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Sherlock Holmes e la morte di Lady Sarah Barnes
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Sherlock Holmes e la morte di Lady Sarah Barnes
E-book90 pagine1 ora

Sherlock Holmes e la morte di Lady Sarah Barnes

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Info su questo ebook

Giallo - racconto lungo (27 pagine) - Il detective di Baker Street ricorre a un potente Nkisi del Congo.


Sherlock Holmes è chiamato a dimostrare l’innocenza di Lord Bailey, accusato dalla polizia di aver ucciso la moglie Lady Sarah Barnes. Per dimostrarlo utilizzerà tutti i mezzi a sua disposizione, compreso il ricorso ad un potente Nkisi del Congo.


Roberto Rodolfo De Lorenzi è nato a Genova nel 1952. Laureato in Sociologia, ha lavorato per molti anni in una Pubblica Amministrazione. La sua passione per i romanzi e i racconti di Arthur Conan Doyle inizia a 17 anni quando acquista, per pura curiosità, il secondo volume de L’ultimo saluto di Sherlock Holmes, edito da Mondadori (costo 250 lire). Scrive per passione. Approfittando delle lunghe passeggiate con la sua amata Jack Russel Terrier, inizia a elaborare, e poi a scrivere, racconti ispirati alle avventure del consulente investigativo di Baker Street 221B. Con il racconto Il mistero di Casa Horner ha vinto la XVII edizione dello Sherlock Magazine Award.

LinguaItaliano
Data di uscita16 apr 2024
ISBN9788825428186
Sherlock Holmes e la morte di Lady Sarah Barnes

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    Anteprima del libro

    Sherlock Holmes e la morte di Lady Sarah Barnes - Roberto Rodolfo De Lorenzi

    Sherlockiana

    A cura di Luigi Pachì

    Delos Digital

    Roberto Rodolfo De Lorenzi

    Sherlock Holmes e la morte di Lady Sarah Barnes

    RACCONTO LUNGO

    ISBN 9788825428186

    © 2024 Roberto Rodolfo De Lorenzi

    Edizione ebook © 2024 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

    Versione: 1.0

    Copertina di Dante Primoverso (IA)

    Collana a cura di Luigi Pachì

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

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    Grazie, da parte di Delos Digital, dell'autore del libro e di tutti coloro che vi hanno lavorato.

    Indice

    Copertina

    Il libro

    L’autore

    Sherlock Holmes e la morte di Lady Sarah Barnes

    I

    II

    III

    IV

    V

    VI

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    Il libro

    Il detective di Baker Street ricorre a un potente Nkisi del Congo.

    Sherlock Holmes è chiamato a dimostrare l’innocenza di Lord Bailey, accusato dalla polizia di aver ucciso la moglie Lady Sarah Barnes. Per dimostrarlo utilizzerà tutti i mezzi a sua disposizione, compreso il ricorso ad un potente Nkisi del Congo.

    L’autore

    Roberto Rodolfo De Lorenzi è nato a Genova nel 1952. Laureato in Sociologia, ha lavorato per molti anni in una Pubblica Amministrazione. La sua passione per i romanzi e i racconti di Arthur Conan Doyle inizia a 17 anni quando acquista, per pura curiosità, il secondo volume de L’ultimo saluto di Sherlock Holmes, edito da Mondadori (costo 250 lire). Scrive per passione. Approfittando delle lunghe passeggiate con la sua amata Jack Russel Terrier, inizia a elaborare, e poi a scrivere, racconti ispirati alle avventure del consulente investigativo di Baker Street 221B. Con il racconto Il mistero di Casa Horner ha vinto la XVII edizione dello Sherlock Magazine Award.

    Dallo stesso autore

    Roberto Rodolfo De Lorenzi, Sherlock Holmes e la formula chimica Sherlockiana ISBN: 9788825423174 Roberto Rodolfo De Lorenzi, Sherlock Holmes e il mistero di Casa Horner Sherlockiana ISBN: 9788825423624

    I

    Era una fredda mattina di fine febbraio. Per tutta la notte su Londra era caduta una fitta neve grigiastra.

