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Che settimana Fantastica!
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E-book82 pagine59 minuti

Che settimana Fantastica!

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Info su questo ebook

Sette racconti per ogni giorno della settimana, con una morale che i bambini sono invitati a trovare e a scrivere in fondo ad ogni storia, sulle righe apposite. Le trame toccano temi "psicologici" come: le paure, l'accettazione di sé, la fiducia in se stessi e negli altri, i sogni... E temi "sociali" come: la ricchezza e la povertà, l'inquinamento e il rispetto per la natura, la guerra, la pace, la giustizia ed il perdono. Età di lettura: da 5 a 11 anni.
LinguaItaliano
Data di uscita26 feb 2019
ISBN9788831605908
Che settimana Fantastica!

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    Anteprima del libro

    Che settimana Fantastica! - Chiara Cecchetti

    bambini…"

    Ringraziamenti

    A Nicola e Michele per aver illustrato la favola del lunedì.

    A Gaia per aver illustrato la favola del martedì.

    Ad Alessia per aver illustrato la favola del mercoledì.

    A Niccolò e Fabrizio per aver illustrato la favola del giovedì.

    A Letizia per aver illustrato la favola del venerdì.

    Ad Alice per aver illustrato la favola del sabato.

    A Davide, Samuele e Massimo per aver illustrato la favola della domenica.

    All’amica carissima Maria Benedetta, monaca benedettina del monastero San Giovanni Battista di Subiaco, per aver illustrato la copertina del libro.

    "Tutto è vivo,

    tutto è connesso,

    tutto è interdipendente.

    È l’uomo il rimedio dell’uomo"

    (Proverbio Africano)

    Indice e consigli di lettura

    Cari genitori,

    vicino ad ogni titolo abbiamo indicato l’età che riteniamo più adatta alla comprensione della favola. Vogliamo però rassicurarvi sui contenuti dei racconti perché siamo convinti che non possano turbare in alcun modo i vostri figli. Comunque, nessuno li conosce meglio di voi quindi le nostre indicazioni restano generiche ed ipotetiche…

    LUNEDÌ: Davìto, castoro rimbambito (dai 6 anni)

    MARTEDÌ: Salvatore il sognatore (dai 5 anni)

    MERCOLEDÌ: La vostra mondezza è la nostra ricchezza! (dai 9 anni)

    GIOVEDÌ: Mamo, il generoso ramo (dai i 6 anni)

    VENERDÌ: Serena nel mondo di Kalosya (dai 10 anni)

    SABATO: Romao e Micetta (dai 9 anni)

    DOMENICA: Una collina da salvare! (dai 7 anni)

    LUNEDÌ

    Davìto, castoro rimbambito

    In un vecchio bosco di querce, c’era una volta e c’è ancora, Castorlandia, un bellissimo villaggio di? Bravi! Un villaggio di castori. Tutti sanno che questi laboriosi roditori trascorrono le loro giornate costruendo dighe e ponti sui fiumi. Leonardo da Castolandia, capo del villaggio, incoraggiava il suo popolo ogni mattina: «Anche oggi è un buon giorno per costruire fino al tramonto. Orsù dunque, dimentichiamo la pigrizia dei ghiri e mettiamoci all’opera!». Per questo i castori sono tanto amati dagli animali del bosco: il loro lavoro giova alla vita di tutti.

    Tre primavere fa ci fu gran festa a Castorlandia perché Castora Rosa, figlia del capo, partorì il suo primogenito, un bel castorino paffutello di due etti.

    «Caro, dobbiamo trovargli un nome, hai visto come ci guarda? Non è un tesoro?» disse Castora Rosa al marito Castorotto.

    «Certo tesoro, chiamiamolo Castornove, mio degno successore! Ahahah… Mai visto un paffutello più tenero, è un mito!» rispose felice Castorotto.

    «Sì caro, è un vero mito! Perché non lo chiamiamo Davìto? Davìto castoro, il nostro mito d’oro!»

    Davìto ricevette il benvenuto da tutta Castorlandia.

    Verso la fine di quella lunga primavera, il castorino Davìto era già in grado di raccogliere rametti da intrecciare per costruire ponti sopra il ruscello.

    Nonno Leonardo era orgoglioso quando lo vedeva lavorare con quelle zampette da castoro laborioso: «Ehi Davìto, attento su quelle fascine! Sono scivolose, fai con calma altrimenti cadi nel torrente».

    «Tranquillo nonnino! È il torrente che mi tenta, non vorrei poi se ne penta. E se a lui piace sfidarmi, io lo ricambio con le armi! Ahahah…»

    «Che fantasia questo mio nipotino! Vederlo così attivo è un piacere, sarà un capo eccellente!». Purtroppo la soddisfazione del nonno finì con l’inizio dell’estate perché Davìto divenne molto strano. Mentre imparava a tagliar la legna con i denti, iniziò ad incantarsi nel seguire il volo delle api e delle farfalle; poi cominciò a tagliare i rami in modo curioso; a volte scavava tane con una strana forma, che ricordava i gusci delle chiocciole.

    I cuccioli di castoro presero a guardare con ammirazione le originali costruzioni di Davìto, invece, i castori adulti erano preoccupati anche perché, verso la fine dell’estate, le stranezze di Davìto aumentarono! Si fermava, per ore, ad osservare i formicai o la struttura delle ragnatele; spesso se ne andava in cerca di fiori e pietre colorate; arrivò persino ad inventare parole nuove, che solo lui capiva…

    Castora Rosa si confidava ogni sera col marito: «Oggi Davìto ha costruito una specie di torre a spirale ed i nostri cuccioli ci si arrampicavano sopra, tutti divertiti».

    «Cara, tutto questo è preoccupante! Invece di seguire l’esempio del padre e dei nonni, Davìto continua a costruire cose mai viste. Dice un sacco di sciocchezze e, per giunta, i piccoli gli vanno dietro.»

    «Se Davìto fosse impazzito?» si chiedeva nonna Castorella. «Avrà preso una malattia dagli animali che ha imprudentemente avvicinato! Ma quale? Scoiattolite-acuta? Furetto-malìa? Ghironite-fannullona? Che sciagura per Davìto!» esclamava la nonna.

    Nonno Leonardo, all’inizio pensava che si trattasse di ‘malattia-estiva-passeggera’, ma alla fine si convinse che il nipote si comportava così apposta: per mettere in ridicolo la famiglia davanti a tutto il villaggio! Allora, un giorno, decise di seguirlo. Davìto stava realizzando una buffa capanna, fatta di legno di pioppo e pietre del torrente. Appena l’ebbe finita salì su una collina dove aveva posizionato una grande pietra.

    «Cosa ha intenzione di fare quel matto di mio nipote?» pensò il nonno.

    Davìto liberò la pietra, facendola rotolare proprio verso la capanna. L’urto fu impressionante ma la pietra rimbalzò in aria: nemmeno un danno alla capanna! Tutti i castorini

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