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Vivere ed Amare
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E-book130 pagine1 ora

Vivere ed Amare

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Info su questo ebook

Per Jules Grossmann la capacità di amare non è un modo di agire, ma di essere - essa significa affrontare se stessi ai livelli più profondi, il che permette di scoprire, nelle parole di Rilke, che forse tutti i draghi che esistono nelle nostre vite sono solo principesse che stanno aspettando di vederci agire, almeno una volta, con bellezza e coraggio e che tutto ciò che ci minaccia è, nella sua profonda essenza, qualcosa di indifeso che vuole il nostro amore.
LinguaItaliano
Data di uscita1 mar 2017
ISBN9788871835327
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    Anteprima del libro

    Vivere ed Amare - JULES GROSSMAN

    Collana:

    TRANSPERSONALE

    2

    INDICE

    Introduzione

    Prefazione

    1    Principi Generali

    •  La responsabilità delle proprie emozioni

    •  Accettare chi si è

    •  Il perdono

    •  Pensiero positivo e negatività

    •  Imparare ad imparare

    •  Imparare dagli altri: Rispecchiarsi

    •  La trasformazione

    2    Esperienze

    •  Meditazione e mantra

    •  Dirigere le intenzioni

    •  Il lavoro con il corpo

    •  Respiro della medusa

    •  Grounding

    •  Il rispecchiarsi ed il risentimento

    3    Condivisione

    •  Messaggi del corpo e disposizione interiore

    •  Ascoltare il corpo

    •  Il punto di vista olistico

    •  Impotenza e indipendenza

    •  Sessualità e cultura

    •  Non giudicare se stessi

    •  Il qui e l’ora

    •  La paura dell’io e la nostra verità più profonda

    •  L’io ed il processo di cambiamento

    •  L’io e le aspettative

    Appendice: Psicoterapia Olistica

    •  La formazione accademica e professionale

    •  La Psicologia Umanistica in America

    •  La scoperta del corpo

    •  L’opera di Ola Raknes

    •  L’impegno sociale

    •  Il concetto di energia

    •  Il pensiero olistico

    •  L’espansione della coscienza

    •  L’unità corpo–mente

    •  Il metodo della visualizzazione

    •  Il seminario Vivere e Morire

    •  La necessità di esplorare i propri sentimenti

    •  La disponibilità al cambiamento

    Dedicato a tutti coloro che sono alla ricerca di un modo di vivere più amorevole e gioioso. Che possano trovare in queste pagine ispirazione ed un compagno di percorso

    RINGRAZIAMENTI

    Vorrei ringraziare coloro i quali hanno reso vivo questo libro con i loro contributi amorevoli:

    Tutte le persone che hanno partecipato a questi seminari, dalle quali Jules ha imparato ed alle quali ha dato con gioia. Con la reciproca stima, rispetto e disponibilità ad aprire i cuori e le menti si è creato uno spirito dinamico di collaborazione.

    I componenti del gruppo che con amore e dedizione ha lavorato per organizzare e creare questo libro: Allaman Allamani, Maria Balzola, Nicoletta Cinotti, Marco Croci, Mirella Guglielmoni, Daniela Pittaluga, Arturo Sica, Maria Antonia Spagnolli, Maria Weber. Lidia Sablone e Carol Hendrickson che con grande cura e sensibilità hanno lavorato alla trascrizione dei nastri. Laura Aimerito, che ha rivisto la traduzione. Gemma Martino per aver letto il manoscritto ed aver suggerito cambiamenti importanti. Sandro Spinsanti e Luciano Marchino per suggerimenti e aiuto nel portare avanti il libro. Piera Sacchi che ha scelto i termini italiani più adatti a comunicare lo spirito dietro le parole; ha corretto e ricorretto il materiale, ne ha curato la redazione apportando tutte le modifiche necessarie al testo finale e ha contribuito enormemente alla nascita di questo libro. Ringrazio, infine la Redazione della rivista Riza Psicosomatica, per averci permesso di pubblicare l’ intervista a Jules.

    INTRODUZIONE

    Quando arrivammo in Italia Jules ed io ci trovavamo nel pieno della nostra trasformazione personale. Dopo anni di psicoanalisi freudiana e psicologia tradizionale, avevamo scoperto un modo completamente nuovo di vivere il cambiamento, proveniente direttamente dalla nostra esperienza del corpo e dal nostro maestro interiore o Sé superiore. Sperimentavamo una unità corpo—mente—spirito che veramente conduceva ad una nuova libertà. Ci sentivamo più forti e la nostra visione della vita, della morte, dell’amore, di tutto, era diventata più ampia. Nel 1978 Jules fu invitato in Italia a praticare questo nuovo approccio insieme a psicologi, psichiatri e terapeuti per il suo anno sabatico, e tutti decidemmo di andare: io, i nostri figli e Jules. Così partimmo. Prima di ciò Jules aveva già cominciato ad insegnare all’università secondo delle nuove direttrici. Aveva avviato un corso che aveva chiamato somatopsichico ed un’altro sull’esperienza della morte e del morire particolarmente seguito dagli studenti, che dicevano di considerarlo uno dei corsi più interessanti, prolifici e soddisfacenti a cui avessero mai assistito. (La madre di Jules stava morendo di cancro).

