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L’Amante Perfetta (Un emozionante thriller psicologico di Jessie Hunt—Libro Quindici)
L’Amante Perfetta (Un emozionante thriller psicologico di Jessie Hunt—Libro Quindici)
L’Amante Perfetta (Un emozionante thriller psicologico di Jessie Hunt—Libro Quindici)
E-book321 pagine8 ore

L’Amante Perfetta (Un emozionante thriller psicologico di Jessie Hunt—Libro Quindici)

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Info su questo ebook

“Un capolavoro del thriller e del mistero. Blake Pierce ha fatto un ottimo lavoro sviluppando dei personaggi con un lato psicologico così ben descritto da farci sentire come dentro alle loro teste, seguendo le loro paure e gioendo per i loro successi. Pieno di svolte, questo libro vi terrà svegli fino a che non girerete l’ultima pagina.”
--Books and Movie Reviews, Roberto Mattos (riguardo a Il killer della rosa)

L’AMANTE PERFETTA è il libro #15 di una nuova serie di thriller psicologici dell’autore campione d’incassi Blake Pierce, che inizia con La moglie perfetta, un bestseller numero #1 (scaricabile gratuitamente) con quasi 600 recensioni da 5 stelle.

Quando delle facoltose donne della periferia vengono trovate assassinate nella loro piccola cittadina senza apparente motivo, Jessie si rende presto conto di non trovarsi di fronte a un assassino ordinario. È un sociopatico imprevedibile, ben peggiore di chiunque altro lei abbia mai affrontato. Sarà quindi costretta ad entrare negli oscuri meandri della sua mente contorta, se vuole avere la possibilità di salvare la prossima donna nella lista.

Un thriller psicologico dal ritmo veloce, con dei personaggi indimenticabili e un livello di suspense da far battere il cuore, la serie di JESSIE HUNT ti terrà incollato alle pagine fino a notte fonda.
LinguaItaliano
Data di uscita5 nov 2021
ISBN9781094344447
L’Amante Perfetta (Un emozionante thriller psicologico di Jessie Hunt—Libro Quindici)
Autore

Blake Pierce

Blake Pierce is author of the #1 bestselling RILEY PAGE mystery series, which include the mystery suspense thrillers ONCE GONE (book #1), ONCE TAKEN (book #2) and ONCE CRAVED (#3). An avid reader and lifelong fan of the mystery and thriller genres, Blake loves to hear from you, so please feel free to visit www.blakepierceauthor.com to learn more and stay in touch.

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    L’Amante Perfetta (Un emozionante thriller psicologico di Jessie Hunt—Libro Quindici) - Blake Pierce

    cover.jpg

    l’ a m a n t e   p e r f e t t a

    (un emozionante thriller psicologico di jessie hunt—libro 15)

    b l a k e   p i e r c e

    edizione italiana

    a cura di

    Annalisa Lovat

    Blake Pierce

    Blake Pierce è l’autore della serie di successo di USA Today dei misteri di RILEY PAIGE, che comprende diciassette libri. Blake Pierce è anche l’autore della serie dei misteri di MACKENZIE WHITE, che comprende quattordici libri; della serie dei misteri di AVERY BLACK, che comprende sei libri; della serie dei misteri di KERI LOCKE, che comprende cinque libri; degli INIZI DI RILEY PAIGE, che comprende sei libri; della serie dei misteri di KATE WISE, che comprende sette libri; della serie dei thriller psicologici di CHLOE FINE, che comprende sei libri; della serie di emozionanti thriller psicologici di JESSIE HUNT, che comprende finora quindici libri (a seguire); della serie di thriller psicologici de LA RAGAZZA ALLA PARI, che comprende tre libri; della serie dei misteri di ZOE PRIME, che comprende sei libri; della nuova serie dei misteri di ADELE SHARP, che comprende finora dieci libri (a seguire); e della nuova serie di gialli intimi e leggeri dei VIAGGI IN EUROPA, che comprende finora sei libri (a seguire); della nuova serie di emozionanti thriller LAURA FROST, agente dell’FBI, che comprende finora tre libri (a seguire); della nuova serie di thriller mozzafiato con l’agente dell’FBI ELLA DARK, che comprende finora sei libri (a seguire); della nuova serie dei misteri intimi e leggeri di UN ANNO IN EUROPA, che comprende finora tre libri (a seguire); e della nuova serie de i thriller di AVA GOLD, che comprende finora tre libri (a seguire).

