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Il Tuttofare - e 10 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust
Il Tuttofare - e 10 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust
Il Tuttofare - e 10 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust
E-book182 pagine2 ore

Il Tuttofare - e 10 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust

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Info su questo ebook

Henry lavora su una piattaforma di estrazione petrolifera, nel Mare del Nord. Lo aspettano ogni giorno 12 ore di lavoro filate, per due settimane consecutive. Poi torna sulla terraferma per il periodo di riposo, che trascorre con gli amici e i colleghi scapoli. Le notti le passa con le donne, facendole godere e lasciandosi trasportare dalle emozioni. La mattina dopo dice loro addio. La sua regola è semplice: ogni notte una donna nuova. Solo una volta fa un'eccezione. Lei si chiama Clara.Questo libro contiene i seguenti racconti brevi:Un nuovo amico - Lo spettatore - Il tuttofare - L'escort maschio - Il diamante rosso - Ad alta quota - In balia del mio padrone - I miei ricordi di te - Passione in auto - L'uomo femminista - Ossessionata da Owen Gray-
LinguaItaliano
EditoreLUST
Data di uscita1 feb 2021
ISBN9788726510751

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    Anteprima del libro

    Il Tuttofare - e 10 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust - Autori vari

    Il Tuttofare - e 10 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust

    Original title:

    Handyman - og 10 andre erotiske noveller i samarbejde med Erika Lust

    Translated by LUST

    Cover image: Shutterstock

    Copyright © 2021 Andrea Hansen, Lea Lind, Linda G., Marianne Sophia Wise, Olrik, Reiner Larsen Wiese, Sarah Skov and LUST, an imprint of SAGA Egmont, Copenhagen

    All rights reserved

    ISBN: 9788726510751

    1. E-book edition, 2021

    Format: EPUB 3.0

    All rights reserved No part of this publication may be reproduced, stored in a retrievial system, or transmitted, in any form or by any means without the prior written permission of the publisher, nor, be otherwise circulated in any form of binding or cover other than in which it is published and without a similar condition being imposed on the subsequent purchaser.

    L’escort maschio

    Linda G.

    Una calda sera d’estate, in un bar alla moda in città...

    #

    Julie, cosa... Marianne viene interrotta dal rombo del motore di una motocicletta. Mi giro immediatamente verso il rumore, perché non è un segreto che io sia affascinata da quei missili su due ruote. Ma stranamente, i miei occhi non sono attratti dal fulmine verde brillante a pochi metri da lì, bensì dal suo centauro. Come se una forza misteriosa si fosse impadronita di me. Non riesco a togliere gli occhi di dosso al ragazzo in tuta di pelle attillata.

    Appoggia i piedi al suolo e spegne il motore, e quando all’improvviso si sfila il casco e scuote i capelli biondi che gli arrivano alle spalle, è come se qualcuno mi avesse ipnotizzata. Un brivido mi corre lungo la schiena. L’impulso di alzare gli occhi e guardarlo in faccia è troppo forte per  resistervi e così lo faccio, senza esitazioni. Quando i nostri sguardi si incrociano, un’onda elettrica mi attraversa il corpo. Mi dimentico completamente di respirare ed è solo quando i miei polmoni cominciano a protestare che ansimando riprendo fiato.

    È come se Mr. Sexy sentisse l’effetto che mi provoca, perché le sue labbra si increspano in un sorriso, facendo accelerare i battiti del mio cuore. Senza staccare lo sguardo dal mio, abbassa la cerniera del giubbotto di pelle con una lentezza esasperante, scoprendo il petto. Ho la bocca più arida di un deserto. Per peggiorare ancora le cose, inizia a tirarsi giù le maniche e ben presto rimane a petto nudo. La sua pelle luccica di sudore alla luce del tramonto. Mi si sono induriti i capezzoli e mi rendo improvvisamente conto che è bastato il suo sguardo per farmi bagnare.

    Julie, prontooo? mi fa Simone riportandomi brutalmente alla realtà. Posso tornare a respirare, adesso che l’incantesimo si è rotto. Dov’eri finita?

    Scusa, cos’hai detto? Rivolgo di nuovo l’attenzione ai miei amici, che mi guardano con sorrisi smaliziati. Ho le gote in fiamme. Prendo un lungo sorso di vino bianco ghiacciato, che mi toglie immediatamente la sensazione di arsura in gola.

