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Mille... e una dieta per rimanere sempre in forma
Mille... e una dieta per rimanere sempre in forma
Mille... e una dieta per rimanere sempre in forma
E-book184 pagine2 ore

Mille... e una dieta per rimanere sempre in forma

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Info su questo ebook

Sono migliaia, se non milioni, le donne e gli uomini che sfogliano la margherita chiedendosi: Mangio? Non Mangio? Che poi significa: “Mi metto a dieta o non mi metto a dieta?”
Di una corretta alimentazione, c'è bisogno estremo. “Mille e una dieta per rimanere sempre in forma” illustra pregi e difetti di tutti i regimi alimentari proposti dai più importanti nutrizionisti del mondo, dalla dieta mediterranea alla scarsdale, dalla vegetariana alla dissociata, da quelle a zona a quelle “low carb”. Senza parteggiare per l’una o per l’altra. Il motivo? Ognuno/a può riconoscersi in uno stile e adottarlo consapevolmente.
LinguaItaliano
EditoreSEM
Data di uscita15 mar 2011
ISBN9788897093046
Mille... e una dieta per rimanere sempre in forma

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    Anteprima del libro

    Mille... e una dieta per rimanere sempre in forma - Liza McKinsley

    Mille... e una dieta per rimanere sempre in forma

    di Liza McKinsley

    Editor Bob de Leon

    Traduzione Alessandra Gariboldi

    © 2010 SEM - Servizi Editoriali & Multimediali

    Redazione, Via Volta 18

    20094 Corsico

    www.semedizioni.com

    info@semedizioni.com

    Editor Roberto Grandi

    Direttore editoriale Cosimo De Leo

    Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo, incluso qualsiasi tipo di sistema meccanico ed elettronico, senza autorizzazione scritta preventiva dell’Editore, fatta eccezione per brevi passaggi a scopo di recensione. Per questa pubblicazione l’IVA è assolta dall’Editore ai sensi dell’art. 74 - 1° comma Lettera C del D.P.R. 633/72 e successive modificazioni. Questo libro presenta delle procedure e delle situazioni esclusivamente per scopi informativi e didattici. L’Editore e la redazione non si assumono alcuna responsabilità per un uso improprio delle informazioni contenute nel testo.

    Aforismi

    Il cibo animale è inadatto a chi miri al controllo delle proprie passioni

    (M. Gandhi)

    Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo

    (Ippocrate)

    Il nutrimento del corpo si effettua a poco a poco. Pienezza di cibo e poco di sostanza

    (B. Pascal)

    Verrà il tempo in cui l'uomo non dovrà più uccidere per mangiare, e anche l'uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto

    (L. da Vinci)

    Solo gli imbecilli non sono ghiotti... si è ghiotti come poeti, si è ghiotti come artisti...

    (G. de Maupassant)

    È preferibile un cibo anche un po’ nocivo ma gradevole, a un cibo indiscutibilmente sano ma sgradevole

    (Ippocrate)

    Nulla darà la possibilità di sopravvivenza sulla terra quanto l’evoluzione verso una dieta vegetariana

    (A. Einstein)

    È invero una malattia noiosa dover salvaguardare la propria salute al prezzo di una dieta troppo severa

    François de la Rochefoucauld

    Si dice che l'appetito vien mangiando, ma in realta’ viene a star digiuni

    (Totò)

    Uno stile alimentare

    Viviamo in una società dove impera l’eccessiva offerta di cibo da un lato, il culto della taglia 40 dall’altro. C’è l’invito a soddisfare qualsiasi tentazione alimentare e l’obbligo di mostrare un’immagine che ci soddisfi, come se il corpo esprimesse tutto il nostro io. Per funzionare la dieta va iscritta in un programma che preveda attività fisica e uno stile alimentare in grado di ridurre le entrate e aumentare i consumi per riportare l’equilibrio metabolico. Senza trascurare l’aspetto psicologico, che significa essere consapevoli del significato del cibo per non usarlo come antidoto ad ansia, noia, stress.

