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Luce oltre l’oscurità: Rinascere con Louise Hay: Affrontare l’oscurità e abbracciare la luce interiore
Luce oltre l’oscurità: Rinascere con Louise Hay: Affrontare l’oscurità e abbracciare la luce interiore
Luce oltre l’oscurità: Rinascere con Louise Hay: Affrontare l’oscurità e abbracciare la luce interiore
E-book185 pagine2 ore

Luce oltre l’oscurità: Rinascere con Louise Hay: Affrontare l’oscurità e abbracciare la luce interiore

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Info su questo ebook

Il libro di Ada Ammirata si dipana come un viaggio intimo fatto di riflessioni, crescita e trasformazione. Con una prosa autentica, condivide le sue esperienze, incitando i lettori a guardare oltre il buio. "Luce oltre l'oscurità" non è solo una testimonianza personale, ma una guida rivoluzionaria per abbracciare la propria luce interiore, superare le difficoltà e rinascere con una prospettiva rinnovata.
Attraverso storie toccanti e strumenti pratici, Ada esplora le frustrazioni comuni che intrecciano le vite di molte persone, offrendo una mappa emozionale per affrontarle. Dall'incertezza dell'identità al dolore, questo libro offre conforto, ma soprattutto una via verso la guarigione.
L'autrice si rivolge non solo alle donne ma a tutti coloro che si trovano ad affrontare una metamorfosi personale, portando l'attenzione su come trasformare le difficoltà in potenti strumenti di cambiamento. Con saggezza e compassione, i lettori sono invitati a riscoprire l'amore per se stessi, a rinforzare la fiducia nella propria vita e a trovare il senso profondo della propria esistenza, per emergere trasformati, indipendentemente dalle sfide incontrate lungo il cammino.
LinguaItaliano
EditoreBookness
Data di uscita9 gen 2024
ISBN9791254894156
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    Anteprima del libro

    Luce oltre l’oscurità - Ada Ammirata

    Prefazione di Lucia Giovannini

    Il libro Luce oltre l'oscurità rispecchia la profondità e la forza del viaggio di Ada. Le pagine che hai tra le mani non sono solo un racconto, ma un invito a esplorare le possibilità dell'esistenza umana, anche nelle sue sfide più oscure.

    Ada, che ho avuto il piacere di vedere crescere come coach e come scrittrice, ci offre un regalo unico: la sua storia. Una storia che inizia con la lotta contro il glaucoma fin dalla nascita e la perdita della vista a soli 15 anni. Una sfida che avrebbe potuto schiacciare chiunque, ma non Ada. Invece di arrendersi, ha trasformato la sua oscurità in una fonte di luce.

    In Luce oltre l'oscurità, Ada condivide il suo percorso di accettazione e di amore verso se stessa, un viaggio che l'ha portata a scoprire una forza interiore inimmaginabile.

    Sono onorata che il mio metodo abbia contribuito al percorso di crescita di Ada. Grazie alle tecniche insegnate da me, e a quelle ispirate da Louise Hay, Ada ha acquisito la capacità di connettersi con la sua bambina interiore e a vivere con una leggerezza che solo chi ha affrontato le tenebre può veramente comprendere. Non solo ha acquisito la capacità di liberarsi dal fardello del passato, ma a trasformarlo in un punto di forza.

    Il libro non è solo il racconto di una storia personale, ma un manuale di ispirazione e di guida. Ada ci mostra come il potere della mente, del pensiero positivo e delle affermazioni possano trasformare la realtà e come, nonostante le sfide, possiamo costruire una vita di gioia e gratitudine.

    Luce oltre l'oscurità è un invito a riconoscere e ad affrontare le nostre sfide personali, qualunque esse siano. Ada ci insegna che ogni difficoltà può diventare un'opportunità per crescere e per riscoprire la bellezza della vita.

    In queste pagine, troverai non solo la storia di una donna straordinaria, ma anche una fonte di ispirazione per chiunque si trovi di fronte alle difficoltà della vita. Ada ci dimostra che, non importa quanto buia possa sembrare la notte, c'è sempre una luce oltre l'oscurità.

    Spero che questo libro ti tocchi il cuore e che possa illuminare il tuo cammino, proprio come Ada ha illuminato il suo e quello di tanti altri.

    Lucia Giovannini

    Insegnante spirituale, autrice di best seller, fondatrice del metodo Tutta un’altra vita®, Insegnante degli insegnanti del metodo HYL® di Louise Hay.

    www.luciagiovannini.it

    www.blessyou.me

    Ada in breve

    Sono qui per condividere con te la storia della mia vita e come ho affrontato un evento tanto devastante quanto la perdita della vista. Mi chiamo Ada Ammirata e tra queste pagine indosso i panni di una scrittrice non vedente, voglio raccontarti un po’ di me e di come aiuto le persone che sentono di voler cambiare qualcosa nella loro vita o migliorare. Sono laureata in Scienze della Formazione, esperta nella crescita personale, Master in Neurosemantica e PNL, coach certificata di 3° livello del metodo Louise Hay e del metodo TUAV di Lucia Giovannini.