    Mi stavo solo chiedendo come andassero le cose tra te e Stephen. Le parole della mia amica dissolvono tutte le meravigliose emozioni che ho appena provato, prontamente sostituite dalla tristezza e dall’amaro in bocca.

    Tra noi è finita per sempre.  Non vedo l’ora che il divorzio sia ufficiale le rispondo stringendo i denti per trattenere le lacrime. Mi sento un peso nel petto, all’idea del tradimento del mio ex marito. Lo sai che avevo già dei sospetti, ma ieri sera me ne ha dato conferma ammettendo che aveva una storia da, vediamo... Mi fermo per un secondo mettendomi un dito sulle labbra, poi le parole mi escono di bocca come un fiume in piena. Da due fottutissimi anni!

    I miei tre fidati sostenitori reagiscono simultaneamente.

    Dov’è quel bastardo adesso? Voglio dargli una bella lezione. Patrick si alza così in fretta da rovesciare la sedia. Gli lancio un’occhiata supplichevole. La nostra conversazione silenziosa si conclude con lui che torna a sedersi con riluttanza facendo un grugnito contrariato. Dico sul serio, Julie. Ha gli occhi in fiamme e si capisce quanto ci tenga a me. Gli sorrido e sbatto le ciglia per scacciare una lacrima.

    Come ha potuto farti una cosa del genere? Marianne mi fa la stessa domanda che mi sono posta un milione di volte. Dal viso traspare nettamente il suo disappunto. Ho il cuore ricolmo di gratitudine perché so che non potrei mai superare questa separazione senza i miei amici.

    Mi immergo nei miei pensieri e me ne arrivano di penosi. Poteva lasciarmi prima. Perché andare a fare terapia di coppia, se comunque si stava scopando un’altra?

    Che gran pezzo di merda mi dice Simone prendendomi la mano. Il suo tono di voce offeso mi riporta alla realtà. Dai suoi occhi traspare la rabbia, ma dietro a quella posso anche leggere il suo dolore. Le è appena successa la stessa identica cosa, con l’ex fidanzato.

    Racconto loro degli ultimi giorni, che hanno completamente prosciugato le mie energie.  Quel figlio di puttana si è appena trasferito dalla sua amante. Ha preso soltanto i vestiti, tutto il resto delle sue cose l’ho buttato in cantina. Prendo il bicchiere di vino e lo svuoto in un sorso.

    Ho assunto un avvocato. Tutto passerà per il suo tramite perché io e Stephen non abbiamo più niente da dirci. Faccio un respiro profondo e cerco di sbattere le ciglia per trattenere le lacrime, ma una fa comunque capolino scivolandomi sulla gota. È terribilmente doloroso che l’uomo di cui mi fidavo al 100% abbia potuto tradirmi così. Non posso neanche dire che mi manchi, quello stronzo, solo che la mia vita sta crollando miseramente a pezzi.

    Annuiscono tutti con aria comprensiva. Ma non ho ancora finito di esternare i miei sentimenti più intimi. Non posso permettermi di continuare l’università e non ho idea di cosa succederà adesso. È orribile continuare a vivere nell'appartamento che abbiamo condiviso negli ultimi cinque anni. Magari hanno pure scopato nel nostro letto! Faccio una smorfia e svuoto il bicchiere che Marianne mi ha appena riempito nuovamente di vino. Sento crescere un nodo in gola e mi sta assalendo un senso di impotenza.

    Devi distrarti con qualcosa di nuovo, Julie! Ma non ti preoccupare, ci pensiamo noi a rimetterti in pista mi dice Patrick con fiera determinazione. Ho i migliori amici del mondo e grazie a loro, per il resto della serata archivio tutti quei pensieri orribili.

    #

    Tre mesi dopo...

    Trent’anni, appena divorziata, decisamente nei casini. Sì, sono proprio io, e non sono per niente in vena di festeggiare il mio compleanno. Ciononostante, Simone, Marianne e Patrick si rifiutano di farmi rimanere a casa da sola.

    "Vieni in città con noi. Abbiamo una sorpresa per te, non osare rifiutare!" La bonaria minaccia di Patrick mi rimbomba in testa, increspando le mie labbra in un leggero sorriso. Non riesco neanche a immaginare per un istante come sarebbe la mia vita senza di loro.

