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A tradimento
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E-book122 pagine1 ora

A tradimento

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Frammenti di vite che si intrecciano a creare un affresco multicolore in cui i sentimenti, sia quelli negativi che quelli positivi, intessono una fitta trama la cui protagonista è un’umanità variegata, con le sue debolezze e i suoi sentimenti puri e sinceri.
A volte è difficile gestire una vita sempre uguale nella sua routine quotidiana, e ognuno trova il proprio antidoto alla monotonia e all’insoddisfazione. Altre volte è l’ambiente in cui si nasce o la sofferenza a portare alla trasgressione. E tutto ciò appartiene all’uomo di ogni tempo, passato, presente e futuro.
Così facendo però (quasi) tutti compiono il più vile dei peccati, il tradimento: verso gli altri, verso un’ideologia o, ancor peggio, verso sé stessi.

Gaetano Panariello nasce a Torre del Greco (NA) nel 1950.
Consegue la Laurea in Fisica presso l’Università Federico II di Napoli. Si dedica alla ricerca e nel 1978 diventa titolare di cattedra per l’insegnamento di Fisica e Laboratorio presso Istituti di Istruzione superiore, tra cui l’Istituto “M. Niglio” di Frattamaggiore, l’Istituto Tecnico “E. Cesaro” di Torre Annunziata e il Liceo Classico “De Bottis” di Torre del Greco. Svolge per svariati anni il ruolo di Vicario del Preside e consegue diverse specializzazioni presso l’Ateneo di Napoli “Federico II “e presso l’Università degli Studi di Firenze. Nel 2003 vince il Concorso come Dirigente Scolastico con sede presso l’Istituto “Fermi-Gadda” di Napoli ove introduce, come prima scuola in Italia, lo studio della domotica e successivamente della robotica. Si trasferisce poi presso l’I.T.C.G. “Cesaro-Vesevus” di Torre Annunziata avviando altre iniziative e tipologie di indirizzo. È coautore di un testo sull’utilizzo del computer nella didattica. Nel 2015 va in pensione e si dedica ai suoi hobby preferiti quali i viaggi, la raccolta di francobolli, il corallo, la pesca subacquea. Scrive per passione racconti e poesie da sempre. È sposato, ha figli e nipoti.
LinguaItaliano
Data di uscita30 nov 2022
ISBN9788830673595
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    Anteprima del libro

    A tradimento - Gaetano Panariello

    LQ.jpg

    Gaetano Panariello

    A tradimento

    © 2022 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l., Roma

    www.gruppoalbatros.com - info@gruppoalbatros.com

    ISBN 978-88-306-6722-8

    I edizione novembre 2022

    Finito di stampare nel mese di novembre 2022

    presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)

    Distribuzione per le librerie Messaggerie Libri Spa

    A tradimento

    A mia moglie, sostegno e tralcio di vite della mia esistenza.

    Ai miei figli e nipoti, frutti e fiori della mia vita.

    Nuove Voci

    Prefazione di Barbara Alberti

    Il prof. Robin Ian Dunbar, antropologo inglese, si è scomodato a fare una ricerca su quanti amici possa davvero contare un essere umano. Il numero è risultato molto molto limitato. Ma il professore ha dimenticato i libri, limitati solo dalla durata della vita umana.

    È lui l’unico amante, il libro. L’unico confidente che non tradisce, né abbandona. Mi disse un amico, lettore instancabile: Avrò tutte le vite che riuscirò a leggere. Sarò tutti i personaggi che vorrò essere.

    Il libro offre due beni contrastanti, che in esso si fondono: ci trovi te stesso e insieme una tregua dall’identità. Meglio di tutti l’ha detto Emily Dickinson nei suoi versi più famosi

    Non esiste un vascello come un libro

    per portarci in terre lontane

    né corsieri come una pagina

    di poesia che s’impenna.

    Questa traversata la può fare anche un povero,

    tanto è frugale il carro dell’anima

    (Trad. Ginevra Bompiani).

