Il sogno continua

Di Karima Racasi

Alice sembra aver chiuso i conti con il passato, e insieme all’amica Giada ha realizzato il suo sogno: aprire un caffè letterario nella città dove vive insieme a suo marito e alle sue due bambine. Ma una telefonata improvvisa della sorella rischia di spezzare quell’incanto: i problemi di salute del padre, infatti, sono peggiorati, e Alice è costretta a tornare a casa per stargli più vicino. Ma la donna ignora i problemi che si troverà a fronteggiare una volta lì e che rischieranno di trascinarla nuovamente in un vortice di accuse e recriminazioni. Per fortuna, i suoi amici non l’abbandoneranno.

• Lingua: Italiano
• Editore: Carpa Koi
• Data di uscita: 7 apr 2021
• ISBN: 9791220289160

Anteprima del libro

biobibliografica

Il sogno continua

© 2020, Edizioni Carpa Koi Prima edizione dicembre 2020 www.edizionicarpakoi.it

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Karima Racasi

Il sogno continua

Dedico questo libro a colei che mi ha dato l’ispirazione, a mio marito e le nostre figlie e ai miei genitori.

1.

Per capodanno avevo organizzato una festa al locale Il gusto di leggere che gestivo con la mia socia e migliore amica Giada. Lei non c’era perché era già stata invitata dal fratello del suo moroso. Mio marito ed io abbiamo cucinato i piatti tipici piemontesi come gli agnolotti del Plin, polenta e tapulone¹, panettone e pandoro con la crema pasticcera, e allo scoccare della mezzanotte cotechino, lenticchie, e spumante. Ci siamo divertiti ad ascoltare musica e a giocare a freccette e a biliardo, e il vincitore o la vincitrice avrebbe avuto in regalo un libro a scelta. Insomma, il 2019 era finito alla grande, e l’anno nuovo cominciava col botto, almeno così pensavo. Invece il 2020 ci avrebbe preso in giro per bene, ma ancora non lo sapevamo.

Per noi il primo dell’anno era un giorno come un altro. Io e mio marito c’eravamo alzati presto per ripulire il locale dai bagordi della notte precedente quando a un tratto il mio cellulare si è messo a squillare e sul display è comparso il nome di Giada.

«Ciao tesoro! Buon Anno!» ho risposto. Ma mi sono mancate le parole quando dall’altro capo ho sentito un singhiozzo soffocato, seguito da un debole «Ciao».

«Giada stai bene? Dove sei?».

«Sto tornando a Stresa e… No, Alice. Non sto bene. Ieri sera mi sono annoiata a morte a casa del fratello di Daniele. Le sue nipoti pestifere mi hanno tormentato tutta la sera, per giunta mi hanno preso il tablet e a furia di giocarci l’hanno mandato in tilt. E non c’era nessuno che le sgridasse, nessuno ha detto loro una parola! L’ho fatto presente pure a Daniele ma è stato peggio perché da quel momento non abbiamo fatto che litigare e rinfacciarci di tutto. Così stamattina ho preso le mie cose e sono andata via, dicendogli che non lo volevo più vedere, e che tra noi era finita».

«No, sul serio? E lui come ha reagito?».

«Al solito, ha preso tempo. Ha detto che

stasera mi chiamava per parlare. Forse cerca una maniera per fare pace, ma tanto io ho già preso la mia decisione. Sono