunga e sana.

Questo Segreto è il DIGIUNO!

Il Digiuno rappresenta un “Segreto antico” (perchè utilizzato fin dall’antichità), ma riscoperto solo in tempi moderni e supportato sempre di più da numerose ricerche scientifiche a sostegno della sua validità ed efficacia, non solo in termini di perdita di peso (massa grassa), ma anche in termini di longevità, benessere fisico e mentale.

In questo straordinario libro, i due autori, conosciuti esperti del settore, ti offriranno una panoramica completa ed esaustiva del perchè e del come funziona il Digiuno, nelle sue diverse modalità di Digiuni Intermittente e Prolungato.

Il testo è corredato da precisi riferimenti scientifici ed un'ampia bibliografia scientifica di riferimento, e potrà soddisfare sia il lettore interessato a conoscere i dettagli scientifici che supportano il Digiuno, sia il lettore che voglia da subito appropriarsi di questa straordinaria Tecnica di alimentazione, che può davvero cambiare "la vita", l'energia ed il BEN ESSERE delle persone ed... a costo zero!
LinguaItaliano
Data di uscita30 set 2020
ISBN9791220202107
Il Magico potere del Digiuno e del Digiuno intermittente: Per la Salute, il Benessere e la Longevità

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    Anteprima del libro

    Il Magico potere del Digiuno e del Digiuno intermittente - David De Angelis

    vita!

    La Dieta Pareto 80/20

    Esiste un Segreto che ti permetta di perdere peso velocemente ed in maniera stabile, continuando a mangiare i tuoi piatti preferiti e nella quantità che desideri?

    Immagina che esista un modello di alimentazione che ti permetta di perdere peso in maniera incredibilmente veloce e senza contare le calorie, di mantenerlo basso e di beneficiare di una vita più lunga e sana.

    Che valore potrebbe avere per te scoprire finalmente questo segreto? Quale impatto potrebbe avere sulla tua linea, sulla tua salute ed il tuo benessere?

    Il presente libro illustra un modello di digiuno intermittente che rappresenta un Segreto antico (perchè utilizzato fin dall’antichità), ma riscoperto solo in tempi moderni e supportato sempre di più da numerose ricerche scientifiche a sostegno della sua validità ed efficacia, non solo in termini di peso (massa grassa), ma anche in termini di longevità, benessere fisico e mentale. La Dieta Pareto 80/20 si basa un Principio di Efficacia conosciuto come il Principio Pareto, applicato con grande successo in ogni ambito, dal Business, all’Economia ecc. Nella Dieta Pareto 80/20 si utilizzano cicli alternati di digiuno ed alimentazione su base giornaliera, al posto del modello dei 5 piccoli pasti al giorno, che, al contrario, mantiene sempre il fisico in uno stato di iperalimentazione. La Dieta Pareto è un modello alimentare più che una dieta classica, e non include alcuna restrizione su quali alimenti mangiare, ma piuttosto su quando mangiarli. 

    Per comprendere la grande efficacia di questa dieta (che non è una dieta classica ma un modello alimentare), e il perchè sia dedicata a Pareto, un economista del secolo scorso, è necessario illustrare l'omonimo e universalmente conosciuto Principio dal quale prende il nome: il Principio di Pareto ovvero la regola dell'80/20.

    Il principio di Pareto, come da Wikipedia, è un risultato di natura statistico-empirica che si riscontra in molti sistemi complessi dotati di una struttura di causa-effetto. Il principio afferma che circa il 20% delle cause provoca l'80% degli effetti. Questi valori devono essere intesi come qualitativi e approssimativi. Esso prende il nome da Vilfredo Pareto (1848-1923), uno dei maggiori economisti e sociologi italiani e trova applicazione in una sorprendente moltitudine di ambiti e discipline.

    In poche e semplici parole, questo Principio afferma che per raggiungere l'80% dei risultati, occorre applicare solo il 20% degli sforzi, ovvero delle azioni specifiche per quel determinato risultato, e tralasciare quell'80% di azioni inutili e superflue che fanno perdere tempo, energie e magari causare un calo di motivazione nell'ostacolare o ritardare i risultati.

    Il bello è che questa regola, che garantisce un alto grado di efficacia con il minimo sforzo, sia pressoché applicabile in ogni campo ed ambito della vita. Se si riescono ad individuare quelle azioni specifiche che rappresentano il 20% del Principio, si possono raggiungere l'80% dei risultati.