    A volte, in preda a sentimenti non condivisi ti chiedi se sei pazzo, trovi futili e colpevoli le tue visioni che non assurgono alla dignità di fatto, e non osi confessarle a nessuno, tanto ti sembrano assurde.

    Ma un giorno puoi ritrovarle in un romanzo. Qualcun altro si è confessato per te, magari in un tempo lontano. Solo, a tu per tu con la pagina, hai il diritto di essere totale. Il libro è il più soave grimaldello per entrare nella realtà. È la traduzione di un sogno.

    Ai miei tempi, da adolescenti eravamo costretti a leggere di nascosto, per la maggior parte i libri di casa erano severamente vietati ai ragazzi. Shakespeare per primo, perfino Fogazzaro era sospetto, Ovidio poi da punizione corporale. Erano permessi solo Collodi, Lo Struwwelpeter, il London canino e le vite dei santi.

    Una vigilia di Natale mio cugino fu beccato in soffitta, rintanato a leggere in segreto il più proibito fra i proibiti, L’amante di lady Chatterley. Con ignominia fu escluso dai regali e dal cenone. Lo incontrai in corridoio per nulla mortificato, anzi tutto spavaldo, e un po’ più grosso del solito. Aprì la giacca, dentro aveva nascosto i 4 volumi di Guerra e pace, e mi disse: Che me ne frega, a me del cenone. Io, quest’anno, faccio il Natale dai Rostov.

    Sono amici pazienti, i libri, ci aspettano in piedi, di schiena negli scaffali tutta la vita, sono capaci di aspettare all’infinito che tu li prenda in mano. Ognuno di noi ama i suoi scrittori come parenti, ma anche alcuni traduttori, o autori di prefazioni che ci iniziano al mistero di un’altra lingua, di un altro mondo.

    Certe voci ci definiscono quanto quelle con cui parliamo ogni giorno, se non di più. E non ci bastano mai. Quando se ne aggiungono altre è un dono inatteso da non lasciarsi sfuggire.

    Questo è l’animo col quale Albatros ci offre la sua collana Nuove voci, una selezione di nuovi autori italiani, punto di riferimento per il lettore navigante, un braccio legato all’albero maestro per via delle sirene, l’altro sopra gli occhi a godersi la vastità dell’orizzonte. L’editore, che è l’artefice del viaggio, vi propone la collana di scrittori emergenti più premiata dell’editoria italiana. E se non credete ai premi potete credere ai lettori, grazie ai quali la collana è fra le più vendute. Nel mare delle parole scritte per esser lette, ci incontreremo di nuovo con altri ricordi, altre rotte. Altre voci, altre stanze.

    INTRODUZIONE

    Perché parlare di tradimento? Forse perché è proprio con l’atto del tradimento che si innesca tutta la storia della cristianità? Il tradimento di Giuda verso Cristo... e se non fosse stato consumato? Se Giuda non lo avesse tradito come saremmo giunti a parlare del Suo tormento e della Sua morte? Il verbo nella sua etimologia deriva da trans-dare e significa consegnare, influenzato nel significato dall’uso peggiorativo della tradizione evangelica, nella quale Gesù è consegnato, cioè tradito, da Giuda.

    A tradimento.

    È l’atto e il fatto di venire meno a un dovere, ad un impegno morale o giuridico di fedeltà e di lealtà, con particolare riferimento a quello che si esprime verso persone cui sembra di essere uniti da un rapporto d’amore, d’affetto, di stima, mascherando sotto false apparenze le proprie intenzioni, oppure il venir meno sul piano morale ed umano nei confronti e contro creature di ogni età o addirittura istituti che hanno mostrato fondato motivo di fidarsi di colui che tradisce.

    Tradimento verso un amico, un coniuge, un genitore, lo stato, il luogo di lavoro, l’ambiente... la fede!

