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Vincenzo Sellaro e i Figli d'Italia in America: La vita straordinaria del medico siciliano che unì gli italoamericani
Vincenzo Sellaro e i Figli d'Italia in America: La vita straordinaria del medico siciliano che unì gli italoamericani
Vincenzo Sellaro e i Figli d'Italia in America: La vita straordinaria del medico siciliano che unì gli italoamericani
E-book68 pagine41 minuti

Vincenzo Sellaro e i Figli d'Italia in America: La vita straordinaria del medico siciliano che unì gli italoamericani

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Info su questo ebook

In questo libro si ripercorre la vita e le imprese di Vincenzo Sellaro, dalla sua nascita a Polizzi Generosa, borgo rupestre nella provincia di Palermo, fino alla sua emigrazione negli Stati Uniti e alla fondazione dei Figli d’Italia in America.
Il medico siciliano Vincenzo Sellaro ha dedicato la sua vita a migliorare le condizioni dei suoi compatrioti emigrati in America. Fondatore, nel 1905, dei Figli d'Italia, organizzazione successivamente conosciuta come Ordine dei Figli d’Italia in America, poi Order Sons of Italy in America (OSIA) ed oggi Order Sons and Daughters of Italy in America (OSDIA), Sellaro ha svolto un ruolo importante nel supportare gli italiani che si trasferivano negli Stati Uniti all'inizio del XX secolo.
Ciò che è iniziato come una grande fratellanza per fornire sostegno ai nuovi arrivati italiani, è oggi diventata un'istituzione sociale, patriottica e caritatevole per i cittadini americani di discendenza italiana, dedicata a preservare la cultura italiana negli Stati Uniti.
La storia di Vincenzo Sellaro e della sua organizzazione è un esempio di come una sola persona può fare la differenza nella vita di migliaia di persone e nell'evoluzione di una comunità. La sua eredità, infatti, continua a vivere oggi attraverso l'organizzazione che ha fondato, e attraverso la comunità italoamericana che continua ad onorare il suo nome e la sua memoria.
LinguaItaliano
Data di uscita7 apr 2023
ISBN9791222094182
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    Anteprima del libro

    Vincenzo Sellaro e i Figli d'Italia in America - Carmelo Cutuli

    1

    La migrazione italiana negli Stati Uniti d'America all'inizio del XX secolo

    La migrazione transoceanica nella seconda metà del diciannovesimo secolo creò un insediamento etnico distintivo nella società americana.

    A partire dagli anni '70 del 1800, più di due milioni e ottocentomila emigranti arrivarono negli Stati Uniti, con il novanta per cento proveniente dall'Europa del Nord. Questo fenomeno migratorio divenne di massa negli Stati Uniti. Tuttavia, alla fine del secolo, la situazione cambiò quando i successivi nove milioni di emigranti che arrivarono ad Ellis Island intorno al 1900 provenivano dall'Europa del Sud.

    Gli italiani erano considerati una popolazione molto impoverita, analfabeta, irregolare e disorganizzata, soprattutto in confronto ai migranti provenienti da altre parti d'Europa. Questa era la percezione prevalente, rafforzata da un quadro istituzionale e sociale che vedeva forti contrasti tra coloro che vedevano gli emigrati come fonte di crescita economica e coloro che li respingevano regolarmente, ritardando il loro arrivo ad Ellis Island e selezionando quelli che cercavano di entrare nel paese.

    Il governo degli Stati Uniti emanò l'Emergency Quota Act, una serie di leggi di emergenza mirate a contenere questa massiccia emigrazione, riducendo drasticamente il numero di emigrati, in particolare quelli provenienti dall'Europa del Sud ed Est, e favorendo invece quelli del Nord Europa. Queste leggi ridussero l'arrivo annuale di emigrati italiani a poche migliaia.

    Nonostante il loro ruolo critico nell'espansione dell'economia statunitense, i nuovi emigrati affrontarono una grave discriminazione razziale. Molti di loro furono internati durante la Seconda Guerra Mondiale e le scuole e i giornali italiani furono chiusi.

    Negli anni '60 del 1900, le nuove leggi sull’emigrazione negli Stati Uniti eliminarono le quote di paese d'origine, e l’emigrazione italiana riprese, seppur a un ritmo più lento rispetto all'inizio del secolo, fino a ridursi a poche migliaia di unità negli anni '80. Di fatto, la comunità italiana non si integrò completamente con il resto della popolazione americana fino alla fine del ventesimo

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