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Amore in uno schermo
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E-book98 pagine1 ora

Amore in uno schermo

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Descrizione del libro:

Gli appuntamenti online sono la nuova possibilità per chi cerca l'amore e Amalia Livingston le ha provate tutte. Proprio quando decide di gettare la spugna e lasciar perdere, le sue amiche le creano un profilo in un nuovo sito. Non avendo nulla da perdere, decide di lasciarsi andare in un ultimo tentativo

Lennox Taylor, operaio nell'ediliza di giorno e programmatore di notte crea un profilo per provare che il suo ultimo sito funziona. Annoiato dalla solita routine, capisce di non avere nulla da perdere quando decide di cercare il vero amore nel mondo virtuale. Quello che non si aspetta di trovare è la persona perfetta – ma sarà quella giusta per lui?

L'amore è a solo un click di distanza? O trovare l'anima gemella sullo schermo è solo un mito?

Scopri cosa la vita riserva ad Amalia e Lennox mentre l'autrice di best-seller internazionali A.M Willard ti porta in uno speed date che ti farà ridere ed emozionare.

LinguaItaliano
Data di uscita1 dic 2016
ISBN9781507164990
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    Anteprima del libro

    Amore in uno schermo - A.M. Willard

    Capitolo Uno

    Ho provato tutta la faccenda degli incontri online. Infatti ora che ci penso, le provate tutte. Le mie amiche se la spassano con le storie di appuntamenti terribili che racconto ogni venerdì a cena. È incredibile come si possano passare settimane a chattare e richattare con totali sconosciuti e poi, solo quando hai il fegato di conoscerli di persona, il tutto si trasformi in un grande incubo.

    Lo scorso sabato ho conosciuto questo ragazzo – di cui non diremo il nome– per bere qualcosa. Ci eravamo scritti per qualche settimana.  Dopo aver descritto cosa avremmo indossato quella sera, l'appuntamento era deciso. Che gran casino si rivelò. L'innominato era completamente diverso da come si presentava sul suo profilo. Infatti, era smilzo e pelato – la combinazione più inquietante. E la ciliegina sulla torta è che si presentò con la moglie, la quale sperava in una cosa a tre. Non c'è bisogno di dire che ho tagliato la corda scappando dal locale velocemente. Ora ci riferiamo a quell'episodio chiamandolo "ménage a tre senza capelli".

    Mentre me ne sto qui vestendomi per un altro primo appuntamento stasera, prego che non succeda niente di simile stasera. Mi guardo allo specchio lungo appeso alla porta della mia camera e alzo le spalle guardando il mio outfit. Niente di speciale, solo un semplice paio di jeans e una maglia di seta nera tagliata sulle spalle. Per finire ho abbinato un paio di stivali alti fino al ginocchio e, dopo aver inserito dei gioielli, mi controllo un'ultima volta. La taglia 42 in un metro e settanta non ha a che fare con me. Non sono considerata troppo bassa o troppo alta, troppo magra o troppo grassa; sono a metà, normale. Ho chiuso i miei capelli color cioccolato in uno chignon fatto a lato e molto approssimativo, lasciando pendere alcuni ciuffi intorno al viso.

    L'impressione che la serata mi dà è la stessa di ogni volta, corta e dolce. Cena e poi casa in un attimo con tuffo nel letto prima delle undici. Ecco perché non lascio mai che mi vengano a prendere a casa. Sono arrivata anche al punto di mandare il messaggio di SOS dal bagno delle signore per far finta di ricevere una chiamata di un'amica ammalata. La chiamiamo "la mappa dell'appuntamento".

    Vivere al di fuori di Chattanooga in Tennessee nella cittadina di East Ridge, significa che non abbiamo molte opzioni per quanto riguarda i posti in cui andare a cena. La maggior parte dei ristoranti sono gestiti da persone del posto e non sono il tipo di locali in cui si va per il primo appuntamento, quindi abbiamo optato per il ristorante italiano del posto. Fortunatamente per me, Jeanette – la mia migliore amica – gestisce il posto dato che è di proprietà della sua famiglia. Da qui la mappa dell'appuntamento; gesti con le mani, un movimento della testa, tic con gli occhi, e la frase "Oh no, ho rovesciato l'acqua!" sono tutti messaggi in codice. Ogni dipendente del ristorante li conosce e ha il mio numero nella rubrica delle chiamate rapide. 

