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Senso
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E-book133 pagine1 ora

Senso

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Info su questo ebook

Se avete sempre creduto di aver capito tutto, molto presto potreste capire di non aver creduto mai a nulla. O viceversa.
Non ha importanza che cosa leggete, che cosa guardate o che cosa ascoltate. L'importante è non lasciarsi mai prendere.
LinguaItaliano
Data di uscita3 set 2014
ISBN9786050320039
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    Anteprima del libro

    Senso - Manfred Giumaca

    Manfred Giumaca

    SENSO

    UUID: 28da6f98-341c-11e4-a945-9b5d8de4baaf

    This ebook was created with BackTypo (http://backtypo.com)

    by Simplicissimus Book Farm

    Table of contents

    Breve nota dell'autore

    Cosa fare secondo l'autore

    Cosa fare secondo l'autore

    Cosa fare secondo l'autore

    Nota dell’autore a questo primo livello

    Uomini & Donne

    Famosi su un isola

    Il grande fratello

    Nota dell’autore a questo secondo livello

    Il mondo del premier

    Il mondo meraviglioso di Amélie

    Il vostro mondo di merda

    Nota dell’autore a questo terzo livello

    Cambiare le cose

    Mindfucking

    In nome del popolo sovrano

    Epilogo dello stesso autore

    Voglio trovare un senso a questa storia

    Anche se questa storia un senso non ce l'ha

    Vasco Rossi

    […] Espirando con forza e mantenendo contemporaneamente la glottide chiusa, determiniamo, da una parte, una sorta di auto insufflazione delle trombe di Eustachio (la cosiddetta Manovra di Valsalva) e, dall’altra, un aumento della pressione endotoracica che, esteriormente, viene evidenziata da un accentuato turgore delle vene del collo e dalla congestione del viso.

    È da notare come la pressione toracica ed intraddominale generata in tale modo è assimilabile in tutto e per tutto a quella prodotta naturalmente nel corso dello svuotamento dei visceri o, per esempio, quando si tossisce.

    Tale pressione, responsabile di una diminuzione del ritorno venoso del cuore, è inevitabilmente legata ad un elevato rischio di sincope che, possiamo concludere, si verifica per ognuna di queste quotidiane attività dell’essere umano.

    Vorrei pertanto concludere questo lezioso e, al tempo stesso, simpatico preambolo, introducendo l’argomento principale che verrà trattato nell’attuale edizione del nostro trimestrale di settore: la sincope neuromediata situazionale da defecazione.

    Dott. Lino Sclapari, gastroenterologo

    Ve ne state seduti sulla tazza del cesso, ascoltando un sottofondo di musica da camera ed annusando profumo di mughetto, e tutto quello che non potete fare a meno di pensare è: Chi cazzo ha messo nel cesso questa rivista di merda?

    Breve nota dell'autore

    Il bagno de Il pasto del Duca, noto locale di ristorazione classificato con cinque pallini verdi sulle più note rivista di settore, è una specie di piccola dépendance tutta decorata in uno sfarzoso stile neoclassico. Un po’ pacchiano, a dire il vero.

    Entrando, alla vostra sinistra, una serie di piccole statue greche nude e con espressioni rigorosamente snob, si alternano a colonne di stile corinzio su cui poggiano dodici lavelli di porcellana Richard Ginori con rubinetti cromati in oro.

    Dal lato opposto dei lavandini, sei porte bianche, finemente decorate con motivi intagliati a mano che ricordano la primavera del Botticelli.

    Dietro le porte bianche, altrettanti servizi igienici, con tanto di Canone di Pachelbel che viene avviato automaticamente in sottofondo ogni volta che abbassate la tavola del cesso.

    Sulla parete di fronte a voi, tra i lavandini e le porte dei bagni, un’enorme specchiera a muro, contornata da una finissima cornice in ebano scuro, intarsiata con meravigliosi motivi floreali.

    Sotto la specchiera, un piccolo tavolino di marmo con gambe anch'esse intarsiate con altrettanto gusto, su cui stanno appoggiate, nell'angolo destro, alcune riviste di settore accatastate alla rinfusa.

    Affacciandovi sulla sala da bagno, venite inondati da un intenso profumo di mughetto e dalla carezza soffice delle luci appena soffuse che si spalmano morbidamente su tutte le superfici in marmo. Vi guardate intorno con circospezione e, muovendovi con estrema attenzione, vi dirigete in fondo al locale, proprio di fronte all’enorme specchiera.

    Dopo esservi osservati per alcuni secondi allo specchio, abbassate per caso lo sguardo e... Notate che, sulla lucida superficie del marmo, stanno alcune tracce inequivocabili. I residui di lunghe e spesse strisciate di cocaina.

    Eccola là! pensate tra di voi e, senza farci caso, afferrate la prima rivista in cima al plico di giornali che stanno lì in bella mostra e v’infilate nel primo cesso libero che vi sta più vicino.

    Seduti sulla tazza del più bel cesso su cui abbiate mai poggiate le vostre natiche, scorrendo con sguardo attonito e stupefatto termini medici che fate fatica a comprendere, ma che non fate fatica ad intuire molto bene, e che vi dettagliano, in tutti i minimi particolari, i rischi che state correndo accingendovi ad espletare quelle funzioni che state per espletare, pensate:

    Ma chi è quel malato di mente che ha messo nel cesso questa rivista di merda?

