Primavere intorno al sole

Di Maurizio Tambone

Primavere intorno al sole è un viaggio in poesia, dove chi scrive inizia a dipingere parole che diventano colori da imprimere sulla tela della vita: amore e creazione, sole e terra, donna e uomo si fondono a narrare il cammino del perenne rinnovamento. La vita è un tumulto che si può descrivere ma non ordinare. Immagini, sentimenti, sensazioni che rivelano nuovi mondi, nuove dimensioni. Nelle composizioni parole e lettere affiorano spontaneamente, come una voce che risale, un bisogno ancestrale che si manifesta, un processo di catarsi. L’esistenza come metamorfosi nelle sue fasi temporali, dove la fine è essa stessa cambiamento e trasformazione negli elementi del nuovo divenire. Un unico flusso dove l’essere umano parte infinitesimale del cosmo è esso stesso materia e sostanza del Tutto (Unico respiro universale). Opera prima che si divide in tre sezioni: Vita, Amore, Sogno e percezione. La nota introduttiva è a cura dell’amico Poeta e scrittore Vincenzo Di Maro, professore in Varese.

• Lingua: Italiano
• Editore: Temperino Rosso Edizioni
• Data di uscita: 23 giu 2022
• ISBN: 9788855491549

Anteprima del libro

Prefazione

Gentile e curioso lettore, non capita spesso che un autore esordisca nella sua mezza età: non Ti appaia pertanto fuori luogo - nell'evocare il viaggio tra le pagine di Primavere intorno al sole - che si prenda qui spunto dal titolo di un altro libro, Il mondo come meditazione; sotto il quale anni fa furono editi, a cura di Massimo Bacigalupo, gli ultimi testi di un autore consacrato e ormai esemplare come Wallace Stevens.

Per quanto, infatti, gli stilemi dell'ineffabile vertigine stevensiana appaiano distanti dalla salda sobrietà delle pagine che oggi si presentano al Tuo giudizio, si può davvero dire che questa tardiva opera prima parta da un dato comune: quel mondo che cioè costituisce l'oggetto di riflessione di entrambi questi autori; del conclamato e surreale interprete del più straniante modernismo così come dell'appassionato neofita della Poesia: che ora - complice la prima, forzata pausa dell'era pandemica, come tiene lui stesso a precisare - ci conduce attraverso i profondi recessi del proprio animo.

E non senza qualche sorpresa: perché davvero, in questa nuova avventura che Tambone vive con trepidazione da iniziato, le quotidiane stanze degli affetti familiari non sono che la porta d'accesso al mistero del mondo. Per dirla con alcuni versi esemplari della silloge:

(...) come l'insetto nella goccia d'ambra,

io come il riposo nella stanza del sordo respiro,

sorrido in un universo parallelo ad occhi chiusi. (...)

Ed è davvero singolare come una poesia - Universo parallelo, da cui i versi sono tratti - parta da una occasione di riconoscibile, persino routinaria serenità famigliare. Presumibilmente concepito nel corso delle feste natalizie, il testo descrive la scena di un amorevole contatto: un figlio accosta il capo alla schiena della madre.

Ne deriva un inopinato viaggio