Incontri casuali
Di Mia Zaccaria
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Info su questo ebook
aspettando l’avvenimento che la travolga e renda la sua vita un viaggio unico ed emozionante.
Con le sue due amiche, Lisa e Laura (due ragazze molto diverse fra loro), si reca a Formentera ad un viaggio premio per la maturità e qui incontra Giorgio: un affascinante trentaduenne, che dal primo sguardo la cattura per sempre e le sconvolge la vita.
È l’avvincente storia dei loro incontri casuali negli angoli più suggestivi del Mediterraneo e del Nord Africa, che avvengono nell’arco di tredici anni e liberano la sua parte più istintiva e selvaggia, trasformandola in una donna audace e appassionata.
Nel frattempo Eva incontra Pietro, un ragazzo dolce e comprensivo, che le infonde un senso di sicurezza e protezione che lei non ha mai provato e che le fa il dono più importante della sua vita.
Eva e Giorgio in questi tredici anni vivono le loro vite, fatte di affetti, famiglia, lavoro e amicizie.
L’amore fra di loro è un lasciarsi e un ritrovarsi continuo, perché l’importante non è vivere insieme.
L’importante è riuscire a ritrovarsi, in ogni luogo e in ogni tempo.
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Anteprima del libro
Incontri casuali - Mia Zaccaria
casuale.
Indice
Prologo
1 Formentera – il ragazzo del primo piano
2 Solitudine
3 Madonna di Campiglio – vacanze di Natale
4 Pietro
5 Laura
6 Sardegna del Sud – il punto di non ritorno
7 Attrazione fatale
8 Ritorno a Casa
9 Il matrimonio di Laura
10 La famiglia
11 Mykonos – la svolta
12 Un’altra Eva
13 Un bagno rilassante
14 Preparativi
15 La festa di Lisa
16 Sorprese
17 In fiera
18 Marrakech – per sempre sua
19 Le Mille e una notte
20 Addio alla città rossa
21 Ricomincio da me
22 Addio
23 Francoforte – una nuova vita
24 Caterina
25 La laurea di Lisa
26 Cambiamenti
27 Il ritorno di Pietro
28 Rivelazioni
29 Rebecca
30 La nuova vita
31 Week-end benessere – segreti
32 Sardegna – noi due per sempre
Dal diario di Eva
Incontri Casuali
A tutte le donne che albergano nei nostri cuori
<
<< L’importante non è vivere insieme; l’importante è sapersi ritrovare, in ogni luogo e in ogni tempo>>
PROLOGO
12 Luglio 2000
Finalmente è finita: ho appena terminato l’esame orale di maturità e sto per raggiungere le mie amiche che l’hanno già discusso ieri.
Un capitolo della nostra vita è finito e sta per iniziare la bellissima avventura dell’università.
Io ho scelto la facoltà di lingue, le mie due migliori amiche economia e architettura.
Laura, che è la più precisa delle tre, ha scelto economia e penso che sia la facoltà a lei più congeniale, perché le permetterà di catalogare la realtà che vuole sempre ordinata, mentre Lisa frequenterà il politecnico per diventare architetto.
Il padre è geometra e ha uno studio insieme a un socio e lei studia per migliorare la sua posizione e portare avanti lo studio del padre.
Avrebbe voluto fare la restauratrice, ma lui ha talmente insistito affinché lei continuasse il suo lavoro che alla fine, stremata, ha ceduto (in fondo anche a lei piace questo settore, anche se a lui non l’ha mai ammesso).
Io sono stata la più indecisa delle tre: portata per molte materie, senza però eccellere in nessuna.
Quindi, piacendomi molto viaggiare e volendo fare una professione che mi permetta di farlo, ho deciso di iniziare la facoltà di lingue, anche se mi piacciono molto anche la storia dell’arte e le materie psicologiche e filosofiche.
Ora però, prima di iniziare l’università, ci dedicheremo all’ozio.
I nostri genitori, come premio per la maturità, ci hanno regalato un bellissimo viaggio a Formentera: la regina delle Baleari e della mondanità.
Partiremo questo Sabato e ci resteremo per due settimane, soggiornando in un piccolo appartamento in un residence vicino a Plaja Ses Illetes.
Prenderemo a noleggio un paio di motorini per vedere tutte le spiagge dell’isola e per andare la sera a Es Pujols, dove c’è la movida e trascorreremo sicuramente due settimane entusiasmanti e divertenti, senza più il pensiero dello studio e della scuola.
