Io “parto”. Tu nasci.: Tutto quello che dovresti sapere prima di intraprendere questo viaggio. Tutto quello che il tuo bambino vorrebbe sapessi
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Info su questo ebook
Nascere è la prima sfida che la vita ci riserva.
Diventare madri, l'unica opportunità per conoscere la profondità dell'amore incondizionato.
Ancor prima di essere una Osteopata, sono una donna, come voi, che ha scelto di dedicarsi al "miracolo della vita", dopo aver lasciato andare il proprio sogno, con coraggio e responsabilità.
Ho la fortuna di poter ascoltare un accenno di vita che prende forma, custodita nel sacro involucro materno, di prendere "calci" se disturbo il riposo dei vostri bimbi, mentre voi cercate di prepararvi fisicamente ed emotivamente per accoglierli, sperimentando un nuovo equilibrio, attorno ai vostri bimbi e in voi stesse, chiamate ad adattarvi ai mille cambiamenti del vostro corpo. È un privilegio potervi ammirare felici ma provate, poter alleviare le tensioni delle vostre schiene affaticate dal peso che avete sostenuto per nove mesi, aiutarvi a distendere le spalle e il petto che li nutre e fa loro da cuscino.
Capisco quale diade imprenscindibile siete.
E sorrido.
Vi osservo con ammirazione nutrirli, rassicurarli, proteggerli e poi mi domando: Vi chiedono spesso come state?
Vi sostengono abbastanza?
Vi riconoscono il valore che meritate?
Avete ricominciato a pensare anche un pochino a voi?
Io "parto", tu nasci: una metafora, un diario di bordo.
Un insieme di "istantanee" scattate tra la partenza e l'arrivo, durante il viaggio che porta una donna a diventare madre.
Le stazioni di questo viaggio sono i volti di chi vi accompagna, vi sostiene, i passeggeri che avete scelto o che vi siete semplicemente trovate accanto.
Le attese e le speranze di saper rivestire il nuovo ruolo al quale siete chiamate.
Da lontano arriva un treno, salite e siete già altrove.
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Anteprima del libro
Io “parto”. Tu nasci. - Eleonora Chiapparelli
PREMESSA
Non posso passare alle presentazioni ufficiali, se prima non racconto come è nata l’idea di questo libro, che esula completamente dall’arrogante tentativo di insegnare
concetti, tecniche o approcci osteopatici all’ età pediatrica e alla donna in gravidanza.
Nasce dall’esigenza di costruire un contenitore
di informazioni, utili alla donna in gravidanza, che possa fornirle supporto durante la gestazione, cosi come nelle prime fasi del post partum. Si tratta di un periodo caratterizzato da ansie, preoccupazioni, senso di inadeguatezza, dubbi e domande che rimangono spesso prive di risposte soddisfacenti.
Giornalmente ricevo donne in studio che mi raccontano quanto si sentano poco guidate
e informate, dalle varie figure professionali che veicolano intorno a loro, di quanto vengano bombardate
da opinioni, punti di vista, giudizi e consigli di esperti del settore e non.
Mi sono spesso sentita dire: Tu non sei mamma, come puoi capire di cosa abbia bisogno una donna in gravidanza?
Esiste un campo dove la logica, la razionalità, l’esperienza diretta e i testi di ginecologia non possono nulla.
È il campo dell’ascolto e dell’empatia.
L’unico strumento che mi permette ogni giorno di relazionarmi con rispetto e dedizione alla diade madre-bimbo, di osservarli cosi terreni ed eterei, fragili e capaci allo stesso tempo, immersi nei loro reciproci bisogni ma presenti.
È proprio allora che le mie mani, su di loro, smettono di essere un confine e diventano una continuità.
È solo allora che il mio orecchio diventa un occhio.
Togliendomi il camice e indossando i loro abiti, mi sono chiesta allora: "Cosa posso fare per ognuna di loro?"
Renderle consapevoli
mi sono risposta.
Non esiste nulla di più potente di una donna consapevole.
RINGRAZIAMENTI
Grazie a voi, in primis, mamme.
Ogni volta che ho il privilegio di trattarvi, di poggiare le mani sul vostro involucro sacro
e ogni volta che prendo calci
per aver disturbato il riposo dei vostri bimbi, sorrido.
