Taxi Tinder - 3 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust

Di Olrik, Lea Lind e Beatrice Nielsen

"Guidiamo nell'oscurità della notte. Lascio che le mie dita scorrano sui miei seni, sulla la mia pancia, sotto il vestito. Sento il battito del mio cuore che fa pulsare la mia pelle." Quando l'unica cosa a cui riesci a pensare il giorno dopo la festa folle per il tuo 30esimo compleanno è che hai bisogno di una bella scopata, è il momento di fare qualcosa al riguardo. Non può più aspettare. Vuole del sesso, anche se non fosse niente di più. Dev'essere appassionato, e dev'essere adesso. Vende il regalo di compleanno più caro che ha ricevuto e chiama un taxi. La sua prossima destinazione sarà il suo primo match su Tinder, chiunque esso sia...Questo libro contiene i seguenti racconti brevi:Jenny la Piratessa - Brunch e orgasmi - Taxi Tinder-

• Lingua: Italiano
• Editore: LUST
• Data di uscita: 24 feb 2021
• ISBN: 9788726783483

Anteprima del libro

Olrik, Beatrice Nielsen, Lea Lind

Taxi Tinder - 3 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust

LUST

Taxi Tinder - 3 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust

Copyright © 2021 Olrik, Beatrice Nielsen, Lea Lind and LUST, an imprint of SAGA Egmont, Copenhagen

All rights reserved

ISBN: 9788726783483

1. E-book edition, 2021

Format: EPUB 3.0

All rights reserved No part of this publication may be reproduced, stored in a retrievial system, or transmitted, in any form or by any means without the prior written permission of the publisher, nor, be otherwise circulated in any form of binding or cover other than in which it is published and without a similar condition being imposed on the subsequent purchaser.

Taxi Tinder

Lea Lind

È già passata una buona fetta di giornata, ma mi sento ancora uno straccio. Sono tutta intorpidita e non riesco a scrollarmi di dosso i postumi della sbronza. Mi trascino verso il lavello della cucina. Lascio scorrere l’acqua finché  non è abbastanza fresca e ne butto giù due bei bicchieroni. Il liquido mi reidrata la gola così velocemente che mi sembra quasi di soffocare. Cerco di prendere fiato. Sento l’acqua arrivare in ogni singola cellula del mio corpo. Mi soffio via una ciocca di capelli dalla fronte; mi sento leggermente meglio... ma ancora distante dallo stare bene.

Come un automa ritorno verso il divano e mi ci lascio cadere sopra. Guardo i rimasugli della festa ancora sul tavolo e fisso inebetita le gocce di liquore rimaste sul fondo dei bicchieri, finché mi gira la testa. Provo a convincere il mio cervello che dovrei mettere un po’ a posto. Dopotutto, la festa per il mio trentesimo compleanno non è stata ieri, ma due giorni fa! Il mio cervello sembra però essere ancora completamente spento. Anche nei rari momenti in cui è riuscito a trasmettere una scintilla di segnale al mio sistema biologico per richiamarlo all’ordine, i muscoli si sono rifiutati di collaborare. Nessuna parte di me è disposta ad accettare il fatto che sia arrivato il momento di darsi una mossa e mettersi a fare le pulizie.

Sposto lo sguardo dai bicchieri sul tavolo a una mosca sul muro che sta facendo un ronzio assurdo. Tutto il resto tace. Cerco di non cadere nell’autocommiserazione. Non ho intenzione, come già altre mille volte in passato, di crogiolarmi nella tristezza del pensiero che proprio in questi momenti di silenzio, in queste sacche di vuoto pneumatico, il fatto di non avere un fidanzato che mi coccoli diventi così evidente.

Mi schiarisco la gola. Mi inumidisco le labbra. Faccio un bel respiro.

Ricordo la voce strascicata di Mia emergere dalla nebbia dell’alcool mentre mi lamentavo dei miei fallimenti in campo sentimentale.

Dai, Missy! Non ti rendi conto di quanto sei fortunata. Puoi fare ESATTAMENTE quello che ti pare. Non come noialtre, incatenate mani e piedi.

Incatenate… ridacchiò Ida con aria sorniona.

Ignorando il commento allusivo da dominatrice, Mia posò su di me uno sguardo malfermo.

Comunque... Una come te non può rimanere single a lungo, per cui... disse.

Ma ho già trent’anni! esclamai. TRENTA!

Lo so, lo so... Ma oggi i quaranta sono i nuovi venti, quindi è come se ne avessi appena compiuti venti. E chi è che si vuole sistemare così giovane?! Continuò Mia, lanciando un’occhiata alla sua fede nuziale.

Ida svuotò un’altra bottiglia, strinse le labbra e cominciò a fischiettare la musichetta di Batman.

Mia ha ragione disse. Guarda al lato positivo. Esci! Scopa! Ama! Non necessariamente in quest’ordine. Ma smettila di camminare a tentoni come se avessi una benda sugli occhi... Se proprio devi essere bendata, che sia in circostanze più gradevoli!

Alzando gli occhi al cielo, Mia riprese il suo discorso.

"È proprio questo che intendo! Non è che devi arrivare a farti appendere al soffitto in uno scantinato abbandonato... ma il mondo è pieno zeppo