Laura avrebbe scelto una destinazione meno movimentata, ma io e Lisa l’abbiamo convinta per una volta a lasciarsi andare un po’ (più che convinta, abbiamo vinto ad alzata di mano: due contro una).
Nel pomeriggio Lisa passerà a prenderci in macchina e andremo al centro commerciale, per fare gli ultimi acquisti ante partenza.
Ci sono già i saldi, quindi potremo comprare qualche costume, un paio di parei e di short, anzi di hot pant: non si sa mai chi puoi incontrare in vacanza.
Laura è fidanzata e non ci pensa minimamente a tradire il suo Luca (è troppo seria per cedere alle tentazioni), Lisa invece è una single convinta. Non perché non le piacciano i ragazzi, anzi: glie ne piacciono troppi e non vuole perdere neppure un’occasione.
Io in questo momento sono sola: ho avuto un paio di ragazzi quasi coetanei e qualche avventura, ma quest’anno l’ho voluto trascorrere tranquilla, senza impegni ma solo qualche flirt.
Mi sono dedicata alla maturità e alla scuola guida e le due cose hanno occupato quasi tutto il mio tempo libero (tranne quello dedicato alle uscite con le mie due migliori amiche).
Mi sono sempre chiesta come abbiano potuto legare tanto tre persone così diverse fra loro, ma la vita è questa: un mix imperfetto di persone e situazioni, che valgono la pena di essere vissute!
Io e Lisa in prima superiore ci siamo trovate vicine di banco e abbiamo simpatizzato sin da subito: entrambe spensierate e simpatiche, appartenenti a due segni d’aria molto affini - io sono Gemelli e lei Bilancia -, per cui un’unione quasi garantita.
Laura invece è la classica rappresentante del segno della Vergine: metodica e puntigliosa.
Con lei c’è voluto un po’più tempo per amalgamarci, ma è stata sempre molto carina con noi, aiutandoci soprattutto nelle versioni di latino e in matematica.
Diciamo che in più di un’occasione ci ha tolto dall’impaccio.
Stasera andremo al solito bar a festeggiare e ci prenderemo una bella sbronza: ci vuole, dopo i due mesi super stressanti appena trascorsi per colpa della maturità.
Non vedo l’ora che arrivi Sabato, per buttarmi tutto alle spalle e cominciare un nuovo capitolo della mia vita: quello della vita adulta.
1
Formentera - il ragazzo del primo piano
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Lisa non è mai stata troppo delicata nell’espressione dei suoi pensieri: diciamo che è una ragazza molto spontanea.
E così vado a prendere posto vicino a loro: mi hanno lasciato il seggiolino accanto al finestrino e l’aereo è quasi tutto occupato.
Pieno di famiglie in vacanza, ma soprattutto di giovani: coppie e gruppi di amici, che stanno andando a svagarsi dopo un anno di lavoro e di doveri.
Mi ha sempre affascinata il fatto di cercare di indovinare la professione di una persona, il tipo di vita che conduce, il perché abbia scelto quel posto di vacanza e non un altro. E qui, con un aereo pieno di turisti, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Vicino a noi, per esempio, è seduta una coppia secondo me male assortita: lei è una bella ragazza di quelle super gelose, lui il classico belloccio cascamorto che sta cercando di mettere la testa a posto, ma a quanto pare non gli riesce molto bene.
Da quando noi tre abbiamo preso posto nella fila accanto alla loro, non fa altro che lanciare occhiate ammiccanti a me e Lisa e la sua ragazza è già incavolata nera, prima ancora che inizi la loro vacanza.
Laura non è una brutta ragazza, anzi è molto carina, ma è la classica brava ragazza: capelli castani lisci con la frangia, lunghi fino a metà schiena, faccia squadrata, alta (è la più alta delle tre), ma quadrata per quanto riguarda la sua indole (si vede a un miglio di distanza). Per cui è molto difficile che un ragazza così, attiri gli sguardi di un tipo come quello a fianco a noi.
Lisa invece è la classica bionda con occhi verdi e pelle chiara e un bel gruppetto di efelidi sul suo nasino alla francese. Ha un fisico snello e tonico - reso tale dalle due ore di palestra tre volte alla settimana, che fa per tenersi in forma - e l’unico difetto che ha (se così si può chiamare), è quello di essere un po’ bassa: sfiora appena il metro e sessanta.
Io invece sono alta un metro e settanta, con profondi occhi scuri e capelli color cioccolato, che ricadono in morbide onde sulla mia schiena. Ho curve sensuali e sembro la pubblicità di una crema solare: carnagione olivastra quasi sempre abbronzata e sguardo ammaliatore (per parlarvi del mio aspetto, ho usato la descrizione che Lisa fa di me, quando conosce qualche belloccio e vuole farsi invitare, cercando di convincere l’amico a portarmi fuori).