    Sul treno che mi porta al nostro appuntamento mi chiedo cosa avranno deciso di fare, questa volta. Riescono sempre a inventarsi qualcosa di nuovo. L’anno scorso mi hanno portata a vedere un balletto, Il lago dei cigni, un’esperienza davvero meravigliosa.

    Arrivo per ultima al nostro solito bar, dove le bottiglie di champagne sono già sul tavolo.

    Buon compleanno, Julie! Dice Simone eccitata, alzandosi per abbracciarmi. Ben presto vengo soffocata in un abbraccio collettivo. Il cuore mi si gonfia di gioia, le emozioni negative scompaiono in un nanosecondo.

    Ogni volta che entro in quel bar, mi torna in mente Mr. Tuta di pelle.  Pensare ai suoi occhi azzurri mi fa venire i brividi. L’ho rivisto un paio di volte, ma non ci siamo mai parlati. È in cima alle mie fantasie, ma dopo il tradimento di Stephen non ho nessuna voglia di mettermi con qualcun altro. Pochi giorni prima quel tipo sexy era arrivato di corsa, mentre ero seduta fuori con i miei amici. Grondava di sudore e giuro che non ho mai visto niente di più arrapante in vita mia. Avevo sentito crescere nel mio ventre una profonda libidine, ma ero bloccata dalla paura di soffrire di nuovo, così ero rimasta a guardarlo vogliosa mentre spariva dietro l’angolo.

    Riconnetti i neuroni, Julie! Festeggeremo fino a farti dimenticare tutte le tue preoccupazioni di merda, e ti assicuro che non vedo l’ora! Patrick mi riporta al qui e ora e quando mi giro a guardarlo vedo che è molto eccitato. Trent’anni si compiono una volta sola! Si strofina le mani pregustando ciò che verrà dopo. Rido buttando indietro la testa e mi sento da Dio. L’atmosfera è già effervescente. Prendo sorridendo un bicchiere di champagne e lo faccio tintinnare col suo.

    Datti una calmata, fratello replico ridendo, e bevo un sorso di bollicine.  Il vino è molto fruttato.

    Marianne scompare per un momento, ma torna subito dopo con una torta di compleanno. Quegli stupidoni si mettono a cantare Tanti auguri ad alta voce e io arrossisco sentendomi al centro dell’attenzione.

    Senti, Julie. Sappiamo benissimo che hai passato dei mesi molto difficili comincia a dire Patrick tirando fuori una busta dalla tasca. Allora abbiamo pensato che ti meritavi qualcosa di particolarmente carino ma... ti richiederà un po’ di coraggio... Alza le sopracciglia con aria di sfida e io mi sento le farfalle allo stomaco. Che cavolo succede? Adesso che hai compiuto trent’anni, è arrivato il momento di prendere il toro per le corna e fare un salto nel buio.

    Aggrotto la fronte, confusa. Ma cosa vogliono che faccia? Ho il cuore che mi batte nervosamente in petto e le dita mi tremano quando prendo la busta. Grazie... Anche se non so ancora se vi devo ringraziare sussurro in preda all’ansia.

    Il regalo consiste unicamente in un biglietto. Lo tiro fuori e lo guardo; non c’è scritto altro che un numero di telefono. Il mio sguardo si sposta sui miei amici e i loro sorrisi di complicità mi fanno rizzare i peli sulla nuca.

    Simone si impietosisce e inizia a spiegarmi.

    Venerdì, alle sei in punto, devi chiamare questo numero. L’uomo che risponderà non sarà un perfetto sconosciuto per te ma... Il suo sguardo si fa penetrante. Ci vorrà un po’ di coraggio da parte tua.

    Ma che cavolo succede? Spiegatevi meglio dico con impazienza. Questo modo di fare così misterioso mi sta dando ai nervi.

    Patrick risponde con voce calma. Abbiamo ingaggiato un escort maschio per te, ma devi chiamare e prendere tu appuntamento.

    Avete ingaggiato cosa? Esclamo sotto choc. Non ho bisogno...

    Certo che ne hai bisogno! Mi interrompe Marianne. Ti conosciamo e sappiamo che questo ti farà bene. Mi prende la mano guardandomi negli occhi. Sarai piacevolmente sorpresa. Garantito.

    Mi prendo un bel respiro. Voi tre siete completamente pazzi, comunque ci penserò.  Rimangono un po’ delusi; io non riesco più a smettere di pensarci per tutta la sera. È davvero qualcosa che voglio fare?

