Abitare nel mondo

Di Alessio Marsala

Abitiamo nel mondo ma non sappiamo effettivamente come abitarci adeguatamente per vivere sereni. Lo spirito che consente di abitare il mondo è quello di porsi continuamente domande — rapiti dal mondo stesso. A tal scopo non è necessario essere filosofi illustri o filosofi di professione: ogni uomo possiede dei dubbi, dei crucci dai quali possono fiorire delle domande. La vita non ci munisce di un manuale per abitare il mondo e nel mondo ma la salvezza trapela dall'incontro umano, permettendo all'anima di intraprendere uno dei voli più belli della vita: quello di vivere. Il cammino dell'umano altro non è che, per l'appunto, divenire un essere umano; per umanità si intende la facilità di muoversi — in modo autentico — sulla superficie terrestre e godere delle "piccolezze" della vita, le quali altro non sono che il tesoro più grande e possente che possiamo desiderare.

• Lingua: Italiano
• Editore: Edizioni Effetto
• Data di uscita: 20 ott 2020
• ISBN: 9791220210034

Anteprima del libro

morale.

1 - Abitare nel mondo

Spesso si sente l’animo inquieto, irrimediabilmente oppresso. Siamo una società meramente passiva e lo stato d’animo con cui ci svegliamo al mattino prevarrà, quasi sicuramente, per tutto il giorno. Lasciare andare le sensazioni sgradevoli è per l’umano cosa assai difficile. L’anima ha bisogno di trovare il proprio progetto e questo lo si individua attraverso una necessità impellente che ci fa svolgere una determinata azione: la mia necessità è la scrittura.

Compito principale di ognuno dovrebbe essere quello di dare ascolto alla sua anima e ai suoi moti, e conferirle una voce autentica, sperando di avanzare da tale stato abissale. Capita probabilmente ad ogni umano, lungo il corso della sua vita, di scoprire di essere un povero individuo alle prese con il proprio pensiero, ma anche di avere la consapevolezza che ogni pensiero è diverso dalla moltitudine dei pensieri altrui. Nessuno deve riuscire a toglierci la facoltà di credere in qualcosa ed è importante essere convinti di ciò in cui si crede; l’anima non deve essere vendibile a nessun prezzo. Bisogna conoscere per mezzo del proprio essere e quando troviamo la contraddizione, risultato di un nostro modo di pensare in maniera incoerente, la nostra anima ne deve gioire perché scopre di essere umana.

Oltre a scoprire il cammino della contraddizione occorre entrare in relazione con l’altro, nel trovare pensieri differenti dal nostro modo di pensare. Chi perde nel proprio tragitto l’umanità diviene semplicemente un corpo e di corpi ormai ne abbiamo fin troppi, occorre imparare ad attuare un pensiero critico, indipendentemente dalle circostanze in cui ci troviamo, sia che esse siano complesse che non; dipingere la realtà sociale dandole un senso è estremamente importante.

Spesso, però, capita all’umano di non comprendere il motivo della sua esistenza e questo potrebbe portare a conseguenze irrimediabili. Non bisogna demordere, non esisterebbe cosa più sbagliata. Se ci si arrendesse, infatti, la nostra anima rischierebbe di ridursi in polvere che, se accompagnata dal vento, si disseminerebbe nel nulla. Con il trascorrere del tempo, ci si troverebbe a coabitare insieme all’oblio, abbracciando la decadenza della mente, lo stato peggiore dell’esistenza umana: l’ignoranza traboccante. « Abitare nel mondo è importante quanto comprendere appieno come abitarlo? Sappiamo bene che l’essere umano comincia a identificarsi nella vita nel momento in cui riesce a padroneggiarla, facendosi carico delle azioni che svolge nel quotidiano; ricavandone un senso ed estendendo il proprio bagaglio culturale grazie alle esperienze acquisite nei vari ambiti dell’esistenza.

Ciò che fa evolvere l’uomo è la voglia di addentrarsi nella sfera della riflessione. A questo scopo la meditazione diviene un processo imprescindibile per l’uomo: grazie ad essa trae la forza per dare luce al suo tragitto, attraverso la scoperta di nuovi orizzonti e abbracciando nuove idee.» [¹]

«Esercitare il nostro pensiero significa impegnarci attivamente nel debellare quel che risulta essere negativo per l’individuo, riuscire a saper scegliere da sé, essere meno influenzabili, prendendo le dovute distanze dall’accettazione passiva di quel che ci succede.» [²]

2 - L’era del superficiale: sapersi distinguere per cominciare ad Abitare nel mondo

« Trovare il coraggio di dare l'addio all'insensibilità, al cinico egoismo, alla mancanza di ascolto e di condivisione equivale a salvare la nostra anima; in quanto, se essa non riuscisse a trovare la forza di debellare tali elementi, scivolerebbe verso il totale assopimento.

È bene comprendere che non bisogna rinunciare totalmente a qualsiasi schema inflitto dalla nostra società: è utile invece comprendere da sé quel che si sente proprio, abilitando lo strumento della razionalità che ci permette di compiere del bene – senza il quale, i nostri comportamenti andrebbero a discapito di coloro che si trovano all'interno della nostra comunità, risultando di conseguenza malsani. Comprendere appieno il significato di questi valori appare irriverente a coloro che sono disimpegnati intellettualmente, che rimangono fedeli all'accettazione passiva di quel che succede, che trascorrono l'esistenza ad elevare la propria anima prendendosi gioco dell'altro, blaterando e accostandosi al di sopra d'ogni cosa, d'ogni sapere. Risulta pietoso questo modo d'agire, che spesso dobbiamo sopportare all'interno della società, assistendo a una totale distorsione della realtà – dove la riflessione appare come un cammino irraggiungibile – e alla promozione di una morale che sempre più spesso ha come elemento portante la falsità e l'infondatezza della chiacchiera, dunque, l'ignoranza. Si auspica, addirittura, l’approssimarsi a una vita di sconti: l’essere umano non si