Podruga: L'amica

Di Marina Cvetaeva

Podruga/L’amica, opera di Marina Ivanovna Cvetaeva (1892-1942), dedicata ad uno dei suoi più grandi amori femminili, l’attrice Sof’ja Gollidej (Sonečka), relazione che durò solo circa un anno, quando l’attrice decise di dover seguire il suo “destino da donna” e quindi abbandonò Mosca. Una breve storia destinata a segnare tutta la vita della poetessa. Marina Cvetaeva, una donna fuori dal suo tempo, libera, che sa abbracciare l’amore in tutte le sue sfumature.

• Lingua: Italiano
• Editore: Ali Ribelli Edizioni
• Data di uscita: 29 gen 2022
• ISBN: 9788833469416

Anteprima del libro

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Podruga / L’amica

di Marina Cvetaeva

Direttore di Redazione: Jason R. Forbus

Traduzione di Anna Monaco

Progetto grafico e impaginazione: Sara Calmosi

ISBN 978-88-3346-941-6

Pubblicato da Ali Ribelli Edizioni, Gaeta 2022©

Collana – Poesia

www.aliribelli.com – [e-mail]

È severamente vietato riprodurre, in parte o nella sua interezza, il testo riportato in questo libro senza l’espressa autorizzazione dell’Editore.

Podruga / L’amica

di Marina Cvetaeva

TESTO A FRONTE

AliRibelli

‘’Non c’è nessuna barriera,

lucchetto o catenaccio che tu possa

imporre alla libertà della mia

mente.’’

Virginia Woolf

Indice

Nota biografica

Poesie

Nota biografica

Marina Ivanovna Cvetaeva, grande e sfortunata poetessa russa, nacque a Mosca l’8 ottobre 1892 da Ivan Vladimirovic Cvetaev, filologo e storico dell’arte nonché creatore e direttore del Museo Rumjancev, oggi Museo Puškin, e della sua seconda moglie, Marija Mejn, pianista di talento, polacca per parte di madre.

Marina trascorse l’infanzia in un ambiente ricco di sollecitazioni culturali. A solo sei anni cominciò a scrivere poesie. Ebbe dapprima una istitutrice, poi fu iscritta al ginnasio, ma successivamente la tubercolosi della madre costrinse la famiglia a frequenti e lunghi viaggi all’estero e quindi la poetessa iniziò a frequentare degli istituti privati in Svizzera e Germania (1903-1905) per tornare, dopo il 1906, in un ginnasio moscovita.

Ancora adolescente la Cvetaeva rivelò un carattere imperiosamente autonomo e ribelle; agli studi preferiva intense