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Amnesia sarà la madre di chi non sarà abbastanza folle da amare il proprio disagio
Amnesia sarà la madre di chi non sarà abbastanza folle da amare il proprio disagio
Amnesia sarà la madre di chi non sarà abbastanza folle da amare il proprio disagio
E-book71 pagine53 minuti

Amnesia sarà la madre di chi non sarà abbastanza folle da amare il proprio disagio

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Info su questo ebook

Teatro. Dramma i 4 atti
Amnesia è una comunità, un altrove dove Bandus intende eliminare ogni disagio
LinguaItaliano
EditoreRosario
Data di uscita15 nov 2021
ISBN9791220866606
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    Anteprima del libro

    Amnesia sarà la madre di chi non sarà abbastanza folle da amare il proprio disagio - rosario stefanelli

    Dramma in 4 atti

    ATTO I

    Amnesia. Comunità costruita intorno ad un faro. L’azione si svolge in un capanno diviso in due stanze, di diversa dimensione. Il loft è arredato da un tavolo ovale contornato da sedie di vimini. Il mobilio messo al centro della scena è ben recintato da sculture e dipinti vari. Nel salotto c’è una enorme finestra da cui si intravvede un parco che scivola fino a scomparire dietro un muro imponente. Nell’area verde c’è un girovagare di persone totalmente nude. Di fianco separato da una porta, c’è una stanzetta arredata da un lettino e una sedia molto spartani. In quel momento vi entra un uomo , di mezza statura, abbronzato e dalle mascelle prominenti. Porta occhiali scuri e tondi, e un cappello a cilindro. Sono gli unici orpelli sul corpo. I capelli sono abbastanza lunghi da sentirli sulle spalle. Ogni tanto solleticato da qualche ciocca, sposta il ciuffo all’indietro. Bandus, il founder, si stende sul lettino a pancia in giù. Afferra un oggetto e inizia a scuoterlo. La scampanellata richiama Hecira, un omone scuro e calvo, totalmente nudo tranne le mani

    BANDUS Hecira ti sei per caso dimenticata?

    Il corpo di Hecira tradisce una vocina sottile

    HECIRA Per nulla Bandus

    BANDUS sicura?

    HECIRA Fuori è caldo. E gli operai avevano bisogno di acqua

    BANDUS Ci sono problemi laggiù?

    HECIRA Noo, a parte il direttore lavori che non capisce perché bisogna lasciare quei grossi varchi. Dice di continuo ‘che sciocchezza, che sciocchezza’. E questo non fa che demotivare gli operai

    BANDUS e tu sei d’accordo con quel deficiente?

    HECIRA no Bandus

    BANDUS sicura?

    HECIRA io non sono in grado di rispondere. Lo hai progettato tu

    BANDUS purtroppo

    HECIRA invece gli operai non fanno che apprezzare quell’opera

    BANDUS non avrei dovuto lasciarmi andare in quel modus essendi

    HECIRA e sono sconvolti dall’atteggiamento del direttore che non fa che lamentarsi di quei grossi varchi

    BANDUS Poveretti coloro che non hanno superato il disagio della coesistenza sociale. Ovvio che non comprenda. Non è di questo luogo. Non è di questa testa. Nessuno là fuori lo è. Qualcuno poteva creare tutto questo ed invece. Nulla. Nessuno ha Lei in petto. Né quel disadattato, né altri che ostinano a lasciare spoglie e corteccia nell’altrove dove ammassa di tutto. Importante che esegua. Ok!

    HECIRA Certo Bandus

    BANDUS Del resto non ce ne fotte un cazzo

    HECIRA va bene Bandus

    BANDUS Noi abbiamo colei che sta per accarezzarmi. Vero?

    HECIRA verissimo

    BANDUS Cominciamo che a furia di stagnare nel faro, l’umidità fotte la schiena. Avanti! Che scordarmi del sapore di lei, equivale ad una bestemmia inespiabile

    Hecira indossa dei guanti neri. Li sfila. Le mani sono bianche e affusolate. Le dita lunghe e ossute, si distendono laddove si stagliano unghie smaltate a lucido. L’energumeno fissa le sue mani con un sorriso di orgoglio. E’ pronta a riprendere il lavoro con vigore e dedizione. Ma il letto è sguarnito. Bandus è in un angolo della stanzetta. Lì c’è un lavandino. Il founder si lava le mani. Bandus torna e si sdraia

    HECIRA pronto?

    BANDUS sempre, per la delizia di quelle mani

    HECIRA A proposito quando potrò avere i piedi

    BANDUS Non ti bastano le falangi con cui massaggi?

    HECIRA Non mi sento completa

    BANDUS Quel giorno arriverà. Prima occorre trovare chi ti sarà utile per eliminare l’incubo. Lo fai ancora no?

    HECIRA Ogni notte

    BANDUS E come puoi pensare di passare dalle mani ai piedi se quello che c’è in mezzo è riprovevole

    HECIRA Quello che c’è in mezzo?

    BANDUS Perché fai quell’incubo? Che pensi? Al cuore manca qualcosa. Sicurezza e fiducia. E finchè non troviamo chi lo aggiusta, i piedi resteranno dove sono

    HECIRA stanotte li ho sognati. Me li saldavi, e dopo nemmeno un passo si scioglievano. Sicuro che siano ancora intatti? E se il mio corpo li rigetterà? Magari non sono degna. Oh che passione

    BANDUS stai tranquilla. Controllo ogni giorno. Non lascio la mia regina, senza la quale calpesteremmo polvere nel deserto o la guaina di un attico appollaiato su un grattacielo di sessanta piani, a marcire nel putrefatto. Onore a chi scappa dalla vita precedente, onore a chi desidera vero ascolto, onore a chi anela un po' di comprensione per quello che è, onore a chi vuole annientare il disagio cancerogeno della società turbocapitalista, onore a chi intende coltivare l’animo e sanare le ferite, onore a quella donna

    HECIRA Anche se non l’ho conosciuta, la penso spesso. Magari fosse lei a venirmi in sogno

    BANDUS Verrà

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