Un'anonima lettera da parigi
Di Jenny caro
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Info su questo ebook
A soli venticinque anni ha tutto quello che si potrebbe desiderare dalla vita: soldi, carriera, una migliore amica con la quale non si annoia mai e una famiglia che la sostiene nelle sue scelte. Manca solo un pezzo per completare il puzzle della sua essenza: l'amore.
Lidia, infatti, si ritiene una ragazza sfortunata in amore, talmente sfortunata che ha perso tutte le speranze.
Un giorno però riceve una lettera d'amore da un misterioso ammiratore segreto di Parigi. Lei che condivide ogni cosa sul web, che fotografa tutti i suoi outfit e che si è costruita un impero digitale, non riesce a credere di aver ricevuto una lettera d'amore cartacea, scritta interamente a mano da un uomo.
Così, decide di tuffarsi e vivere la sua avventura parigina alla ricerca dell'amore e spera che questa sia la volta buona per potersi finalmente godere la favola che ha da sempre sognato.
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Anteprima del libro
Un'anonima lettera da parigi - Jenny caro
I
Tutti pensano che fare l'influencer sia un lavoro semplice, un lavoro per buoni a nulla, per chi non ha voglia di fare niente se non scattare foto e pubblicarle sui social network, ma guardate me: io sono un influencer e non ho tempo per me stessa. Ogni settimana devo correre a fare shopping per non perdermi i nuovi arrivi, devo seguire i più grandi stilisti costantemente perché voglio essere assolutamente aggiornata sui trend del momento. E voi direte che sono cose da niente, ma non è così; sapete quanto è difficile essere sempre al top? In più devo sempre stare attenta a quello che già ho indossato, ma a questo ho trovato una soluzione geniale: indosso solo indumenti che hanno ancora l'etichetta, così sono sicura di non averli mai sfoggiati prima. Infine, devo badare al mio meraviglioso blog che rende felici tante ragazze, le mie amate lettrici. Si chiama "Fabulous Girl" e ci scrivo qualsiasi cosa riguardi la mia vita, spesso tratto anche di argomenti come la moda e la bellezza, però è più una sorta di diario virtuale.
In ogni caso, tornando a noi, non è possibile avere un'agenda così piena, non è umanamente possibile.
La sfoglio velocemente e ci trovo mille impegni. Si prospetta una settimana davvero piena.
Lunedì: estetista e pranzo con Serena, poi una recensione di trecento parole su almeno due dei prodotti che mi hanno inviato da parte di un'azienda che vende cosmetici. Devo iniziare a pianificare il post questo weekend e provare, appunto, due prodotti. Odio le false recensioni e sono molto apprezzata per questo mio aspetto sincero.
Martedì: shopping, perché devo comprare capi invernali, devo rinnovare il mio armadio. Mi ci vorranno almeno tre orette e poi cena a casa dei miei.
Mercoledì: mercoledì cosa? No, ancora... un'altro di quei cocktails noiosissimi con Serena e le amiche del suo gruppetto, che ora come ora stanno solamente sfruttando la mia fama per far finta di vivere una vita chic, davanti agli occhi dei loro followers su Instagram e io, usata solamente per qualche orrendo selfie, non ne ho la benché minima voglia. Ma devo andarci, l'ho promesso alla mia migliore amica.
Giovedì: beh giovedì si sa, è il giorno che dedico alla carriera di più in assoluto, infatti ho fissato l'appuntamento per l'intervista che mi hanno proposto e per la quale mi pagheranno profumatamente proprio la mattina del giorno stesso. Intervista che documenterò sul blog con
tanto di foto, selfie e aneddoti che le mie lettrici tanto amano. Non capita così spesso di finire sulle riviste come Vogue, quindi le mie fan devono assolutamente seguire il dietro le quinte
.
Per quanto riguarda il weekend, venerdì, sabato e domenica passerò giornate di puro relax insieme a Serena a Venezia, ovviamente tutto finanziato da me. Mi piace viziare chi mi sta intorno, mi fa sentire una persona migliore.
Quindi, ricapitolando, avendo un'agenda così piena, non so dove piazzare la bellissima opportunità che mi è appena arrivata tramite mail, ovvero una giornata spa con tanto di pranzo servito in camera, nel nuovo hotel che hanno da poco aperto in centro a Milano. Ovviamente loro vogliono pubblicità da parte mia e io accetto volentieri, anche se la retribuzione è minima. Solo trecento euro, ma me li faccio bastare. Vada per mercoledì, arriverò all'aperitivo in ritardo, chi se ne frega.
Mentre digito velocemente i tasti per rispondere alla mail accettando l'invito, sento il mio cellulare squillare sul letto in camera mia. Esco dal mio ufficio e mi affretto ad acchiappare l'aggeggio prima che smetta di squillare.
«Ciao mamma, come va?» rispondo a mia madre, mentre ritorno alla mia postazione, per terminare di scrivere la mail.
«Lidia, tesoro, io e papà siamo qui in zona, se sei a casa veniamo volentieri a trovarti» mi dice lei, senza nemmeno prendersi la briga di rispondere alla mia domanda e, poi, magari chiedesse come sto io! So che probabilmente non le interessa un fico secco di conversare, vuole soltanto sapere se sono a casa, visto che ci si è autoinvitata due secondi fa.
«Sì mamma, sono a casa, ma sto lavorando, vi aspetto comunque» le rispondo e subito dopo ci salutiamo.
