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L'arte di correre
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E-book134 pagine1 ora

L'arte di correre

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Info su questo ebook

La guida tascabile per chi ama l’incomparabile gioia della corsa

Il giusto equilibrio tra consigli e aneddoti per rendere indimenticabile la prossima corsa

Questo libro è pieno di aneddoti divertenti, consigli utili e storie coinvolgenti. Qua e là sono sparse citazioni che provengono dal mondo della corsa, perfette per accompagnare l’allenamento di chiunque conosca l’eccezionale senso di libertà di allacciarsi le scarpe e partire alla conquista della strada. Perché correre può essere un’avventura in grado di condurre in posti inaspettati e sconosciuti, e l’atto stesso di correre ha svolto un ruolo di primo piano nella storia umana, segnando il passaggio definitivo nell’evoluzione della specie.

«Ogni giorno è un buon giorno quando corri.»
Kevin Nelson
Paul Owen
ha corso più di cinquanta maratone durante la sua vita. È marito, padre di due figli e socio in uno studio di avvocati: la sua doppia vita consiste nell’essere un corridore assiduo. Nel 2012 ha sfidato se stesso correndo ogni giorno quasi 5 chilometri, per un totale di 4000 chilometri in un anno. L’arte di correre è il suo primo libro.
LinguaItaliano
Data di uscita5 set 2017
ISBN9788822713216
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    Anteprima del libro

    L'arte di correre - Paul Owen

    Indice

    Cover

    Collana

    Colophon

    Frontespizio

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Capitolo 11

    Capitolo 12

    Capitolo 13

    Capitolo 14

    Capitolo 15

    Conclusioni

    em

    435

    Titolo originale: The Joy of Running

    © Paul Owen, 2013

    First published by Summersdale Publishers Ltd

    This translation published by agreement with Anna Spadolini Agency.

    Illustrations copyright © Shutterstock

    All rights reserved

    Traduzione dall'inglese di Stefano Michetti

    Prima edizione ebook: settembre 2017

    © 2017 Newton Compton editori s.r.l.

    Roma, Casella postale 6214

    ISBN 978-88-227-1321-6

    www.newtoncompton.com

    Realizzazione a cura di Corpotre, Roma

    Paul Owen

    L'arte di correre

    La guida tascabile per chi ama l’incomparabile gioia della corsa

    omino

    Newton Compton editori

    A Fiona, Megan e James.

    Grazie per avermi spiegato gli apostrofi. Mi fa male la testa.Esco a correre.

    Introduzione

    La prima volta non si scorda mai, non è vero? La mia è stata un’esperienza bollente e grondante di sudore avvenuta sulle rive del mare, durata poco più di quattro ore e quattordici minuti, che mi ha lasciato disidratato, esausto e mi ha fatto innamorare.

    La maratona di Blackpool ha avuto luogo nel bel mezzo di un’ondata di caldo all’inizio dell’estate, il 19 giugno 2005, e prima di essa avevo passato sei mesi ad allenarmi, a riflettere e a prepararmi per la gara. Mi ricordo ancora le sensazioni provate in quel giorno, l’eccitazione, l’attesa, i dubbi, e infine il sollievo provato quando ho tagliato il traguardo… oh, e il dolore, che nei giorni successivi non mi ha quasi permesso di camminare. Non appena ho potuto, il desiderio di ripetere la mia breve avventura mi ha portato a compiere visite regolari all’ufficio postale per imbucare i moduli di iscrizione alle gare. Nonostante numerose fantastiche esperienze di competizioni successive, Blackpool resterà sempre nel mio cuore come il luogo in cui ho perso la verginità da maratoneta.

    L’atto di correre ha giocato un ruolo cruciale nell’evoluzione dell’umanità sin dalla nascita del genere umano. Nel corso dei secoli, si è rivelato molto importante per parecchie civiltà, e per svariati motivi. I primi cacciatori si affidavano alla forza dei loro piedi per sostenere la propria dieta carnivora; gli eserciti ricorrevano a corridori sulla lunga distanza per inviare messaggi; le antiche Olimpiadi inizialmente erano una festività religiosa che comprendeva celebrazioni e imprese sportive; in epoca moderna, i primi organizzatori pubblicizzavano le gare e facevano pagare gli spettatori; infine, la corsa è stata di vitale importanza per lo sviluppo di numerosi sport, primi fra tutti il calcio e il rugby.

