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C.M.C. Computer mediated communication
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E-book41 pagine20 minuti

C.M.C. Computer mediated communication

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Con l’avvento del motore a combustione interna, il motore elettrificato, l’amplificatore, ecc… il predominio delle campane, sull’appartenenza ad una determinata comunità, si affievolisce lasciando posto allo sviluppo di individualità il cui pensiero viene modellato dalla cultura dei media, più che da quella religiosa.
L’individuo acquisisce, con il sistema di comunicazione mediata, supportato dalle nuove tecnologie informatiche, una nuova identità di comunicatore paragonabile, sotto due livelli diversi ma allo stesso tempo coincidenti, con l’attività comunicativa “face to face” della piazza; il mercato si rende dinamico (“what you see is what you get” – slogan noto ai pionieri del WWW) e l’identità dell’individuo del XXI secolo diventa un surrogato coincidente con il bisogno dell’individuo stesso di manifestarsi con diversi strumenti
LinguaItaliano
Data di uscita28 giu 2014
ISBN9786050310351
C.M.C. Computer mediated communication

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    Anteprima del libro

    C.M.C. Computer mediated communication - Roberto Fusco

    Connessioni

    Per trattare questo interessante argomento partiremo con uno spunto individuato nel lavoro dello studioso francese Alain Corbin sul tema del campanilismo (Village bells: Sound and meaning in the ninteenth century French countryside, trad.).

    L’impatto emotivo della campana, ci dice Corbin, contribuiva a costruire un’identità territoriale per gli individui che vivevano nel raggio del suono.

    Era una territorialità caratterizzata dalla conoscenza reciproca e la campana costituiva la discriminante tra quello che era al di fuori e ciò che invece era compreso nella comunità situata nella vece della chiesa che faceva risuonare questo importante indicatore di appartenenza comunitaria.

    Nel XIX secolo, in particolare nelle campagne, il suono delle campane, che era associato ad un moto lento, proprio del camminare, definiva uno spazio entro cui si udivano solo sporadici rumori frammentati, nessuno dei quali, salvo il potente rumore del fulmine, erano in grado di competere con esse.

    Con l’avvento del motore a combustione interna, il motore elettrificato, l’amplificatore, ecc… il predominio delle campane, sull’appartenenza ad una determinata comunità, si affievolisce lasciando posto allo sviluppo di individualità il cui pensiero viene modellato dalla cultura dei media, più che da quella religiosa.

    L’individuo acquisisce, con il sistema di comunicazione mediata, supportato dalle nuove tecnologie informatiche, una nuova identità di comunicatore paragonabile, sotto due livelli diversi ma allo stesso tempo coincidenti, con l’attività comunicativa face to face della piazza; il mercato si rende dinamico (what you see is what you get – slogan noto ai pionieri del WWW) e l’identità dell’individuo del XXI secolo diventa un surrogato coincidente con il bisogno dell’individuo stesso di manifestarsi con diversi strumenti. In piena coerenza con le caratteristiche della cosiddetta post-modernità, che è il modo in cui

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