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Da Problemi a Soluzioni: Come sviluppare il corretto mindset sulla sicurezza sul lavoro grazie al Safety Coaching
Da Problemi a Soluzioni: Come sviluppare il corretto mindset sulla sicurezza sul lavoro grazie al Safety Coaching
Da Problemi a Soluzioni: Come sviluppare il corretto mindset sulla sicurezza sul lavoro grazie al Safety Coaching
E-book203 pagine2 ore

Da Problemi a Soluzioni: Come sviluppare il corretto mindset sulla sicurezza sul lavoro grazie al Safety Coaching

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Info su questo ebook

Con questo libro Maurilio Avaro propone un modo innovativo di “fare Sicurezza”, fondato non solo sui “tecnicismi” e sulla burocrazia necessaria, ma anche e soprattutto sul “fattore umano”, sulla consapevolezza, la conoscenza e la responsabilità. Nel testo sono passati in rassegna i principali fattori di difficoltà in ambito Sicurezza sul Lavoro, quelli che oggi coinvolgono i datori di lavoro, ma anche i dipendenti e i consulenti, con uno sguardo attento e innovativo verso tecniche umanistiche e pratiche che possono fare la differenza.
Oggi tutti i servizi per la Sicurezza sul Lavoro sono già noti e disponibili ma, grazie al contributo e ai servizi che Avaro eroga con la sua azienda Valorex, vi è la possibilità di proporli on line con l'implementazione di consulenze mirate, webinar, ecc. L’autore ha riservato un bonus finale, un dono esclusivo al lettore proprio in questa ottica.
LinguaItaliano
EditoreBookness
Data di uscita4 giu 2024
ISBN9791254895030
Da Problemi a Soluzioni: Come sviluppare il corretto mindset sulla sicurezza sul lavoro grazie al Safety Coaching

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    Anteprima del libro

    Da Problemi a Soluzioni - Maurilio Avaro

    Immagine che contiene schizzo, disegno, Line art, disegno al tratto Descrizione generata automaticamente Introduzione

    Ciao, Ciao, ti do il mio più cordiale benvenuto!

    Sono Maurilio Avaro, esperto di Sicurezza sul Lavoro da oltre venticinque anni.

    Sono qui per parlarti di Sicurezza sul Lavoro (ma non solo) in modo DIVERSO. Sì, oggi più che mai si tratta di un argomento caldo, bruciante potrei dire tranquillamente, un tema che VA AFFRONTATO in modo decisivo e soprattutto sradicando il modus operandi attuale.

    Per modus operandi attuale intendo più che altro l'approccio alla materia, anche se ti proporrò qualcosa di pratico e funzionale, ottimizzato da me stesso in questi tanti anni di carriera sul campo, ma ci arriveremo più avanti.

    Immagine che contiene schizzo, disegno, illustrazione, clipart Descrizione generata automaticamente Sì, abbiamo decisamente bisogno che qualcuno prenda in mano la situazione e utilizzi il mezzo più FORTE ed efficace: la sensibilizzazione, la consapevolezza e la motivazione.

    Sensibilizzazione e consapevolezza sono le chiavi per poter fare entrare nella nostra vita, davvero, la vera Sicurezza sul Lavoro e tutto ciò che ne concerne. Tra l’altro, per fare questo io stesso ho messo a punto sistemi ad hoc, anche mediante l’uso delle odierne tecnologie; sono sistemi che utilizzo con gli allievi dei miei corsi, ma anche coi clienti, si tratta semplicemente di sfruttare l’empatia, le conoscenze, ma soprattutto un approccio verbale studiato e preso un po’ in prestito da grandi maestri come Brian Tracy, motivatore, uno dei miei preferiti. A questo proposito ti svelo già che parleremo pure della paura delle decisioni: argomento che può essere punto di forza non solo per la Sicurezza del Lavoro, ma anche un asso nella manica in tutti gli ambiti della tua vita.

    Ecco vedi, questo mio testo è molto più di un semplice prodotto per sensibilizzare e fare chiarezza sulla Sicurezza sul Lavoro, ma arriveremo a tutti questi step, o pilastri se vogliamo chiamarli così, poco alla volta nel testo.

