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Museo e Musei: con riferimenti a Mantova
Museo e Musei: con riferimenti a Mantova
Museo e Musei: con riferimenti a Mantova
E-book50 pagine37 minuti

Museo e Musei: con riferimenti a Mantova

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I musei hanno tanta parte nella nostra relazione con le opere d'arte che stentiamo a pensare che non ne esistano, non ne siano mai esistiti là dove si ignora e si ignorò la civiltà dell'Europa moderna; e che da noi ne esistano da meno di due secoli... Il museo impone un esame di ognuna delle espressioni del mondo da esso raccolte, un'interrogazione su quanto le riunisca a noi o le distanzi da noi. Al godimento della vista, all'accalorarsi dell'anima, la successione, l'apparente contraddizione delle scuole, degli stili, e soprattutto dei valori di bellezza, hanno aggiunto la coscienza di una ricerca appassionata e inarrestabile, di qualcosa che rassomiglia ad una ricreazione dell'universo. Dopo tutto il museo è tra i luoghi che danno una più alta idea dell'uomo; e quasi una forma di purificazione del mondo, con cui l'uomo può emanciparsi dai suoi limiti; può rinnovare l'illusione della sua vittoria sull'insondabile destino dell'umanità; persino di quell'umanità fino in fondo persuasa della nullità delle cose, della certa e inevitabile miseria umana. Come l'arte, anche il museo è un antidestino.
LinguaItaliano
Editoreepf
Data di uscita2 feb 2021
ISBN9791220258982
Museo e Musei: con riferimenti a Mantova

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    Museo e Musei - Gian Maria Erbesato

    Musei

    Per un testo altrimenti introvabile

    È trascorso un anno dalla prima edizione di Museo e Musei per i tipi i de La Cittadella. Un opuscolo (come preferisce chiamarlo l’autore) che, secondo uno stile ormai inveterato di chi lo ha scritto, ha avuto una tiratura limitatissima e una circolazione silenziosa, quasi clandestina: i fedeli amici di sempre, rari curiosi d’occasione, qualche atto dovuto. Niente di più. L'udienza di pochi, pochissimi lettori. Nessuna presentazione pubblica, né presenza in libreria.

    La rilevanza niente affatto localistica o contingente dell'argomento trattato; la lunga, comprovata esperienza professionale dell'autore e le sue responsabilità istituzionali in fatto di monumenti e musei della nostra città; la scottante, fondata inerenza di alcuni dei temi svolti alla situazione reale dei musei mantovani, di quelli esistenti e di quelli ipotizzabili; i nodi morali, culturali ed espressivi insieme della scrittura di Erbesato; il fatto che l'opuscolo abbia una sua interna ragione di i essere (riconoscibile, in parte, nella citazione da Malraux): tutte queste cose insieme, hanno invogliato la riedizione di Museo e Musei.

    La speranza onesta è che se ne riprenda la lettura con attenzione e spirito diversi, senza dover essere a tutti i costi degli addetti ai lavori; perché, in fondo, nell’opuscolo si parla di un patrimonio di cultura e di civiltà che è comune, anzi, che è da mettere in comune con i modi che decenni e decenni di museologia e museografia hanno sviscerato, ripensato, offerto ad esempio.

    Museo e Musei è dedicato alla memoria, all'esempio, di due maestri d'anima di Gian Maria Erbesato. Due personalità della cultura italiana del nostro tempo il cui splendido valore di amatori, di studiosi e di promotori d’arte, tra i più autentici, compiuti e responsabili, si identificava sino a perdersi, nei connotati più umili, generosi, veramente civili degli uomini: Licisco Magagnato e Francesco Bartoli. Uomini che per il loro guardare in alto e avanti, apparvero già postumi in vita. Ed anche in questa veste non recarono mai offesa; solo dono.

    Mario Artioli

    ...

    La religione dell’arte ha i suoi proseliti e i suoi luoghi di culto: i musei. Destinati a ospitare la bellezza, essi stessi divengono spesso belli più delle opere che ospitano, non solo per l’insieme delle collezioni, ma per il connubio delle stesse con l’architettura, la luce, lo spazio, la decorazione e l’atmosfera dell’ambiente. Questa capacità dominante dell’architettura è percepita massimamente dalla contemporaneità, dando luogo alla costruzione di edifici nei quali il progetto architettonico sopravanza le opere che contiene. Tra gli esempi culminanti, tra gli altri, è il Museo Guggenheim di New York di Wright. Tra i musei del passato ne sono alcuni, non pochi, la cui fascinazione proviene non solo dall’architettura e non solo dalle opere, bensì dal felice rapporto del contenitore e del contenuto; tenendo sempre in cima ai pensieri l’importanza assoluta delle modalità espositive. Luoghi di contemplazione, i musei, risentono dell’aura mistica di luoghi in qualche modo sacri: cattedrali dell’arte, monasteri della bellezza. Il museo, è stato detto, è l’orfanotrofio delle opere d’arte, nate per altre destinazioni, ad esse sopravvissute e quindi ricoverate per la loro protezione e la loro visibilità. Parecchi anni or sono,

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