    Accanito lettore, da sempre appassionato di romanzi gialli e thriller, Blake apprezza i vostri commenti; pertanto siete invitati a visitare www.blakepierceauthor.com per saperne di più e restare in contatto.

    img1.png

    Copyright © 2021 di Blake Pierce. Tutti i diritti riservati. A eccezione di quanto consentito dall’U.S. Copyright Act del 1976, nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, distribuitao trasmessa in alcuna forma o in alcun modo, o archiviata in un database o in un sistema di raccolta, senza previa autorizzazione dell’autore. Questo ebook è concesso in licenza esclusivamente ad uso ludico personale. Questo ebook non può essere rivenduto né ceduto ad altre persone. Se desidera condividere questo libro con un'altra persona, la preghiamo di acquistare una copia aggiuntiva per ogni beneficiario. Se sta leggendo questo libro e non l’ha acquistato, o non è stato acquistato esclusivamente per il suo personale uso, la preghiamo di restituirlo e di acquistare la sua copia personale. La ringraziamo per il suo rispetto verso il duro lavoro svolto da questo autore. Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, imprese, organizzazioni, luoghi, eventi e incidenti sono il prodotto della fantasia dell’autore o sono usati romanzescamente. Qualsiasi somiglianza con persone reali, vive o morte, è del tutto casuale. Immagine di copertina Copyright coka, used under license from Shutterstock.com.

    LIBRI DI BLAKE PIERCE

    UN THRILLER DI LAURA FROST

    ORMAI SCOMPARSA (Libro #1)

    UN THRILLER MOZZAFIATO CON L’AGENTE DELL’FBI ELLA DARK

    UNA RAGAZZA SOLA (Libro #1)

    UNA RAGAZZA PRESA (Libro #2)

    UN ANNO IN EUROPA

    UN DELITTO A PARIGI (Libro #1)

    MORTE A FIRENZE (Libro #2)

    VENDETTA A VIENNA (Libro #3)

    UN GIALLO INTIMO E LEGGERO DELLA SERIE VIAGGIO IN EUROPA

    DELITTO (E BAKLAVA) (Libro #1)

    MORTE (CON STRUDEL DI MELE) (Libro #2)

    UN CRIMINE (E UNA LAGER) (Libro #3)

    SVENTURA (E GOUDA) (Libro #4)

    LA SERIE THRILLER DI ADELE SHARP

    NON RESTA CHE MORIRE (Libro #1)

    NON RESTA CHE SCAPPARE (Libro #2)

    NON RESTA CHE NASCONDERSI (Libro #3)

    NON RESTA CHE UCCIDERE (Libro #4)

    NON RESTA CHE L’ASSASSINO (Libro #5)

    NON RESTA CHE L’INVIDIA (Libro #6)

    NON RESTA CHE UN VUOTO (Libro #7)

    NON RESTA CHE SVANIRE (Libro #8)

    THRILLER DI ZOE PRIME

    IL VOLTO DELLA MORTE (Libro #1)

    IL VOLTO DELL’OMICIDIO (Libro #2)

    IL VOLTO DELLA PAURA (Libro #3)

    IL VOLTO DELLA FOLLIA (Libro #4)

    IL VOLTO DELLA RABBIA (Libro #5)

    IL VOLTO DELL’OSCURITÀ (Libro #6)

    LA RAGAZZA ALLA PARI

    QUASI SCOMPARSA (Libro #1)

    QUASI PERDUTA (Libro #2)

    QUASI MORTA (Libro #3)

    I THRILLER PSICOLOGICI DI JESSIE HUNT

    LA MOGLIE PERFETTA (Libro #1)

    IL QUARTIERE PERFETTO (Libro #2)

    LA CASA PERFETTA (Libro #3)

    IL SORRISO PERFETTO (Libro #4)

    LA BUGIA PERFETTA (Libro #5)

    IL LOOK PERFETTO (Libro #6)

    LA TRESCA PERFETTA (Libro #7)

    L’ALIBI PERFETTO (Libro #8)

    LA VICINA PERFETTA (Libro #9)

    IL TRAVESTIMENTO PERFETTO (Libro #10)

    IL SEGRETO PERFETTO (Libro #11)

    LA FACCIATA PERFETTA (Libro #12)

    L’IMPRESSIONE PERFETTA (Libro #13)

    L’INGANNO PERFETTO (Libro #14)