    Mi occupo di Sicurezza sul Lavoro dal 1995-1996, parliamo di venticinque anni almeno, dove ho assistito proprio all'entrata in vigore di questa normativa (all’epoca D. lgs 626/94, ora D. Lgs. 81/2008 ) che ha fatto sì che ci fosse in Italia, per la prima volta, una valutazione dei rischi per tutte le aziende. Premessa e specifica doverosa, io mi rivolgo alla piccola e media impresa (o alla micro azienda) e al consulente che si occupa di sicurezza. La grande azienda ha delle strutture organizzative tali che gli permettono già, in modo abbastanza efficace, di poter gestire al meglio la cosa, ecco perché non mi rivolgo, almeno non direttamente, a loro con il mio testo e con il mio sistema, benché i contenuti possono essere condivisi per qualsiasi realtà.

    Quindi, dopo averne viste tante, perché realizzare un testo, una guida, sul tema della Sicurezza sul Lavoro?

    Innanzitutto sottolineo che il mio lettore ideale è il datore di lavoro, il dirigente, il preposto, anche l'imprenditore della micro o piccola azienda e il consulente sulla Sicurezza sul Lavoro, ma pure l’artigiano, che avrà una guida operativa. Fornirò infatti temi sui quali riflettere, svelerò alcuni segreti e soprattutto ti darò gli strumenti per fare, insieme a me, la differenza una volta per tutte in questo campo troppo dimenticato e sottovalutato.

    In primo luogo ho analizzato i bisogni e le esigenze a distanza di venticinque anni di attività, parlo di bisogni delle aziende, e mi sono detto: come mai ci sono sempre tot (tanti, troppi) infortuni a distanza di anni?

    È sbagliato dire che non è migliorato niente, qualcosa invece lo si è migliorato, dal 2007-2008 quando è entrato in vigore il testo unico dopo i fatti della Thyssen (che tutti ricordiamo) qualche miglioria c’è stata, ma di fatto nella piccola media azienda le cose sono rimaste pressoché le medesime in tanti anni. Perché? Te lo sei mai chiesto veramente? 

    Ciò accade perché di base queste realtà aziendali hanno poco budget, poche risorse e di fatto non riescono ad attivarsi. Ma, più che altro, ho fatto un’analisi diversa della questione, scoprendo che si tratta di un problema comportamentale. Nel senso che, oggi come oggi, nelle aziende il documento della valutazione dei rischi lo hanno, ma lo lasciano nel cassetto e non solo in senso fisico. Cioè, se ne scordano, non hanno la consapevolezza di cosa realmente sia e tratti, di cosa serva ed eviti… Sei d’accordo con me, vero?

    Ecco, tutte le nostre decisioni partono dall'aspetto puramente comportamentale, vertono sulla volontà, ed è per questo che la Sicurezza sul Lavoro oggi va trattata senza scordare la sensibilizzazione, la motivazione del singolo, del datore di lavoro come del dipendente. 

    Ecco che il mio libro vuole essere innovativo proprio in questo senso, vuole trattare l'argomento abbracciando questa consapevolezza trasmettendola ai più, facendo capire quanto sia importante. Questo libro è anche una guida motivazionale, te lo saresti mai aspettato dato l’argomento!?

    Vedrai, questo approccio ti sorprenderà come sorprende ancora me a distanza di anni di lavoro; ogni volta che riesco a smuovere la volontà dei lavoratori, delle persone con le quali mi confronto ogni giorno, è un successo.

    Questo libro è diverso da altri testi che puoi trovare sulla materia, perché volutamente non ha un approccio normativo o un elenco di leggi, non vuole essere un testo che parla di imposizioni legislative, doveri, ecc. ecc.

    Ma vedrai tutto uno step alla volta, ora è doveroso darti nuovamente il mio benvenuto, dirti che hai fatto già un passo verso la Sicurezza avendo tra le mani questo testo, ma ora volta pagina.

    Immagine che contiene schizzo, Ruota di bicicletta, bici, Line art Descrizione generata automaticamente

    Immagine che contiene schizzo, Cervello, arte, Line art Descrizione generata automaticamente Perché non arriva il cambiamento?

    Perché non assistiamo a un vero e proprio cambiamento in meglio relativamente alla Sicurezza sul Lavoro? Perché ogni giorno siamo testimoni di brutte notizie trasmesse dai telegiornali, lette sui quotidiani, o che coinvolgono nostri amici conoscenti? Perché questo cambiamento e miglioramento non esiste?

