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Il ragno nascosto
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Il ragno nascosto
E-book40 pagine33 minuti

Il ragno nascosto

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Info su questo ebook

Isabel Graf è una sedicenne solitaria e indipendente, appassionata di arte, di musica e di libri. Nella bella villa di famiglia in cui vive, appena fuori il centro storico di Merano, tutto deve svolgersi secondo il volere del patriarca, il quale nutre assai poco interesse non solo per la figlia maggiore ma anche per il figlio maschio e per la bella moglie.
Durante un pomeriggio di pioggia, annoiata e senza nulla da fare Isabel si lascia tentare dalla curiosità. Entrata fortunosamente in possesso dell’unica chiave che apre la porta della soffitta, interdetta pare a causa di problemi strutturali, e ignorando una storia di fantasmi che là dimorerebbero, la giovane penetra nella stanza. Davanti ai suoi occhi un coacervo indescrivibile di mobili, bauli e cianfrusaglie. Ma anche un ragnetto, ormai anziano, che ha assistito parecchi anni addietro a una tragedia sconvolgente: la morte della bellissima Eloisa. Ma chi era Eloisa? E perché i suoi abiti, le lettere indirizzate a un giovane fotografo veneziano, alcune foto e soprattutto il suo diario sono custoditi in questa soffitta?
Un racconto lungo in cui l’atmosfera romantica, quasi surreale a tratti, si sposa mirabilmente a una narrazione di denuncia sociale.
LinguaItaliano
Data di uscita31 ott 2020
ISBN9788832927733
Il ragno nascosto

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    Anteprima del libro

    Il ragno nascosto - Erika Caser

    Hugo

    Il ragno nascosto

    Fu una piccola creatura a essere testimone di quanto accadeva nella casa appena fuori dal centro.

    Un piccolo ragno, nascosto nell’angolo della biblioteca di Isabel, osservava senza proferire parola. Immobile nella sua tela argentea non poteva fare nulla se non disperarsi.

    La casa, una villa datata 1798, ricordava lo stile inglese, mescolato sapientemente al neoclassico, appena fuori dal centro storico di Merano. Lassù in collina, viveva in modo apparentemente normale la famiglia Graf.

    Tutte le mattine le azioni erano sempre le stesse. La sveglia suonava alla stessa ora. La colazione era pronta in cucina. Il profumo del pane fresco e delle brioche si espandeva nei piani alti della villa. Isabel si svegliava con quel dolce aroma, che si insinuava da sotto la porta fino al suo naso ogni mattina.

    E come sempre si vestiva, scendeva di corsa per le scale. Tutti erano già seduti a tavola prima di lei. Era impossibile vederla scendere per prima. Isabel amava dormire. La mattina odiava dover tirare le tende della sua camera e vedere la luce del sole. Così scendeva dal letto, trascinandosi fino in bagno, al semibuio.

    Era una ragazza particolare.

    Il suo viso era incorniciato da lunghi capelli rossi e illuminato da grandi occhi verdi. Era un tipino esile all’apparenza, ma in verità nascondeva forza e sapeva bene ciò che voleva. Non assomigliava a nessuno della famiglia, come le veniva ricordato ogni volta che qualche conoscente la incrociava a una festa o si recavano a casa loro.

    Nessuno in famiglia era rosso di capelli, nessuno aveva quella pelle così bianca e nessuno amava la notte tanto quanto lei.

    Suo padre, un uomo freddo, di poche parole. Aveva ereditato la villa da una sua vecchia zia, la contessa di Tirolo. Non amava intrattenersi con le persone, né gradiva che gli si rivolgesse troppo la parola. Lui era fatto così. La sua vita non era certo ricca di emozioni. Tutto veniva organizzato in ogni minimo dettaglio. E nessuno doveva distoglierlo dai suoi interessi personali. La sua vita girava tutta intorno al lavoro, alle feste alle quali partecipavano persone assai originali. Trascorreva molto tempo fuori casa. Rientrava cupo, salutava appena e si dirigeva nello studio. A casa il clima abituale non era certo quello che trovavano le persone quando venivano in visita o trascorrevano i pomeriggi della domenica in giardino.

    Con la figlia non era certo, come si suol dire, un padre affettuoso e amorevole.

    Tutto questo però non doveva rivelarsi agli occhi della società meranese. Erano una famiglia in vista i Graf. Lui architetto, lei casalinga.

    L’unico compito di Viktoria, la moglie, era quello di essere sempre curata, sorridente e capace di presenziare alle feste organizzate dall’alta società in maniera impeccabile.

    Isabel di tutto questo forse non aveva percepito

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