    L’AMANTE PERFETTA (Libro #15)

    I GIALLI PSICOLOGICI DI CHLOE FINE

    LA PORTA ACCANTO (Libro #1)

    LA BUGIA DI UN VICINO (Libro #2)

    VICOLO CIECO (Libro #3)

    UN VICINO SILENZIOSO (Libro #4)

    RITORNA A CASA (Libro #5)

    FINESTRE OSCURATE (Libro #6)

    I GIALLI DI KATE WISE

    SE LEI SAPESSE (Libro #1)

    SE LEI VEDESSE (Libro #2)

    SE LEI SCAPPASSE (Libro #3)

    SE LEI SI NASCONDESSE (Libro #4)

    SE FOSSE FUGGITA (Libro #5)

    SE LEI TEMESSE (Libro #6)

    SE LEI UDISSE (Libro #7)

    GLI INIZI DI RILEY PAIGE

    LA PRIMA CACCIA (Libro #1)

    IL KILLER PAGLIACCIO (Libro #2)

    ADESCAMENTO (Libro #3)

    CATTURA (Libro #4)

    PERSECUZIONE (Libro #5)

    FOLGORAZIONE (Libro #6)

    I MISTERI DI RILEY PAIGE

    IL KILLER DELLA ROSA (Libro #1)

    IL SUSSURRATORE DELLE CATENE (Libro #2)

    OSCURITA’ PERVERSA (Libro #3)

    IL KILLER DELL’OROLOGIO (Libro #4)

    KILLER PER CASO (Libro #5)

    CORSA CONTRO LA FOLLIA (Libro #6)

    MORTE AL COLLEGE (Libro #7)

    UN CASO IRRISOLTO (Libro #8)

    UN KILLER TRA I SOLDATI (Libro #9)

    IN CERCA DI VENDETTA (Libro #10)

    LA CLESSIDRA DEL KILLER (Libro #11)

    MORTE SUI BINARI (Libro #12)

    MARITI NEL MIRINO (Libro #13)

    IL RISVEGLIO DEL KILLER (Libro #14)

    IL TESTIMONE SILENZIOSO (Libro #15)

    OMICIDI CASUALI (Libro #16)

    IL KILLER DI HALLOWEEN (Libro #17)

    UN RACCONTO BREVE DI RILEY PAIGE

    UNA LEZIONE TORMENTATA

    I MISTERI DI MACKENZIE WHITE

    PRIMA CHE UCCIDA (Libro #1)

    UNA NUOVA CHANCE (Libro #2)

    PRIMA CHE BRAMI (Libro #3)

    PRIMA CHE PRENDA (Libro #4)

    PRIMA CHE ABBIA BISOGNO (Libro #5)

    PRIMA CHE SENTA (Libro #6)

    PRIMA CHE COMMETTA PECCATO (Libro #7)

    PRIMA CHE DIA LA CACCIA (Libro #8)

    PRIMA CHE AFFERRI LA PREDA (Libro #9)

    PRIMA CHE ANELI (Libro #10)

    PRIMA CHE FUGGA (Libro #11)

    PRIMA CHE INVIDI (Libro #12)

    PRIMA CHE INSEGUA (Libro #13)

    PRIMA CHE FACCIA DEL MALE (Libro #14)

    I MISTERI DI AVERY BLACK

    UNA RAGIONE PER UCCIDERE (Libro #1)

    UNA RAGIONE PER SCAPPARE (Libro #2)

    UNA RAGIONE PER NASCONDERSI (Libro #3)

    UNA RAGIONE PER TEMERE (Libro #4)

    UNA RAGIONE PER SALVARSI (Libro #5)

    UNA RAGIONE PER MORIRE (Libro #6)

    I MISTERI DI KERI LOCKE

    TRACCE DI MORTE (Libro #1)

    TRACCE DI OMICIDIO (Libro #2)

    TRACCE DI PECCATO (Libro #3)

    TRACCE DI CRIMINE (Libro #4)

    TRACCE DI SPERANZA (Libro #5)