    Il principio, nonostante sia teorico, può essere facilmente riscontrato nella realtà e in ogni ambito della vita: dal business, allo sport, alle relazioni personali, fino alla Dieta ovvero ad uno stile o modello alimentare che garantisca non solo un corpo magro ma anche un livello di salute superiore (eh sì! Anche una mente più pronta ed intelligente, come si esaminerà nel dettaglio quando si parlerà di benefici neurotrofici di questo modello alimentare).

    Volendo applicare, nello specifico, il Principio Pareto alla dieta, al dimagrimento ed al benessere psicofisico, occorre tradurre la Regola Pareto dell'80/20 alla Dieta ovvero al regime alimentare che si deve seguire per raggiungere la maggiore efficacia nei tempi minimi e con il minimo sforzo. Non ho paura a sfidare qui, in termini di efficacia e di garanzia di successo, qualsiasi altra dieta o modello alimentare (Dieta a zona, chetogenica, low carb, Atkins o qualsivoglia). Anche se questa affermazione sembra al lettore come esagerata o eccessiva, chiedo solo di continuare a leggere i principi fisiologici e biochimici sui quali si fonda (con notevoli studi scientifici ai quali fa riferimento), ma soprattutto di metterla esattamente in pratica per almeno due o tre settimane (quando ognuno potrà vedere da solo i risultati).

    Tornando al principio Pareto dell'80/20 applicato alla dieta, occorre in estrema sintesi restringere il tempo in cui ci si alimenta nell'ambito delle 24 ore giornaliere a circa 4 ore, lasciando le rimanenti 20 ore ad un completo digiuno, fatta eccezione per bevande non zuccherate come il tè (non le tisane con frutta dolce) caffè ed acqua. Infatti, se si scompongono in percentuale le 24 ore giornaliere all'80 e al 20 %, il risultato sarà di 19,4 di digiuno e 4,6 ore nelle quale si potrà mangiare virtualmente ad libitum ovvero a sazietà e senza conteggio di alimenti e di calorie.

    Anche se ciò potrebbe sembrare troppo bello per essere vero, invito ancora a proseguire nella lettura ed a comprendere le basi scientifiche che ne giustificano questa grande efficacia in termini di risultati.

    Perché un altro libro sulla Dieta?

    L'argomento alimentazione e dieta è uno dei più dibattuti e controversi. Centinaia e centinaia di libri sono già stati scritti sull'argomento. C’è chi afferma che la carne faccia male, chi dice che i vegetariani non assumono un profilo aminoacidico completo, così come per alcune importanti vitamine. Chi dice che l'alimentazione sana debba basarsi sui cereali integrali, chi solo su cibi crudi o sulla frutta. Ma allora a chi credere in questo marasma di informazioni contraddittorie? Personalmente, avendo alle mie spalle vari libri basati sull'attento studio delle ricerche scientifiche sulla fisiologia, baso le mie scelte valutando due diverse strade: la prima è appunto la valutazione di ogni dato alla luce delle sperimentazioni fatte su un singolo argomento e dinamica fisiologica. Se si afferma che l'ormone insulina abbia un ruolo preponderante all'innesco di tutti fenomeni a cascata non solo sull'aumento del grasso corporeo ma anche di alcune malattie legate al l'obesità, allora desidero andare a fondo e non accettare una presunta verità scientifica solo perchè è radicata nel comune sapere o sul corrente modus operandi dei trattamenti medici. Questo libro nasce dunque dall'attenta valutazione di interessanti studi scientifici che rendono inattaccabili le affermazioni esposte e spiegate da me nel libro.

    La seconda strada sulla quale baso le mie scelte, ovvero a chi credere su un argomento complesso, dibattuto e controverso come anche per l'appunto l'alimentazione, è quella dei risultati pratici. In questo caso, la risposta ai dubbi su quale sia il regime alimentare migliore da seguire per perdere massa grassa (si badi bene ho detto massa grassa e preservando e/o aumentando eventualmente la massa muscolare magra come i muscoli), è quella dei tre metodi diretti: la bilancia, lo specchio e le (varie) analisi. Quindi se ci si trova la mente piena di suggerimenti e dati scientifici e poi nella pratica non si riesce a calare che pochi kg, per poi magari riacquistarli con gli interessi dopo uno o due sgarri al regime dietetico (che in questo libro verrà inteso come "naturale stile di vita alimentare), allora ci si troverà sicuramente fuori strada.

