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Il Codice Prosaico
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E-book138 pagine40 minuti

Il Codice Prosaico

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Info su questo ebook

La potenza della Natura è la sola certezza che l'umano può avere nella sua breve vita . Gli animali e le piante vivono senza alcuna distanza in questo paradiso . L'umano prova ad entrare nel mistero della Natura con la scienza e l'arte, ma deve rispettare l'eterno libro verde . Qualche terrorista va in giro per il pianeta, dando fuoco ai po

LinguaItaliano
Data di uscita30 giu 2020
ISBN9781999203504
Il Codice Prosaico
Autore

Edda Tassi

Edda Tassi ha conseguito la prima laurea in Lettere e Filosofia all'università di Perugia. Successivamente ella ha conseguito una seconda laurea all'Università "La Sapienza" di Roma. Edda è molto amata e rispettata nelle università e negli ambienti lettererari di tutto il mondo, specie degli Stati Uniti, per il suo sito web letterario, che ha passato il mezzo miliardo di accessi.

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    Il Codice Prosaico - Edda Tassi

    Un filtro amoroso

    1

    Non siete voi a distruggere la natura

    capace di adattarsi ad ogni aberrazione..

    Dopo la profanazione , è lei a distruggervi.

    Quando passa il cantore

    come un vecchio prete sulla salita

    che aspetta i suoi ultimi giorni

    chiudi subito gli usci

    poiché la morte è al suo fianco.

    Non credere che sia il vento

    a smuovere i campanelli.

    Serra la porta al cantore.

    Gennaio bifronte guarda all’anno trascorso

    sperando che il nuovo sia migliore

    e banchetta col boccale di vino.

    Ha tagliato la legna con la scure

    ecco, la fiamma divampa.

    Febbraio prepara gli arnesi

    per i mestieri di marzo

    che pota e aggiusta i vitigni.

    Aprile annuncia la resurrezione

    e maggio scatena le guerre

    perché l’uomo ha bisogno di queste

    per calpestare veloce la terra.

    Giugno miete altissime spighe

    che sfamino in abbondanza.

    L’aiuta a terminare i lavori

    luglio senza una mano, con la falce rotta

    ma un grande sacco zeppo

    e agosto raccoglie i frutti

    battendo i cerchi delle botti

    che settembre riempirà di succo d’uva.

    Ottobre barbuto semina stanco.

    Novembre chino e splendido

    fa il raccoglitore di rapi

    fino a dicembre che scanna il maiale.

    Poi ricomincia il giro della ruota

    sotto un firmamento sconosciuto

    ancora da esplorare all’infinito.

    2

    Vieni fuori dal cono d’ombra

    lascia i fogli strappati

    eremita, musicista, alieno.

    Non vedi dove siamo?

    Cerchi tuo padre in cielo

    e sei sospeso come un vampiro

    tra qui e il niente. Anche tu

    ora sai che c’è solamente

    questa ora di cicale al campo

    come le note. Riprendi a suonare

    anche se sei morto misteriosamente.

    Non vedi che siamo assieme?

    Guarda, voliamo. Beirut è in guerra

    quanto fumo. C’è tuo padre?

    La chitarra è sopra la collina

    come se Marc fosse qui

    a dipingere nervosamente.

    Ci ritroviamo, Sid, adios

    suonerai per sempre , è chiaro

    ed io spargerò i miei lamenti.

    Le mucche pascolano al muro rotto.

    E’ il posto incomprensibile

    dove ti trovi adesso.

    Il tuo spettro elisabettiano

    s’esibisce con le cicale nel campo

    e spia la mia terrazza

    dal cono d’ombra. Io rido

    Sid piange disperatamente.

    3

    Sono stato avvelenato da giovane.

    Impazzito io vagavo in terra, come fossi

    tra le stelle che non cadono mai

    disegnate accuratamente da qualcuno

    che studiava i loro chiarori

    come origine delle cose più belle.

    Mentre in molti pregavano gli dèi

    io seguivo il cantore cieco

    cui avevano strappato gli occhi

    perché non giudicasse il suo re .

    La burrasca porta ancora in giro

    atomi invisibili del mio corpo

    che cadono sopra il tuo mondo

    incendiato da mani assassine

    vicino alle colonne d’Ercole.

    E scorgi una guerra in corso

    chiedendo quanto durerà. Tu vuoi gioia

    tra fanatici, idoli, preghiere

    perché avvenga l’esplosione del tempio.

    Gente che segue profezie sciagurate.

    Non avere timori inutili

    e ,se puoi, conserva i miei atomi.

    Sarai cullato dalle maree

    Arturo ti sorprenderà a sorridere

    immaginando gli anziani studiosi

    dentro ad ogni tempio ricostruito.

    Natura crea e disintegra le cose

    più d’ogni scellerato e potente.

    Ma dopo il tuono, ecco l’arcobaleno

    e mai cosa muore del tutto.

    Sia questo motivo di giubilo

    senza dannosa esaltazione o fede.

    4

    Qualcuno apre gli spazi bianchi

    lasciando i numeri , le scansioni

    e non torna più indietro , tra le rovine

    che la storia accumula senza riguardo

    l’una sopra l’altra. E templi e chiese

    teatri di sbranamenti , sinagoga , colonna spezzata.

    Da dove vengono

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