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Solenopsis
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E-book69 pagine49 minuti

Solenopsis

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Info su questo ebook

Nariman è una Mirmicida appartenente alla colonia desertica Solenopsis, governata dalla austera Regina Ece.
Ogni Mirmicida svolge uno specifico ruolo nella colonia, poiché già alla nascita, il proprio destino lavorativo è impresso sul corpo di ognuno con un codice.
Nariman invece, presenta sul dorso una spirale indecifrabile che non le conferisce alcuna mansione e viene per questo ritenuta dannosa per la comunità ed espulsa.
Riuscirà Nariman nel suo viaggio a trovare la propria identità?
LinguaItaliano
Data di uscita31 mar 2023
ISBN9788868274757
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    Anteprima del libro

    Solenopsis - Ilaria Baldanzi

    Solenopsis

    Capitolo I

    La regina Ece e la sua colonia

    «Nariman!»

    … silenzio.

    «Nariman disgraziata dove sei?!»

    … silenzio.

    «… stupida, insulsa, operaia… non c’è da fidarsi di lei» borbottò la regina Ece in preda all’ansia; le uova si stavano schiudendo e Nariman, che temporaneamente aveva il ruolo di nutrice addetta alla cura delle larve, non era al suo posto di lavoro. La regina suonò il campanello che portava sempre con sé per radunare le operaie: «Nariman! Ti caccerò via dalla nostra società un giorno di questi!»

    Al suono del campanello, si presentarono al cospetto della signora le dieci operaie che si trovavano nelle stanze adiacenti alla Camera della Nascita.

    «Ebbene, lasciate in sospeso le vostre faccende e dedicatevi alle larve» ordinò con fare rassegnato la regina Ece.

    «Ma… nostra signora… Nariman dovrebbe ess…»

    «Silenzio! Non voglio sentir nominare quella disfattista. Stasera ci sarà l’investitura della nuova nutrice e Nariman verrà definitivamente cacciata da Solenopsis». Con queste parole, la regina uscì dalla stanza lasciando le operaie al loro nuovo compito, in un’atmosfera decisamente sospesa….

    La regina Ece aveva fondato la sua colonia di Mirmicidi, denominata Solenopsis, in una zona desertica del pianeta Antillia, frequentata soltanto da pochi coraggiosi soldati provenienti da altre colonie. Solenopsis era un enorme castello di sabbia cementificata: al piano più alto si trovavano le stanze regali e gli uffici di coordinamento, al piano centrale c’era la sala comune, da cui si dipartivano centinaia di corridoi che portavano alle camere degli abitanti, alcune comunicanti tra loro tramite passaggi segreti conosciuti soltanto da pochissimi Mirmicidi; al piano terra si trovavano le aule per la formazione dei più piccoli e la cucina, mentre nei sotterranei c’erano i laboratori scientifici e la biblioteca. Tutta la colonia abitava dunque nel castello. Il castello era protetto all’esterno da possenti mura costantemente sorvegliate dalla squadra militare e, visto da fuori, aveva un elegante ma austero aspetto.

    I Mirmicidi erano creature simili a formiche volanti le cui caratteristiche fisiche variavano a seconda del ruolo per cui nascevano: c’erano le operaie, piccole e agili, che si occupavano di svariate mansioni all’interno della comunità; le cuoche, solitamente bassotte e di forme più rotonde; i soldati, il cui ruolo era garantire la difesa del territorio, ma si occupavano anche della conquista di nuovi orizzonti, avevano il corpo ricoperto da una corazza naturale più spessa rispetto agli altri Mirmicidi e la testa protetta da un elmo naturale; gli scienziati, che si occupavano dello sviluppo architettonico, ingegneristico e scientifico della colonia per renderla sempre più efficiente e innovativa, con un corpicino esile e gli occhi azzurri che li contraddistinguevano; insegnanti e levatrici, contraddistinti da zampe rosse, che si occupavano della corretta crescita delle larve fino all’anno dell’investitura ufficiale nei rispettivi ruoli; i coordinatori, che si occupavano della gestione delle operaie smistandole tra varie mansioni, avevano grandi ali blu; i maschi fertili, il cui ruolo era quello di accoppiarsi con le regine, erano tra i più grossi, come anche le regine, le quali, a differenza di tutti gli altri Mirmicidi, nascevano fornite di un terzo occhio dietro la nuca, che serviva loro per stare in guardia dai nemici. Di colori diversi in base alla zona in cui veniva fondata la colonia, il corpo di un Mirmicida poteva essere di colori caldi, se questo nasceva in una colonia di una zona desertica, oppure sulle tonalità del verde, se la colonia si trovava in un territorio ricco di vegetazione, altrimenti bianco, se risiedevano tra i freddi ghiacci polari. La comunità fondata da Ece, trovandosi nel deserto, era quindi costituita da Mirmicidi per lo più ambrati. In situazioni di allarme, i Mirmicidi comunicavano tra loro mediante l’uso dei feromoni, sostanze chimiche rilasciate da ghiandole sulle antenne che servivano ad avvertire gli altri compagni, tracciare un percorso, chiedere aiuto. Potevano inoltre volare, grazie a delle enormi ali dorate, camminare su due oppure sei zampe.

    La regina Ece era alta, aveva un torace voluminoso, due occhi verdi davanti e il terzo occhio rosso dietro la nuca; a differenza degli altri aveva due protuberanze sul dorso dovute alla perdita delle ali. Per la fondazione della colonia, la regina si era accoppiata

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