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Liberi nella trappola
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E-book85 pagine1 ora

Liberi nella trappola

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"Liberi nella trappola" nasce dall'omonimo spettacolo di Beppe Frattaroli con l'intento di rispondere a quelle domande che, da sempre, contraddistinguono i movimenti più significativi dell'animo umano: Chi siamo? Dietro cosa ci muoviamo? Quali sentimenti abitano e dominano il nostro cuore? Siamo in grado di riconoscerli? E se riconosciuti abbiamo la capacità di scegliere in libertà quali di essi accogliere o respingere?

È possibile con la mente guidare la mente o è necessario affidarsi a qualcosa di più grande per orientare al meglio la propria esistenza?

Se la fede è presente che significato ha nella nostra vita? Se invece è assente, o per una serie di ragioni la trascuriamo, potrebbe essere questa la rinuncia a una risorsa fondamentale per ritrovare in verità noi stessi?

Questi sono stati i più stringenti interrogativi ai quali Beppe Frattaroli ha cercato di dare una risposta convincente, alla luce della spiritualità ignaziana, scoperta verso la fine degli anni novanta.

Nel realizzare l'opera "Liberi nella trappola" Beppe Frattaroli ha utilizzato la sua arte musicale e narrativa lasciando liberi spazi di risposta alle tante domande della vita, spazi da condividere in feedback con il lettore.

"Perché liberi nella trappola e non liberi dalla trappola?"

A questa domanda l'autore risponde: "Non otterremo mai la libertà totale in questo mondo; possiamo tuttavia ambire alla conquista di aree di libertà sempre più ampie, per elevare gradualmente il nostro livello di consapevolezza.

PREFAZIONE a cura di p. Francesco Pecori Giraldi S.J.

LE VOCI RECITANTI DELL'AUDIOLIBRO sono di Francesco Migliaccio, Maria Ariis, Stefano Grillo, Maria Elena Cialente, Marta Calzoni e Beppe Frattaroli.

MUSICHE estratte dal repertorio di Beppe Frattaroli, con interventi della cantante Claire D. e dei musicisti Michele Di Toro al pianoforte e Jorge Ro alla tromba.

L'IMMAGINE DI COPERTINA è stata realizzata da Loredana Re David mentre L'ELABORAZIONE GRAFICA è stata curata da Diego Magrone. IL PROGETTO GRAFICO è stato rielaborato da Marco De Angelis. CORRETTORE FINALE DI BOZZA Pietro Tamasi.

LIBERI NELLA TRAPPOLA lo si può trovare nel formato e-book e audiolibro su Youcanprint e in tutti gli altri store digitali online.

Il libro è anche disponibile nella versione cartacea ed è inoltre riproposto attraverso un DOCUMENTARIO contenente brani d'autore in italiano e in latino, monologhi e musiche eseguite da Beppe Frattaroli.

IL DOCUMENTARIO "Liberi nella trappola" ripercorre i capitoli del libro ed è inserito in una pennetta USB riscrivibile da 16 gigabyte 3.0 di ultima generazione, acquistabile dal sito ufficiale di Toscana Libri, unitamente o separatamente alla versione cartacea.
LinguaItaliano
Data di uscita4 gen 2021
ISBN9791220309707
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    Liberi nella trappola - Beppe Frattaroli

    completezza.

