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Riflessi lucenti dell'anima: (sana anima sanat corpus)
Riflessi lucenti dell'anima: (sana anima sanat corpus)
Riflessi lucenti dell'anima: (sana anima sanat corpus)
E-book124 pagine41 minuti

Riflessi lucenti dell'anima: (sana anima sanat corpus)

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Info su questo ebook

Questa raccolta di mie poesie nasce in primis per diletto personale di tradurre in una forma sintetica e a volte rimata, le mie riflessioni ed emozioni provenienti sia da un vissuto intimo che dal riflesso empatico delle vite di altre persone. Successivamente, ho "osato" pubblicarle per offrirle agli altri, nella speranza che si rispecchino con i loro pensieri e sentimenti in un augurabile cammino comune di ricerca di un'anima universale. Nascono dunque senza nessuna pretesa, come semplice acqua pura che sgorga piano a piccole gocce, dal graduale sciogliersi della sorgente ghiacciata al calore dei sentimenti, fino a divenire progressivamente un vero flusso dirompente di totale scongelamento del cuore su tematiche correnti introspettive e sociali. La poesia è tra le arti, a mio parere, la più nobile e comunicativa, ti fa diventare trasparente agli occhi dei lettori. Con la sua fiaccola calda e luminosa viaggia nel tempo per accendere i cuori di chi legge, testimoniando che al di là di ogni bene materiale, la nostra vera ricchezza è l'anima.
LinguaItaliano
Data di uscita1 feb 2023
ISBN9791221456165
Riflessi lucenti dell'anima: (sana anima sanat corpus)

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    Anteprima del libro

    Riflessi lucenti dell'anima - Mario Bianco

    Biografia

    di Mario Bianco

    Sono nato a Matera, una tranquilla e bella città, nell’anno 1965, un periodo dell’Italia che ritengo fortunato. Ho avuto tutto quello che da bambino potevo desiderare: l'amore della famiglia, una casa in condominio con ampi giardini alberati.

    Tutto intorno appariva ai miei occhi un mondo da poter esplorare, fatto di campi di erba, stagni, canneti, boschetti, colline, fabbrica di mattoni in disuso, quartiere antico dei Sassi con chiese rupestri e case di tufo nella roccia. Una infanzia vissuta tra giochi tranquilli con i compagni nel cortile e più avventurosi fuori con i ragazzi di altri quartieri. Un maestro delle scuole elementari che era un esempio altissimo di vita, bravo ad insegnarci le materie e soprattutto l'educazione, paterno e severo al punto giusto. Sono cresciuto da bambino nell'epoca dell’arrivo dell’uomo sulla Luna e degli incontri di pugilato, eventi trasmessi di notte in diretta in mondovisione e visti insieme ai familiari con emozione alla TV, ancora in bianco e nero fino al 1977. In quegli anni si passava comunque poco tempo davanti al televisore, i pochi film e cartoni animati a disposizione venivano guardati con attesa e stupore. Tutti i programmi comunque avevano stile ed educazione con rispetto degli interlocutori e la pubblicità inserita in brevi sketch divertenti con il Carosello serale, non risultava invadente. La nostra mente di bambini ha goduto delle iniziali manifestazioni dello sviluppo del benessere economico e sociale dell’Occidente, di rimbalzo allo sviluppo economico americano. Ci sentivamo nello stesso tempo privilegiati ma anche leggermente inquietati da questa modernità crescente che trasformava velocemente il presente sotto i nostri occhi. Incominciavano ad essere di uso comune l'automobile con i primi modelli più ricercati, i ciclomotori e le motociclette, le discoteche del sabato sera, i flipper, gli stabilimenti balneari con jukebox e le spiagge attrezzate. Anche l’alimentazione si modificava perché erano sempre più a disposizione i cibi industriali che sostituivano progressivamente gli alimenti provenienti dal territorio e preparati a mano dalle mamme e dalle nonne. Un ricordo particolare è quello del latte fresco appena munto e venduto porta a porta in bottiglia di vetro dal lattaio a fine anni ‘60 e poi sostituito con il latte pastorizzato nelle confezioni tetrapak. Inoltre si diffondevano velocemente tra i bambini gli alimenti sapidi (zuccherati e salati) come caramelle, cioccolatini, gomme da masticare, merendine, creme di cioccolato spalmabili, ghiaccioli, bibite gassate, patatine fritte e crackers salati. Scandiva il tempo settimanale la domenica, con la presenza rassicurante della chiesa e della messa, la calorosa riunione del ricco pranzo con la famiglia, l'attesa dei pasticcini in conclusione, il cinema parrocchiale pomeridiano. Tutto veniva vissuto comunque ad un ritmo adeguato e ciclico senza eccessi, con un senso di appartenenza al territorio e allo Stato di cui si aveva rispetto e fiducia. Un’epoca in cui non mancarono comunque le tensioni sociali caratterizzate dagli anni di piombo e anche altre preoccupazioni come l’austerity, l’epidemia di colera, l’inflazione, che non turbarono comunque la felicità di noi bambini occupati per la maggior parte del tempo libero a giocare con spensieratezza all’aria aperta.

    Poi si cresce e il mondo incantato dell’infanzia si sgretola, svanisce e si trasforma progressivamente nell’adolescenza attraverso il percorso scolastico (scuola media, scuola superiore al liceo classico) e poi quello universitario (laurea in medicina e chirurgia, specializzazione in neurochirurgia).

    Anche il mondo intorno cambia, aumentando i suoi ritmi e le sue invenzioni.

    Chissà se i ragazzi

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