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I segreti della zarina: Il potere di essere te stessa. Il piccolo libro della felicità che tutte aspettavamo!
I segreti della zarina: Il potere di essere te stessa. Il piccolo libro della felicità che tutte aspettavamo!
I segreti della zarina: Il potere di essere te stessa. Il piccolo libro della felicità che tutte aspettavamo!
E-book196 pagine2 ore

I segreti della zarina: Il potere di essere te stessa. Il piccolo libro della felicità che tutte aspettavamo!

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Info su questo ebook

In un mondo sacrificato alla fretta e alla disillusione, il libro di Iryna Parepskaya porta luce e speranza per tutte le donne che non vogliono rinunciare a essere uniche, felici e pienamente realizzate. Un vero e proprio manuale della felicità, composto da parti narrate e da piccoli esercizi che guideranno le lettrici, pagina dopo pagina, alla riscoperta di valori preziosi andati perduti nel tempo; un libro che pone l’accento sul rispetto e la cura di sé come fondamento per la realizzazione dei propri desideri, per essere sempre belle e in salute, ma soprattutto in pace con la parte più profonda di noi stesse e con il passato. I Segreti della Zarina è il libro che mancava, semplice e scorrevole, immediato, capace di parlare direttamente al cuore di chi legge e di incoraggiare i cambiamenti necessari a una sana e felice evoluzione.
LinguaItaliano
Data di uscita26 ott 2020
ISBN9788863655681
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    Anteprima del libro

    I segreti della zarina - Iryna Parepskaya

    Zarina.

    1. IL POTERE DELLA ZARINA

    Amico mio, prenditi cura della tua psiche, conosci te stesso, perché una volta che noi conosciamo noi stessi, possiamo imparare a prenderci cura di noi stessi.

    Socrate

    Il pianeta sul quale viviamo vibra all’unisono con l’Universo. La frequenza vibrazionale della Terra è stata ribattezzata Risonanza Schumann.

    E la nostra mente? Anche la nostra mente vibra e tenta di uniformarsi alla vibrazione dell’Universo per congiungersi a un’energia primordiale di Luce e Amore. Possiamo chiamare questa Energia in molti modi. C’è chi la chiama Energia superiore, chi Mente Infinita, chi Potere Supremo e chi semplicemente la chiama Presenza.

    Da bambina, in Bielorussia, andavo spesso in chiesa. Ogni volta che avevo un problema andavo a pregare davanti a un’icona della Madonnina. Non pregavo come si prega normalmente una divinità, ma parlavo a quell’icona come si parla a una mamma. Le raccontavo quello che mi era successo e chiedevo consigli. Come per magia, quello che chiedevo si avverava.

    Vivere in Italia era uno dei sogni che volevo realizzare (e che ho realizzato!) e per riuscirci ho affrontato un viaggio non solo fisico, ma prima di tutto spirituale, emotivo, un viaggio della mia anima.

    Nella mia vita c’è stato un periodo in cui ho cercato di soddisfare le esigenze degli altri ma era molto difficile: facevo davvero fatica e spesso, per quanto ci provassi, non riuscivo a soddisfare le aspettative dei miei genitori che mi chiedevano di essere più pacata di quanto invece fossi, più disciplinata, metodica, forse anche rigida. Io sono nata e cresciuta come un vulcano, piena di energia che non si riesce a contenere e ogni volta che provavo ad autolimitarmi (anche per far contenti i miei), non solo non ci riuscivo, ma stavo male.

    La ginnastica artistica, praticata a livello agonistico, mi ha aiutato molto: mi ha dato un metodo, mi ha insegnato la disciplina a cui tanto teneva mio padre, mi ha formato nel corpo e nello spirito.

    Durante gli anni di allenamento, accanto a me ho avuto la fortuna di avere il sostegno di entrambi i miei genitori. Mio padre, più severo, mi portava ad allenarmi anche quando magari non ne avrei avuto voglia; nel frattempo mia madre riusciva a motivarmi e a darmi l’entusiasmo per farcela, la costanza per non mollare.

