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Adelia
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E-book27 pagine19 minuti

Adelia

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Pubblicato nel 1867 e ambientato a Mantova, sua città d'origine, Adelia è un romanzo breve dello scrittore Ulisse Barbieri, rappresentante della scapigliatura milanese

Di sopra alle tremolanti cime degli alti pioppi onde sono popolate le valli del Mantovano e che tutto all’intorno recingono la città, a levante, al di là di quel ramo del Mincio che scarica le tranquille e limpide sue acque nel Po, dopo aver allagati i larghi fossati della fortezza, spuntava il sole d’un bel giorno di giugno.

Un giovane dalle sembianze dilicate, dalla pupilla splendente, dai capelli che a lunghe ciocche contornavano la sua fronte alta e serena, stavasi assorto in non so quali pensieri, appoggiato con abbandono al parapetto del ponte di S. Giorgio. 


Adelia, Ulisse Barbieri. 

Ulisse Barbieri (Mantova, 8 febbraio 1842 – San Benedetto Po, 22 dicembre 1899) è stato un drammaturgo, scrittore, patriota, paroliere e compositore italiano.
LinguaItaliano
EditorePasserino
Data di uscita20 mag 2024
ISBN9791223041239
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    Anteprima del libro

    Adelia - Ulisse Barbieri

    CAPITOLO I.

    L'incontro.

    Comune storia che finge pur il vero,

    A voi fanciulle io narro!...

    Spuntava il sole d'un bel giorno di giugno. Le tremolanti cime degli alti pioppi che imboscano le valli del mantovano erano avvolte in un'onda di luce e si disegnavano nello spazio in bizzarri frastagli.

    Appoggiato al parapetto del ponte di S. Giorgio, vedeasi un giovane dalle sembianze dilicate, dalla pupilla animata, dai capelli che a lunghe ciocche scendevangli intorno alla fronte alta e serena.

    Egli seguiva astrattamente l'incresparsi delle calme acque del lago, sul cui dorso vedeasi guizzare qualche gaio pesciolino che le solcava d'una bella striscia d'argento, mentre il sole che innalzavasi a poco a poco imperlava i verdi ligustri bagnati ancora dalla notturna rugiada.

    Fra quella folta selva di giunchi che si estende sulla riva sinistra del lago, l'usignuolo modulava la sua mesta nota; il gardello dalla cima di qualche antico pioppo trillava il suo armonioso gorgheggio; gaie villanelle passavano il ponte adorne del loro più bell'abito festivo; da lunge udivasi lo schioppettìo allegro delle fruste agitate dai merciajoli che spingevano le loro rozze alla piazza che s'ingrossava di rivenduglioli.

    Era insomma una mattina d'un bel giorno di festa, ed il pensiero ti si esilarava nel contemplare quella scena così poetica nella sua amena semplicità.

    Il giovane che erasi recato a diporto lasciando errare intanto il volo del suo pensiero intorno a chi sa quante illusioni che leggiadramente andava forse accarezzando, ritornò sopra a' suoi passi, e cacciatosi sotto al portico dei Mercanti, movea difilato verso la chiesa di Sant'Andrea.

    Era l'ora della messa;

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