    INDICE

    PROLOGO

    CAPITOLO UNO

    CAPITOLO DUE

    CAPITOLO TRE

    CAPITOLO QUATTRO

    CAPITOLO CINQUE

    CAPITOLO SEI

    CAPITOLO SETTE

    CAPITOLO OTTO

    CAPITOLO NOVE

    CAPITOLO DIECI

    CAPITOLO UNDICI

    CAPITOLO DODICI

    CAPITOLO TREDICI

    CAPITOLO QUATTORDICI

    CAPITOLO QUINDICI

    CAPITOLO SEDICI

    CAPITOLO DICIASSETTE

    CAPITOLO DICIOTTO

    CAPITOLO DICIANNOVE

    CAPITOLO VENTI

    CAPITOLO VENTUNO

    CAPITOLO VENTIDUE

    CAPITOLO VENTITRÈ

    CAPITOLO VENTIQUATTRO

    CAPITOLO VENTICINQUE

    CAPITOLO VENTISEI

    CAPITOLO VENTISETTE

    CAPITOLO VENTOTTO

    CAPITOLO VENTINOVE

    CAPITOLO TRENTA

    CAPITOLO TRENTUNO

    CAPITOLO TRENTADUE

    CAPITOLO TRENTATRÉ

    CAPITOLO TRENTAQUATTRO

    CAPITOLO TRENTACINQUE

    CAPITOLO TRENTASEI

    CAPITOLO TRENTASETTE

    CAPITOLO TRENTOTTO

    CAPITOLO TRENTANOVE

    CAPITOLO QUARANTA

    CAPITOLO QUARANTUNO

    CAPITOLO QUARANTADUE

    CAPITOLO QUARANTATRÈ

    PROLOGO

    La neve scricchiolava sotto ai suoi piedi.

    Alla luce della luna, Sarah Ripley poteva vedere con chiarezza il punto esatto dove la neve lasciava spazio al ghiaccio, più scivoloso e molto più pericoloso, a bordo strada. Si assicurò di scansarlo, mentre percorreva a piedi l’ultimo tratto di collina fino al capanno.

    Avrebbe potuto chiamare un’auto per tornare a casa. Anche nella piccola cittadina di Wildpines, c’era sempre un autista a disposizione. In effetti era così che era arrivata al bar quella sera.

    Ma aveva il volto arrossato e sentiva il calore dei bicchieri bevuto e della folla del Wild Things. La camminata l’avrebbe rinfrescata e le avrebbe schiarito le idee. Ne aveva bisogno, e anche una serata fuori con le amiche non le era stata di aiuto.

    Guardò il telefono. Erano le 21.41. Aveva tempo a sufficienza per giungere a casa prima che arrivasse il suo visitatore. Anche se non era niente di nuovo per lei, Sarah sentiva lo stomaco in subbuglio come un calderone ribollente di nervosismo e anticipazione.

    Era quasi arrivata in cima alla collina. Poteva vedere il tetto del capanno, o come lo chiamavano i suoi amici: lo Chalet Ripley. Dal camino si levava il fumo, oscurando leggermente la luna e donando alla notte una vibrazione spettrale.

    Suo marito l’aveva spesso avvisata di non lasciare il caminetto scoppiettante quando a casa non c’era nessuno. Ma a lei piaceva trovare l’ambiente bello caldo e affumicato quando tornava. E poi lui non saliva quasi più quassù, quindi non era nella posizione di dirle cosa fare. Di contro, Sarah saliva qui almeno una volta al mese, più spesso in inverno. Mentre Dwayne considerava il capanno di Wildpines come un investimento, per lei era molto di più: una pausa dal rumore e dall’affollamento di Los Angeles.

    C’era un sacco di tempo per le serate di Beverly Hills, per gli elaborati party sulla spiaggia e per le cene nei ristoranti vincitori del Premio James Beard. Questo posto offriva qualcosa di molto più prezioso: la solitudine.

    E se le cose andavano secondo programma, sarebbe diventato anche la seconda sede del suo negozio – il SEE – specializzato in oggetti da collezione e chincaglierie. Il paesino era famoso per i turisti hipster ed era piuttosto certa che la sua merce sarebbe diventata come erba gatta per loro.

    Quando finalmente arrivò in cima alla collina, si fermò concedendosi un momento per prendere fiato. Piegandosi in avanti e appoggiando le mani alle ginocchia, guardò il proprio fiato che saliva in aria come il fumo dal camino. La camminata era stata di quasi un chilometro e mezzo – quasi tutta in salita – e dopo un primo tratto in cui aveva provato una piacevole sensazione di fresco, ora aveva di nuovo caldo, nonostante la temperatura fosse sotto lo zero.