Vi osservo felici, ma provate, che cercate di trovare un nuovo equilibrio, attorno ai vostri bimbi e in voi stesse.
È un privilegio poter alleviare le tensioni dalle vostre schiene affaticate, aiutarvi a distendere le spalle e il petto che fa da cuscino ai vostri bimbi.
Mi siedo e vi osservo con ammirazione.
Che diade imprescindibile siete.
Vi sostengono abbastanza?
Vi chiedono come state?
Vi riconoscono il valore che meritate?
Spesso, un po’ tutti, perdiamo di vista il valore immenso che ha la vita, di ringraziare chi ce l’ha regalata e di cosa sono state capaci per garantircela.
Grazie all’Osteopatia, che mi ha insegnato ad ascoltare quanto più possibile, agire solo quando opportuno e fermarmi quando necessario.
CHI SONO?
Immagine che contiene testo, mutande Descrizione generata automaticamenteSono la dottoressa Eleonora Chiapparelli, Osteopata D.O, specializzata nel trattamento e nell’accompagnamento della donna in gravidanza e nel trattamento neonatologico e pediatrico.
Unisco la carezza terapeutica
osteopatica ai neonati, con la Terapia FSC, (metodo di facilitazione delle cerebro-potenzialità), ideata e divulgata dal neurologo di fama internazionale, il dottor Mario Castagnini; metodo che permette di diagnosticare
in forma estremamente precoce un possibile ritardo neuro-psico-motorio del neonato, permettendone la riabilitazione
.
Sono docente di tecniche PBLSD e disostruzione pediatrica e adulto, con brevetto «Salvamento Academy» e docente di massaggio infantile, con Master F.I.M.
Aiuto le mamme a condurre e portare a termine una gravidanza fisiologica, preparo il corpo al parto, i bambini ad alleviare le tensioni meccaniche acquisite prima e durante la nascita, i disturbi gastrointestinali, le problematiche di suzione e di allattamento, i disturbi del sonno, i neonati prematuri della TIN e quelli con ritardo neuro-psico-motorio, a raggiungere le fondamentali tappe dello sviluppo psicofisico.
Immagine che contiene persona, interni, mutande Descrizione generata automaticamentePerché ho scritto questo libro
Ho scritto questo libro perché mi sono resa conto nel quotidiano che molte donne si sentono completamente abbandonate a loro stesse lungo il percorso della gravidanza, male informate o troppo informate. Mi sono rivista molto nella loro domanda: Che faccio adesso? Sto facendo la cosa giusta?
, Saprò dare al mio bambino tutto ciò di cui ha bisogno?
e tra poche pagine scoprirai perché dico mi sono rivista
.
La gravidanza è un qualcosa che ha grande impatto in ogni donna ed è sicuramente il più grande atto d’amore in assoluto. La mutazione del corpo prevede sempre un percorso di accettazione, che si abbia con lui un buon rapporto oppure no, e, una volta che il neonato è dato alla vita, si aggiunge anche la responsabilità di essere in grado di occuparsene al meglio. Sentirsi in colpa o sbagliata, magari al primo imprevisto, è ciò che accade più spesso a una mamma.
Ecco perché ho maturato la certezza che era arrivato il momento di condividere quello che ho appreso in questi anni a riguardo di mamme e neonati. Come dicevo, mi sono sentita proprio a livello empatico di volerle aiutare, ovviamente con i miei canali, con le mie conoscenze. Penso che instradare un pochino in quelle che possono essere le prime esperienze, le prime problematiche, le prime difficoltà, possa essere molto utile per loro.
Principalmente lavoro con le donne che stanno aspettando un bambino o che hanno già partorito, ma tratto ovviamente anche adulti e anziani.
Col passare degli anni mi sono accorta che vi è un denominatore comune che chiamo fragilità
che accomuna ogni donna e sono quia scrivere , per far capire loro che non sono sbagliate, che stanno attraversando un periodo che è meraviglioso, ma che, essendo qualcosa di nuovo, ha bisogno di tempo per essere metabolizzato. Questo tempo ce lo prenderemo insieme tra queste pagine, perché il sapere, la conoscenza e la consapevolezza sono uno dei poteri che abbiamo per andare oltre le paure e i timori.