    Nel libretto le varie vicende risultano ambientate tra gli inizi degli anni Cinquanta e la prima metà degli anni Ottanta del secolo scorso, con un’unica trasposizione nel futuro diversa dal resto. I protagonisti sono una serie di uomini e donne che soffrono e cercano di dare una svolta alla loro vita piatta, convinti di riuscire nell’inganno, senza rendersi conto che le loro scelte la rovineranno per sempre.

    Nessun riscatto, nessun futuro ma semplicemente la constatazione di aver creato intorno a sé un vuoto, a volte tirandosi dietro anche il resto della famiglia o troncando il proprio avvenire.

    Tranche di vita di gente ancorata ad una forma di cultura e ad un modo di pensare molto semplicistico, che vive in quelli che un tempo erano piccoli paesi o piccole e medie città del Sud con vocazione marittima, con tradizioni legate ai prodotti della terra e del mare, dove la luce solare arriva forte, il caldo ti avvolge e il profumo dell’aria è sublime e non viene mai inquinato dalle emissioni di grosse fabbriche: piccoli mondi ma in cui la gente sa e mormora, con tutti i problemi, i pregi ed i difetti dei tanti e simili luoghi del mondo.

    Il tradimento è spesso quello di tipo carnale, vuoi per abbandono, vuoi per noia, per vizio o anche per scelte meditate e pianificate: forse è proprio dal tradire, che è un fatto ancestrale, biblico, che l’uomo ha poi imparato a compiere azioni fraudolente e a venir meno nel rispetto di un patto.

    I racconti sono stati raccolti in luoghi e momenti diversi, sono tratti dai pettegolezzi, ricordi o dalle confidenze di paesane, vecchie signore di un’epoca passata per le quali certi valori non avrebbero mai dovuto essere violati. Nessun riferimento è rivolto a persone specifiche o a fatti accaduti o riferiti nella loro interezza, i nomi sono fittizi, casuali. Chi scrive ha reinventato, rimpastato, rimescolato ciò che ha ascoltato o letto negli occhi di gente semplice.

    Un grazie ai miei venticinque lettori.

    Gaetano Panariello

    Rosa Cardone: chi la fa l’aspetti!

    La vita di Rosa Cardone era arrivata ad un bivio. La disperazione era tale che, man mano che i giorni trascorrevano, sempre più spesso pensava di farla finita. Ad appena trentacinque anni, Rosa poteva dire di aver provato tutte le sfortune di questo mondo. A causa di una epidemia, a dodici anni, aveva perso tutti; raccolta e allevata da una famiglia benestante, aveva subito angherie e molestie da tutti. Il suo fidanzato aveva perso la vita in un incidente sul lavoro e lei era rimasta sola, ma talmente sola da non saper con chi scambiare una parola. Possedeva un vestito, l’unico, un paio di scarpe, un sacchettino, in cui aveva riposto pochi indumenti personali ed una corona dalla quale non si separava mai. Rosa, quando aveva ancora una famiglia, aveva frequentato, con passione e diligenza, le scuole elementari ed aveva sempre avuto una passione: leggere; era bravissima nelle faccende di casa ed in cucina era imbattibile. Chi la incontrava non poteva fare a meno di apprezzarne le doti umane, la simpatia ed un certo modo di fare che affascinava, oltre ad una grande discrezione. Rosa, a sua volta, era convinta che una persona con le sue qualità non poteva non arrivare al successo e raggiungere posizioni sociali di tutta tranquillità.

    Quella mattina aveva deciso di allontanarsi e sfuggire a quell’ambiente e a quel territorio che non l’avevano mai favorita. Si alzò presto, raccolse le sue misere cose, si preparò e si allontanò senza salutare nessuno. Si avviò attraverso il bosco che era poco distante da casa sua, che lei ben conosceva e, dopo alcune ore, si ritrovò su di una strada in terra battuta che le consentiva di camminare agevolmente. Verso le tredici sedette su una pietra e, mentre guardava il paesaggio, consumò un poco di pane che si era portata appresso, quindi riprese a camminare. L’inverno era alle porte e il buio la raggiunse rapidamente. Non

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