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Costi della non sicurezza - IL BILANCIO ANNUALE E IL CONTROLLO DEI COSTI E DEI BENEFICI DELLA PREVENZIONE
Costi della non sicurezza - IL BILANCIO ANNUALE E IL CONTROLLO DEI COSTI E DEI BENEFICI DELLA PREVENZIONE
Costi della non sicurezza - IL BILANCIO ANNUALE E IL CONTROLLO DEI COSTI E DEI BENEFICI DELLA PREVENZIONE
E-book208 pagine2 ore

Costi della non sicurezza - IL BILANCIO ANNUALE E IL CONTROLLO DEI COSTI E DEI BENEFICI DELLA PREVENZIONE

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Info su questo ebook

Lo studio è stato condotto in un'azienda di grandi dimensioni di oltre 10.000 dipendenti, con l'obiettivo di rappresentare una reale analisi dei "COSTI DELLA NON SICUREZZA" riconducibili, nel suo significato generale, ad una prevenzione mirata del fenomeno degli infortuni, delle malattie professionali, degli incidenti e degli infortuni mortali. Lo studio ha avuto come obiettivo principale quello di mettere in evidenza il ruolo centrale del "RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE" (ex D.Lgs. 81/2008) per la valutazione dei "COSTI DELLA NON SICUREZZA", in relazione alla sua specifica competenza in questa area organizzativa attualmente non ancora presidiata per la gestione economica della prevenzione e che possa consentire di valutare "concretamente" al Datore di Lavoro di micro e piccole aziende e al Datore di Lavoro ed ai Dirigenti di aziende di medie e grandi dimensioni, il reale bisogno di conoscere questi costi, poichè questi sono completamente ignorati dal management aziendale ma che, per contro, sono nascosti nelle pieghe del Bilancio annuale di esercizio. Un'azienda infatti deve, per definizione, curare gli aspetti economici della salute e sicurezza sul lavoro, in quanto gli elementi di costo e di perdite, comunque presenti, anche se non in maniera esplicita, figurano nei risultati economici dell'azienda stessa
LinguaItaliano
Data di uscita7 lug 2022
ISBN9791221419887
Costi della non sicurezza - IL BILANCIO ANNUALE E IL CONTROLLO DEI COSTI E DEI BENEFICI DELLA PREVENZIONE

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    Costi della non sicurezza - IL BILANCIO ANNUALE E IL CONTROLLO DEI COSTI E DEI BENEFICI DELLA PREVENZIONE - Donato Eramo

    1 – L’ASPETTO ECONOMICO DEGLI INFORTUNI

    1.1 INTRODUZIONE

    In considerazione del crescente interesse che rivestono gli aspetti economici connessi con gli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, il fenomeno è stato oggetto in passato di attenzione da parte di vari studiosi, fra i quali l’Heinrich, il Brancoli, l’Andreoni, il Maquet e il Rinefort e di gruppi di studio, come testimoniano i lavori dell’IRI, della National Safety Council di Chicago e più di recente da parte dell’INAIL con il progetto Co&Si.

    Ogni infortunio o malattia professionale infatti, dà vita ad effetti lesivi di maggiore o minore gravità sulle persone, con eventuali ripercussioni negative anche su immobili, impianti, macchine ed attrezzature, tramutandosi di conseguenza, in relazione ai casi, in giorni di assenza dal lavoro, invalidità permanente, riduzione delle capacità fisiche, perdita di produttività, di materiali e di mezzi. Tutti questi fattori incidono gravemente e negativamente sulla gestione economica dell’impresa, diventando così un costo.

    Non solo, oltre ai costi derivanti dall’avvento infortunistico, un’azienda è tenuta, per legge, a stipulare assicurazioni ed adottare comunque azioni e soluzioni a carattere prevenzionistico al fine di salvaguardare e migliorare le condizioni di salute e di sicurezza nell’ambiente di lavoro.

    Alle perdite economiche dovute agli eventi infortunistici, vanno quindi aggiunti i cosiddetti costi della prevenzione, in quanto, anche senza che si verifichi un infortunio, per il fatto stesso che si devono attuare interventi prevenzionistici per evitare l’evento, vengono sostenuti dei costi, oltre ovviamente ai costi sostenuti per le coperture assicurative obbligatorie.