    Con il passare dei mesi, Jules ed io ci innamorammo dell’Italia mentre del nostro lavoro ci eravamo già innamorati, ed un anno tirò l’altro. Quando Jules fu chiamato a rientrare all’Università, stava godendosi la libertà ed il lavoro, così rimandò il rientro di un altro anno, anche se questo significò rinunciare ad una buona parte delle nostre entrate. Non avemmo nessun rimpianto. Era una nostra scelta. Con questo voglio sottolineare che se viviamo esperienze che amiamo, non abbiamo rimpianti. Se facciamo il contrario, ne abbiamo o possiamo averne. Per contrario intendo fare ciò che non ci piace, giorno dopo giorno, in nome della cosiddetta sicurezza o del futuro. Questo non è vivere il processo o apprezzare la qualità della vita, la quotidianità di una vita amata piena di significato e per la quale valga la pena di sopportare del dolore e di fare degli sforzi. Così i seminari di Jules erano tutti sull’amore e sull’importanza di vivere il processo fino in fondo.

    Tramite i concetti ed i movimenti della bioenergetica, veniva liberata dai condizionamenti del passato una nuova energia che riceveva orientamento dalle nuove convinzioni, dalla riflessione e dalla consultazione con il sé interiore.

    Eravamo focalizzati sulla positività. L’apprendimento era influenzato da una relazione personale con Dio, con una più alta intelligenza, una più alta coscienza, la natura, o comunque la si voglia chiamare. Non avevamo obiettivi o idee di adattamento, di essere normali, o di risolvere problemi, ma eravamo piuttosto interessati alla nostra energia interiore, ad un raggio di sole, alla pioggia o a qualsiasi cosa volesse essere espressa o focalizzata su obbiettivi positivi per noi stessi e per gli altri. Né il sacrificio né il martirio erano visti come l’ideale, né il dare ed il ricevere come alternativi, ma come elementi di un processo unitario. Per noi dare significava non solo dare agli altri, ma anche a noi stessi.

    Il nostro lavoro era di dare, di amare, di lasciar andare la tendenza a lamentarci degli altri ed acconsentire a ricevere, di ascoltare il nostro sé interiore (superiore ed inferiore) e gli altri con il cuore, la testa, l’intuizione, rispettando le differenze, rimuovendo le barriere che ci impedivano di vivere la vita con soddisfazione, con amore, e con gioia.

    Lavorare con i concetti ed i movimenti della bioenergetica significava sentirsi più vivi sotto tutti gli aspetti. Usare il suono, e i mantra serviva ad aprirci al nostro sé interiore. Dando a noi stessi ed agli altri il beneficio del dubbio spostavamo l’attenzione dalla parte critica di noi stessi, per portarla sull’intenzionalità positiva. Scoprivamo le radici del nostro malessere: i vecchi modelli, i comportamenti che ci limitavano e che erano modi illusori di vedere noi stessi e gli altri.

    È mio grande piacere condividere questa esperienza con voi. Per alcuni sarà una cosa nuova, per altri una conferma, per altri ancora troppo bello per essere vero. Penso che l’energia dell’amore ci attraverserà ed aprirà nuovi orizzonti alle nostre menti ed ai nostri cuori e ci condurrà in una direzione positiva. Vi prego di farmi sapere le vostre reazioni, domande, richieste.

    Con amore,

    TEDDI GROSSMAN

    PREFAZIONE

    Alla fine del 1982 Jules cominciò a manifestare l’intenzione di smettere di fare gruppi e di volersi dedicare, fra le altre cose, a raccogliere il materiale dei vari seminari in un libro che da tempo più persone gli sollecitavano. Con il consenso dei partecipanti aveva registrato i suoi seminari: quelle registrazioni avrebbero costituito il materiale base del suo libro.

    Fu lui stesso nei primi mesi del 1983 a impostare il primo lavoro di editing mentre iniziava ad accomiatarsi da tutti, concludendo le sue sedute individuali e salutando, con un ultimo gruppo, tutti coloro che lo avevano seguito negli anni precedenti.

    Quando nel luglio successivo la notizia della sua morte ci raggiunse capimmo che il suo saluto era stato più definitivo di quanto lui stesso avesse pensato.

    Rimase in un gruppo di persone che gli erano state legate il desiderio di offrire ad altri una testimonianza del suo lavoro. Ci sembrò naturale che il progetto del libro dovesse continuare. Così in un piccolo gruppo, insieme a Teddi, la moglie e compagna di Jules, prendemmo in mano il materiale che consisteva nella registrazione dei seminari tenuti in tre anni circa di lavoro sui temi della vita, della morte, dell’amore, della sessualità, del potere e della trasformazione.

    Impiegammo molto tempo a confrontarci e a meditare per trovare una strada che ci sembrasse giusta ed efficace e alla fine decidemmo di iniziare dal materiale del seminario: Vivere e Amare perché ci sembrava contenesse gli elementi più significativi del percorso da lui proposto e vissuto.

    Il materiale pubblicato è frutto di un

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