    Si concesse un momento per ammirare la bellezza della zona. La cittadina era circondata da diverse vette. La combinazione di neve e roccia a tratti esposta rendeva le montagne luccicanti come diamanti nel cielo della notte.

    Si diresse con attenzione verso i gradini di legno dell’ingresso. Anche quelli si potevano ghiacciare, cosa che la sua anca sinistra aveva imparato a proprie spese qualche anno fa. Tirò fuori la chiave e aprì la porta. Venne subito investita da un’ondata di aria calda e si affrettò a levarsi di dosso il cappotto e il berretto prima di sudare. Li appese all’appendiabiti e guardò la porta dietro di sé. La casa era silenziosa.

    Stava per prendersi un bicchiere d’acqua per placare la gola seccata dal freddo, quando il telefono vibrò. Abbassò lo sguardo e vide una notifica. Entrò subito nel sito in questione, dove trovò un messaggio da parte della persona che doveva incontrare e per cui si era affrettata a rincasare. Diceva: Devo cancellare. Scusa per l’avviso dell’ultimo secondo. Un’altra volta.

    Sarah sospirò. Era delusa, dato che stava aspettando da giorni. Ma non era neanche la prima volta che succedeva, e non sarebbe stata l’ultima. Dando un’occhiata nello specchio del foyer, si chiese se la cancellazione fosse dovuta a lei. Il suo fascino era sbiadito? Non pensava.

    Scrutò i propri lineamenti. Magari all’età di trentaquattro non aveva più il viso fresco di una venticinquenne, ma le sembrava di avere ancora un bell’aspetto. I suoi allenamenti l’avevano ripagata al punto che poteva ancora indossare gli abiti di dieci anni prima. La sua pelle aveva un bagliore dorato. I capelli scuri incorniciavano graziosamente il volto. Non c’era niente di contestabile nel suo aspetto. La cancellazione dell’appuntamento doveva dipendere da lui.

    Stava giusto per tornare verso la cucina per il bicchiere d’acqua, quando sentì un rumore all’esterno. Sembrava un grido d’aiuto. Controllando dallo spioncino, vide quella che sembrava una donna minuta, seduta per terra proprio dove il vialetto incrociava la strada.

    Sarah capì ciò che era successo. La donna stava probabilmente facendo la stessa cosa: andava o tornava dalla cittadina, e aveva perso l’equilibrio. L’acqua tendeva a raccogliersi nelle crepe tra la strada e il vialetto. Quando poi si congelava, quei punti diventavano particolarmente scivolosi. Era facile per una persona perdere l’equilibrio, cadendo all’indietro.

    Sarah aprì la porta e corse fuori, senza neanche prendere la giacca. Era contenta di aiutare una vicina, ma non aveva intenzione di restare fuori tanto a lungo da intrattenere una lunga conversazione.

    Tutto ok? esclamò.

    La donna annuì, mentre si strofinava il sedere. I lunghi capelli le erano caduti sul viso.

    Sono scivolata e sono caduta piuttosto pesantemente, ammise. Penso di stare bene, ma una mano per rialzarmi potrebbe farmi comodo.

    La richiesta la fece sentire un poco a disagio. Avvicinarsi a una sconosciuta di notte, da sola, era una cosa che non avrebbe mai fatto a Los Angeles. Ma questo era un paesino e le voci circolavano velocemente. Se le cadeva addosso la reputazione di cattiva vicina, sarebbe stato difficile cambiarla. Quindi, nonostante una leggera apprensione, si diresse verso la donna, assicurandosi di mettere i passi sulle stesse impronte di prima, in modo da evitare lo stesso destino della malcapitata, e cadere lei stessa. Quando fu abbastanza vicina da non dover gridare, chiese: Pensa di riuscire a camminare, o preferisce che le chiami una macchina?

    Lo capirò quando mi sarò rimessa in piedi, disse la donna timidamente, tendendole la mano sinistra.

    Sarah le offrì la propria. La donna piantò i piedi a terra, afferrò la mano di Sarah e tirò con forza, sollevandosi in piedi. Nello stesso istante, Sarah vide il braccio della donna comparire da dietro la schiena e sollevarsi in alto. Un oggetto metallico brillò alla luce della luna. Le ci volle un secondo per capire che si trattava di un coltello da macellaio.

