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I segreti dei gratta e vinci
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I segreti dei gratta e vinci
E-book105 pagine1 ora

I segreti dei gratta e vinci

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Info su questo ebook

Un interessante libro che svela i segreti con cui i biglietti Gratta e Vinci riescono a schiavizzare le persone, mantenendo sempre viva nella mente dei giocatori l'idea di una molto frequente possibilità di vincita milionaria, un facile traguardo. Trasformando le persone in accaniti frequentatori del gioco, creando loro dipendenza da gioco.

Un libro che svela le raffinatissime tecniche della distribuzione massiva dei premi, che a sua volta tende a rendere sempre presenti le irrisorie vincite, al punto di riuscire a convincere i malcapitati a credere e sognare ad occhi aperti.

Un libro che aiuta a decidere se "Giocare per Vincere oppure se Giocare per Perdere"

Federico Franchina
LinguaItaliano
Data di uscita14 giu 2013
ISBN9788867557233
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    Anteprima del libro

    I segreti dei gratta e vinci - Federico Franchina

    utili

    Introduzione

    Tutto iniziò a Milano, in una bella tabaccheria, rinnovata di recente, scaffali tirati a lucido, vetrine tassativamente chiuse a chiave con i mitici marchingegni che impediscono l’apertura a persone non autorizzate.

    Alcuni pannelli appesi sopra la cassa mostravano le fotocopie ingrandite di biglietti Gratta e Vinci, con scritto l’importo vinto, la data, i numeri vincenti cerchiati con un pennarello indelebile, tutti recitavano in parte la stessa cosa, VINTI X Euro eccetera, le somme vinte erano diverse.

    Nonostante anch’io fossi lì ad aspettare il mio turno, non capivo il perché di tante persone allineate in fila in una tabaccheria, bruciavo dalla voglia di chiedere a qualcuno dei presenti, ma non lo feci.

    Cercando di capire il perché, provai a distrarmi dando un’occhiata in giro verso il contenuto delle vetrine; da quella dei profumi alla mia destra, proseguendo verso quella delle bombolette di gas per ricaricare accendini, arrivando alla vetrina degli Zippo e delle pipe che giacevano vicino ai sigari.

    Lanciai un’occhiata ai quadri sulla parete, l’unico spazio libero nel negozio affollato di vetrine e di tanti altri oggetti; mi soffermai un attimo sullo scaffale delle riviste di gossip, a seguire quella dei mensili d’informatica che ogni mese ripetono gli stessi argomenti con titoli diversi, e poi quello dove erano esposti i settimanali del gioco del lotto, le riviste per la dieta, e quelle sui VIP.

    Voltandomi verso la coda notai che molte persone avevano in mano i Gratta e Vinci, provai per curiosità a sbirciare senza dare nell’occhio per vedere se e quanto avessero vinto, ma non riuscii a vedere bene. Provai a mettere a fuoco il biglietto che teneva in mano una signora davanti a me, ancora niente, notai che più della metà delle persone ne aveva uno, alcuni persino due o tre.

    Molti di loro erano impazienti, agitati, continuavano a guardarsi intorno con uno sguardo impaziente, soffermandosi più a lungo sulle fotocopie dei biglietti appesi in bacheca.

    A un certo punto, un signore che precedevo di un paio di persone borbottò, proprio oggi doveva chiudere l’altro tabacchino?, riferendosi a un’altra tabaccheria nei dintorni che quel giorno era chiusa, e continuò, sanno che oggi è il giorno del mercatino del quartiere no?.

    Era un tipo robusto con la barba lunga di almeno una settimana, un berretto giallo che riportava il logo di un noto formaggio. Non ci misi molto a capire il perché di tante persone ammassate, tra me e me pensai ecco il motivo…. Infatti, era quello il motivo.

    Fuori s’intravedeva un via vai di persone con sacchetti di plastica colmi di vari oggetti acquistati nelle varie bancarelle; non distante da me, una signora era alle prese con una sigaretta, più in là, bambini accompagnati dai loro genitori, con in mano una ciotola di plastica piena di patatine condite con maionese e ketchup.

    Dall’altra parte della strada i venditori promuovevano a squarciagola i loro prodotti promettendo sconti; tutto sommato era una bella giornata di sole e tutti i passanti indossavano magliette colorate.

