Il rumore della neve

Di Salvatore Gialdino

Un ragazzo di soli 23 anni che ha vissuto ciò che noi non siamo capaci neanche di immaginare, steso su un letto di ospedale, privato della sua gioventù, privato del suo futuro, privato di una parte del suo corpo ma in grado per una forza d'altruismo per una capacità immensa d'amare di pensare alla sua piccola donna, al modo per poterle risparmiare quello strazio"

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 14 apr 2023
• ISBN: 9791221466591

Anteprima del libro

Inno della Guardia alla frontiera

Noi siamo la Guardia alla frontiera

siam vecchi lupi del Settore.

Abbiam posto una bandiera

ove resistere o morir

se il nemico muove guerra,

o minaccia la nostra terra,

con un grido di valore

noi cantiamo tutti in cor

frontiera,

frontiera!

Cosa importa se si muore,

Il nostro grido è di valore

e il nemico arresterà.

Quando si tratta di scattare,

noi della Guardia siamo i primi.

Con gran valore sappiamo andare,

con gran valore oltre i confini.

Cosa importa della neve

freddo e ghiaccio ce ne freghiamo

e se passa la tormenta

noi cantiamo tutti in cor!

frontiera,

frontiera!

Cosa importa se si muore,

il nostro grido è di valore

il nemico arresterà.

Dedicato al ragazzo del 1916 e alla sua sposa,

che mi hanno permesso di raccontarvi la loro storia.

Premessa

Sono nato in un piccolo borgo.

In questo piccolo borgo ci sono sei chiese e un monastero, il monastero di Colloreto. Sì, proprio quello fondato dal beato Bernardo da Rogliano di ritorno da Loreto, nel 1546, e dedicato alla vergine di Loreto (da dove deriva il nome Colle Loreto); siccome oggi è un rudere ma tra qualche anno diventerà la porta di un cammino religioso all’interno del Parco (io sono sempre molto ottimista verso le intelligenze future), non contiamolo. Ci sono anche due fontane nel nostro piccolo borgo, una risalente al 1590 e l’altra al 1604, e sono davvero belle, ma pochi sanno che sono davvero belle.

In questo borgo tutti pensano che non sia successo mai niente, invece in questo borgo sono successe tante storie, alcune belle e altre brutte.

Io oggi voglio raccontarvi una storia bella.

Le storie belle non sono belle perché tutto va bene, perché nessuno ha sofferto, perché tutti erano felici e avevano un sacco di soldi, le storie belle sono tali perché alla divisione si è contrapposta l’unione, perché la sofferenza è stata lenita dall’amore e perché a una metà è stata unita l’altra metà.

Questa storia racconta di una donna che oggi non c’è più, ma che c’è stata per oltre centodue anni.

Una donna sempre presente nella vita dei propri cari, sempre disponibile con i figli e i nipoti, con i parenti e gli amici. Una donna che ti ritrovavi vicino sempre, nel bene come nel