    Il Datore di Lavoro ed i Dirigenti, in tema di salute, sicurezza sul lavoro e ambiente, hanno quindi l’obbligo di provvedere al miglioramento della qualità della sicurezza del personale; un perfezionamento che si concretizza tramite l’adozione di piani di azione elaborati con una precisa e puntuale valutazione di tutti i fattori di rischio (ex D.Lgs. 81/08) presenti nella produzione di beni e servizi, per poi esaminarne l’efficacia nel tempo con l’utilizzo di criteri statistici di valutazione finalizzati al controllo degli obiettivi raggiunti. Per le problematiche di sicurezza gestite attraverso Politiche di sicurezza con programmi d’interventi mirati, è indispensabile che il Datore di Lavoro si avvalga del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, del Consulente della Sicurezza sul Lavoro e del Medico Competente, soggetti che consentono di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati e l’efficacia delle azioni intraprese in tema di sicurezza sul lavoro e salute.

    Oltre al miglioramento del benessere aziendale in termini di prevenzione, il Datore di Lavoro ed i Dirigenti sono tenuti anche a gestire i COSTI DELLA NON SICUREZZA, in quanto è ormai riconosciuto a livello nazionale ed internazionale che l’efficacia, l’efficienza, la qualità e la produttività di un’azienda, dipendono non solo dalla tutela dei principi di salute e sicurezza, ma anche dalla gestione e dal controllo dei costi e dei tempi di produzione.

    Nella Politica aziendale emessa dal Datore di Lavoro, gli aspetti legati alla sicurezza, alla salute e all’ambiente e alle varie voci di spesa connesse, sono inscindibili. Le azioni di prevenzione finalizzate al miglioramento della sicurezza infatti hanno un loro costo e un tempo di attuazione, ma dall’altro riducono le conseguenze che un incidente, un infortunio o una malattia professionale porterebbero in termini di perdite economiche e temporali per la produzione.

    Un lavoratore che svolge la sua attività in un ambiente salubre, sicuro e produttivo, raggiunto grazie agli interventi di prevenzione adottati, può svolgere il suo lavoro in condizioni di tranquillità e in modo ottimale, ma soprattutto con una minore probabilità di imbattersi in eventi negativi. In quest’ottica quindi, i costi per la prevenzione permettono di ridurre da un lato l’insorgere di incidenti, infortuni e malattie professionali, dall’altro gran parte dei costi assicurativi e di quelli legati al verificarsi di questi avvenimenti sfavorevoli.

    In materia di COSTI DELLA NON SICUREZZA si devono attuare delle azioni correttive, verificarne l’efficacia nel tempo e il conseguente grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati. Questo processo di controllo economico aziendale articolato in un’analisi costi/benefici, puntuale e mirata, è estremamente necessario, in quanto nell’ambito aziendale i costi sono tradizionalmente difficili da definire, da monitorare e da controllare.

    E’ quindi fondamentale e determinante che il Datore di Lavoro incarichi, come già fatto cenno, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione o il Consulente della Sicurezza sul Lavoro per individuare tutte le tipologie di questi particolari costi aziendali in materia di sicurezza, per poi stilare un piano di rientri economici capace di ridurre maggiormente le spese direttamente influenzate dall’avvento di incidenti, infortuni e malattie professionali, anche investendo in modo mirato su spese di prevenzione e protezione in funzione della riduzione del fenomeno infortunistico. vestendo in modo mirato su spese di prevenzione e protezione in funzione della riduzione del fenomeno infortunistico.

    L’ultimo passaggio sarà poi quello di definire gli elementi di costo che permettano di stimare e controllare, tramite magari semplici indici, in che misura l’obiettivo sia stato raggiunto.

    Nell’arco di alcuni anni di studio e di controllo del bilancio economico aziendale, un sistema di rilevazione e valutazione dei costi è un valido e rappresentativo strumento per migliorare e mettere a regime il bilancio economico e conseguentemente rendere più efficace la Politica di Sicurezza dell’impresa sulla base del giusto rapporto costi/benefici, della inversa proporzionalità fra i costi diretti sostenuti dall’azienda per il verificarsi di eventi avversi (infortuni, malattie professionali e incidenti) e i costi della prevenzione.

