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Una giornata di gara nel nuoto artistico sincronizzato
Una giornata di gara nel nuoto artistico sincronizzato
Una giornata di gara nel nuoto artistico sincronizzato
E-book67 pagine50 minuti

Una giornata di gara nel nuoto artistico sincronizzato

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Info su questo ebook

Il racconto di una giornata di gara di nuoto artistico, vissuta dal punto di vista di tutti i partecipanti, che vi farà entrare in questo mondo con una prospettiva alternativa e divertente.

La soddisfazione di compiere uno sforzo fisico è nota ma farlo con un team rende tutto più bello. Il nuoto artistico è uno sport composto e non semplice, bisogna saper nuotare ma anche fare ginnastica, bisogna lavorare in autonomia ma anche in squadra, bisogna avere un certo senso artistico ma essere pratici.

Nuotare è la cosa più vicina al volare e quando si vola danzando si avverano i sogni.
LinguaItaliano
Data di uscita21 nov 2023
ISBN9791221465129
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    Anteprima del libro

    Una giornata di gara nel nuoto artistico sincronizzato - Maddalena La Face

    LA STORIA

    Da disciplina artistica a sport mondiale

    Chi ha ideato il nuoto sincronizzato? Quando e dove è nato?

    Benvenuti!

    Se siete curiosi di conoscere un po’ meglio questo giovane sport state leggendo il libro giusto.

    C’era una volta, tanto tanto tempo fa, uno scenografo dell’antica Roma che voleva stupire il suo pubblico con grandiose idee. Aveva già ottenuto grandi successi e ora stava creando uno dei primi spettacoli di guerra navale nel grande Colosseo. Non lo sapeva ancora ma avrebbe messo in scena una delle Naumachie che si sarebbe ricordata nei secoli! (le Naumachie, dal greco naus= nave, erano rappresentazioni sul tema delle battaglie navali). Ma gli servivano spunti per nuove attrazioni, quindi si recò alle terme per incontrare un suo amico soldato che aveva girato il mondo.

    Durante l’incontro gli raccontò i sui crucci e l’amico gli disse: "Ho visto spettacoli in tutto l’impero. Duelli dei gladiatori con combattimenti esagerati, scontri di caccia di animali selvatici pazzeschi... Ma gli spettacoli acquatici a cui ho assistito e di cui mi hanno raccontato sono ancora più folli! Hanno utilizzato laghi, modificandoli, e se non c’erano le pozze d’acqua necessarie le hanno scavate. Hanno allagato anfiteatri per mettere in scena le Naumachie. Sono stato fortunato a poter assistere a questi spettacoli perché è difficile che l’imperatore, colui decide quando e dove si possono fare, permetta di organizzarli. Sono eventi rari.

    La produzione di un’opera così grandiosa è veramente elaborata! A sentire quello che mi dici il Colosseo è già architettato per essere allagato e poter contenere le navi. Quindi non devi aver paura, sarà un successo. Darai al pubblico l’azione della battaglia! Se vuoi dei colpi di scena ci devo pensare… In quel momento, oltre la porta, passò una donna diretta ai bagni femminili e il soldato si illuminò e disse: Ammetto che l’unica cosa che è dispiaciuta agli spettatori è stata la mancanza della partecipazione femminile perché la presenza dell’acqua allontana le nostre donne… Se tu riuscissi a inserirle sarebbe sicuramente una sorpresa!"

    Lo scenografo uscì dalle terme entusiasta ed infatti ebbe il successo sperato! Durante lo spettacolo alcune donne comparivano creando delle forme a tema nell’acqua, ballando come ninfe.

    L’effetto dei trucchi fu così potente che il pubblico arrivò a chiedersi se le invenzioni erano solo frutto dell’ingegno umano oppure se ci fosse stato un aiuto sovrannaturale.

    Che a idearli sia stato un Dio? si domandavano i poeti dell’epoca negli scritti ritrovati.

    Le rievocazioni di battaglie navali proseguirono nel tempo ma prima di riapparire nei documenti storici dobbiamo aspettare fino al 19° secolo. Se ci fossimo trovati in Inghilterra ad assistere ai drammi acquatici messi in scena al Sadler's Wells Theatre avremmo potuto vedere cannoni da guerra galleggianti oppure il carro del Dio Nettuno che compariva attraverso una grande cascata. Era stata allestita appositamente una vasca d'acqua di 30 x 14 metri e la cascata cadeva scrociante sul retro del palco. Il suo fragore era pari a quello degli applausi delle persone presenti, increduli di ciò che vedevano i loro occhi.

    In alternativa saremmo potuti andare al circo perchè in diverse parti d’Europa, nel 1800, si diffusero le attrazioni acquatiche, prima temporanee e poi permanenti. Le strutture, per permettere di inscenare spettacoli con interi gruppi di persone in acqua e scenografie con piccole imbarcazioni fluttuanti, erano a volte scavate nel terreno a volte vere e proprie vasche rivestite di gomma.

    Con il passare del tempo gli esecutori di questi spettacoli diventarono sempre più specializzati. Iniziando con esibizioni di semplici capriole e scivoli sull’acqua passarono ad acrobazie avanzate.

    Si divertivano a fare cose inusuali come riuscire a fumare sott’acqua oppure farsi vedere mentre mangiavano tranquillamente immersi. Continuando ad allenarsi divennero sempre più professionali arrivando a creare compagnie di giro con rappresentazioni di danze subacquee e scene mozzafiato di persone che riuscivano a nuotare legandosi braccia e gambe.

    Queste compagnie di spettacolo, in un primo momento, erano costituite principalmente da uomini. Fu il favore del pubblico che pian piano fece aumentare il numero delle nuotatrici facendole diventare sempre più richieste.

    È interessante sapere che il movimento che si venne a creare ebbe un forte sviluppo sociale, infatti alcune donne inglesi della classe operaia riuscirono a cambiare la loro

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