    Maria Gabriella Gentile

    direttore del Centro di dietetica e nutrizione clinica

    all’ospedale milanese di Niguarda

    (da blog.panorama.it)

    01. I miracoli non esistono

    Trovare il peso forma a tutti i costi e in qualunque maniera. è diventata l’ossessione di una società, quella Occidentale, che consuma, non solo in prodotti alimentari, più del triplo del resto del mondo. Il culto del fisico perfetto ha fatto più proseliti di una campagna di vocazioni per la conversione del Terzo mondo. Sono quindi migliaia, se non milioni, le donne e gli uomini che sfogliano la margherita chiedendosi: Mangio?... Non Mangio?... Che poi significa Mi metto a dieta o non mi metto a dieta. Di diete, anzi di una corretta alimentazione, c’è bisogno estremo. Infatti, una delle piaghe del XXI Secolo della stessa società Occidentale citata in apertura di questo libello, è purtroppo la questione dell’obesità e del sovrappeso. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha predetto che nel 2015 gli adulti con problemi di sovrappeso saranno circa 2,3 miliardi. Esiste poi una vera e propria emergenza: l’obesità infantile che colpisce un bambino su 5 in molti Paesi europei. Ancora più drammatici sono i dati provenienti dagli Usa, dove la percentuale di persone grasse è sicuramente il doppio rispetto all’Europa, anche se la tendenza nel Vecchio Continente è in aumento. Qual è il rimedio? Individuare uno stile di vita sano, che permetta di ritornare in forma e stare bene con se stessi e con gli altri.

    Tutto facile, allora. Non proprio. Si corre il rischio è di cadere dalla padella nella brace. Per quale motivo?

    Primo fra tutti, ci sono in giro troppi stereotipi pericolosi. Spesso i modelli di riferimento sono sbagliati. Si vuole essere magri a tutti i costi e si cerca di modificare il proprio fisico a immagine e somiglianza di quelli imposti dalla pubblicità o dalle copertine delle riviste di moda e che, purtroppo, sono ben lontani dal mondo reale.

    In secondo luogo, seguire un regime alimentare che aiuti a ritrovare il peso forma non è così semplice. Bandire dolci, pasta, fritti, formaggi e salumi, mangiare verdure bollite e mini porzioni da fame, intristiscono l’umore e rendono il metabolismo simile a un orso affamato che, alla fine, utilizza ogni scusa per buttarsi a capofitto su biscotti, cioccolata, salami, paste asciutte e affini. Come agire? Se si vuole avere una remota speranza di vincere la guerra contro i rotolini di grasso che sporgono dall’addome, o che appesantiscono i glutei, è necessario allearsi con uno specialista.

    Rivolgersi a un dietologo alimentarista con tutte le carte in regola, è questa la mossa vincente. Attenzione, serve un nutrizionista che non prometta miracoli, ma traguardi raggiungibili in un certo lasso di tempo. Deve essere chiaro, sin dal principio che non esiste la formula magica per passare a pieni voti la prova costume. Oppure, per un uomo, che è impossibile indossare una taglia 46 se di solito si indossa una 52. Fare diete che promettono dei risultati mirabolanti per essere belli in 7 giorni non porta da nessuna parte. Fatalmente, una volta terminate, si riprende facilmente il peso di partenza con qualche chilo in più. Diete sbagliate e interrotte modificano il metabolismo basale, ovvero il consumo energetico a riposo.

    Il corpo si adatta per un breve periodo, poi fa scattare la sindrome da digiuno e se si ritorna a mangiare le stesse quantità di cibo pre-dieta trasforma le calorie immediatamente in grasso. Con quali conseguenze? Prima fra tutte, la perdita di autostima. Poi un senso di frustrazione che degenera in una fame nervosa difficile da controllare. Quali sono le migliori strategie da adottare? Non seguire digiuni forzati o sottoalimentarsi perché il corpo rallenta sì il metabolismo ma questo non produce una perdita di peso significativa e soprattutto duratura nel tempo. Neanche diminuire troppo le calorie serve a qualcosa perché si perde solo massa muscolare. Sarebbe meglio, prima di ogni decisione, esaminare il tipo di vita che ciascuno conduce in modo da calcolare un esatto apporto di calorie da utilizzare giornalmente. Ridurre quindi i grassi, ma senza eliminarli totalmente, preferendo quelli di origine vegetale o di pesce.

