Viaggio oltre la valle: Un racconto fiabesco a carattere psicologico su come uscire dalla propria comfort zone e godersi la vita

Di Susan J. Scott

Viaggio oltre la valle ti porta in un mondo incantato dove il coraggio e la scoperta si intrecciano in un racconto fiabesco carico di significato psicologico. Scritto da Susan J. Scott questo libro di 180 pagine è una guida magica per uscire dalla tua comfort zone e abbracciare il potenziale che risiede dentro di te.
Con "Viaggio oltre la valle" imparerai che:

• Sfida il tuo limite: Scopri come superare gli ostacoli che ti trattengono e abbraccia il cambiamento con fiducia.
• Esplora nuovi orizzonti: Apriti a nuove esperienze e scopri un mondo di opportunità oltre i confini della tua zona di comfort.
• Libera il tuo potenziale: Impara a riconoscere e utilizzare le tue risorse interne per raggiungere traguardi al di là delle tue aspettative.
• Vivi pienamente: Goditi appieno la vita e abbraccia ogni sfida come un'opportunità di crescita e realizzazione personale.
• Trasforma il tuo destino: Con "Viaggio oltre la valle", sei pronto a scrivere il prossimo capitolo della tua vita, ricco di avventure e successi straordinari.

L’esplorazione di un nuovo mondo al di là del confine della propria comfort zone è da scoprire e creare. Buon viaggio oltre la tua valle.

• Lingua: Italiano
• Editore: Solart Books
• Data di uscita: 12 feb 2024
• ISBN: 9791281378155

Anteprima del libro

copertina

Susan J. Scott

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Viaggio oltre la valle

Un racconto fiabesco a carattere psicologico su come uscire dalla propria comfort zone e godersi la vita

Titolo: Viaggio oltre la valle

Autore: Susan J. Scott

Editore: Solart Books

Traduzione dall’inglese: Liam Palmieri

Revisione testo in italiano: Chiara Attanasio

Cover: Generata con strumenti di AI

© Copyright 2024 - Tutti i diritti riservati.

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Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

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Indice dei contenuti

Capitolo 1 Timian e il suo talento artistico

Capitolo 2 Paesaggi dipinti e sogni timorosi

Capitolo 3 Oltre il confine dei colori

Capitolo 4 Sguardo d’addio

Capitolo 5 Una nuova conoscenza

Capitolo 6 La prima partita a scacchi

Capitolo 7 Sul confine dell’oltrevalle

Capitolo 8 L’ignoto

Capitolo 9 La locanda

Capitolo 10 Il ponte della Rinascita

Capitolo 11 Il suono della pioggia

Capitolo 12 Il conflitto interiore

Capitolo 13 La Radura delle Creature Straordinarie

Capitolo 14 L’antico albero

Capitolo 15 Lezioni di vita attraverso gli scacchi

Capitolo 16 Il lago dei desideri

Capitolo 17 Un’ultima lezione

Capitolo 18 L’incontro con un vecchio amico

Capitolo 19 La città incantevole

Capitolo 20 Il torneo

Capitolo 21 Una nuova vita

Capitolo 22 Il ritorno a casa

Epilogo

Morale

Capitolo 1

Timian e il suo talento artistico

C’era una volta un bambino di nome di Timian Hellen, che viveva in un piccolo paese di nome Broenden situato in una grande valle circondata da montagne. Timian era il più bravo a dipingere in tutta la valle. Si ispirava soprattutto a ricopiare i paesaggi intorno a lui: le montagne con le cime innevate da ottobre fino a marzo, i fiori che rivestono i campi dopo che la neve si è sciolta, le pianure piene di campi di orzo e di grano, quando sono pronti essere mietuti, e i faggi colorati nella stagione autunnale.

Tutti a Broenden riconoscevano il suo talento nel dipingere. I suoi genitori erano molto fieri di lui. Suo padre lavorava come falegname. Avrebbe tanto preferito che suo figlio avesse seguito la sua passione tramandata di generazione in generazione, ovvero quella di costruire graziosi mobili in legno che erano soliti vendere al mercatino di Arghen, la città più grande nella valle. Sua madre invece appoggiava ben volentieri il suo interesse nel disegno. Sperava un giorno di poter vedere i suoi dipinti nelle gallerie d’arte nei paesi di tutta la valle. Ma non erano ancora consapevoli che il loro figlio ambiva a molto di più.

Un giorno a scuola l’insegnante voleva che la classe avrebbe dovuto fare un disegno che raffigurava la casa dei loro sogni. Timian lì per lì si sentì spiazzato. Non aveva mai disegnato una casa, solo montagne, colline, pianure, laghi e fiumi. Timian alzò la mano in segno di obiezione.

«Cosa c’è Timian?» Chiese l’insegnante.

«Maestra, io non so disegnare una casa.»

«Sciocchezze Timian. Sei bravissimo a disegnare la valle e le montagne. Sono sicura che sarai bravissimo a disegnare anche una casa.»

«Ma non l’ho mai fatto. Ho paura di sbagliare.»

«Sbagliare è umano, Timian.» Disse l’insegnante cercando di rassicurarlo. «È proprio quando sbagliamo che diventiamo ancora più bravi.»

Quelle parole fecero riflettere Timian. Così decise di provare. Tanto cosa mai sarebbe successo?

Appena prese in mano la matita iniziò a costruire nella sua mente un pensiero: se avesse sbagliato a disegnare i suoi genitori non gli avrebbero più voluto bene. I suoi compagni di classe non avrebbero più giocato con lui e l’insegnante non gli avrebbe più detto bravissimo Timian. Quei pensieri diventavano sempre più intensi. Gli altri bambini iniziarono a disegnare. Qualcuno aveva quasi finito mentre Timian non aveva ancora iniziato a disegnare. Si vergognava di andare dall’insegnante per dirgli cosa pensava così abbozzò il disegno di una montagna con un bosco ai piedi. Ma questa volta era diverso, il cielo non era più azzurro, era spento, nuvoloso e con la gomma cercava di cancellare dei piccoli spazi in modo da formare le gocce d’acqua della pioggia.

«Tempo scaduto. Consegnatemi i vostri