    In primis è sbagliato dire, in modo assoluto, che non esiste un minimo cambiamento in positivo, ma soffermiamoci sulla questione delle piccole e micro imprese, quelle ad esempio familiari con alcuni lavoratori, per intenderci. Ecco, io non credo che non vogliano migliorare le loro condizioni di lavoro, o il luogo di lavoro, che non vogliano essere in regola e dormire sonni tranquilli! Questo non lo dico per partito preso, ma perché lo vedo da anni tutti i giorni, è sbagliato fare di tutta l’erba un fascio.

    Credo invece che il sistema attuale sia un sistema burocratizzato, nel senso che si stila un documento che rimane nel cassetto e che viene spolverato dopo anni. Né il datore di lavoro né i lavoratori, in qualche modo, vengono coinvolti, la maggior parte delle ditte che controllo con la mia azienda di consulenza o con le quali collaboro, dopo anni non sanno neanche cosa avevano messo in atto nel tempo in termini di Sicurezza. Intervistati i datori di lavoro e i lavoratori dipendenti, quasi sempre non sono in grado nemmeno di rispondere alle domande sul tema, ed è una cosa rilevata anche dai giornali e dagli Organi di Vigilanza, tra cui l'Ispettorato Nazionale del Lavoro, il Servizio di Prevenzione Salute e Sicurezza, dalle ASL, dalla Polizia Giudiziaria magari su delega della Magistratura in caso di incidente o infortunio…

    In generale, posso dirti che l’80 % delle ditte controllate oggi, a distanza di oltre vent’anni dall’entrata in vigore della legge sulla Sicurezza sul Lavoro, non sono in regola (sempre riferendomi alle piccole e micro imprese).

    È allarmante, ed è chiaro che ci sia qualcosa che viene tralasciato, qualcosa che ancora non viene preso in considerazione se i dati sono questi, concordi con me?

    In oltre vent’anni di applicazione della norma, per carità modificata e con inasprimento delle sanzioni, tutto sembra essere inutile o quasi.

    Non ti nego che, quando mi sono trovato davanti il perdurare di questi risultati, ho avuto un momento di crollo, di delusione tale da farmi quasi prendere la decisione di mollare, di cambiare mestiere. Ma no, non poteva essere così, ci doveva essere una soluzione, e soprattutto: perché questo continuava ad accadere? Mi sono intestardito e ho trovato l'arcano, come si usa dire.

    Alt! Non voglio che questo testo sia un faro nella nebbia assoluto, non ho inventato nulla, ma ho solo messo in pratica alcune soluzioni efficaci, ho trovato cosa davvero non funziona e ho cercato delle soluzioni adeguate, e ci sono riuscito! A testimoniarlo sono tutti i clienti e le imprese con le quali ho collaborato, e con le quali collaboro ancora, quelle che affianco giornalmente.

    In pratica ti ho già svelato cosa manca, qual è il vero gap dell’applicazione della Sicurezza sul Lavoro:  non c’è un coinvolgimento emotivo!

    Perché ricorda, come ho detto anche prima e come sottolineerò sempre, le imprese investono nella Sicurezza sul Lavoro, arruolano i consulenti, producono la documentazione richiesta, al 60% sanno anche il rischio che corrono, ma ciò che trascurano è il lato umano, motivazionale. Non vanno oltre potrei dire, e per la totalità dei lavoratori è così, non solo per i datori di lavoro, intendiamoci. Non passa mai il fatto che si tratta di una questione NON puramente economica, manca tutta questa conapevolezza, quella legata alla motivazione, alla volontà, alla decisione… No, la Sicurezza sul Lavoro non è solo una questione di responsabilità, intesa meramente come responsabilità civile e penale, ma c’è molto di più.

    Chi si conforma, perché lo fa? Fermati un attimo, prova a darti una risposta…

    Te lo dico io perché ci si conforma alla legge in vigore in termini di Sicurezza sul Lavoro: perché si è obbligati!

    Tu stesso, per legge, sei obbligato a conformarti, giusto?

    Quindi ho fatto un ragionamento importante, creare una guida che porti un momento di riflessione. Lo scopo è portare il lettore, quindi la piccola o micro impresa e non solo, ad accendere una lampadina, a vedere la cosa sotto un’altra prospettiva.

    Voglio far accendere la consapevolezza, voglio suscitare un interesse, un vero interesse e farlo in modo pratico e alla portata di tutti, con soluzioni mirate e accessibili. Il mio libro

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