    Mangiare frutta e verdura, almeno 5 porzioni al giorno e bere molta acqua, scordandosi le bevande gassate. Fissare dei piccoli obiettivi a breve termine: l’obiettivo deve essere un chilo per volta. Per realizzare il sogno di rientrare in una taglia 42, quando si parte da una 48 serve molto tempo. Un altro consiglio efficace è quello di non pesarsi tutti i giorni. é sicuramente più utile salire sulla bilancia una volta alla settimana, per prendere coscienza dei risultati ottenuti senza stress. Bisogna anche ricordarsi che non si dimagrisce se si rimane comodamente seduti sul divano. L’alleato prezioso di una dieta è sicuramente la pratica di un’adeguata attività sportiva, senza per questo passare ore interminabili in palestra.

    Il movimento fisico tonifica la muscolatura, permette così di bruciare i grassi e aiuta a combattere gli antiestetismi.

    Rassodando i tessuti si torna a essere magri ma non flaccidi. Senza strafare, compiendo piccoli gesti. Camminare per 20 minuti al giorno, salire le scale senza prendere l’ascensore e non andare in macchina al proprio posto di lavoro. Oppure praticare sport come il ballo che oltre a fare muovere di più, aiuta a creare nuove amicizie (se, naturalmente, si è in cerca dell’anima gemella).

    è noto che la mente, per ottenere certi obiettivi, ha bisogno di gratificazioni. Per raggiungere gli effetti desiderati serve cambiare la propria mentalità per sentirsi belli già da subito. Qualche esempio. Comprarsi un meraviglioso vestito visto nella vetrina di un negozio in centro, che, certo, ha una taglia in meno, ma vederlo nel proprio armadio di casa, potrebbe stimolare le energie necessarie per mettersi a dieta con convinzione.

    Basta, quindi, cambiare la prospettiva delle cose, mettendosi in testa che i miracoli non esistono, ma che con tanta volontà e qualche sacrificio in più si possono raggiungere risultati eccellenti.

    In fondo non esiste la bacchetta magica per dimagrire, ma vincere la guerra contro l’adipe è possibile, perché il traguardo è molto più allettante di qualche crampo allo stomaco o di un’abbuffata al ristorante.

    02. La sindrome da digiuno. Quando la dieta è un incubo

    Perdere peso è difficile. Per comprendere i reali livelli di difficoltà gli esperti del Massachusetts general hospital hanno elaborato un modello matematico i cui meccanismi sono stati resi pubblici dalla rivista Cell Metabolism. Su che cosa si basa? Si sapeva già che il peso corporeo tende a rimanere stabile nonostante le diete, perché il metabolismo resiste ai cambiamenti. I medici hanno analizzato a lungo i segnali neuroendocrini controllati dalla leptina (un ormone prodotto dalle cellule adipose). Che cosa è emerso? Quando la quantità di leptina è elevata l’organismo non riesce a bruciare energia e quindi il corpo non dimagrisce. Quando invece l’ormone scende sotto una certa soglia si raggiunge e si mantiene la perdita di peso per lungo tempo. Che cosa significa? Che il corpo non digerisce le diete, non le sopporta e, anzi, si ribella. All’inizio si adatta. Poi provoca la sindrome da digiuno, che irresistibilmente porta a riprendere il peso perduto. Si ottiene così l’effetto fisarmonica, un vero e proprio incubo per tutti coloro che almeno una volta nella vita hanno tentato di combattere contro il sovrappeso. Per tutti costoro, e per molti altri ancora, la dieta può diventare un’ossessione.

    I prototipi sono infiniti. Le soluzioni, no. Nella vita di ciascuno ci sono tantissimi eventi importanti che portano ad aumentare il proprio giro vita.

    In una donna è sicuramente la gravidanza il fatto che incide maggiormente sull’aumento di peso. Anche se non è più in voga il mito di mangiare per due e di soddisfare a tutti i costi le famose voglie, è pur vero che dopo avere avuto il bebè si ha più difficoltà a perdere i chili in più. Oggi le donne concepiscono più tardi, tra i 30 e i 40 anni,

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