    Un regime alimentare volto al dimagrimento dall'accesso di adipe, per funzionare deve non solo rispettare la fisiologia ma anche essere facile da seguire e sostenibile nel tempo, altrimenti si trasformerà in una costante punizione autoinflitta. E' per questo motivo che la maggior parte delle diete falliscono: non solo non si focalizzano sulle cause reali e fisiologiche dell'aumento del peso ma creano uno stato di cronic starvation che rende sempre affamati e in preda a bassi livelli di energia.

    Le regole della fisiologia sono chiare: se non le rispetti, non solo non si otterrà alcun risultato, ma addirittura si raggiungeranno risultati opposti.

    Un esempio? Seguire un regime dietetico basato sul conteggio delle calorie. Se forse anche tu hai finora cercato di perdere peso seguendo la logica (illogica! Come spiegheremo in questo libro) del conteggio delle calorie, allora forse è arrivato il momento che si comprendano certi meccanismi fisiologici e li si mettano in pratica, vedendo letteralmente il corpo cambiare (in meglio) e senza sforzo o sacrifici.

    1 Parte – La Teoria

    Alimentazione, calorie e ormoni

    Le vere cause dell’aumento epidemico dell’Obesità

    Le statistiche parlano chiaro. Attualmente, e da un pò di anni, si sta assistendo ad un aumento esponenziale dell'obesità e delle malattie correlate (sindrome metabolica, diabete, malattie cardiovascolari, malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson e perfino alcuni tipi di cancro): tutte malattie che, solo il secolo scorso, avevano una diffusione marginale nella società. Tutto questo la dice lunga, dal punto di vista eziologico, sulle sue possibili cause, assolutamente non attribuibili a cause genetiche ma a vere abitudini alimentari e stili di vita errati, che non rispettano la biologia e la biochimica del corpo umano. L’essere umano si è evoluto nel corso di milioni di anni in base a differenti stimoli biochimici, derivanti da differenti modi di alimentarsi, o, come nel caso del digiuno intermittente oggetto di questo libro, di NON alimentarsi in maniera costante e continua.

    Se si guardano ad alcuni dati e statistiche, si nota un aumento esponenziale dell'obesità in tutte le nazioni sviluppate, e per sviluppate si intendono tutte quelle nelle quali esista un frigorifero in ogni casa e un supermercato ad ogni angolo. Perchè? L'ampia disponibilità di cibo, grazie alla capacità di mantenere i cibi (grazie ai frigoriferi domestici e all'utilizzo indiscriminato di conservanti artificiali di ogni tipo), e la super produzione di cibi, grazie a tecniche sempre più raffinate e industriali, ha trasformato l'uomo, specie negli ultimi 50 anni, in un criceto da laboratorio messo all'ingrasso.  Quindi non più un predatore affamato, ma un drogato di cibo, un maiale all’ingrasso. Parole dure ma vere: occorre prendere piena coscienza di una problematica e delle sue cause per trovare una effettiva soluzione alla stessa.

    Ma ora veniamo a toccare con mano questo fenomeno di massa, che ci vede sempre più grassi e, magari, anche diabetici e con costante rischio cardiovascolare.

    Se si guarda al seguente grafico ci si rende immediatamente conto che qualcosa non va nell'attuale regime alimentare degli umani e che molto (ma molto!) probabilmente le linee guida di corretto e sano stile alimentare dei 5 pasti al giorno promulgato fino a poco tempo fa, abbia solo l'unico e discutibile vantaggio di renderci grassi e con tutte le numerose e nefaste conseguenze più o meno gravi sulla salute.

    Tendenze nella prevalenza di obesità fra gli adulti di età di 20 anni ed oltre, e giovani di età 2-19 anni: indagine condotta negli Stati Uniti, dal 1999-2000 al 2013-2014

    1.Aumento significativo della tendenza lineare da 1999-2000 a 2013-2014.

    2. test di tendenza lineare per il 2003 — 2004 fino al 2013 — 2014 non significativo (p>0,05)

    Nota: tutte le stime per adulti sono regolate per età con il metodo diretto alla popolazione di censimento degli Stati Uniti nel 2000 usando i gruppi per fasce d'età

    20-39, 40-59, e 60 e oltre.

