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Le Rime
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E-book76 pagine36 minuti

Le Rime

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Leon Battista Alberti, nato a Genova il 14 Febbraio del 1404, fu uno degli umanisti più poliedrici e interessanti del Rinascimento. Storicamente noto per la sua attività di architetto, nel corso della sua vita è stato anche linguista, crittografo, filologo, matematico, filosofo, musicologo e poeta, nonché segretario personale di tre Papi (Eugenio IV°, Niccolò V° e Pio II°), membro dell’Accademia Platonica Fiorentina e iniziato di primo piano del segretissimo Ordine Pitagorico. Questa sua versatilità intellettuale lo descrive come un personaggio pienamente inserito nella corrente del movimento umanista, il cui fervore intellettuale e scientifico ha dato notevoli e fondamentali contributi allo sviluppo della conoscenza e all’avvento dell’Età Moderna.
La sua produzione letteraria è piuttosto vasta e in essa spiccano per qualità le Rime, la cui composizione risulta frammentaria e senza una data precisa, dal momento che Alberti era refrattario a qualsiasi forma di canzoniere organizzato. Ricche di richiami alla Filosofia e alla classicità greco-romana, esse si presentano piuttosto legate all’interesse dell’autore per la linguistica, poiché si inseriscono a pieno titolo nell’ambito della polemica concernente l’impiego della nuova lingua volgare e il suo rapporto con l’antico idioma di Roma, il Latino.
Si tratta di una raccolta di 17 componimenti, di vario genere metrico e stilistico (costituita da sonetti, sestine, ballate, elegie, una canzone, un’ecloga, una frottola), in cui l’autore tentò di costruire una lingua che non coincidesse necessariamente con quella toscana, ma che spaziasse nell’ambito di un orizzonte italiano più vasto, soprattutto lombardo e veneto, e in cui egli riprese schemi e forme direttamente modellati sul Latino dando prova dei primi esperimenti della cosiddetta “metrica barbara”.
LinguaItaliano
Data di uscita20 dic 2021
ISBN9791280130921
Le Rime

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    Le Rime - Leon Battista Alberti

    SIMBOLI & MITI

    LEON BATTISTA ALBERTI

    RIME

    LOGO EDIZIONI AURORA BOREALE

    Edizioni Aurora Boreale

    Titolo: Rime

    Autore: Leon Battista Alberti

    Collana: Telestèrion

    Con saggio introduttivo di Antonio Azzerlini

    Editing e illustrazioni a cura di: Nicola Bizzi

    ISBN versione e-book: 978-88-98635-92-1

    In copertina:

    Sandro Botticelli: Pallade e il Centauro, 1485

    (Firenze, Galleria degli Uffizi)

    LOGO EDIZIONI AURORA BOREALE

    Edizioni Aurora Boreale

    © 2021 Edizioni Aurora Boreale

    Via del Fiordaliso 14 - 59100 Prato

    edizioniauroraboreale@gmail.com

    Questa pubblicazione è soggetta a copyright. Tutti i diritti sono riservati, essendo estesi a tutto e a parte del materiale, riguardando specificatamente i diritti di ristampa, riutilizzo delle illustrazioni, citazione, diffusione radiotelevisiva, riproduzione su microfilm o su altro supporto, memorizzazione su banche dati. La duplicazione di questa pubblicazione, intera o di una sua parte, è pertanto permessa solo in conformità alla legge italiana sui diritti d’autore nella sua attuale versione, ed il permesso per il suo utilizzo deve essere sempre ottenuto dall’Editore. Qualsiasi violazione del copyright è soggetta a persecuzione giudiziaria in base alla vigente normativa italiana sui diritti d’autore.

    L’uso in questa pubblicazione di nomi e termini descrittivi generali, nomi registrati, marchi commerciali, etc., non implica, anche in assenza di una specifica dichiarazione, che essi siano esenti da leggi e regolamenti che ne tutelino la protezione e che pertanto siano liberamente disponibili per un loro utilizzo generale.

    LEON BATTISTA ALBERTI E LA POLIEDRICITÀ INTELLETTUALE DELL’UMANESIMO di Antonio Azzerlini

    Storicamente noto per la sua attività di architetto, Leon Battista Alberti (1404-1472) si rivela essere invece una figura poliedrica, i cui interessi hanno spaziato in svariati campi del sapere quali la matematica, la crittografia, la filologia, la musica, la filosofia, la linguistica, la prosa, la poesia. Questa sua versatilità intellettuale descrive il nostro autore come un personaggio pienamente inserito nella corrente del movimento umanista, il cui fervore intellettuale e scientifico ha dato notevoli e importanti contributi allo sviluppo della conoscenza in generale¹.

    Le Rime, la cui composizione risulta frammentaria e senza una data precisa dal momento che Alberti era refrattario a qualsiasi forma di canzoniere organizzato², sono legate all’interesse dell’autore per la linguistica, poiché si inseriscono a pieno titolo nell’ambito della polemica concernente l’impiego della nuova lingua volgare e il suo rapporto con l’antico idioma di Roma, il Latino. Simili discussioni erano iniziate tra la fine del ‘300 e l’inizio del ‘400 e giunsero al culmine nel 1435, anno in cui la curia papale visitò Firenze. In questa occasione vi furono accesi dibattiti sull’uso del Vol-gare e sul suo rapporto con il Latino a cui parteciparono umanisti provenienti da tutta l’Italia. Inoltre, proprio a Firenze, noto centro di cultura, la nuova lingua aveva il suo centro e gli umanisti della città riconoscevano piena dignità letteraria ad essa nel tentativo di rafforzare la coscienza del valore della letteratura toscana³. In questo frangente culturale entra in gioco Leon Battista Alberti, per iniziativa del quale venne a formarsi un vero e proprio Umanesimo volgare, il cui scopo era di utilizzare le possibilità del volgare per trattare temi e atteggiamenti culturali allo stesso modo di quanto e

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