    #

    Il venerdì dopo, sono seduta con in mano il telefono e il biglietto. Mi sento piacevolmente rilassata. Ho bevuto una bottiglia di vino e sono riuscita a convincermi che in fondo non è una cattiva idea. Ho dei crampi nervosi allo stomaco. Compongo il numero e faccio la telefonata, prima di perdere il coraggio.

    Risponde un uomo: Ciao Julie. Mi prende alla sprovvista e di colpo rimango senza parole.  La sua voce profonda mi fa formicolare la schiena e mi viene la pelle d’oca. Come fa a sapere come mi chiamo? Come fa a sapere che sono io al telefono? Ah già, che stupida! Simone, Patrick e Marianne lo hanno già pagato e naturalmente gli hanno detto chi sono e gli hanno dato il mio numero di telefono! Scuoto la testa sorridendo, mi schiarisco la voce e riesco a rispondergli.

    Ciao... La mia voce si incrina. Prima che faccia in tempo a tornarmi, prende lui il controllo della situazione.

    Vediamoci sabato prossimo alle otto di sera. Ti scriverò l’indirizzo, e non ti preoccupare...  Il tono della sua voce si abbassa e l’effetto che mi fa è sconvolgente. Sento l’eccitazione avvampare nelle mie parti intime e i capezzoli si inturgidiscono. Ti farò provare un’esperienza di cui ti ricorderai per tutta la vita afferma con sicurezza prima di riagganciare.

    Guardo il telefono col cuore che batte a mille. Ma in che situazione mi sto infilando?

    Sento un gran caldo. Sto friggendo in un misto d’ansia e d’eccitazione e ho un sussulto quando ricevo il messaggio:

    Numero sconosciuto: Ciao Julie. Ci vediamo al 35 di Gas Plant Road, nella parte nord della città. Non vedo l’ora di incontrarti :-)

    Controllo subito l’indirizzo, chiedendomi perché dobbiamo vederci proprio lì. Ma che cavolo ci vado a fare nella zona industriale? Vengo subito assalita dai dubbi. Per evitare di pentirmi e di disdire l’appuntamento, metto via il telefono e indosso la tuta da jogging. Una bella corsa veloce è la cura migliore per svuotare la mente dai pensieri.

    #

    Sabato sera, sono un fascio di nervi. Mi sudano le mani e il cuore sta facendo di tutto per saltarmi fuori dal petto. Nella mia camera da letto sembra che abbiano buttato una bomba. Ci sono vestiti dappertutto, ma dopo aver provato innumerevoli combinazioni, alla fine opto per un abitino nero corto e un completino intimo che vi si abbina. A parte il fatto che l’abito accentua le mie curve, mi ci sento comoda.

    Sotto la doccia, dedico al mio corpo un trattamento completo. Mi depilo dappertutto e uso il mio bagnoschiuma preferito, che sa di agrumi e di vaniglia. Il calore dell’acqua mi rilassa. Per pochi, apprezzabili attimi, riesco a non pensare a nulla che mi faccia aumentare il battito cardiaco.

    Dopo essermi asciugata, prendo la crema per il corpo allo stesso profumo del bagnoschiuma e me la spalmo generosamente dappertutto. Fino ad ora, sono riuscita a tenere a bada i dubbi con ostinata determinazione, ma adesso mi stanno di nuovo assalendo.

    Vogliamo farti provare questa esperienza. La voce di Patrick compare inaspettatamente tra i miei pensieri, facendo scomparire l’ansia.  È ora di mettermi in gioco mi dico, e mi sento già più convinta.

     Prima che la paura dell’ignoto si impadronisca di me e mi induca a disdire l’appuntamento, mi vesto e mi faccio un trucco leggero, lasciando sciolti i miei lunghi capelli neri. Mi è di nuovo venuta l’ansia; mi affretto a uscire di casa e faccio qualche bel respiro prima di scendere le scale. Ci siamo.

    #

    Mezz’ora dopo, mi ritrovo davanti a un portone verde. Il muro attorno è pieno di graffiti e mi chiedo se sia il posto giusto. Controllo di nuovo l’indirizzo sul telefono. Il posto non può che essere questo, mi dico, e afferro la maniglia del portone. Si apre.

    Salgo le scale con cautela e quando arrivo al primo piano spalanco gli occhi alla vista di ciò che mi ritrovo

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