Tuttavia, anche se odio come si comporta, ho preso quasi totalmente il carattere di mia madre, che è chiara (non a caso è anche il suo nome), diretta e sa sempre quello che vuole. È anche frutto della sua educazione se sono riuscita ad ottenere la vita dei miei sogni, infatti mi ha sempre spronato a coltivare le mie passioni e a fregarmene del giudizio altrui. E per questo le sarò eternamente grata, ovvio. Forse però è anche questo il motivo per cui non riesco a trovare l'amore. Gli uomini sono sempre spaventati dalle donne con gli artigli
. Vogliono avere tutto sotto controllo e una vita come la mia non è proprio semplice da controllare. Troppe turbolenze, colpi di scena, nah, un uomo non ce la farebbe a reggere tutto ciò.
Dopo aver inviato la mail, chiudo la mia agenda e apro il pacchetto colmo di cosmetici che giace sul parquet. Anche se oggi è domenica e dovrei riposare vista la situazione di settimana prossima, non mi tiro indietro e decido di offrire comunque alle mie fan qualche fotografia e pensiero riguardante il make-up. Frugo un po' tra i vari prodotti e infine scelgo di provare un mascara che dona alle ciglia un effetto extra voluminoso e un fondotinta adatto a tutti i tipi di pelle.
Applico i trucchi davanti allo specchio del mio ufficio e, di primo impatto, devo dire che il risultato è soddisfacente. Vedremo come andrà a fine giornata. Le mie fan comprano tutto quello che utilizzo e consiglio io, quindi è bene far spendere loro i soldi per qualcosa per cui ne vale la pena.
Appena suona il campanello, scendo le scale del mio grazioso loft e mi lascio alle spalle la mia camera da letto e il mio ufficio perfettamente ordinati e puliti.
Mamma e papà sono stati a un pranzo con amici come tutti le domeniche e siccome sono qui colgo l'occasione per invitare mia mamma alla spa mercoledì.
«Perché non ci vai con Serena?» mi chiede lei, sapendo che solitamente se le chiedo di partecipare a qualche evento è solamente perché è una seconda scelta.
«Ultimamente me la sto portando troppo in giro, preferirei avere te al mio fianco per questa volta.»
«Ok, speriamo soltanto ne valga la pena, che non sia una fregatura» esordisce lei, fredda, sedendosi sul divano bianco del salotto.
«Tranquilla mamma, è tutto sotto controllo» la rassicuro sorridendo impacciata, versando dell'acqua frizzante per lei e papà.
Lei è sempre la solita scettica per quanto riguarda il mio lavoro, soprattutto se si parla di collaborazioni. Ha paura che qualcuno mi possa fregare e insiste affinché mi trovi un'assistente che gestisca il tutto al posto mio. Forse ha ragione, avrei più tempo da dedicare a me stessa. Devo appuntarmi sull'agenda un nuovo impegno, ovvero assumere una manager.
«Comunque, Lidia, siccome sabato torna Lara da Roma, abbiamo deciso di organizzare un pranzetto a casa nostra, io e tua madre, sperando tu possa esserci» mi annuncia mio padre, accavallando le gambe e sistemandosi il colletto della sua camicia bianca.
«Veramente, questo weekend sarei parecchio impegnata... non è proprio possibile rimandare?» chiedo con aria colpevole. Mi avvisano sempre all'ultimo e so che ora saranno irremovibili e sarò io a cedere.
«Credo che per tua sorella tu possa anche annullare qualche impegno, non la vediamo da sei mesi!» si lamenta mia madre. Ed è vero, Lara studia architettura all'università La Sapienza di Roma, non perché qui a Milano non possa farlo, ma semplicemente perché voleva un minimo d'indipendenza.
«Beh sarò a Venezia con Serena, ma vedrò cosa posso fare per presentarmi almeno a pranzo» prometto, sapendo già che mi farò più o meno seicento chilometri in due giorni, ma il viaggio non lo annullerei nemmeno se mi cascasse il mondo addosso.
Hanno ragione in fondo, Lara è stata a Roma per sei lunghi mesi e sinceramente non vedo l'ora di rivederla. La mia piccola sorellina che insegue i suoi sogni! Devo proprio sapere come le sta andando l'università, ma sono sicura che va tutto a gonfie vele. Lei è sempre stata quella intelligente in famiglia.
Dopo qualche ora, quando i miei se ne sono già andati, mi guardo allo specchio e noto soddisfatta che né il fondotinta, né il mascara si sono ancora rovinati. Nemmeno una sbavatura, perfetto. E questo fondotinta è talmente vellutato e leggero che sembra di non averlo. Mi appunto sull'agenda uno schemino da seguire per quando scriverò l'articolo e poi scendo in cucina per prepararmi la cena.
Opto per un'insalata di pollo e verdure, ovviamente la mia preferita. È così light che non si ha nemmeno bisogno di digerirla.
Chiamo Serena per riorganizzare la nostra gita a Venezia e lei mi dice di trovarsi d'accordo con me sul fatto di tornare sabato anziché domenica. Non importa, abbiamo tutta la vita davanti per fare altri mille viaggi e poi, a Venezia, ci siamo state mille volte.
Perfetto, un altro problema risolto.
Sono le sette di sera e direi che è arrivata l'ora di una bella maschera all'avocado e un bagno caldo per rilassare i nervi. Prima però decido di portare fuori la spazzatura della quale mi dimentico dell'esistenza ogni giorno (è lì in ripostiglio da dieci giorni!) e facendo ciò, controllo anche la cassetta della posta. Strapiena. Ovviamente tutti giornali di supermercati che non mi servono minimamente, devo mettere un cartello con su scritto... che ne so, "FACCIO LA SPESA ONLINE, NO PUBBLICITÀ" così magari la smetteranno. Lascio tutto sul tavolo della cucina, ci penserò dopo a buttarli via, ora ho da fare.
Proprio mentre mi sto allontanando, però, un tonfo mi fa saltare letteralmente in aria e, appena mi giro, noto i giornali tutti sparpagliati sul pavimento. Con uno sbuffo ritorno indietro e li