    A tal fine, il Datore di Lavoro e i Dirigenti dovrebbero essere in grado di realizzare in materia di COSTI DELLA NON SICUREZZA, tramite il supporto specialistico, come già fatto cenno, del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione o del Consulente della Sicurezza sul Lavoro, un’analisi atta a definire tutte le voci di costo sostenute in un arco annuale o pluriennale (generalmente tre anni), differenziando quelle direttamente legate al verificarsi di eventi negativi da quelle invece indispensabili per il miglioramento della sicurezza, stimare la loro entità, elaborare delle proposte di azioni per il contenimento dei costi stessi, indicare i benefici ricavati da questi interventi e l’anno in cui ci si prefigge di raggiungere gli obiettivi di sicurezza e di benessere economico. Nel valutare voci di costo meno evidenti, gli interventi di tipo preventivo consistono maggiormente in Informazione, Formazione e Addestramento, che in tal senso producono sicuramente maggiori effetti positivi.

    L’analisi dei COSTI DELLA NON SICUREZZA elaborata esclusivamente da parte del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione o del Consulente della Sicurezza sul Lavoro è uno studio che deve permette al Datore di Lavoro e i Dirigenti di gestire internamente all’impresa le già citate voci, indirizzando le spese economiche su obiettivi concreti, di valutare la convenienza di un investimento in funzione degli obiettivi da raggiungere, di come e dove eseguire tale investimento per poi ricavarne dei benefici a favore della qualità, dell’ambiente e della sicurezza.

    Affrontare i costi di prevenzione per migliorare la sicurezza, significa agire concretamente su questi eventi negativi per diminuirne non solo l’incidenza, ma gli ulteriori Costi Assicurativi e i costi diretti che tali fenomeni comportano, nonché le perdite di tempo che incidono, a loro volta, sulla produzione e sulla qualità aziendale.

    I benefici che il Datore di Lavoro trae dai costi sostenuti per ottenere la minore incidenza di questi eventi negativi sono infatti numerosi: innanzitutto l’uniformarsi nel tempo e concretamente alle leggi vigenti in materia di sicurezza, il miglioramento della competitività, diminuzione dei costi assicurativi e dei costi diretti collegati con l’insorgenza di infortuni e malattie professionali (perdita di manodopera, di immagine, costi straordinari, ecc.), riduzione delle perdite di tempo.

    Su questo presupposto, il presente STUDIO, finalizzato al calcolo del bilancio annuale dei COSTI DELLA NON SICUREZZA, riguarda più in particolare i benefici della prevenzione e l’individuazione di vantaggi aziendali legati agli investimenti in sicurezza, salute e ambiente, ma permette anche di sviluppare un’analisi puntuale mirata a definire tutte le voci di costo direttamente connesse all’infortunio, alle singole voci di spesa per ogni classe di costo e alle modalità di calcolo delle stesse.

    Inoltre, sulla base dei dati raccolti, si potrà valutare l’entità che queste spese hanno nell’anno di esercizio preso in esame, elaborare delle proposte e sviluppare azioni che permettano il conseguimento di contenimento dei costi e il tempo per la loro realizzazione, esaminare l’influenza dei costi sul livello di sicurezza aziendale individuando i benefici legati agli investimenti in salute, sicurezza sul lavoro e ambiente.

    Relativamente a quest’ultimo punto, questo STUDIO dimostra che all’aumentare dei costi di prevenzione, diminuiscono i costi assicurativi e i costi diretti con conseguente innalzamento del livello di sicurezza. Lo scopo ultimo dello STUDIO è quello di illustrare che investire in prevenzione migliora la sicurezza aziendale.

    Su voci di costo meno influenzabili o meno aggregabili ad azioni dirette, si ricorre invece ad azioni ed interventi di tipo preventivo, di sensibilizzazione, di carattere informativo, formativo ed addestrativo, anch’essi riconosciuti come i migliori strumenti suscettibili di produrre comunque dei significativi ed efficaci effetti.