    Questa disciplina, soprattutto portata avanti da professionista, è tra le attività agonistiche più massacranti. Una di quelle che non solo ti mette alla prova, costringendoti, ogni giorno, per almeno tre se non quattro ore, a sfidare e poi oltrepassare i tuoi limiti, ma ti impone rigore e comporta sofferenze fisiche come pochi altri sport. Eppure, nonostante la fatica, nonostante gli sforzi e il dispendio energetico, la ginnastica non solo non ha modificato la mia natura: anzi, l’ha potenziata.

    Quando mio padre ha saputo che ero stata scelta per la squadra di ginnastica artistica che poi mi avrebbe portato ai Campionati Nazionali, era al settimo cielo perché sperava che sfogandomi con lo sport, sarei poi stata più tranquilla. Si aspettava di vedermi tornare a casa stanca, buona buona come un agnellino, e invece io arrivavo con ancora più energia di prima. Lo sport, la fatica, addirittura il dolore (certi allenamenti sono più vicini al concetto di tortura che a quello di sport) mi davano forza, mi caricavano di entusiasmo e di brio, allontanandomi dall’immagine della brava bambina che i miei genitori sognavano per me. Era così che sognavano fossi: una brava bambina, educata, composta, misurata nelle sue manifestazioni.

    Con il tempo ho capito di non dovere avere sensi di colpa circa il mio essere più o meno in linea con le aspettative dei miei che, in fondo, volevano la stessa cosa (il mio bene) solo con modi un po’ più pacati. Per molto tempo è stato normale quindi che io mi sforzassi di accontentarli, di fare il possibile e l’impossibile per vederli soddisfatti. Eppure, nonostante fossi abituata a pensare con la mia testa, quando sono arrivata in Italia ho avuto qualche difficoltà.

    In quel periodo difficile ho sempre però continuato ad ascoltare la mia voce interiore che mi diceva di andare avanti e che qualunque cosa stesse succedendo sarebbe passata, per lasciare spazio a qualcosa di migliore. Avevo una specie di mantra personale e, quando ero in difficoltà, ripetevo a me stessa che tutto sarebbe andato bene, che era solo un momento e che il meglio doveva ancora venire.

    Это временные

    сложности, всё

    лучшее меня

    ждёт впереди

    Questo è solo un periodo: tutto il meglio mi aspetta

    Dicevo che era solo un momento perché un periodo migliore stava per arrivare. Finché, un giorno, mi sono chiesta se sapessi il vero motivo per cui ero al mondo. Da quel momento ho cominciato a pensare a quello che davvero mi rendeva felice. Ho pensato a cosa volevo realizzare, a quello che veramente contava per me. La mia mente aveva già le risposte.

    Ecco che da allora tutto è stato semplice. Ho iniziato a prestare attenzione a quello che sentivo, a quello che desideravo, e a come mi faceva sentire il resto del mondo che mi circondava. Per la prima volta stavo attenta ai segnali della vita che, da quando nasciamo, non fa altro che parlarci, comunicare con noi. Lo fa attraverso linguaggi diversi che possono essere occasioni, eventi, imprevisti e incontri.

    Quelle che superficialmente definiamo casualità sono in realtà ulteriori chances che la vita ci offre. Ma se siamo distratte, se non siamo connesse con la parte più sacra che è in noi, sarà difficile riconoscerle!

    2. LA SINDROME DELLA BRAVA BAMBINA E IL POTERE DELLA ZARINA

    La sindrome della brava bambina, quella che non deve mai dire di no, che deve comportarsi come GLI ALTRI si aspettano che si comporti è una sindrome molto diffusa ma tutt’altro che utile.

