Finestre

Di Stefano Baldinu

“Le finestre a volte non hanno imposte, si aprono su orizzonti ben più larghi di quelli reali” così affermava il grande scrittore Antonio Tabucchi. La silloge “Finestre” rappresenta, appunto, un aprirsi, spalancarsi su orizzonti che non sono solo quelli della realtà che ci circonda, ma anche, e soprattutto, quelli che ognuno ha dentro di sé.

In questi trentacinque testi suddivisi nelle due sezioni “Occhiate” e “Testamenti” Stefano Baldinu ha voluto condividere un nuovo, intimo percorso di esplorazione, ponendosi in ascolto, forse come mai prima di adesso, di se stesso e di ciò che lo circonda. Gli affetti più cari, la meraviglia delle piccole cose, il dramma della guerra, l’amore e la vita nelle storie di paese. Il risultato è una poesia da leggere, rileggere e meditare a “piccoli sorsi interrotti” come cantava Fabrizio De Andrè.

• Lingua: Italiano
• Editore: Le Mezzelane Casa Editrice
• Data di uscita: 20 nov 2023
• ISBN: 9791222474748

Anteprima del libro

Prefazione

In questi nuovi e suggestivi versi poetici Stefano Baldinu torna ai lettori con una silloge di impressioni, vicende, memorie ed astrazioni, incentrandosi sulla provvisorietà del vivere che, in sé, ha la coscienza del divenire, fino al momento del testamento e dell’ultimo pensiero, in cui non rimane che un nome e poco altro/ a balenare in cielo, in terra e in ogni luogo (Testamento).

La polarizzazione dei temi centrali nella silloge avviene attorno al tema delle finestre che, cornici dell’opera letteraria e motivo iconografico che ha attraversato la storia dell’arte, sono genesi di ispirazione e, nell’espressione dell’introspezione e dell’estroversione, oggetto di valorizzazione delle proprie funzioni polisemiche e delle proprie accezioni simboliche ed allegoriche. Infatti, l’interpretazione del concetto di finestra concerne sia la rappresentazione figurativa, sia le percezioni sensoriali umane, in quanto connotazione visiva, spirituale ed emotiva: è confine e ingresso, spazio intimo e mondo esterno, spazio limitato e infinito.

Entità reale e immaginaria, la finestra è, quindi, un’unione di contrari: è cesura, poiché sospensione tra il mondo interiore e la sfera della natura, ma è anche interlocutore dialogante tra la coscienza individuale e il creato. Nonostante sia, quindi, contatto tra due mondi, è anche la nostra geometria, forma così semplice che senza sforzo circoscrive la nostra vita immensa (Rainer Maria Rilke): la finestra, infatti, relazionata al preciso movimento degli occhi, può subire un restringimento prospettico, rendendo le percezioni umane mutevoli e proprie di ciascun osservatore.

In ambito artistico-letterario, la finestra conduce alla riflessione dei processi cognitivi ed emozionali, cingendo l’uomo nelle proprie stanze, e, perciò, nella propria intimità,