    Fin dalla nascita, ho lottato con il glaucoma, un nemico invisibile che ha minacciato la mia vista. Nonostante molti interventi chirurgici, alla giovane età di 15 anni ho dovuto affrontare la realtà di vivere senza la capacità di vedere. È stato un momento di grande sconvolgimento e paura, ma è anche stato l'inizio di un viaggio di scoperta personale che avrebbe cambiato la mia esistenza in modi straordinari.

    Attraverso il potere della crescita personale e l'influenza di Louise Hay e Lucia Giovannini, ho trovato gli strumenti per superare l'oscurità e abbracciare una vita piena di gioia e pace interiore. In questo libro, Luce oltre l'oscurità, condivido le lezioni che ho imparato lungo il cammino e offro ispirazione a chiunque stia affrontando sfide apparentemente insormontabili.

    La pratica dell'accettazione è stata fondamentale per il mio percorso, ho imparato ad accogliere la mia nuova realtà e smettere di lottare contro ciò che non potevo cambiare. Attraverso l'amore per me stessa, ho scoperto una forza interiore che mi ha permesso di affrontare ogni giorno con coraggio e gratitudine.

    Una delle rivelazioni più significative per me è stato l’incontro con il metodo di Louise Hay e con le sue tecniche per poter conoscere la mia bambina interiore. Grazie a questo ho imparato a connettermi con la parte più autentica di me stessa, a nutrire la mia curiosità e a vivere con leggerezza. Questa connessione profonda mi ha aiutata a superare le difficoltà quotidiane e a guardare al futuro con speranza.

    In queste pagine, condividerò anche il potere della nostra mente, del pensiero positivo, del dialogo interiore e delle affermazioni. Ho imparato che le parole che pronunciamo nei confronti di noi stesse possono trasformare la nostra realtà. Le affermazioni positive e potenzianti mi hanno aiutata a dare un nuovo significato alla mia vita, a costruire fiducia in me stessa e a creare una visione di un futuro luminoso nonostante l'oscurità che mi circonda.

    Ti racconterò come sono arrivata a comprendere tutto questo, come l’ho messo in pratica e come l’utilizzo anche sulle altre persone. Racconto la mia storia, quella di una persona che si è ritrovata cieca dopo essere uscita dalla sala operatoria dove era entrata per risolvere il suo problema alla vista. Una persona che oggi gode di una vita ricca di gratitudine e gioia. Lo faccio con l’intento di spingere chiunque a comprendere come quella frase (che sembra lo slogan di qualche pubblicità o la frase motivazionale del giorno) che dice che siamo padroni delle nostre emozioni e della nostra esistenza sia vera e realizzabile. Per chiunque!

    Perché, se lo guardiamo da fuori, perdere la vista, non vedere più nulla, effettivamente, obiettivamente, è qualcosa di terribile. Ma, nonostante sia terribile, ti rendi conto che hai le risorse per vivere bene e stare bene. Nonostante la difficoltà. Ciò è possibile per ognuna di noi.

    Il mio nonostante, la mia difficoltà potrebbe essere la perdita della vista, per te o per altre potrebbe essere una qualsiasi altra perdita quale un lutto, la scomparsa di una persona cara, potrebbe essere la perdita di un lavoro, oppure dello status sociale o economico e tanto altro ancora. Insomma, ci sono miriadi di situazioni che ci mandano in corto circuito e ci fanno credere che non abbiamo possibilità o via di scampo, molti eventi o imprevisti, quali la fine di una storia d’amore, un progetto che non è andato a buon fine dopo tanti anni di impegno.

    Non è stato semplice per me, nel momento in cui vedevo confermata la mia sensazione di aver perso del tutto la vista, ma ho deciso, in un certo senso, che tipo di colorazione dare a questa cosa, a quest’evento che non ho scelto e che mi ha cambiato la vita. Mi sono resa conto che, nonostante la difficoltà, nonostante la grande sfida, abbiamo la capacità di stare bene, di vivere la nostra vita al meglio.

    Ecco perché ho anche deciso di dare a questo libro un titolo del genere: Luce oltre l'oscurità.

    Ho imparato da piccola ad affrontare le sfide, forse è per quello che non ho mai smesso di sentirmi una sorta di guerriera. Credo infatti che la mia prima sfida sia stata proprio la malattia. Come ti dicevo, sono nata con un glaucoma congenito, praticamente sono venuta al mondo senza il canale lacrimale. Ho subito tanti interventi, i primi anni vedevo pochissimo, però vedevo. Poi, nel corso del tempo e con le varie operazioni, ho avuto il calo della vista. Quindi la prima sfida è stata sicuramente accettare fin da piccolina questa variazione della vista, questo cambiamento. Accadeva in modo repentino, c’era un giorno in cui vedevo il piatto e ciò che avevo davanti e il giorno dopo in cui non vedevo nemmeno la forchetta. Questo mio ricordo risale ai miei sei o sette anni. Ora ne ho 45 e so che ogni cosa, ogni sfida, ogni sofferenza, ogni caduta e ogni scelta di rialzarmi mi hanno portata nell’unico posto in cui la mia anima aveva scelto di stare: a Roma, scegliendo anche di mettermi a disposizione degli altri.