    Attenzione: non ti sto dicendo che devi diventare egoista e insensibile agli altri! Al contrario, di riconoscere che fai parte di un Tutto, di un Universo caritatevole che desidera guidarti verso l’armonia, la bellezza e la prosperità, attraverso il quale imparerai a vedere gli altri con occhi diversi. Prima di tutto imparerai a rispettare te stessa e a comprendere ciò che vuoi tu, perché solo tu sei artefice del tuo destino!

    Eccolo il POTERE DELLA ZARINA: il potere di essere la donna che hai il diritto di essere, di sentirti bene con te stessa e con gli altri, di chiederti cosa vuoi e di avere il coraggio di agire per realizzare i tuoi sogni.

    Ho scelto la figura della Zarina non solo perché fa parte delle mie origini bielorusse e della tradizione, ma anche perché la Zarina, intesa come la consorte dello Zar,¹ è il simbolo della regalità.

    Dal 1561 fino alla rivoluzione del 1917, la Russia è stata un impero con uno Zar² al suo vertice nel ruolo di Imperatore di tutte le Russie (Grande, Piccola e Bianca). Nel 1917 i bolscevichi di Lenin hanno posto fine alla dinastia dando il là alla Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa e sterminando, un anno più tardi, lo Zar Nicola II di Russia e tutta la sua famiglia.

    L’ultima Zarina ufficiale è quindi morta il 17 luglio del 1918, ma il suo stile e la sua grandezza sono sopravvissuti e sono ancora in mezzo a noi, dentro ogni donna.

    Il Potere della Zarina è qui, è con noi anche se non lo vediamo, se nemmeno sapevamo che esistesse, tanto che ogni donna, da quando viene al mondo e in ogni momento della sua vita, può decidere di cercarlo, riconoscerlo, usarlo.

    Non è un obbligo. Ma un’opportunità, una delle tante che ci offre la vita. Sta a noi scegliere, è compito nostro decidere se cambiare o meno.

    Tutto parte da una decisione.

    Possiamo scegliere di evolverci o di restare al punto di partenza. Possiamo scegliere di essere felici smettendo di concentrarci su cosa ci rende tristi, smettendo di odiare chi ci ha fatto del male. Possiamo trascinarci nel mondo con le spalle curve. Possiamo camminare a testa bassa, senza il coraggio di alzare gli occhi e il mento. Possiamo andare avanti a ignorare il Potere della Zarina che è in noi, ignorando noi stesse.

    Possiamo continuare a lamentarci che le cose non vadano, a lagnarci, a piangerci addosso. Possiamo dare la colpa alla sfortuna, al caso, alla cattiveria altrui. Oppure possiamo decidere di farla finita con i piagnistei. Lamentarsi, ripetere la stessa storia triste all’infinito a tutti quelli che ci circondano e ai nuovi incontri che facciamo, non solo non cambia il passato, ma non fa altro che rendercelo ancora più pesante. Se a un certo punto ci rendiamo conto che c’è qualcosa che non gira come dovrebbe, se ci sentiamo perseguitate da una specie di copione, di schema che si ripete, allora è arrivato il momento di fermarci e interrogarci.

    È ora di scoprire quale sia lo schema che ripetiamo, quali le catene che ci siamo messe addosso da sole o che ci arrivano dalla famiglia in cui siamo cresciute, dall’ambiente, dalla cultura che condividiamo. Smettere di incolpare gli altri equivale a tracciare una linea tra quel che è stato e quel che non vogliamo che accada mai più. Incolpare gli altri, per quanto gli altri possano averci ferito, significa diminuire il nostro Potere e autorizzarli ad avere potere sulla nostra vita.

    Se deciderai di diventare la persona che vuoi essere, ti concentrerai su quel che vorrai e, energeticamente parlando, lascerai andare tutto quello che non ti appartiene più. Vedrai il dolore, la malattia e i problemi come occasioni di crescita, come esperienze necessarie, ma le abbandonerai.