    Fonte: CDC/NCHS, Indagine Nazionale su Salute e Nutrizione

    E' importante sottolineare che i dati attuali circa lo sviluppo dell'obesità sono il frutto dello stile alimentare protratto nei decenni passati e dalle linee guida promosse da importanti Enti internazionali che dovrebbero promuovere la sanità pubblica. In poche parole, le persone grasse di oggi sono il frutto di stili alimentari e linee guida alimentari a torto promossi in passato come salutari. Mi viene in mente questa ossessione contro l'assunzione di grassi alimentari e sui consigli di assumere cibi a basso o inesistente contenuto di grassi che, al contrario, hanno un fattore preponderante nell'acquisto di peso e, soprattutto, nella difficoltà a perderlo, mantenendo un livello costante di insulina nel sangue (punto Chiave nel dimagrimento, spiegato dettagliatamente in questo libro). Tutto ciò a discapito di un elemento fondamentale, non solo per il dimagrimento e la salute, ma anche per un corretto bilancio delle calorie.

    Il comune consumatore si trova quindi in una vera e propria trappola che lo vede sempre più grasso, affamato e… arrabbiato. Arrabbiato perché, oltre a continuare ad ingrassare, si sente in qualche modo colpevole, nonostante si sia sottoposto a diete a forte restrizione calorica ed eventualmente ad un programma di allenamento, continuandosi a vedere allo specchio come ingrassato e invecchiato. Da una parte abbiamo la famosa e ormai, per fortuna, sempre più obsoleta piramide alimentare promossa per anni da enti come l’American Heart Association (AHA)... che vede consigliati come base dell'alimentazione qualsiasi tipo di carboidrato e senza valutare il suo IG (indice glicemico) e, di conseguenza, sul suo impatto sui livelli dell'ormone insulina (detto anche l’ormone dell’ingrassamento e dell’invecchiamento). Dall'altra si assiste ad una vera e propria difficoltà oggettiva di trovare cibi non ingrassanti, ovvero carboidrati a basso indice glicemico che non mettano costantemente sotto attacco il sistema ormonale ed energetico. Basta trovarsi fuori casa e dover fare uno spuntino ad un bar, o mangiare una cosa al volo ad uno dei diffusissimi distributori automatici sparsi in tutti gli uffici pubblici e non.

    Osservate. Osservate come in ogni bar il 95 % dei prodotti venduti siano pizzette, tramezzini, gelati, snack, bevande gassate dissetanti e magari zero calorie e come la percentuale si alzi al 99% per quanto riguarda i distributori automatici.

    Il risultato è che per l'uomo attuale vale il principio o mangi questa minestra o ti butti dalla finestra, o meglio, in questo caso: o ti alimenti di cibi e bevande ultra-raffinate a base soprattutto di grano e zuccheri, o sei costretto a fare digiuno o organizzarti meglio consumando alcuni cibi portati da casa che hanno effetto nullo o quasi nullo sulla glicemia e il livello di insulina circolante (come vedremo a breve, il contenimento della glicemia e dell’insulina sono i fattori chiave per perdere facilmente massa grassa e ridurre la maggior parte delle conseguenze metaboliche e ormonali).

    L’inganno della piramide alimentare

    Fin dalla metà del secolo scorso si è assistito ad un processo lungo e inesorabile di demonizzazione del consumo dei grassi come fonte energetica e alimentare dell’essere umano, in favore di quello dei carboidrati. Alla base di questo processo veniva evidenziato un pericolo per lo sviluppo di placche arteriosclerotiche e aumento del colesterolo definito cattivo LDL (Low Density Lipoprotein), in confronto a quello buono HDL (Hich Density Lipoprotein), oltre ad aumentato rischio cardiovascolare, obesità e quant’altro. Tutto ciò ha portato alla creazione di linee guida di assunzione di alimenti che dovevano seguire una gerarchia di assunzione su base giornaliera. Alla base di tale piramide alimentare, c’erano fonti di carboidrati come pane, pasta, amidacei.

    Sulla base di queste disastrose linee guida, in quanto basate sull’erroneo presupposto del Bilancio calorico come causa dell’accumulo o dello smaltimento della massa grassa corporea, e senza tenere minimamente in conto dell’impatto ormonale e metabolico di ogni singolo nutriente (si veda il capitolo successivo), si è riscontrato un aumento esponenziale dell’obesità e delle malattie correlate.