Due file dietro alla nostra è seduto un bimbo molto simpatico: sta nel sedile di mezzo, tra la sua mamma e il suo papà e non fa altro che fare domande a raffica ai suoi genitori e a tutti quelli seduti vicino a lui. Sicuramente è un figlio unico molto desiderato - i suoi genitori non sono di primo pelo -, cresciuto a metà tra asilo nido e nonni. Lo penso perché è molto sveglio - la mamma sicuramente gli ha fatto fare mezza giornata di nido, perché socializzasse e frequentasse anche bimbi della sua età -, ma ha il classico comportamento di un bambino viziato dai nonni (che glie le danno quasi tutte vinte).
In questo mio cercare di indovinare la vita delle persone, sono continuamente distratta da Lisa, che ha già adocchiato qualche aitante giovanotto del nostro aereo e sta cercando, con il suo classico gioco di sguardi, di sedurlo a distanza.
Andiamo bene: se iniziamo così ancora prima di arrivare a destinazione, la vacanza si annuncia molto movimentata
.
Sono molto felice della mia vita in questo momento: non sta succedendo niente di particolarmente entusiasmante, ma tutto va come deve andare. Alla maturità ho preso ottantotto, Lisa ottanta e Laura, naturalmente, cento centesimi.
Non che sia particolarmente intelligente o brillante rispetto a noi, ma è sempre stata una gran secchiona, tutta dedita allo studio e al suo Luca (con cui sta già da quattro anni).
Questa estate, prima che inizi l’università, Luca lavorerà nell’agenzia assicurativa del padre, per aiutarlo.
Quindi Laura, non potendo andare in vacanza con lui, ha accettato di trascorrere queste due settimane di mare con le sue pazze amiche: che combriccola.
Ecco: siamo atterrate.
Finalmente siamo arrivate a Ibiza e vedo già l’assistente del tour operator che ci sta aspettando dopo il ritiro bagagli, per portarci con il bus al porto, farci traghettare e raggiungere finalmente la nostra meta.
Non è la prima volta che noi tre partiamo insieme: durante le scuole superiori siamo state due volte in Inghilterra con la professoressa di inglese, a fare una vacanza studio. Una volta a Edimburgo e una volta a Londra. La prima volta abbiamo alloggiato in famiglia e di giorno frequentavamo la scuola di inglese, la seconda volta abbiamo soggiornato in college.
In quelle due occasioni ci siamo divertite molto, ma è la prima volta che facciamo una vacanza vera, di quelle con la V maiuscola: speriamo che vada tutto bene.
Quella che mi preoccupa è Lisa: mi auguro che trascorra un po’ di tempo anche con noi e non sempre con qualche bel maschione.
È molto emozionante: la prima vacanza da sola senza la mia famiglia.
La sensazione di libertà è forte e bellissima: finalmente posso decidere per me stessa, senza che nessuno si intrometta.
Non che non abbia mai potuto farlo, ma avendo imparato da subito a essere responsabile (a causa della mia situazione famigliare) e avendo una madre apprensiva, mi sono sempre un po’ frenata. Altrimenti sarei stata una ragazza più libera e disinibita, di quanto non lo sia ora.
Ho un’indole selvaggia, imbrigliata da un’educazione un po’ troppo tradizionale.
Abbiamo preso posto in barca per la traversata e la seconda parte del nostro viaggio è iniziata: qualcuno inizia già a stare male, perché in mare oggi c’è l’onda lunga e quand’è così, fa sempre qualche danno. Anche Laura è un po’ nauseata e noi stiamo cercando di farla chiacchierare e tenerla occupata, in modo che non veda gli altri stare male e, quindi, anche lei di conseguenza.
Lisa è una serpe: non fa altro che prendere in giro le persone che abbiamo intorno per farci divertire, ma sta rischiando che qualcuno la senta e s’incavoli di brutto.
È sicuramente la più peperina del gruppo e lo era anche dell’intera classe. Sempre in prima linea a combattere per i nostri diritti e anche rappresentante di istituto.
Figlia unica, Lisa ha avuto un’educazione molto libera: il padre molto occupato con il suo lavoro, non è stato molto presente in casa. La madre, segretaria nello studio del padre, l’ha potuta seguire poco. Quindi lei, dovendosi arrangiare fin da subito, si è saputa destreggiare in ogni situazione.