    Cercò di lasciar andare la mano della donna, ma la stretta si fece più decisa. Prima che potesse fare qualsiasi altra cosa, sentì un profondo e gelido dolore al petto. Abbassò lo sguardo e vide il coltello conficcato nel suo corpo fino all’impugnatura. Subito ne venne strappato fuori, e il dolore si tramutò in agonia. Il sangue iniziò a sgorgare. Era come un torrente che usciva da un buco nel suo petto.

    Strano che io noti un dettaglio del genere in un momento come questo.

    Sollevò lo sguardo e vide che la donna stava di nuovo alzando il coltello. Fissandola in volto, si rese conto che in effetti conosceva quella persona. Ma non ci fu tempo di elaborare quel dato, prima che il coltello le fendesse ancora le carni, questa volta colpendola al collo.

    Il dolore lancinante si mescolò alla debolezza, mentre Sarah cadeva nella neve pesante e guardava il suo stesso sangue spruzzare in aria. Sapeva che avrebbe dovuto avere freddo, ma non lo sentiva. Provava invece un forte senso di impotenza, leggermente attenuato dalla consapevolezza che tutto stava diventando morbido e offuscato.

    E poi neanche più quello.

    CAPITOLO UNO

    Jessie era già sveglia quando sentì le tavole del pavimento scricchiolare.

    Cercando di non reagire in maniera esagerata, lottò contro l’impulso di prendere la pistola dal cassetto del comodino.

    Assestamenti della casa. È normale.

    Rotolò nel letto e guardò Ryan, che era ancora profondamente addormentato. Aveva avuto una nottata tosta, alzandosi di soprassalto per un incubo che le aveva raccontato subito, dove veniva soffocato da un cuscino, mentre si trovava sott’acqua. Ne aveva avuto diversi del genere a partire dalla scorsa estate, quando era stato pugnalato al petto e aveva passato settimane in coma.

    Jessie non voleva svegliarlo per quello che probabilmente era un nonnulla, quindi scese dal letto, usando la debole luce precedente all’alba che filtrava attraverso i balconi come guida per trovare la vestaglia. Se la infilò, imponendosi di non guardare il cassetto, da dove la pistola la stava ancora chiamando. Andò in punta di piedi alla porta della camera da letto, la aprì e sporse fuori la testa.

    Poteva sentire due voci che parlavano sommessamente dall’estremità del corridoio, dove c’era l’accesso al salotto. Dopo essersi chiusa la porta alle spalle, passò silenziosamente accanto alla camera da letto attigua, dove sua sorella Hannah stava dormendo. L’istinto le diceva di appiattirsi alla parete mentre avanzava, ma si convinse a non farlo, optando per camminare normalmente.

    Quando arrivò sulla soglia del salotto, si chinò in avanti, non proprio furtivamente, ma neanche con completa naturalezza. Nel salotto c’erano due uomini di grossa stazza che le davano le spalle, entrambi armati. Uno dei due parve percepire una presenza dietro di sé e, con la mano appoggiata alla fondina, si voltò.

    Buongiorno, signorina Hunt, disse con gentilezza, abbassando la mano.

    Ciao, Sam. Che si dice?

    Niente di nuovo da riportare, le rispose con disinvoltura lo sceriffo federale Samuel Mason. Con le sue spalle larghe e le grosse mani, sembrava un difensore di football americano, ruolo che aveva ricoperto al college. Vorrei poter avere qualche novità.

    Anch’io, sospirò Jessie, prima di aggiungere con tono giocoso: E comunque non dovreste chiamarmi Jennifer Barnes?

    Pensavo di mantenere il suo vero nome all’interno della casa rifugio. Mentre fuori di qui seguiamo le identità fittizie.

    Fuori di qui? C’è ancora un mondo fuori da questa casa? chiese sarcasticamente, cercando di evitare che la voce assumesse una sfumatura amara.

    Sì, signorina Hunt, le assicuro di sì, le rispose il federale Mason, non commentando il suo tono. Tommy ha fatto del caffè, se le interessa.

    Sì, mi interessa, disse Jessie, salutando con un cenno della testa il federale Tom Anderson, che assomigliava moltissimo al suo collega, solo che con misure leggermente più ridotte. Lasciate solo che mi dia una lavata, e sono da voi.

    Ripercorse il corridoio fino alla camera da letto e aprì delicatamente la porta. Ryan stava ancora dormendo. Jessie entrò silenziosamente in bagno e chiuse la porta, poi si concesse finalmente un profondo sospiro.

