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Storia filosofica dei secoli futuri
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E-book41 pagine31 minuti

Storia filosofica dei secoli futuri

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Racconti dal futuro
La Storia filosofica - scritta tra l’armistizio di Villafranca e la partenza da Quarto - apparve per la prima volta nel gennaio 1860 nella Strenna dell’Uomo di Pietra, testata umoristica milanese di spicco a cui Nievo collaborava con il titolo completo di: Storia filosofica dei secoli futuri fino all’anno 2222 ovvero fino alla vigilia in circa della fine del mondo. L’opera è un piccolo capolavoro e da modo allo scrittore di sperimentare il registro della fantascienza letteraria, genere in cui si cimenteranno anche altri importanti autori, quali Italo Calvino e Dino Buzzati.
Al racconto, lo scrittore, con linguaggio vivace e con punte sarcastiche, affida le sue previsioni, a volte davvero inquietanti, sulle sorti dell’umanità dal 1860 al 2222.
Ma con quale artificio Nievo riesce a raccontare il futuro? L’autore immagina che, attraverso un esperimento, Ferdinando de’ Nicolosi, filosofo chimico vivente e scrivente nell’anno 1859 riesca a produrre ‹‹due pagine di un nero lucente e perfettissimo ›› sulle quali, seguitando l’esperimento, appaiono dapprima delle parole poi tutta una storia, scritta a ritroso da un secondo personaggio, Vincenzo Bernardi di Gorgonzola, vivente e scrivente nell’anno 2222.
Nella storia si prevedono una serie di avvenimenti quali ‹‹ L’unificazione dell’Italia, la nascita dell’Unione Europea, la laicizzazione della cultura, lo scoppio delle guerre mondiali, l’invenzione dei robot, la diffusione dei narcotici...e un profondo senso di noia che un mondo perfetto – per una umanità che perfetta non è e mai lo sarà – non può che portare con sé››.
La visione dello scrittore sul futuro, pur in un’ottica progressista dove scienza, tecnica e industria sono in equilibrio, oscilla tra l’ottimismo per il “nuovo” e un certo pessimismo legato alla natura umana concludendo che ‹‹l’umanità può distruggersi tanto negando quanto entrando con troppa fiducia nello spirito tecnico-scientifico››.
LinguaItaliano
Data di uscita7 mar 2019
ISBN9788833260501
Storia filosofica dei secoli futuri

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    Storia filosofica dei secoli futuri - Ippolito Nievo

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    Ippolito Nievo

    Storia filosofica dei secoli futuri

     1860

    Distopie

    KKIEN Publishing International

    info@kkienpublishing.it

    www.kkienpublishing.it

    Edizione originale: 1860

    Prima edizione digitale: 2019

    ISBN 9788833260501

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    Table Of Contents

    Introduzione

    Dalla pace di Zurigo alla pace di Lubiana

    Dalla pace di Lubiana alla federazione di Varsavia (1960)

    Dalla federazione di Varsavia alla rivoluzione dei contadini (2030)

    Creazione e moltiplicazione degli omuncoli (2066-2140)

    Dal 2180 al 2222, o il periodo dell'apatia

    Epilogo

    Introduzione

    La scienza delle analogie ha donato alla terra l’America ed al cielo i pianeti di Leverrier. Essa somiglia a quelle donne, nate per regnare nei balli e nei teatri, di cui ognuno contesta la bellezza, salvo poi a caderne innamorati alla prima occasione. Eterna e sempre giovane erede di Platone, essa batte colle ali dipinte di iride gli ultimi confini dello scibile umano, mentre la scienza sperimentale, tabaccona contemporanea di Galileo, incespica ad onta de’ suoi occhiali nei ciottoli della strada postale. Onore a chi se lo merita.

    Io ho osservato che i giardinieri, procurando alle piante una vicenda artificiale e prematura di stagioni, ottengono delle fioriture anticipate. Le rose sbocciate nel calor della serra a mezzo l’inverno raccontano coi loro profumi alle sorelline, addormentate ancora, la storia d’un anno che per queste è ancor da venire. Non è poca pazienza la mia l’aver osservato codesto. Chi si cura ormai delle rose nell’anno di Palestro e di Solferino? Ma è ben più maraviglioso che ne ricavassi le deduzioni che ne ricavai.

    Su per su gli uomini somigliano alle piante, e le piante agli uomini. Tutti siamo parenti nell’atto creativo universale e nella materia del lavoro. Perché non si potranno ottenere anche nel processo del pensiero umano delle fioriture anticipate? Che la filosofia e la chimica siano venute al mondo proprio per nulla? Io non ho mai creduto una tale bestialità. Mi consultai con Liebig, con Schelling, con Cagliostro e col professor

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