Irrequieto...tendente alla pigrizia

Di Marco Greco

Quando un sogno finisce
e un tesoro ti viene rubato.
Quando l’amore è proibito
ed impossibile è resa l’unione.
Quando la solitudine ti opprime
e la nostalgia ti conduce a lei.
E’ il naufragio che aneli
punteggiato dalla sabbia
dell’Isola dei Beati
per riconquistarla sovrana
la VIVA VOGLIA.

• Lingua: Italiano
• Editore: Epocria Edizioni
• Data di uscita: 8 mag 2012
• ISBN: 9788827539538

Anteprima del libro

Marco Greco

Irrequieto... tendente alla pigrizia

First published by Epocria Edizioni 2010

Copyright © 2010 by Marco Greco

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First edition

ISBN: 978-8-82-753953-8

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Contents

Dedica

Della stessa penna

IRREQUIETO… TENDENTE ALLA PIGRIZIA

Capitolo Primo

LA FINE DI UN SOGNO

A NOI

PENSIERO

AMORE PROIBITO

A LEI

UNIONE IMPOSSIBILE

RINASCERE

ODE A EROS

THANATOS & EROS

L’ANTICA GUERRA

Capitolo Secondo

IL TESORO RUBATO

SOLITUDINE

NOSTALGIA

LA PASSIONE

L’ISOLA DEI BEATI

L’INSONNIA

OSSESSIONE

LA VIVA VOGLIA

LA MENTE CI MENTE

Capitolo Terzo

IL VECCHIO E L’ORGANO

5 LUGLIO 1995

PRESENTE

L’OMBRA

IL POTERE DEL DESTINO

IL CANTO DELLE SIRENE

LA PARTITA INTERMINABILE

IL TEMPO

I NOSTRI PASSI

IL MARINAIO DELL’ANIMA

Dell’autore

Dedica

A Sabina

eroina, sognatrice e consigliera,

nonché mia Sorella

Della stessa penna

I SETTE GABBIANI

(Epocria Edizioni, 2011)

… E DIO MI STUZZICÒ!

(Epocria Edizioni, 2012)

IRREQUIETO… TENDENTE ALLA PIGRIZIA

Marco Greco

Capitolo Primo

L’Anima tra sogno e realtà

(1 racconto, 9 poesie)

LA FINE DI UN SOGNO

Ero seduto su una panchina. Con un gesto lento e automatico mi accesi una sigaretta. Era autunno e le giornate cominciarono ad accorciarsi. Strano effetto della natura. Aspirai lentamente e sentii il fumo che si fece largo nei miei polmoni per poi unirsi alla leggera foschia che mi abbracciò in silenzio. Sentii il rumore del fiume che lentamente seguiva il proprio corso senza incontrare grandi ostacoli. In lontananza gracchiavano alcuni corvi. Sicuramente stavano lottando con uno spaventapasseri per dimostrare il loro coraggio e per agguantare un po’ di cibo.

Che vita monotona, pensai, e dondolai leggermente la testa a sinistra e a destra. Non ho più forze per lottare, sono stanco e fino ad ora non ho raccolto null’altro che esperienze, squarci di vita vissuta…nient’altro. Mi sono illuso di costruire qualcosa di utile, qualcosa di importante e invece mi ritrovo con un pugno di mosche in mano. La vita non può essere solo questo, altrimenti che senso avrebbe continuare a credere in un futuro migliore. A questo punto potrei anche andarmene e sperare in un’altra