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Note 2012: Opinioni, riflessioni, considerazioni, pubblicate sul quotidiano Libertà dal “piacentino di Sicilia”
Note 2012: Opinioni, riflessioni, considerazioni, pubblicate sul quotidiano Libertà dal “piacentino di Sicilia”
Note 2012: Opinioni, riflessioni, considerazioni, pubblicate sul quotidiano Libertà dal “piacentino di Sicilia”
E-book93 pagine1 ora

Note 2012: Opinioni, riflessioni, considerazioni, pubblicate sul quotidiano Libertà dal “piacentino di Sicilia”

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Info su questo ebook

Questo libro che, a prima vista, potrebbe essere considerato un’opera di assemblaggio, raccolta di semplici note, è in realtà un’opera avveduta, c’è un filo conduttore, la consapevolezza dell’Autore che attraverso semplici articoli di giornale divulga le proprie concezioni politiche ed estetiche: Comme les philosophes!
LinguaItaliano
Data di uscita9 gen 2015
ISBN9788891170651
Note 2012: Opinioni, riflessioni, considerazioni, pubblicate sul quotidiano Libertà dal “piacentino di Sicilia”

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    Anteprima del libro

    Note 2012 - Carmelo Sciascia

    9

    Considerazioni su questo nostro tempo L'euro è strumento della speculazione

    • giovedì 12 gennaio 2012

    NECRO

    • pagina 43

    E' finito l'ottimismo ottocentesco, quello delle sorti progressive, quando si pensava possibile risolvere tutti i problemi con il progresso scientifico e tecnologico. E' finito anche l'ottimismo del novecento, quando terminate le ere delle grandi dittature, fasciste e staliniste, si pensava che la democrazia come partecipazione sempre più consapevole dei cittadini alla vita delle nazioni, rendesse il futuro ricco di continui miglioramenti sociali.

    Siamo giunti al terzo millennio, carichi solo di tanti dubbi ed infinite paure. L'accelerazione dello sviluppo economico dei paesi avanzati ha aumentato il divario con i paesi poveri del terzo mondo, senza che si possa intravedere qualsiasi inversione di rotta.

    Risultato una immigrazione incontrollata ed incontrollabile con sacche di miseria sempre più diffuse nei paesi ricchi. Il progresso nel campo produttivo si ha con un degrado ambientale senza precedenti. L'inquinamento da parte dei paesi emergenti quali Cina e India e la correlata schiavizzazione della manodopera è una delle discrepanze più evidenti dello sviluppo economico di questi paesi. E le negatività espresse non interessano solo questa parte del mondo, perché si diffondono a macchia d'olio per tutto l'universo creato!

    Oggi le vie del progresso sociale, intellettuale e morale sembrano ostruite. Il socialismo è fallito là dove doveva dare un contenuto di libertà alla modernizzazione economica.

    Il capitalismo, convinto che la produzione e la concorrenza, avrebbero portato ad un ininterrotto progresso sociale, in realtà ha fallito perché si è intrinsecamente trasformato in qualcosa d'altro, il cui significato è oscuro a tutti, anche a sé stesso. La religione che ha tenuto insieme popoli interi forgiandone le coscienze è in profonda crisi, basti solo pensare a quanti matrimoni, in rapporto alla totalità delle unioni, si celebrano in chiesa in Italia, sede di San Pietro!

    Quindi partendo dalla fine di questi pilastri importanti su cui si sono rette le società contemporanee, e cioè il socialismo, il capitalismo e la religione, almeno nelle definizioni a noi fino adesso note, che fare? Che Fare? (conosciamo quello che ci ha indicato Lenin, quasi un secolo fa, ricetta oramai scaduta, direbbe il bugiardino).

    L'essenza di una qualsiasi organizzazione sociale è stata fino adesso la politica. Cioè attraverso la politica si governava qualsiasi processo economico affinché la società tutta potesse svilupparsi in modo armonico e beneficiare del surplus produttivo. Questo fino a qualche anno o forse meglio qualche decennio fa.

    Considerato che oramai è comunque venuto a mancare qualsiasi forma di controllo politico (ed ancora di più democratico, se mai ce ne fosse stato!), sui processi produttivi ed economici, è evidente che un siffatto vuoto politico sarebbe stato colmato da qualcosa d'altro.

    Oggi infatti ci troviamo ad essere dominati da una oligarchia capitalistico-finanziaria, una forma apparentemente anarchica di dominio finanziario che ha preso il sopravvento nel mondo ed in Italia. Il grande fratello di orwelliana memoria vestiva ancora i panni di un dominio politico. Oggi possiamo intuire che il nazismo, quale incarnazione del male moderno, potrebbe essere stato solo il primo segno di un futuro di oppressione e dispotismo.

    Ho letto da qualche parte che il mondo perfetto per i grandi speculatori è quel mondo dove la speculazione garantisce immensi profitti senza dover pagare i lavoratori, così come, aggiungo io, esportare ed imporre il modello cinese (sfruttamento senza limiti ed inquinamento libero) a tutto il mondo occidentale. L'Euro è uno degli strumenti finanziari di questa speculazione. Non è la moneta di uno Stato. Uno Stato della comunità europea non può stampare moneta, (è stata una delle premesse essenziali fin dalla nascita degli stati moderni, potere stampare moneta!).

    Uno dei motivi principali per cui la Germania ha voluto l'Italia e la Spagna, stati spreconi, nell'Euro, è appunto l'impedire di stampare moneta e di potere quindi svalutare, unico modo per competere con il mercato metalmeccanico tedesco. La politica in Italia ha abdicato in modo sfacciato al potere finanziario e bancario che altro non sono che quei poteri che hanno determinato la crisi. Ed oggi questo governo colpendo i pensionati, i lavoratori ed i loro redditi, tagliando gli stipendi, sa che impedendo il consumo di beni, ci sarà di più per gli speculatori da investire e avere profitti. Questo lo sostiene Alain Parguez, economista illustre. E questo stanno cercando di fare in Italia. Hanno fatto una riforma delle pensioni che è stata quella enunciata un anno fa dalla Confindustria, stanno portando ad una riforma del lavoro con maggiore precarizzazione di quella attuale, è di qualche giorno fa l'affermazione del direttore sempre della Confindustria che ha dichiarato di iniziare a licenziare i dipendenti pubblici, visto che sono rimasti tra le poche categorie ad avere ancora un contratto a tempo indeterminato. Ma forse è bene ricordare come la maggior parte dei contratti anche nel P. I. sono oramai a tempo: da sei mesi a sei mesi!

    Questo è il tempo demoniaco della menzogna imperante, dove le guerre diventano esportazione della democrazia, le spese militari spese socialmente utili e dove si fanno passare per riforme le eliminazioni di settori importanti di stato sociale, dove i politici son tali ai soli fini dei benefici stipendiali ma non delle decisioni e delle responsabilità (si contraddicono contraddicendosi continuamente, appoggiando e criticando questo governo), ed è nel tempo della menzogna universale che dire la verità diventa un atto rivoluzionario (G. Orwell).

    Terraferma di Crialese escluso ingiustamente

    • venerdì 20 gennaio 2012

    OPINIONI

    • pagina 45

    Siamo in un momento storico precario dove tante cose non si capiscono. Tra le tante, oggi non ho capito come il film di Crialese Terraferma, possa essere stato escluso dalla nomination, quale miglior film

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