    Dal momento che questo libro non è incentrato sul tipo di alimentazione che una persona vuole seguire, lasciando quindi libera scelta per quella da seguire, ma sulla tempistica del rapporto tra stato di Nutrizione e assunzione di cibo da quella di digiuno, non verrà fornita una corretta piramide alimentare, dando ad ognuno la piena libertà di scelta su quale alimentazione seguire, anche perché ai fini di questo libro ha ben poca importanza. Tale caratteristica di Flessibilità fanno del modello alimentare Pareto, non una Dieta ma, appunto, un modello alimentare che offre una grande flessibilità nella scelta dei nutrienti e delle loro quantità. Per quanto possa apparentemente sembrare strano ed addirittura eretico, in confronto all’attuale trend della dietistica, non è fantascienza ma scienza alimentare, basata su solide basi biochimiche e ormonali. Al di là di tutto si potrà mangiare quanto si vuole e cosa si vuole, ma sempre dopo un periodo finestra di Fasting/Digiuno. Dopo questo periodo, di solito giornaliero, il corpo subirà un impatto metabolico differente da quello che avrebbe se si consumassero gli stessi macronutrienti e la stessa quantità calorica in 3 pasti divisi durante la giornata o, paradossalmente, anche 5 se si includono degli spuntini, come suggerito da molti guru ed esperti attuali. Quello che chiedo al lettore è di continuare a leggere con mentalità aperta e poi di provare questo modello alimentare per almeno due settimane, per poi decidere o meno se dare ragione al proprio specchio e alla propria bilancia dei risultati ottenuti.

    L’inganno delle calorie e del conteggio calorico

    La teoria della caloria si basa sulla misurazione della quantità di energia generata dalla combustione di ogni singolo nutriente e sulla Legge Fisica della termodinamica e vede al centro dell’aumento di peso e dell’obesità uno squilibrio tra le calorie ingerite e quelle effettivamente bruciate con l’attività fisica e metabolica. Dato che la Prima Legge della Termodinamica afferma che, in un corpo isolato, l’energia non può né essere creata né essere distrutta, qualsiasi variazione nel rapporto calorie immagazzinate/calorie bruciate portano a variazioni nella quantità di grasso accumulato. Tale concetto è così riassumibile:

    Rapporto Calorie assunte/Calorie bruciate = % grasso corporeo

    + Calorie assunte – calorie bruciate = ingrassamento

    - Calorie assunte + calorie bruciate = dimagrimento

    Il problema è che la legge della Termodinamica ha ben poco a che fare con la biologia umana, in quanto il corpo umano non è un sistema isolato ma un sistema complesso che si adatta, reagisce e si modifica in base a numerosissimi stimoli fisiologici, biochimici e metabolici.

    Come è noto, l’alimentazione umana si basa sull’assunzione di tre principali macronutrienti: le proteine, i carboidrati e i grassi, e tutte e tre forniscono energia sotto forma di calorie per il corpo, ma differiscono enormemente sul loro impatto metabolico e nutritivo. Ogni nutriente ha quindi non solo una differente componente calorica ma soprattutto un diverso stimolo ormonale e, dato che gli ormoni hanno una funzione fondamentale in tutta una serie di stimoli metabolici, il corpo reagisce in maniera totalmente differente in base alla tipologia e alla quantità dei nutrienti assunti.

    Una caloria assunta da un grammo di olio di oliva non ha sicuramente lo stesso effetto metabolico di una caloria assunta da un grammo di saccarosio (il comune zucchero bianco). Mentre l’olio di oliva è assorbito nel piccolo intestino e trasportato nel fegato, senza alcuno stimolo sulla glicemia (livello di zuccheri nel sangue) e alla conseguente stimolazione dell’ormone insulina da parte del pancreas, al contrario un grammo di zucchero instaura tutta una serie di effetti metabolici a cascata che partono proprio dall’aumento della glicemia e dalla stimolazione dell’insulina. Come verrà spiegato in maniera dettagliata in seguito, la modulazione di certi ormoni, grazie al digiuno intermittente, porta a tutta una serie di benefici effetti ormonali e metabolici, tra cui il dimagrimento naturale e fisiologico, la disintossicazione del corpo dagli acidi grassi accumulati, aumento dell’ormone della crescita (GH), di fattori neutrofici (BDNF) e di molti altri.