A scuola non ha mai eccelso, ma non ha avuto particolari problemi e si è dedicata a un sacco di attività extra scolastiche, che la tenevano occupata quando i suoi genitori lavoravano: nuoto, palestra, golf, scacchi, scuole di disegno e chi più ne ha, più ne metta.
Laura invece ha sempre avuto la passione per la musica: suona il pianoforte sin dalle scuole elementari e quella è l’unica attività che l’ha distratta dalla scuola (a parte il suo noiosissimo fidanzato). La sua è una famiglia tradizionale: la madre casalinga e il padre ragioniere, hanno sempre fatto molti sacrifici per poterle offrire tutte le possibilità che avevano le sue amiche e non le hanno mai fatto mancare niente.
Lei è sempre stata molto grata per questo e ha contraccambiato, impegnandosi al massimo in tutto quello che faceva, per non mandare al vento i loro sacrifici.
Io ho una sorella minore, Sophie, una madre che fa l’insegnante di lettere alle suole medie e un padre costruttore edile.
Da piccola ho frequentato dei corsi di nuoto, mentre durante le scuole elementari e medie dei corsi di danza, prima classica e poi moderna. Ora, invece, sto frequentando yoga, per tenermi in forma e liberare la mente dallo stress della vita quotidiana (anche se la mia passione è sempre stata quella della lettura e il mio sogno quello della scrittura).
Divagando sui passatempi di questo disomogeneo gruppo di amiche, il tempo è passato e finalmente siamo giunte a destinazione: Formentera preparati, siamo arrivate!
Non appena entriamo nel nostro appartamento noto che, anche se senza pretese, è molto carino.
Dobbiamo decidere chi delle tre dormirà sul divano letto e chi nel letto matrimoniale e Laura ci toglie subito dall’impaccio.
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Quindi, il problema del sonno è stato risolto.
Non ci resta che disfare i bagagli, indossare un costume, una canotta, un paio di pantaloncini e uscire a dare un’occhiata alla piscina e agli abitanti degli appartamenti vicini al nostro.
Lisa indossa subito un costume con un perizoma mozzafiato e un pareo molto fashion, che le hanno portato i suoi genitori dal viaggio alle Maldive, dove sono stati durante le vacanze natalizie.
Ci trascina letteralmente nell’area piscina, per spiare se nei dintorni c’è qualcuno di interessante: è veramente incorreggibile.
Comunque ha ragione: tutti gli appartamenti sembrano occupati, per cui la possibilità che ci sia qualcuno di intrigante effettivamente c’è.
Lisa trova da chiacchierare subito con un paio di ragazze che stanno prendendo il sole in piscina e che le consigliano dove affittare i due scooter, che ci scorazzeranno in giro per tutta l’isola.
Nel pomeriggio una di loro si è offerta di accompagnarla alla società di noleggio di Es Pujols, per poter contrattare il prezzo. Sicuramente con il suo charme Lisa li convincerà a portarci i motorini a domicilio, qui al residence.
I suoi le hanno prestato la loro carta di credito, quindi il noleggio lo farà a nome suo e poi noi le daremo la nostra parte durante la vacanza.
Anche il problema scooter è risolto.
Quindi ci spalmiamo di crema solare e iniziamo a goderci il nostro primo giorno di vacanza, senza perdere un minuto di più.
Anche Laura nel frattempo ci raggiunge: finalmente ha finito di sistemare i vestiti nella sua parte di armadio, dividendoli tutti in mucchietti precisi e ordinati.
Ora inizia a tormentare Lisa, affinché chieda in reception di poter telefonare e casa, per avvisare i suoi genitori e Luca che siamo arrivate sane e salve a destinazione (qui al residence il cellulare non prende, per cui bisogna chiamare da un telefono fisso).
Lisa non si scompone, anzi: non vedeva l’ora di andare a scambiare due chiacchiere con qualcuno di nuovo. Quindi entrambe partono alla volta del ricevimento e mi lasciano sola a pensare.
Chissà se stavolta la vita mi riserverà qualcosa di nuovo e interessante? Me lo auguro: è una cifra che aspetto che un evento inatteso ed emozionante mi travolga. Vorrei vivere un’esperienza che permetta alla mia normale vita di diciannovenne di diventare speciale e unica. Ho voglia di vivere un’avventura, di incontrare qualcuno di speciale, di fare qualcosa di particolare
.
Nel frattempo le altre sono tornate e subito Laura mi rassicura: sua madre farà un giro di telefonate anche alle nostre mamme, per dire loro che è tutto ok e che le richiameremo fra qualche giorno, per ulteriori dettagli.