    Poi... Chiudete di scatto il giornale; vi alzate dal cesso; sollevate la tavola per mettere fine alla straziante cantilena di quella insopportabile musica da chiesa; vi aggiustate i pantaloni e, ancora confusi e smarriti per l’incredibile situazione che avete appena vissuto, spalancate la porta del cesso e vi allontanate stravolti.

    Cosa fare secondo l'autore

    Prima parte

    Uscendo dal cesso, infilate la mano nel taschino anteriore della giacca di fustagno che avete addosso e, sull’orlo di un imminente crisi di panico, estraete con furia la tipica confezione di un medicinale.

    Su di un lato della scatola leggete:

    ALPRAZOLAM.

    Poco più sotto, in arial 24, la dicitura:

    1 mg.

    Poco più sotto ancora leggete:

    30 compresse solubili, da deglutire senza masticare o da sciogliere in acqua.

    Pensate: Salute! Scartate una pastiglia; l’ingoiate; aprite il rubinetto di fronte a voi e vi piegate sul lavandino per prendere un lungo sorso d’acqua. Quando alzate lo sguardo, deglutite; fate un profondo respiro; vi bagnate un po’ il viso con l’acqua e vi osservate allo specchio.

    Pensate: Molto presto sarà tutto come prima, e vi appoggiate con entrambe le mani ai bordi freddi dell’ovale bianco del lavello.

    Mentre attendete, riflessa nell’immagine dello specchio, scorgete la sagoma di un distributore automatico.

    il distributore in metallo è fissato nel tratto di muro che separa l’entrata di un cesso dall’altra ed è attraversato nel mezzo da una lunga fessura trasparente.

    Su di una delle confezioni messe di taglio leggete:

    PRIMEX.

    Incuriositi vi avvicinate.

    Su di un enorme pellicola adesiva di colore fucsia leggete:

    Punto G - extrapiacere

    Preservativi stimolanti che, grazie all’esclusiva conformazione dell'estremità, intensificano la stimolazione della donna per un aumentato piacere. La forma extra svasata li rende facili da indossare e particolarmente confortevoli per l'uomo. 

    Con serbatoio, lubrificati e sottoposti a 6 differenti controlli.

    Si raccomanda di conservare in luogo fresco ed asciutto, lontano da fonti di calore e dai raggi del sole.

    Di fianco, una sequenza stilizzata di immagini a colori vi illustra dettagliatamente come ottemperare correttamente all’inserimento e all’estrazione del preziosissimo ammennicolo. Tra le altre cose, le istruzioni prescrivono:

    Posizionare il preservativo sul pene in erezione.

    Tirare indietro il prepuzio (la pelle che ricopre il glande).

    Assicurati che la parte ancora da srotolare sia all'esterno, e srotolare lentamente il profilattico fino a ricoprire tutto il pene.

    N.B.: Eventuale aria imprigionata all'interno del profilattico potrebbe causarne la rottura. Al fine di evitare questa possibilità, prendere il profilattico per il serbatoio e stringerlo fra il dito pollice e l'indice.

    In fondo alla sagoma in metallo, una sigla ed un numero su quattro cifre, ne certificano la qualità in base ad una non meglio nota normativa della comunità europea: 

    ISO 9001:2000.

    Se calcolo bene, avete appena venti minuti, a partire da adesso, per cambiare la vostra vita

    uno, 

    due, 

    tre, 

    quattro, 

    cinque, 

    sei…

    Cosa fare secondo l'autore

    Seconda parte

    Uscendo dal cesso, fissate per un attimo la vostra immagine nello specchio.

    Chiudete gli occhi e contate fino a cinque.

    Tenendo gli occhi chiusi vi immaginate una vasta radura verde, un cielo d’intenso colore azzurro ed un sole che splende alto e che riscalda.

    Potete fare molto di più, pensate.

    Allora prendete il verde dell’immensa radura e lo aggiustate di tono, rendendolo ancora più intenso. Fate lo stesso con l’azzurro del cielo e con la luce del sole.

    Fate un profondo respiro, ma non riuscite a calmarvi.

    Tenendo gli occhi sempre chiusi, cominciate a piantare nell’immensa radura verde degli enormi cartelli luminosi con sopra delle scritte in lettere fluorescenti: Felicità, Amore, Comprensione, Pace, Benessere. Poi, mentalmente, accendete una musica di sottofondo.Non è colpa vostra, ma l’unico motivo che vi viene in mente è il Canone di Pachelbel, quell'inascoltabile cantilena che poco prima avete udito nel cesso.

    Fate di nuovo un profondo respiro, ma non riuscite a calmarvi.

    Allora, tenendo sempre gli occhi ben chiusi, dal fondo della radura che vi circonda da ogni lato, fate spuntare e procedere lentamente verso di voi la sagoma di una donna. È una donna giovane, sorridente e, guarda caso, sorprendentemente bella.

    La fissate venirvi incontro con sinuosa dolcezza...

    La fissate... 

    Con sinuosa dolcezza...

    D’improvviso provate la debole ed incolpevole percezione di un innocente ed immotivato desiderio sessuale.

    Non capite bene il perché, ma lo potete intuire. Intuite il perché, ma non lo potete capire. 

    Fate di nuovo un respiro profondo, ma l’angoscia che vi sta ancora montando dentro non accenna a diminuire.

    Tenendo gli occhi tenacemente serrati, distogliete lo sguardo dalla giovane fanciulla che sta avanzando e, ormai in preda ad uno stato di panico, estraete dal piccolo zaino di tela che portate a tracollo una penna ed un taccuino.

    Il verde intenso del

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