    Se guardo quell’Ada bambina, provo non solo tenerezza, ma anche gratitudine. Sono grata ai miei genitori, perché la cosa buona è stata che mi hanno sempre fatta studiare in scuole normalissime. È stato duro da una parte, perché ero l'unica diversa, ma questo mi ha rafforzata tanto. Ero la sola che aveva questa difficoltà, avevo bisogno di studiare in un modo differente rispetto agli altri dato che non ci vedevo. Sono nata e vissuta in Venezuela, come ti racconterò tra poco, e lì ho studiato fino al primo anno di università. Allora non esisteva l'insegnante di sostegno e questo da una parte è stato difficile, ma dall'altra è stato anche bello.

    Non solo ero molto stimolata, ma i primi anni i miei compagni venivano molto coinvolti. Non avevo un insegnante, ma potevo studiare con loro. È stato in quel periodo che ho anche sviluppato una grande capacità mnemonica. Ci sono degli episodi anche buffi che riguardano questo, perché i miei compagni mi leggevano i loro riassunti degli appunti o dei compiti ed io poi prendevo 8 e loro magari solo 6.

    Riuscivo nella difficoltà a trovare il lato positivo. Non ti sto dicendo che sia stato tutto semplice e che ogni giorno mi vedeva con il sorriso e condividerò con te le mille emozioni che mi hanno attraversata, dalla rabbia, alla paura, al sentirmi sbagliata, rotta, sola e molto altro.

    Riconosco però che quegli anni sono stati fondamentali per me, per la donna e per la professionista che sono oggi.

    La Ada di allora non conosceva nulla della cecità, in realtà io assistevo alle lezioni nello stesso modo in cui lo facevano i miei compagni di classe. I primi anni non conoscevo le tecniche per i non vedenti, quindi il braille, l’uso del computer, perché fino all’ultimo scrivevo a mano sui quaderni. Poi, intorno alla terza, quarta elementare, ho avuto un grande calo della vista e sono passata dallo scrivere in nero a non poterlo più fare, perché non vedevo più le righe del quaderno. Non ce la facevo.

    Nonostante cercassimo di sottolineare le parole con un pennarello nero, non mi era più possibile. A quel punto c’è stato il grande cambiamento e ho imparato il braille, ho appreso l’utilizzo della sintesi vocale; era la fine degli anni ’80, quindi quegli anni in cui c’erano le primissime versioni di Screen Reader.

    È stato in quel periodo che ho appreso a scrivere in modo diverso, anche utilizzando la macchina da scrivere; ho dovuto cimentarmi con tante cose nuove, praticamente tutte tecniche che i miei compagni non avevano necessità di conoscere o apprendere. Come si svolgeva quindi lo studio per me? Grazie a tanta collaborazione con i compagni e alla mia capacità di concentrazione che si è sviluppata in modo esponenziale. In questo modo sono riuscita ad adottare delle tecniche mnemoniche che mi permettevano di studiare senza usare la vista. Mi rendevo conto che non potendo più contare sugli occhi, dovevo sostituire questa capacità con altro, sentivo che dovevo prendere ogni parola dell'insegnante e farla mia in altro modo per poter poi fare i test, gli esami, eccetera.

    All’inizio tutto questo mi comportava una grande fatica, mi ricordo che arrivavo al pomeriggio che ero distrutta, come senza forze, mi faceva male la testa, ma godevo anche di grande collaborazione con i compagni e questo mi spronava a non mollare. A volte mi leggevano i libri o i loro appunti, qualche volta mi facevano delle registrazioni con le cassette, non registravo tutte le lezioni, perché preferivo poter lavorare sui loro riassunti. C’erano due o tre persone che erano davvero brave con i riassunti e quindi preferivo studiare con il materiale rielaborato da loro. Ho fatto così fino quasi alla fine del liceo. Era la metà degli anni ’90 e a quell’epoca iniziavano a uscire anche i primi PDF e i primi E-book e così poi ho iniziato a studiare anche con quei tipi di libri.

    Ho frequentato il liceo classico e poi in Venezuela ho fatto il primo anno di studi internazionali, che a dire il vero non ha nulla a che vedere con la crescita personale, ma mi ha comunque arricchita molto di conoscenza.

    Oggi mi muovo con disinvoltura in qualsiasi contesto e non vedere non comporta alcun limite per il mio modo di affrontare la vita. Vivo ogni giorno alcune situazioni di cui ti parlerò che riguardano anche la discriminazione nei confronti di chi è diverso, ma sono abbastanza forte

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