    Tutto questo non riuscì a distrarmi dalle domande che mi martellavano. Accesi la mia sigaretta, mi fermai all’ombra e iniziai a fumare. Fumai in fretta e la gettai quasi a metà. Stava bollendo dentro di me l’idea di approfondire il perché di tanto accanimento verso i Gratta e Vinci..

    Non mi avviai verso la mia macchina bensì feci ritorno in tabaccheria per ottenere altre informazioni. La fila era quasi della stessa intensità, così decisi di attendere e uscii fuori nella speranza che la fila si smaltisse, ma non fu così.

    Mentre il pensiero e la curiosità mi tormentavano, mi avviai verso il punto d’incontro con i miei amici, che erano già sul posto ad attendermi, decidemmo di pranzare insieme.

    Nel locale elegante e accogliente, nonostante vi fossero immense vetrine che davano sulla strada, il rumore delle auto e dei motorini non dava fastidio, i vetri erano a prova di suono.

    Eravamo tutti chini a consultare il menù, il mio pensiero era ancora sui Gratta e Vinci, continuavo a pensare, e se vincessi cinquecentomila euro…?; devo ammettere che l’idea di provarci iniziava a prendermi sul serio, pensai a quali fossero i trucchi per avere successo, cercai di mettere in piedi una strategia vincente.

    La cameriera si avvicinò armata di penna e taccuino per prendere le ordinazioni, non disse nulla, rimase in piedi scrutandoci a uno a uno, come per dire, avete deciso?, a un certo punto sorrise. Cosa vi porto da bere..? disse in tono gentile accompagnato da un sorriso. Tanto per iniziare una bottiglia di vino…, disse Giovanni, il più esperto di vini tra noi.

    Suggerì il nome del vino e s’informò riguardo alla disponibilità, la commessa annuì e s’incamminò verso il bancone per tornare subito con una bottiglia in un vassoio. La stappò e Giovanni potè assaggiarla. Buono! esclamò. Riempimmo i nostri bicchieri e brindammo alla nostra amicizia.

    Ordinammo i nostri piatti, tra un boccone e l’altro buttai giù l’argomento sui Gratta e Vinci e partì una accesa discussione; chi diceva che era una truffa ai danni dei cittadini, chi affermava che era una buona via per fare un po’ di soldini se si gioca con intelligenza, chi citava degli esempi di persone che conosce che si stanno rovinando con i Gratta e Vinci ma che non si arricchivano mai, l’altro raccontava di un suo vicino che era sempre al tabacchino sotto casa a grattare.

    Ognuno disse la sua, io rimasi in silenzio e cercai di accumulare più informazioni possibili, anche se il mio pensiero era fisso sull’idea di provarci a tutti i costi. Solo dopo ho capito che quello fosse il passo più pericoloso dell’approccio verso i Gratta e Vinci, la prima volta è la più pericolosa.

    Dopo aver pranzato, ci avviammo verso il parcheggio, dove avevamo lasciato le nostre auto. Il parcheggio distava circa 100 metri dal ristorante, durante il percorso non parlammo di Gratta e Vinci, si erano formati dei gruppetti e parlavano tra loro.

    Io ero con il mio pensiero, i Gratta e Vinci. Il desiderio di provarci continuava a tormentarmi; sinceramente non vedevo l’ora di rimanere solo, non saprei dire il perché ma non avevo nessuna intenzione di far sapere agli amici tutto ciò.

    Ci salutammo; mentre guidavo diretto verso l’autostrada per tornare nella mia città, mi ritornava ripetutamente in mente la fila di persone che avevo lasciato in tabaccheria. Buttavo giù due calcoli, mi chiedevo quanti di loro fossero vincitori; ero quasi convinto che si vincesse spesso, il fatto di vedere un numero consistente di persone in un luogo tutte in fila per lo stesso scopo mi spinse a credere che se non ci fosse stato un tornaconto abbastanza attraente, non c’era motivo ammassarsi per acquistare i Gratta e Vinci.

    Non volevo demordere, decisi di fermarmi al primo Autogrill e di tentare la fortuna. Arrivai in un parcheggio, appena sceso dalla macchina accesi la mia sigaretta, gettata mi diressi di fretta verso

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