    Correre gare di qualsiasi tipo è sempre stata un’attività molto diffusa per migliaia di anni, e al giorno d’oggi continua ad attirare sia atleti professionisti che dilettanti di tutto il mondo. L’aumento dei partecipanti alle corse organizzate continua a crescere senza sosta, e i runner di oggi possono scegliere tra gare di atletica, corse a ostacoli o competizioni che comprendono un altro sport, come il triathlon. Abbiamo il lusso di poter scegliere a cosa partecipare, dove andare, e come arrivarci. Internet e le compagnie aeree low cost hanno contribuito alla nascita dei cosiddetti turisti podisti, i quali non ci pensano su due volte prima di prendere un volo che li porterà in un altro Paese solo per partecipare a una gara, prima di tornare a lavoro il giorno successivo con i soliti colleghi, come se niente fosse. Per restare più vicini a casa, il fenomeno parkrun ha portato divertimento, accesso gratuito e senza alcun tipo di pressione a numerose gare da 5 chilometri in tutta la Gran Bretagna.

    I benefici della corsa sono molteplici. Non solo può essere d’aiuto per perdere peso e combattere la depressione, migliorare i problemi di insonnia e allungare l’aspettativa di vita, ma ci aiuta anche a fuggire temporaneamente dalle pressioni della quotidianità. Può far nascere amicizie, amori, e migliora anche l’attività sessuale. Lungi dal provocare problemi come il ginocchio del corridore, in realtà aiuta a prevenire gli infortuni, poiché col tempo la densità ossea aumenta. Infine, vi porterà in posti in cui altrimenti non sareste mai andati, e vi farà vedere cose che non avreste mai neanche pensato.

    Personalmente, la corsa mi ha fatto ammirare il sole che sorgeva e tramontava sui pendii delle montagne, mi ha fatto vivere la bellezza di un trail con qualsiasi condizione metereologica, mi ha fatto scoprire la quiete e la pace di correre di notte o al mattino presto, mi ha fatto meravigliare della natura e di tutta la sua gloria e, forse questo è l’aspetto più importante, ha fatto risvegliare dentro di me una gioia per lo sport che era rimasta sopita per troppi anni. Una gioia che può essere condivisa con chiunque indossi un paio di scarpe da corsa e cominci semplicemente a correre, senza badare alla distanza, alla velocità o al terreno. Spero di poter condividere questa gioia con voi.

    Paul Owen, 2013

    Capitolo 1

    1. Una breve storia della corsa

    Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, un leone si sveglia e sa che dovrà correre più della gazzella o morirà di fame. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, non importa che tu sia leone o gazzella, l’importante è che cominci a correre. Anonimo

    Corridori che il tempo ha dimenticato

    Nonostante le pitture rupestri del Paleolitico non ritraggano nessun Homo erectus con ai piedi le famose scarpe con tre strisce del signor Adi Dassler, o il disegno dello swoosh di una certa marca sportiva americana, la scienza racconta che gli esseri umani hanno sviluppato la capacità di correre principalmente per sopravvivere. Prima dell’invenzione dei supermercati aperti 24 ore su 24, la potenza delle gambe era l’arma principale per cacciare prede o rubare carogne prima dell’arrivo di altri predatori. La scienza non dice con certezza perché gli ominidi siano diventati bipedi o se l’abilità di correre sia stata una conseguenza della capacità di camminare su due arti, o il fattore centrale dell’evoluzione del corpo umano come è oggi. Tuttavia, una volta in piedi, l’Homo erectus, l’uomo di Neanderthal e in seguito l’Homo sapiens, hanno tutti utilizzato le proprie forze per mantenere una dieta carnivora, ricca di proteine. Anche se non sono mai state le creature più veloci, erano molto dotati in termini di resistenza, che gli permetteva di distaccare qualunque animale sulla lunga distanza, così come avviene al giorno d’oggi.

    A prescindere da quale area evolutiva il vostro piede moderno e ben imbottito si trovi, l’abilità di correre degli esseri umani ha permesso ogni singolo sviluppo e conquista della storia. Correre è stato fondamentale per ogni civiltà mai esistita, per motivi di sopravvivenza, sociali ed economici. Numerosi manufatti antichi ritraggono uomini che corrono – per esempio le kylixes (coppe per il vino in ceramica) diffuse durante il periodo miceneo nell’antica Grecia, ritraevano guerrieri nudi che correvano in battaglia, che sarebbero stati visibili solo dopo aver bevuto il contenuto.

    Una delle più grandi battaglie della storia ha avuto luogo a Maratona nel 490 a.C., quando l’esercito del re persiano Dario i tentò di conquistare la Grecia, scontrandosi con gli ateniesi. In questo periodo, gli emerodromi (coloro che correvano per un giorno intero) vennero usati di continuo per recapitare messaggi

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