    Era passata una settimana da quando erano stati portati in fretta e furia in questa casa rifugio. Una settimana da quando un anziano serial killer chiamato il Cacciatore della Notte, che stava giocando con lei a una letale corsa del gatto e del topo, si era insinuato in casa sua, quasi avvelenando la sua sorella minore e il fidanzato, mentre lei era proprio là fuori.

    In condizioni normali sarebbe stato burocraticamente più difficile ottenere protezione, ma Jessie si era già trovata in quella routine di custodia protettiva una volta, quando il suo padre naturale, anch’egli serial killer, le stava dando la caccia, quindi aveva dei collegamenti che avevano potuto velocizzare il processo.

    Che razza di vita conduco, per avere dei collegamenti con i federali dell’esercito americano, dato che ho già dovuto nascondermi in precedenza?

    Per quanto incasinata fosse la situazione. Era bastata una chiamata a Patrick ‘Murph’ Murphy, che era stato il federale capo nel suo piano di protezione la volta precedente. Ora che era supervisore, era scattato subito in azione, dando loro mezz’ora per raccogliere alcuni vestiti e oggetti personali.

    In effetti, solo venti minuti dopo che aveva riagganciato, una SUV nero aveva accostato davanti a casa loro quella notte. Tre federali avevano accompagnato Jessie, Ryan e Hannah nel veicolo e li avevano portati via, attraversando le colline di Hollywood fino a un non ben definito ranch a Sherman Oaks.

    Questo era successo lo scorso martedì. La buona notizia era che nella settimana intercorsa il Cacciatore della Notte non aveva ucciso nessun altro, almeno nessuno che potesse essere ovviamente collegato ai suoi precedenti omicidi. Inoltre, si sentivano piuttosto al sicuro dove si trovavano.

    Nessuno, oltre al servizio dell’esercito, sapeva dove si trovavano. Tutti e tre i loro telefoni erano stati sostituiti, almeno temporaneamente, e dovevano ottenere permessi formali prima di poter dare i nuovi numeri a chiunque. La lista delle persone approvate era ridotta.

    Il capitano Roy Decker, il capo di Ryan alla Stazione Centrale del Dipartimento di Polizia di Los Angeles, aveva gestito senza problemi quella segretezza. Anche lui aveva già vissuto quella situazione. Ma spiegare la cosa al rettore della UCLA, dove Jessie teneva un corso in profilazione criminale, era stato molto più complesso. La scuola superiore di Hannah era stata meno complicata. Erano così abituati a vederla saltare scuola per lunghi periodi, che questa volta non avevano neanche chiesto perché.

    Oltre a tutto questo, gli sceriffi federali erano una presenza costante. Ce n’erano sempre due dentro casa, e di solito tra due e quattro all’esterno. La casa era recintata e lontana dalla strada, con visuale ostruita per cinquanta metri in ogni direzione. La casa più vicina era alla distanza di un campo di calcio da loro.

    Nonostante il regime di protezione totale, c’erano anche dei grossi svantaggi. Era anche possibile che il Cacciatore della Notte non colpisse da una settimana, ma non era neanche stato catturato. Nonostante fosse anziano e se la fosse svignata da casa sua solo pochi istanti prima dell’arrivo di una squadra di poliziotti, in qualche modo era riuscito a sfuggire alla loro retata. Jessie sapeva che se non l’avessero catturato nel corso di quella prima ora, le possibilità di trovarlo ora – a una settimana di distanza – erano remote.

    Questo era un uomo che, dopo aver sparso sangue sul versante orientale degli Stati Uniti tra gli anni Ottanta e Novanta, si era nascosto per i due decenni successivi. In effetti, molti davano per scontato che fosse morto. Ma non era così. Aveva invece imparato a restare nell’ombra e a restare in attesa degli eventi. La questione era: per quanto tempo Jessie, Ryan e Hannah avrebbero potuto mettere le loro vite in stand-by, vivendo appartati, lontani dal mondo, mentre lui era lì fuori ad aspettare?

    Si erano già persi il funerale di Delia Morris, la vicina pensionata che il Cacciatore della Notte aveva assassinato e a cui aveva rubato l’identità per infiltrarsi in casa loro. Non avevano potuto partecipare neanche al funerale del detective Alan Trembley, che era stato ucciso dal Cacciatore della Notte, quando l’aveva inavvertitamente incontrato nell’ostello dove l’assassino alloggiava.

    Jamil Winslow,

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