    Si comprende, quindi, che la teoria che vede la quantità di assunzione calorica giornaliera in rapporto alle calorie bruciate, come causa dell’aumento di adipe o di dimagrimento, si basi su premesse infondate. Non ci si stupisca, quindi, che agire su premesse sbagliate porti a risultati sbagliati e, in questo caso, ad un aumento esponenziale dell’obesità ai nostri giorni. La quantità di calorie assunte ha ben poco a che vedere con l’aumento di massa grassa, quello che conta è l’impatto metabolico che ogni nutriente ha sul metabolismo e sull’accumulo o lo smaltimento di grasso corporeo. A parità di calorie assunte e di calorie bruciate su base giornaliera, uno stesso soggetto potrà ingrassare o dimagrire, in dipendenza non solo da quale tipo di macronutrienti sono stati assunti ma soprattutto… DAL QUANDO, ovvero da quanto tempo verranno assunte in base all’ultimo pasto, spuntino o, meglio caloria assunta. Questo concetto è alla base del modello alimentare del Digiuno intermittente, un concetto non solo perfettamente aderente alla fisiologia e al metabolismo del corpo umano, ma del tutto rivoluzionario in confronto alla vecchia ed errata teoria delle calorie. Mi piace sottolineare il fatto che, con questo modello alimentare come il Digiuno intermittente PARETO, NON si soffre fame da restrizione calorica, tipica delle diete calorico restrittive, ma si può addirittura mangiare a sazietà, a patto che vengano seguite, poche, semplici ma ferree regole.

    La verità dell’equilibrio ormonale: l’obesità come disordine ormonale e non calorico

    Se la teoria alimentare che si basa sul Bilancio calorico, che suggerisce che per dimagrire bisogna assumere meno calorie e spenderne di più con il movimento fosse vera, allora il problema della restrizione calorica avrebbe raggiunto enormi successi in termini di risultati, da chi la segue, anche sopportando tutti gli effetti fisiologici negativi di tale regime alimentare, come debolezza generalizzata, letargia, mancanza di concentrazione, stati depressivi e fame cronica (e solo per citarne alcuni). Ma chi ha provato questo tipo di dieta sa benissimo che, dopo un iniziale successo nella perdita di peso, il peso si sia poi stabilizzato, a dispetto di un ulteriore restrizione calorica, sopportando inoltre uno stato di sofferenza fisiologica e, non ultimo, uno stato di perenne senso di fame e desiderio di cibo. Dato che un regime di restrizione calorica non è sostenibile a lungo termine e diventare parte di uno stile alimentare di vita come invece vuole suggerire questo libro, una volta sospesa la restrizione calorica, ecco che il soggetto riacquista con gli interessi il peso duramente perso con tanti e tanti duri sacrifici. Chi non ci è già passato? Allora occorre domandarsi: di chi è la colpa? Forse della persona che dopo i sacrifici di mesi ritorna ad aumentare seppur lievemente il regime calorico? NO! La risposta è un'altra: il regime dietetico basato solo sulla restrizione calorica NON funziona e per motivi fisiologici e metabolici. Per innescare un dimagrimento efficace e duraturo occorre intervenire sulle cause che provocano un accumulo di adipe o, viceversa, su ciò che innesca l’utilizzo degli stessi come fonte energetica: gli ormoni.

    Il corpo umano e tutte le sue funzioni sono regolate da ormoni specifici che agiscono come interruttori di accensioni di singole funzioni. Basta alterare la produzione di singoli ormoni per avere differenti risposte nell’organismo

    La verità è che l’obesità è un disordine ormonale e non calorico e per dimagrire in maniera efficace e scientifica è necessario intervenire su ormoni specifici, su quegli stessi ormoni che regolano quindi l’accumulo di grasso (lipogenesi) o, al contrario, lo smaltimento degli stessi (lipolisi).

    Questi due ormoni sono l’insulina ed il glucagone.

