Emoticon Day

Di Stefano Zampieri

Fantascienza - racconto lungo (41 pagine) - Nel futuro la scrittura sarà bandita: ci si potrà esprimere solo per emoticon. :-(

L’Atto di Semplificazione cambierà la Storia e spalancherà le porte a un nuovo mondo innovativo e funzionale. Come? Ma è semplice: vietando per legge la scrittura! Eppure c’è qualcosa, nel nuovo universo comunicativo di immagini, colori ed emoticon, che proprio non convince i giovani. Come faranno a raccontare la loro storia senza poterla scrivere? Ed è così che i ragazzi iniziano a lottare. Per narrare e narrarsi. Per riconquistare il futuro, negato da una legge ingiusta. E perché scrivere è vivere.

Da Stefano Zampieri, una storia satirica che parla di generazioni, soprusi e desiderio di libertà.

Stefano Zampieri è uno scrittore e filosofo veneziano. Rapito fin da ragazzo dalla filosofia ha studiato, scritto, insegnato, ha partecipato alla fondazione della Consulenza Filosofica in Italia, ha presieduto Associazioni di filosofi e ha fatto ricerca. Ora si dedica anima e corpo alla narrazione nel campo della distopia critica. Oltre ad alcuni racconti ha pubblicato due romanzi: Da un altro mondo con l’editore Calibano e Prigionieri della libertà con l’editore Robin. Il suo racconto Ombre è stato fra i vincitori del Dystopian Contest 2020. Scrive recensioni per Leggere Distopico.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 14 giu 2022
• ISBN: 9788825420807

Anteprima del libro

Futuro Presente

A cura di Giulia Abbate ed Elena Di Fazio

Delos Digital

Stefano Zampieri

Emoticon Day

RACCONTO LUNGO

ISBN 9788825420807

© 2022 Stefano Zampieri

Edizione ebook © 2022 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

Collana a cura di Giulia Abbate ed Elena Di Fazio

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Indice

Copertina

Il libro

L'autore

Emoticon Day

Capitolo 1

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Il libro

Nel futuro la scrittura sarà bandita: ci si potrà esprimere solo per emoticon. :-(

L’Atto di Semplificazione cambierà la Storia e spalancherà le porte a un nuovo mondo innovativo e funzionale. Come? Ma è semplice: vietando per legge la scrittura! Eppure c’è qualcosa, nel nuovo universo comunicativo di immagini, colori ed emoticon, che proprio non convince i giovani. Come faranno a raccontare la loro storia senza poterla scrivere? Ed è così che i ragazzi iniziano a lottare. Per narrare e narrarsi. Per riconquistare il futuro, negato da una legge ingiusta. E perché scrivere è vivere.

Da Stefano Zampieri, una storia satirica che parla di generazioni, soprusi e desiderio di libertà.

L'autore

Stefano Zampieri è uno scrittore e filosofo veneziano. Rapito fin da ragazzo dalla filosofia ha studiato, scritto, insegnato, ha partecipato alla fondazione della Consulenza Filosofica in Italia, ha presieduto Associazioni di filosofi e ha fatto ricerca. Ora si dedica anima e corpo alla narrazione nel campo della distopia critica. Oltre ad alcuni racconti ha pubblicato due romanzi: Da un altro mondo con l’editore Calibano e Prigionieri della libertà con l’editore Robin. Il suo racconto Ombre è stato fra i vincitori del Dystopian Contest 2020. Scrive recensioni per Leggere Distopico.

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Stefano Zampieri, L'Italia non esiste Dystopica ISBN: 9788825413816 Stefano Zampieri, Italia Luna Dystopica ISBN: 9788825419528

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Il segretario entrò nell’Ufficio trafelato e raggiante, urlando che finalmente ce l’avevano fatta, la legge era passata. – La Camera ha approvato!

Il Presidente del Consiglio sembrò sciogliersi sulla sua poltrona. Erano mesi che lavoravano su quella proposta di legge, e adesso per il suo Governo quella era una bella vittoria. Osservò le foto appese alle pareti, i Padri della Patria, i Costituenti: forse adesso si stava creando uno spazietto anche per lui. Tanti anni di politica, interviste, dichiarazioni, conferenze stampa, progetti, proposte, votazioni, campagne elettorali… tutto quel lavoro, in fondo, pareva nient’altro che una lunghissima preparazione a quell’istante. Non poteva nascondere la soddisfazione.

– Questo è un momento storico, dottor Rossi. Il nostro lavoro è stato premiato.

Entrarono in ufficio due colleghi anziani direttamente dalla Camera e gridarono anch’essi, entusiasti. – È fatta, è fatta!

– Bene – disse il Primo Ministro, orgoglioso. – Il Presidente ne sarà particolarmente felice. Lui ci sperava proprio che passasse con la più larga maggioranza possibile, per dare un segnale al Paese.

– Un segnale di unità.

– E di concordia nazionale.

– Di senso dello Stato.

Avevano fra le mani il punto vincente nella partita politica del futuro. Il Presidente si alzò in piedi per abbracciare i compagni di partito: in quel momento era il modo migliore per esprimere una smisurata soddisfazione. Non potevano fare a meno di esaltare il valore storico dell’evento e non nascondevano la soddisfazione di poterlo presentare al pubblico per ricavarne il meritato riconoscimento.

Il segretario dottor Rossi non si sentiva coinvolto da quella manifestazione di giubilo dei politici. Provò a far