Mentre sono sdraiata al sole ad abbronzarmi, noto sul balcone di uno degli appartamenti al primo piano un ragazzo molto affascinante, che ha lo sguardo rivolto al mare.
È un bel po’ più grande di noi - a occhio e croce deve avere una trentina d’anni - ma è veramente bello: alto, moro, con i capelli scompigliati sul viso dai lineamenti decisi e un fisico da urlo (ha un paio di boxer rossi e una camicia bianca aperta sul davanti ed esibisce una tartaruga da paura). Non riesco a vedere il colore dei suoi occhi, però, peccato.
Chissà se ha preso il nostro stesso volo? Non credo, l’avrei sicuramente notato e se non l’avessi fatto io, l’avrebbe fatto Lisa. No, deve essere arrivato con un altro aereo. Non penso fosse già qui, perché non mi sembra molto abbronzato…
Non mi è mai capitato di osservare un uomo più grande di me, a parte alcuni attori in qualche film famoso, ma questo ragazzo è veramente notevole.
Non ho ancora distolto lo sguardo da quel balcone, quando vedo una bellissima bionda raggiungerlo e abbracciarlo da dietro, dandogli anche un leggero bacio sulla schiena.
Lo sapevo: era troppo bello per essere solo. È in vacanza con la sua fidanzata, o sarà sua moglie? Dall’età che dimostra, potrebbe già essere sposato. Va beh, pazienza, mi butterò su qualcuno di più raggiungibile: la vacanza è solo all’inizio
.
Lisa, come al solito, nota il mio sguardo e il movimento sul balcone incriminato e dice: <
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Laura, sentendo i nostri discorsi, interviene come al suo solito a smorzare i toni della conversazione: <
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E così c’è stato anche il primo litigio della vacanza, quello fra i due poli estremi del nostro gruppo: la puritana e la libertina. Toccherà ancora una volta a me ad abbassare i toni e a riportare la pace. Cosa abbastanza facile, visto che subito dopo Lisa va in paese con le ragazze della piscina a prendere gli scooter e Laura ha il tempo di calmarsi e rilassarsi un po’.
Mentre io e Laura rientriamo in appartamento per farci una doccia, sentiamo la voce di Lisa echeggiare in piscina.
Sono trascorse quasi due ore e finalmente è rientrata su uno scooter accompagnata da José, il noleggiatore, che ci ha portato a domicilio il secondo motorino (come pensavo, il savoir-faire di Lisa ha colpito anche stavolta).
Anzi: si stanno già accordando per vederci stasera con il suo gruppo di amici, che ci farà fare un giro di perlustrazione della movida di Es Pujols.
Niente di meglio di una persona del luogo, per scoprire i locali e i ristoranti più alla moda e Lisa lo sa: viaggia per il mondo da quando è piccola e conosce tutte le tattiche di gioco.
L’appuntamento con la compagnia di José è alle venti e trenta da El Chupito, il bar più à la page di Formentera.
In questo periodo l’isola è piena di personaggi famosi e starlet della televisione, ma anche di coppie e gruppi di giovani in cerca di divertimento e spensieratezza e noi siamo fra questi.
La serata risulta molto piacevole e divertente e ci facciamo consigliare anche le spiagge migliori dell’isola, dove poter andare dall’indomani mattina.
Non rientriamo molto tardi, verso mezzanotte, perché la giornata è stata lunga e stancante e Laura sta iniziando a brontolare, ma i prossimi giorni ci rifaremo sicuramente.
Sono passati due giorni da quando siamo arrivate e del bello del primo piano, neanche l’ombra. Possibile? Ogni volta che esco dall’appartamento per andare in piscina o in paese, sollevo lo sguardo verso il suo balcone, ma non l’ho più visto. Chissà dove va al mare? Chissà dove cena? Mi piacerebbe incontrarlo da qualche parte, per vedere come appare vestito da sera: sarà più o meno affascinante rispetto a quando è seminudo? Povera me: sono su una delle isole più divertenti del Mediterraneo con le mie migliori amiche e invece di pensare a svagarmi e divertirmi con un mio coetaneo, rimugino su un trentenne sconosciuto che non mi ha ancora degnata di uno sguardo. La situazione è proprio critica!
Il Mercoledì andiamo a El Pilar de la Mola, dove c’è il mercatino hippy: vorremmo trovare qualche collana o braccialetto particolari, da sfoggiare durante la festa gitana che si svolgerà al Paraiso il Sabato successivo.
Mentre camminiamo per le bancarelle lo vedo, è lui: il