False credenze
Reputo ogni donna, ogni gravidanza, ogni neonato un meraviglioso e unico mondo, ma vi sono moltissimi elementi che sono comuni e ve ne sono alcuni che chiamo le false credenze
e che stiamo per affrontare insieme per poterle finalmente sfatare. Tutto ciò di cui stiamo per parlare mi sta veramente a cuore.
1 La colpa è della mamma
Tantissime donne mi riferiscono di provare un forte senso di colpa nei primi mesi dopo il parto, rispetto a tutta una serie di cose che, secondo il parere medico, non fanno bene
.
In realtà il problema non è che loro non sono adeguate come mamme, ma che ignorano
molti aspetti, poiché non adeguatamente informate.
Un esempio? Una possibile problematica di allattamento.
Come fa una mamma a non sbagliare una posizione se nessuno gliel'ha insegnata? Se queste mamme vengono lanciate
fuori dai reparti degli ospedali il giorno dopo il parto e nessuno fa vedere loro come attaccare il bambino. Nessuno dice loro se c’è un problema a chi si devono rivolgere. È del tutto normale, poi, farsi prendere dal panico, pensare di aver sbagliato o sentirsi inadeguate.
Oppure mi capita spesso che arrivino in studio da me bambini, a sei, otto mesi con le testoline completamente schiacciate, quelle che in termini tecnici vengono chiamate plagiocefalie posizionali
e le mamme, giustamente allarmatissime, si chiedono cosa stiano sbagliando.
Se solo il pediatra, o le figure professionali che ruotano attorno alle neomamme consigliassero di variare le posizioni dei bambini durante la giornata, le mamme saprebbero cosa e come fare. La maggior parte delle mamme che ricevo e assisto non sanno che i bambini già dalle prime settimane devono passare del tempo a pancia sotto, quello che noi definiamo il Tummy time
.
Sono piene di sensi di colpa di fronte a qualsiasi difficoltà o imprevisto e questo è solo il risultato del non aver ricevuto adeguate informazioni e supporto.
La perdita del latte è una problematica tra le più diffuse in assoluto.
Sono portate a credere che se il latte va via, sia colpa loro. Si sentono dire che se il bambino non cresce adeguatamente è perché il loro latte non è nutriente! Molte di queste mamme, le più fragili probabilmente, le vedo piangere per questo!
E se da un lato sento il loro dolore, dall’altro provo quasi rabbia per la superficialità con cui viene ignorato il delicatissimo stato emotivo di una donna, che si approccia a diventare una mamma, ma soprattutto sento un grande bisogno di fare in modo che la conoscenza si diffonda sempre più, affinché mamme e bambini possano muovere i loro primi passi
serenamente.
Il latte non sparisce per colpa vostra mamme, non è così; il latte può andare via per diverse motivazioni: un esempio può essere quello del vostro bambino che non ha una suzione adeguata o sufficiente, verosimilmente per problematiche che possono riguardare un torcicollo miogeno, un frenulo corto, eccetera.
IO PARTO
, TU NASCI. È il titolo che ho voluto dare a questo libro, proprio per sottolineare con una metafora che genitori non si nasce, ma che quello della maternità, o della genitorialità più in generale, è probabilmente l’unico viaggio della vita, in cui si parte senza bagaglio
, per riempirlo giorno per giorno
delle esperienze, dei successi e anche degli errori che è giusto compiere, quando si intraprende qualcosa di completamente nuovo.
Siete sempre opportune mamme!
Chiedete supporto, arrabbiatevi se non vi viene fornito, perché siete alle prese con un compito gigantesco. Un bambino con una mamma serena e supportata avrà le radici giuste per essere un adulto migliore
.
2 La non collaborazione tra professionisti
Vorrei sottolineare un altro aspetto molto importante, inviare un messaggio, qualora questo libro fosse letto anche da qualche addetto ai lavori
: mi piacerebbe vedere più collaborazione tra i professionisti del settore materno-infantile
, un po’ più di comunicazione tra di noi. È importante riconoscere i punti di forza e i limiti del proprio campo di azione
, per poter fornire un supporto polispecialistico alla maternità e alla genitorialità.
La corsa a fare i tuttologi, per accaparrarsi i meriti, non porta a nessun risultato, se non a creare confusione e, soprattutto, a non aiutare nelle giuste tempistiche le