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Sam: Eye Candy Ink, #3
Sam: Eye Candy Ink, #3
Sam: Eye Candy Ink, #3
E-book96 pagine1 ora

Sam: Eye Candy Ink, #3

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Info su questo ebook

Lei vuole un vero uomo.

Sam Kavan è stata cresciuta dal padre e da due fratelli, e si è sempre sentita più a suo agio con i maschi. Dopo una lunga serie di appuntamenti fallimentari, è a un passo dal gettare la spugna con l'altro sesso. Non ha nessuna voglia di uscire con ragazzi che le inviano la foto dei loro uccelli o le scrivono a mezzanotte solo per fare sesso.

Lui è determinato a farla sua.

Maxwell sa cosa vuole dalla vita. Ha una carriera di successo come ristoratore e ora vorrebbe qualcuno con cui mettere radici. Quando incontra Sam, gli basta un'occhiata per capire che ha trovato la donna dei suoi sogni.

È possibile che Sam sia la sua anima gemella?

LinguaItaliano
EditoreShaw Hart
Data di uscita23 ott 2023
ISBN9798223246770
Sam: Eye Candy Ink, #3

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    Anteprima del libro

    Sam - Shaw Hart

    UNO

    Sam

    PERCHÉ GLI UOMINI sono tutti degli idioti?

    No, dico davvero. È una domanda seria. Sono dieci minuti che cerco di mandare via l’ultimo cliente di Nico, ma lui è ancora appoggiato al banco dell’ingresso a blaterare di Dio solo sa cosa. Ho smesso di ascoltarlo quando ha detto che sono carina.

    Ha già pagato, pertanto non ha alcun motivo di essere ancora qui e, se si scomodasse a prestare attenzione a qualcun altro, oltre che a sè stesso, avrebbe notato che non sono interessata.

    Allora, gli faccio: ‘Liam, frate’, non puoi avere una Green Rover perché l’ho già ordinata io.

    Mi guarda come se dovessi trovare il suo amico Liam ridicolo quanto lui, e io mi limito a fissarlo con aria assente. Vattene, gli urlo nella mia testa, ma lui ignora la mia espressione di evidente disinteresse e continua.

    Conosco questo tipo di uomini e già immagino quello che succederebbe se andassi da lui. Avrebbe un appartamento piccolo con una camera da letto disseminata di calzini e mutande sporchi, e che puzza di birra; alle pareti ci sarebbero almeno due poster di donne seminude stese su qualche macchina e le lenzuola del letto disfatto potrebbero non essere mai state lavate.

    Verrebbe in meno di venti minuti lasciandomi insoddisfatta, poi farei finta di essermi divertita per andarmene il prima possibile. Dopo un paio di giorni, verso mezzanotte, mi arriverebbe un messaggio con una foto del suo cazzo e un invito ad andare a casa sua per sedermici sopra, che io ignorerei nella speranza di non incontrarlo mai più nemmeno per caso.

    I miei ultimi appuntamenti devono avermi fatto diventare leggermente cinica.

    È che sono stanca di ragazzini che fanno finta di essere uomini. Ragazzini che non hanno la minima idea di cosa vogliono o di chi sono, figurarsi se sanno come trattare una donna. Questo tizio che continua a blaterare di cose che non mi interessano?

    È decisamente un ragazzino.

    Sospiro rumorosamente e il tizio che aspetta sulla sedia vicino alla porta scoppia a ridere. È arrivato da qualche minuto, ma non sono riuscita a capire per chi è venuto, perché non riesco a liberarmi di Chad, qui.

    Quel tizio? Lui sì che è un uomo. È attraente, sulla trentina, con i capelli nerissimi e gli occhi di un verde brillante. E sembra anche in forma. Porta un paio di stivali piuttosto pesanti e una camicia bianca infilata nei jeans blu scuro con le maniche arrotolate. E mi sembra di intravedere un tatuaggio sull’avambraccio, ma non vorrei fissarlo troppo a lungo e così distolgo lo sguardo.

    Non voglio che si faccia un’idea sbagliata. I miei fratelli mi hanno insegnato già da piccola il modo migliore per sbarazzarmi dei ragazzi: ignorarli o, se non funziona, dire loro di sparire. Molti ti prendono per stronza se dici loro chiaro e tondo che non sei interessata, ma sono gli stessi che non sanno leggere il linguaggio del corpo e quindi, ovviamente, devi ribadirglielo a voce.

    Sono cresciuta a Buffalo, New York, con mio padre e i miei due fratelli maggiori. Mia madre è morta di cancro quando avevo cinque anni. È stata dura, ma almeno ho potuto passare un po’ di tempo con lei. Papà e i miei fratelli hanno fatto del loro meglio per riempire il vuoto lasciato da lei nella nostra famiglia, e gli vorrò sempre bene per questo.

    Mio padre era un pugile prima di avere figli. Quando siamo arrivati noi ha smesso e ha iniziato ad allenare altri ragazzi. Ha una palestra nel centro di Buffalo e ricordo che passavo la maggior parte del tempo ad aiutarlo.

    Pensavo che almeno uno dei miei fratelli sarebbe diventato un pugile, ma hanno scelto strade diverse: Miles, il maggiore, è diventato un agente di polizia, mentre Abe è un vigile del fuoco.

    Venire cresciuta da tre uomini è stato interessante, anche se sono stati decisamente iperprotettivi. Mi hanno sostenuto quando ho detto loro che volevo diventare body piercer, forse perché avrei avuto molti aghi da usare come armi in caso di necessità. All’inizio volevo fare la tatuatrice, ma non sono brava a disegnare; poi un giorno sono capitata nello studio di tatuaggi della mia zona, ho scoperto il mondo dei piercing e me ne sono innamorata.

    Quando ho detto loro che mi sarei trasferita a Pittsburgh, invece, non sono stati altrettanto felici. Hanno fatto mille storie, nemmeno fosse la fine del mondo. Alla fine, ho dovuto promettere loro di chiamare ogni settimana e di andare a trovarli almeno una volta al mese. Si sono rilassati solo dopo aver conosciuto i ragazzi dell’Eye Candy Ink e aver visto che avevo trovato un gruppo di persone che mi avrebbe amato e protetto come una famiglia.

    Io e Atlas ci siamo conosciuti durante il colloquio con Zeke e siamo diventati amici esplorando insieme la città. È un ragazzo così dolce che è stato difficile non volergli bene. Mischa si univa spesso a noi e anche lui è un tesoro. A volte ti fa impazzire con le sue buffonate, ma in realtà è un cucciolone. Nico e Zeke sono più grandi di noi e tatuano da oltre dieci anni. Sono entrambi dei maestri e adoro guardarli lavorare, anche se Zeke ormai lo fa raramente. Nico spesso mi lascia assistere alle sue sedute e non gli dispiace se sfoglio i blocchi con i suoi disegni. Ha un talento enorme e avrebbe potuto tranquillamente sfondare come pittore, ma la sua passione sono i tatuaggi.

    Torno a guardare l’uomo seduto e vedo che mi sta ancora guardando. Un piccolo sorriso gli increspa le labbra. Potrebbe essere qui per Nico, ma non sapevo avesse ancora un cliente stasera.

    Non mi dispiacerebbe assistere alla sua seduta, penso mentre i miei occhi si

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