    Arrivo nel parcheggio e mi guardo intorno per vedere se c'è qualcosa fuori posto nelle macchine parcheggiate. Non vedendo nulla fuori dal normale, esco dalla macchina ed entro per sedermi ad un tavolo.

    Quarantacinque minuti dopo sto ancora aspettando da sola nel bel mezzo del locale. Fissando la tovaglia ovviamente rossa e bianca che deve aver visto giorni migliori, alzo lo sguardo verso la cameriera. Il conto per favore, chiedo mentre tiro fuori il portafoglio per pagare il mio bicchiere di vino.

    Te lo offriamo noi stasera, Amalia.

    Grazie, a presto, rispondo facendo uscire esasperatamente l'aria dai polmoni mentre sposto la mia sedia per alzarmi dal tavolo. Me la sarei dovuta aspettare stasera, dato che per tutta la settimana l'ho sentito strano. Sono abbastanza sicura che il fatto di non accompagnarmi a casa dopo la cena è stato ciò che gli ha fatto cambiare idea.

    I ragazzi vogliono una cosa: sesso. Non importa quanti anni abbiano, che corpo abbiano o quale sia il loro stato civile, sono tutti uguali. Perché non si può trovare qualcuno con il quale si possa parlare per ore del nulla? Esistono ancora uomini così, almeno? Se esistono, sono sicura di non averne mai trovato uno in vita mia.

    Lavorando ogni giorno dalle sette di mattina alle tre del pomeriggio nella casa di riposo cittadina, non incontro molti giovani gentiluomini. Certo, ognuno dei miei pazienti cerca di combinarmi con uno dei loro nipoti o figli, ma io ho solo ventisette anni e non sono a caccia di un uomo più vecchio. Mi va bene la fascia tra i venticinquenni e i trentatreenni. Certo pretendo che abbiano un lavoro e che siano in grado di formulare una frase. Non chiedo troppo, secondo me.

    Tornando a casa, faccio mente locale sugli indizi che avrei dovuto cogliere. Ovviamente, non li avevo notati e sinceramente ho deciso di smettere con questa cosa degli appuntamenti. Ho un lavoro fantastico che significa molto per me quando ogni giorno esco dalla casa che ho sempre voluto. Non è enorme e ci siamo solo io e il gatto che al momento risiede nelle mie due camere da letto, nel mio bagno e nella mia zona giorno open space.

    C'è un piccolo giardino nel retro e un roseto sul davanti. No, nessuno dei due è intenzionale, sono arrivati entrambi con la casa. Di solito, estirperei tutto ma una dei miei utenti, la signora Prescott adora il giardinaggio e mi ha dato qualche consiglio. In cambio le porto delle rose fresche ogni settimane. E siamo contente tutte e due.

    Camminando lentamente nella casa buia, chiudo a chiave la serratura e mi abbasso verso Gizmo, il mio gatto soriano. È lui l'unico maschio di cui ho bisogno; bé, lui e il mio amico Julio nascosto nel comodino vicino al mio letto. Cosa potrei chiedere di più? Ah, giusto, compagnia. E magari qualcuno che si prenda cura di te quando sei ammalata. Già, non accadrà.

    Stanca di tutto questo discorso amoroso, marcio verso il divano e accendo il computer. Basta. Vi voglio chiudere tutte dico a voce alta mentre aspetto.

    Ci sono diverse schede aperte sullo schermo mentre inserisco il mio nickname e la mia password. Clicco sulle impostazioni e seleziono il pulsante per disattivare il profilo. Lasciando cadere le mani lungo i fianchi, espiro rapidamente.

    Ne ho abbastanza dell'amore e degli uomini stupidi, dico a Gizmo, guadagnandomi un miao di risposta

    Domani è venerdì e con il lavoro e la cena con le ragazze in testa, spengo tutto e mi dirigo a letto. Domani è un

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