    TUTTO EBBE INIZIO

    Una sera, che se la memoria non m’inganna era di fine inverno 1998, il mio amico Raffaele Magrone mi invitò a partecipare a un incontro di giovani studenti che guidati dal gesuita padre Gian Giacomo Rotelli, si riunivano ogni giovedì sera presso la cappella universitaria de La Sapienza di Roma per approfondire le Sacre Scritture. Raffaele l’avevo conosciuto in qualche locale romano, durante uno dei tanti concerti tenuti con la mia band dell’epoca, Gli Azzurrìa; veniva spesso a sentirci suonare e nacque un’amicizia. Probabilmente ciò che spinse il mio amico a invitarmi al Gruppo del giovedì fu la condivisione di un disagio che mi attanagliava, palesemente manifestatogli una sera mentre lo accompagnavo a casa con la mia Fiat Tipo bianca dopo aver suonato in un locale in Viale Regina Margherita. In quegli anni mi trovavo più o meno Nel mezzo del cammin di mia vita e ora posso dirlo: la dritta via era stata smarrita. Quando perdiamo la bussola le cause possono essere molteplici ma non dobbiamo escludere che certe cadute da cavallo siano intrise di un mistero che, pur sforzandoci di comprendere, non riusciremo mai a capire fino in fondo. È importante tuttavia, ai fini di tracciare un quadro possibilmente chiaro anche nei confronti di me stesso, che metta in evidenza alcuni aspetti importanti di quel preciso periodo, in modo da risalire alle ragioni che potrebbero aver determinato la mia labile emotività dell’epoca.

    I trentatré anni. Un’età particolare: ad esempio gli anni che aveva Dante quando ha iniziato a scrivere la Divina commedia o il tempo di vita vissuto da Gesù di Nazareth (sono solo coincidenze o tutto coincide?).

    La malattia di mia mamma. L’unica persona che mi aveva spinto a seguire il mio cammino; oggi comprendo meglio la sua sofferenza al mio lasciar casa, sempre manifestata con una disarmante compostezza. Rabbrividisco al pensiero che sia stata l’unica persona a me cara con cui non ho potuto condividere i risultati ottenuti; il morbo di Alzheimer è una malattia terribile e mia madre ne è stata vittima per oltre vent’anni.

    I disordini sentimentali. Quando non si è centrati possono diventare una naturale conseguenza.

    Le difficoltà nel mondo della musica. Di solito se c’è da cogliere l’attimo, la maggior parte delle persone seguono la propria strada e può accadere che lo facciano coscienti di rinunciare a quanto avevano costruito fino a quel momento. Per questa ragione il gruppo di cui facevo parte, gli Azzurrìa, e di cui ero stato il fondatore si sciolse; la cantante della band ebbe l’opportunità di partecipare al festival di Sanremo e non se la lasciò sfuggire. Da quel febbraio 98, nell’ambito professionale musicale, dovetti ricominciare tutto da capo e fu così che iniziai a progettare il mio primo album Il viaggio. Oggi ringrazio Dio che le cose siano andate in quel modo; probabilmente la mia storia sarebbe stata un’altra e, per quanto potrei immaginarla affascinante, non intendo minimamente barattarla con quella che mi ha condotto fino a questo punto.

    La grande città. Credo che l’impatto con Roma in quel periodo abbia influito non poco a far emergere un disagio che probabilmente era dormiente nel mio cuore e aveva soltanto bisogno di particolari stimoli per svegliarsi e uscire allo scoperto. La Città Eterna è una metropoli che devi aggredire; non puoi permetterti di essere debole altrimenti ti divora.

    Potrei individuare altri fattori per risalire alle motivazioni del disagio che vivevo ma preferisco non andare oltre le cause messe in risalto, anche perché credo siano le principali. Intendo invece riaffermare un concetto a me oggi chiaro: non potremo mai conoscere il mistero che manovra i fili di ogni situazione; c’è sempre infatti qualcosa d’invisibile che agisce e può determinare l’avvicendarsi degli eventi. Certi deserti spesso sono passaggi che ci conducono in una nuova condizione di vita, caratterizzata da situazioni che non avremmo minimamente immaginato e attraverso le quali possiamo davvero incontrare noi stessi. È scritto infatti che tutto concorre al bene se di fondo c’è un desiderio d’amore e con tutti i difetti che possono caratterizzarmi, credo che la propensione al buono abbia sempre rappresentato un aspetto peculiare del mio modo di

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