    3. IL MANTELLO

    Ora immagina per un momento di avere sulle spalle un lungo mantello. Ce l’hai da tantissimo tempo, così tanto tempo che non ti ricordi nemmeno più quanto. Fa parte di te. Anno dopo anno, senza che tu te ne accorgessi, il mantello è diventato sempre più lungo e pesante. Anche se ci sei affezionata, se indossarlo è un’abitudine antica, da qualche parte nel profondo di te sai che è un mantello difficile da portare, un mantello che ti impedisce di muoverti come vorresti, che a volte ti fa inciampare.

    Senza saresti più leggera, più agile e potresti sentirti molto meglio, ma toglierlo significherebbe cambiare qualcosa a cui sei assuefatta da tanto, tantissimo tempo.

    Il mantello sulle tue spalle è la metafora di tutti i pesi che porti e ai quali ti sei abituata. È il simbolo dei chili di pensieri fastidiosi che continuano a intralciarti, a rallentarti, a toglierti il sonno o a portarti a comportamenti che sai che non ti fanno bene.

    È arrivato il momento di toglierlo.

    Per il mantello – con tutto ciò che significa per te e solo per te – è arrivata l’ora di andare in pensione.

    Quando apri le ali per uscire dal bozzolo come farfalla, abbandoni inevitabilmente una parte di te, lasci un corpo per trovarne un altro.

    Il grande potere che c’è in ogni coscienza, non è altro che la capacità di manifestare te stessa, il tuo potere di essere te stessa, qui e ora, quello che io ho chiamato il Potere della Zarina. Modificando te stessa, modificherai automaticamente la realtà che ti circonda. Acquisire la consapevolezza del Potere che risiede in te ti permetterà di lasciar cadere quel mantello. Non hai più bisogno di trattenerlo a te, anzi trattenendolo rischieresti di inciampare ancora.

    Tutti nasciamo per amare e per essere amati. Se questo concetto ci venisse costantemente ripetuto, il mondo sarebbe diverso.

    Ma gli schemi che altri hanno costruito per noi, e che inevitabilmente ereditiamo per un 50 per cento dai nostri antenati, generano le ferite emozionali e i traumi. Se soffriamo è solo perché nella nostra mente esiste un blocco emotivo.

    Imparare a perdonare non significa essere deboli, al contrario. Lavorare sul perdono permette di interrompere un meccanismo che l’Universo stesso ci riproporrà con situazioni analoghe fino a quando non avremo elaborato quel messaggio.

    Parlare di amore e di felicità spaventa. Affidarsi all’Universo è un concetto destabilizzante che implica fiducia. Ma come possiamo avere fiducia nell’Universo se non abbiamo fiducia in noi?

    Se non sappiamo quello che desideriamo, come possiamo chiedere la cosa giusta?

    La fede altro non è che la fiducia in qualcosa o in qualcuno. Se abbiamo fiducia smettiamo di preoccuparci di cosa accadrà e di quando accadrà quel dato evento, anzi ci rilassiamo perché sappiamo che qualcuno penserà a risolvere quella cosa al posto nostro.

    Attivare il Potere della Zarina non significa altro che dare spazio a una parte già esistente in te, una parte feconda e ricettiva pronta a trasformare i tuoi pensieri in qualsiasi cosa tu desideri.

    Siamo stati abituate a credere che la vita sia solo sofferenza, dolore, fatica. Che la gioia non ci appartenga mai del tutto completamente, che la felicità sia un’utopia, un concetto da romanzo rosa o da film strappalacrime.

    Se in questo momento ti dicessi che con una bacchetta magica puoi cambiare la tua vita, che cosa faresti?

    Ecco, quella bacchetta magica è la forza del tuo pensiero, è la scelta delle tue affermazioni, è la presa di coscienza di un Potere superiore che desidera la tua felicità, è un richiamo a qualcosa che originariamente eri, all’inizio dei tempi, quando tutti eravamo esseri di luce.

    Quella scintilla di divino che è rimasta in ognuno di noi è il Potere interiore capace di guidarci verso la realizzazione dei nostri desideri.

    Non sprecare il tempo che ci è

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