    L’insulina: l’ormone anabolico, ingrassante e pro-invecchiamento

    L’insulina è un ormone la cui funzione è quella di regolare l’utilizzo del glucosio ed è deputato alla trasformazione dell’eccesso di glucosio in grasso corporeo. Per questo motivo è considerato come un ormone anabolico. Quando si consuma un pasto a base di carboidrati o anche di proteine, il corpo digerisce e trasforma questi macronutrienti in glucosio che è una delle fonti principali di energia per l’organismo. Quando il livello di glicemia sanguigna supera un certo livello, il pancreas secerne l’ormone insulina per riportare a livelli normali i suoi livelli. L’insulina aiuta quindi a rimuovere l’eccesso di glucosio dal sangue ed a trasformarlo per un successivo utilizzo in glicogeno epatico e muscolare, in un processo chiamato glicogenesi. Dal momento che il fegato ed i muscoli hanno una limitata capacità di accumulo di questo componente, una volta saturata la loro capacità di accumulo, l’insulina converte l’eccesso di glucosio in grasso. Un alto livello di secrezione dell’insulina è collegato non solo alla formazione e all’accumulo di grasso ma allo sviluppo stesso dell’obesità: le persone obese secernono un livello di insulina molto più alto di quello prodotto dalle persone normopeso [Polonski K, Given B, Van Cauter E. Twenty-four hour profiles and pulsatile patterns of insulin secretion in normal and obese subjects. J Clin Invest. 1988 Feb; 81( 2): 442– 8]. Il fatto che l’insulina sia un ormone ingrassante è provato anche dal fatto che esistono numerosi studi scientifici che provano che la somministrazione di insulina esogena (da farmaci) in soggetti diabetici o non diabetici provoca non solo una normalizzazione della glicemia ma anche un accumulo di grasso.

    Se un aumento di insulina circolante stimola la trasformazione del glucosio ematico in trigliceridi (grasso) è anche vero l’opposto, ovvero che una diminuzione del suo livello provoca uno smaltimento degli stessi [Dimitriadis G, Mitrou P, Lambadiari V, Maratou E, Raptis SA (August 2011). Insulin effects in muscle and adipose tissue. Diabetes Research and Clinical Practice. 93 Suppl 1: S52–59.

    Risulta quindi chiaro che per favorire e innescare il processo di utilizzo dei grassi ed avere una perdita di massa grassa sia fondamentale e cruciale diminuire il più possibile la produzione dell’ormone insulina. Questo risultato può essere raggiunto sia con diete che stimolino meno la produzione della stessa (diete Low carb, Chetogeniche), ma soprattutto con una modalità alimentare che non la stimoli affatto, come appunto il Digiuno intermittente. Questo è il motivo della straordinaria efficacia di questo modo di alimentarsi, ovvero in maniera intermittente, lasciando il corpo senza stimoli insulinici per un certo numero di ore durante la giornata e mangiando solo una ristretta finestra temporale giornaliera.

    Ciò che è meno noto, ma sempre di primaria importanza, è che l’insulina, oltre ad avere un effetto ingrassante, provoca anche dei meccanismi che accelerano l’invecchiamento. Alti livelli di insulina ematica sono normalmente collegati ad un alto livello di glucosio sanguigno. Così alti livelli di insulina nel sangue rappresentano per l’organismo un segnale di alto livello di stato nutrizionale, e questo porta ad un cambio dello stato cellulare verso un aumento dei livelli di crescita ed una diminuzione di quello di riparazione (per questo motivo è considerato un ormone anabolico). Un aumento dello stato di crescita ed una diminuzione di quello di riparazione risulta in un accumulo di prodotti di scarto che si accumulano all’interno della cellula e della matrice extracellulare e, alla fine, questo processo si traduce nel tempo ad un aumento dell’invecchiamento a livello cellulare.

    Un incremento dei livelli di insulina provoca usualmente un aumento della sintesi proteica e ad una diminuzione dei processi di proteolisi ed autofagia che, come vedremo in seguito, sono benefici effetti di disintossicazione e pulizia che l’organismo possiede e che risultano come ulteriori vantaggi della non stimolazione dell’insulina e, quindi, del Digiuno intermittente. Questo è uno dei motivi per i quali dopo un periodo di digiuno intermittente un soggetto non solo dimagrisce ma si vede effettivamente più giovane.

    Con l’assunzione dei classici tre pasti al giorno in un arco temporale di 12 ore, il corpo ha costantemente in circolo l’insulina, e questo non gli permette di accedere alle sue riserve di grasso per la produzione di energia.

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