    Sceso per colazione trovai Holmes di particolare buon umore. Il suo volto esprimeva un’evidente soddisfazione.

    Seduto nella sua poltrona vicino al fuoco, canticchiava qualcosa di operistico, leggendo un articolo del Times, in alcuni passaggi a voce alta. L’articolo descriveva l’arresto di un ladro, da parte dell’Ispettore Lestrade, che aveva tenuto in scacco Scotland Yard per più di un anno.

    – Watson, senta questo passaggio:

    La cattura, da parte dell’Ispettore Lestrade, ha rischiato di andare vanificata a seguito del tentativo di fuga messo in atto dal ladro che, per sottrarsi alla cattura, si è calato da una finestra. Tutto si è risolto positivamente grazie all’intervento di una vecchia signora, che passava per caso nella strada sottostante, e che è riuscita a bloccare il ladro, permettendo così a Scotland Yard di riacciuffarlo. La vecchia signora si è poi allontanata senza lasciare traccia.

    – Ora capisco, mio caro Holmes, chi fosse quella vecchietta, esperta di lotta giapponese bartitsu, che ho visto girare in camera sua nei giorni scorsi … – cercai di precisare con aria provocatoria.

    Il mio amico non raccolse la provocazione immergendosi nella silenziosa lettura del giornale.

    Mi alzai per prendere una pipa di Meerschaum, immergendomi, dopo averla riempita e accesa, in lontani ricordi avvolto da un leggero fumo azzurrognolo.

    Per una buona mezz’ora fummo circondati dal più assoluto silenzio.

    Poi di colpo sentii Holmes esclamare:

    – Caro Watson, è proprio stato un incontro fortunato!

    Con il solito disappunto realizzai che, ancora una volta, il mio amico aveva cercato di intrufolarsi nei miei pensieri, sicuramente attraverso un suo complesso filo logico.

    – Suvvia amico mio, non può negare che stava pensando al nostro primo incontro nel gabinetto di analisi chimica del Saint Bartholomew’s Hospital. Si ricorda? Stavo compiendo alcuni esperimenti per trovare un reagente che precipitasse con l’emoglobina.

    – Holmes, può spiegarmi come è riuscito anche questa volta a leggermi nel pensiero? – chiesi, mentre mi alzavo visibilmente irritato dalla poltrona e mi appoggiavo, con aria offesa, davanti al camino, stringendo con forza tra i denti il bocchino della mia pipa.

    – Si calmi, Watson, non era certo mia intenzione irritarla, ma il suo pensiero mi ha profondamente colpito e non ho potuto trattenermi.

    La mia espressione di stupore irritato lo spinse a proseguire.

    – Amico mio, lei sa bene che non posso lasciar stagnare la mia mente troppo a lungo. Quando le avrò spiegato il filo del mio ragionamento, converrà con me che si è trattato semplicemente di combinare osservazione e deduzione.

    Si alzò dalla poltrona, proseguendo la sua spiegazione:

    – Lei, caro Watson, è andato a prendere la sua nuova pipa di schiuma di mare e il suo tabacco da marinaio. Si è seduto su quella poltrona e, dopo alcune boccate di fumo, ha rivolto lo sguardo alla collezione dello Strand Magazine che, come lei sa bene, pubblica le nostre avventure. Ha poi girato lo sguardo verso il mio laboratorio chimico e, quasi subito, ha rivolto lo sguardo verso il polpastrello del suo dito indice. L’ho vista muovere le labbra e, anche se con un po’ di difficoltà, ho colto dal loro movimento che stava ripetendo tra sé e sé le parole: "L’ho trovato! L’ho trovato!", sorridendo subito dopo. Ho, di conseguenza, subito pensato che stesse ricordando il nostro primo incontro. Come vede, nulla di complicato – concluse, tornando a sedersi e scrutando, tra il preoccupato e il divertito, la mia reazione.

    Ancora una volta fui costretto ad ammettere che, con la spiegazione fornita, doveva essere stato davvero facile intuire

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