    1.2 IL COSTO PER L’AZIENDA

    Per un’impresa è fondamentale determinare sia il proprio livello di rischio ottimale che il rapporto causa effetto che intercorre fra prevenzione ed infortuni; in termini concreti quanto costa un infortunio e quanto costa prevenirlo.

    Tale valutazione deve essere condotta sulla base del bilancio tra le spese della prevenzione ed i relativi vantaggi conseguenti, rappresentati dalle economie derivanti soprattutto dalla riduzione degli infortuni, delle malattie professionali e degli incidenti.

    Per gestire la sicurezza - anche senza che si verifichi un infortunio - l’impresa sostiene un costo derivante dalle singole spese di prevenzione e assicurative; se poi si dovessero verificare eventi negativi per la salute dei lavoratori e per il benessere aziendale (infortuni, incidenti e/o malattie professionali), l’impresa si troverebbe a sostenere ulteriori spese, quelle direttamente connesse al verificarsi di questi eventi.

    L’azienda quindi non può astenersi dal garantire coperture assicurative e dall’obbligo di legge e morale di tutelare i propri lavoratori con interventi per la sicurezza, non può pertanto non sostenere i costi della prevenzione e i costi assicurativi.

    Può invece, aumentando il livello di sicurezza, diminuire la probabilità che si verifichi un infortunio e quindi, contemporaneamente, sottrarsi dall’ulteriore onere economico che l’evento avverso porta con sé, ed evitare ulteriori aggravi sul patrimonio aziendale. avverso porta con sé, ed evitare ulteriori aggravi sul patrimonio aziendale.

    1.3 IL CONTROLLO DEL COSTO

    Da quanto sopra premesso, si può asserire che gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali rappresentano a pieno titolo un rischio finanziario per l’impresa, in quanto al loro accadimento ne conseguono oneri e perdite di produzione. Ne deriva quindi l’esigenza di affrontare il fenomeno alla stregua dei rischi finanziari più classici.

    Questo perché, in relazione al costante sviluppo tecnologico (il caso dell’INDUSTRIA 4.0 rappresenta oramai la tendenza ad una piena automazione industriale che, mentre risolve molte problematiche in materia di sicurezza sul lavoro, ne crea altre in termini di impiego del personale, al cambiamento dei processi produttivi, agli impegni assunti per accordi contrattuali con le organizzazioni sindacali ed alla crescente pressione delle responsabilità civili e penali riferite all’evoluzione normativa, la gestione dei rischi lavorativi è entrata a pieno titolo a far parte dell’attività di conduzione di un’impresa, risulta fondamentale acquisirne anche le componenti di spesa.

    Questo consentirà al Datore di Lavoro e ai Dirigenti, tramite il loro costante monitoraggio, di definire Politiche di Sicurezza ad hoc mirate alla risoluzione dei rischi presenti, individuando le voci di spesa su cui investire per ottenere il massimo beneficio, soprattutto per la produttività, l’orientamento dei risultati e l’efficacia degli interventi. In questo modo si assicura il livello di protezione ottimale senza che l’intervento di prevenzione non superi il limite al di là del quale all’impegno economico non corrisponde il risultato atteso.

    L’azienda, affrontando i costi di prevenzione, non solo raggiungerà il massimo livello di sicurezza possibile, ma vedrà anche diminuire, nel tempo, tutte quelle spese aggiuntive derivanti dal verificarsi di un infortunio o di una malattia professionale, a vantaggio della produzione, del risparmio economico e dell’immagine aziendale.

    Tramite l’adozione di un’analisi costi/benefici (rapporto tra spese effettuate e utili da esse ricavati), l’azienda potrà poi controllare le fonti di spesa, le perdite e i risultati conseguiti al fine di contenere gli sprechi e così incidere positivamente da un lato sull’economia dell’impresa e dall’altro sul benessere e sulla sicurezza del personale.

    1.4 LA RILEVAZIONE DEI COSTI

    Per attuare un piano di gestione dei costi aziendali legato anche allo sviluppo di un’efficace Politica di Sicurezza, il primo passo da

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