Prima di dormire: Le favole di zia Coletta
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Anteprima del libro
Prima di dormire - Nicoletta Niccolai
Rispetto
Andrea e Matteo erano due vivacissimi topolini.
Erano fratelli, anzi, avevano fatto parte della stessa numerosa nidiata (quella volta mamma e papà topo avevano messo al mondo ben 10 piccolini).
Non erano molto interessati allo studio e nemmeno si davano da fare per aiutare, con qualche lavoretto domestico, la numerosa famiglia, loro preferivano giocare per cui, ogniqualvolta riuscivano a farlo, sgattaiolavano fuori dalla tana dileguandosi in mezzo alla meravigliosa natura della valle Dinonsodove, nella quale vivevano.
Si divertivano a rincorrersi tra l’erba, ad arrampicarsi, su, su, fino alla cima degli alberi più alti, oppure si sfidavano a chi riusciva a passare per primo da una riva all’altra del torrente Quietino, saltando da un sasso affiorante all’altro o camminando in precario equilibrio, come funamboli, su un sottile ramoscello.
Ma il loro passatempo preferito consisteva nel: deridere gli altri.
Sì, quei due discolacci appena incontravano qualche essere vivente dissimile dalla propria specie, dopo essersi fatti a vicenda l’occhiolino, cominciavano a ridere a crepapelle elencando, ad alta voce, tutti i buffi difetti che, secondo loro, lo caratterizzavano.
Oggi toccava a Valentina, la chiocciola del quartiere Papaverini, ad essere oggetto di offese e scherno.
Matteo, che era il capetto del duo, si sedette su una montagnola di terra ed invitò il fratello a fare lo stesso.
Dai Andrea vieni vicino a me, con quella ne abbiamo di tempo a disposizione
fece un largo sorriso poi gridò:
Ehi signora Valentina... per caso hai finito la benzina? Mi pare proprio che tu stia ferma
.
Il topino sghignazzando diede una gomitata al compare e questi continuò;
...ma nooo, non vedi la viscida bava che butta dal didietro? Significa che cammina
.
Che schifooo
.
Le serve per scivolare meglio
.
Ah ah ah ah, per me quella è colla, se non la usasse forse riuscirebbe a fare qualche centimetro in più all’ora...
Uh uh uh uh , ora ho capito perché si porta la tana sulla schiena, è talmente lenta che non riuscirebbe mai a tornare a casa in tempo per andare a dormire
.
Ahahahahahhhh, questa è buona fratello...
La chiocciola, senza premura, diresse uno dei tentacoli più lunghi, sui quali erano posizionati i suoi occhi, verso i due birbantelli e con voce calma disse:
Piccoli maleducati, avete un gran bisogno di una lezione, qualcuno, prima o poi, vi insegnerà che nella vita occorre rispettare tutti gli esseri viventi...
E saresti tu ad insegnarcelo? Dovresti prima acchiapparci e noi, siamo veloci come ratti, ah ah ah...
la interruppe Matteo con gli occhi pieni di lacrime, non di pentimento ma di troppo riso.
Oh, forse sarò io o forse no ma, sono sicura che lassù...
usò l’altro tentacolo per indicare il cielo ... ci stanno facendo un pensierino
.
Ohhh, tu porti sfortuna ... vieni Andrea, mi sono stufato, andiamo da Gedeone
.
Gedeone era un enorme,