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Baby-sitter
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E-book117 pagine51 minuti

Baby-sitter

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Info su questo ebook

La televisione la baby-sitter per irrequietudini e disperazioni? L’efficace controllo sociale impietoso e perverso?
Lavoro complesso, discutibile, polemico.
La filosofia del Male necessario che ci smuove dentro, ci sveglia dal torpore e ci riconsegna alla vita, in attesa di riaddormentarci? Personaggi negativi i giovani di destra come quelli di sinistra? L’amore per i miei personaggi. In realtà, io accuso gli indifferenti, quelli che uno sguardo e tirano via e poi? Che puoi contro gli indifferenti? Sei come impotente con loro, vero?
L’autore si riflette in Davide, il protagonista. L’unico negativo dichiarato.
L’autore scrive e questo lo salva, ma non è sufficiente, lo sa.
Non-violento non lo è l’autore. Volendo significare la non-violenza, la si sottolinea nella cessione dei diritti d’autore ad associazioni territoriali radicali.
LinguaItaliano
EditoreAbel Books
Data di uscita4 mag 2012
ISBN9788897513889
Baby-sitter

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    Anteprima del libro

    Baby-sitter - Dario Schonberg

    Dario Schönberg

    Baby-sitter

    Teatro – Musical

    Abel Books

    Copertina realizzata da Milli - vignali.milena@tiscali.it

    http://milli.carbonmade.com/

    Proprietà letteraria riservata

    © 2012 Abel Books

    Tutti i diritti sono riservati. È  vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico.

    Le richieste per l’utilizzo della presente opera o di parte di essa in un contesto che non sia la lettura privata devono essere inviate a:

    Abel Books

    via Terme di Traiano, 25

    00053 Civitavecchia (Roma)

    ISBN 9788897513889

    Personaggi

    Sergio   militante di estrema sinistra

    Sibillina militante di estrema sinistra

    Ivan militante di estrema sinistra

    Margarita militante di estrema sinistra

    Christian militante di estrema destra

    Johnny militante di estrema destra

    Sara militante di estrema destra

    Clerici militante di estrema destra

    Tramonto uno scettico

    Davide   un asociale di sinistra

    Poliziotto   la polizia

    Funzionario   il potere

    La stampa   un giornalista

    Un commerciante

    Due facchini

    Un pensionato

    Servizio cadaveri

    Il narratore

    Tempo

    Oggi

    Luogo

    Una piazza, un luogo pubblico

    Alcuni interni

    Diritti d’autore ceduti a

    Associazione radicale Maurizio Provenza – Salerno

    Associazione radicale David Kato Kisule – Palermo

    Associazione radicale per la Grande Napoli – Napoli

    Associazione radicale foggiana Maria Teresa Di Lascia

    Indice

    Ouverture

    La identitaria

    Finestre

    Lotta per la vita

    Monologo dell’invidia

    Fare la cosa giusta

    Conversazione senza parole

    L’impero de lo Vil Male

    Sibillina

    Il fascino del morto vivente

    Dunque

    Calcio, tette e culo

    Metatossine

    Qualunque radio

    Il contatto fisico

    Inchiesta sulla felicità

    Abracadabra

    Il Male necessario

    L’amore per i personaggi

    La pensione

    Lo stato dell’uomo oggi

    Il Party di If

    L’indagine

    Veleno

    L’interrogatorio

    La vagabondia

    La baby-sitter

    Inno alla democrazia

    Romanticismo

    Intermezzo

    L’aria di Tramonto

    Morte di Christian

    Bere, mangiare, cagare?

    Del Bene, del Male, lo Vil Male

    In morte di Sibillina

    Il canto dei sopravvissuti

    La volontà di partecipazione

    Solitudine

    Tutto è bene quel che finisce bene

    La platea

    Ouverture

    Scena: una piazza molto frequentata.

    Bene o male? Dipende.

    A lato della piazza, sullo sfondo, case e finestre dietro a cui la gente pensa ai fatti propri, indifferente a quello che accade nel mondo. Forse, impegnata davanti al televisore?

    Una o due panchine davanti alle case dello sfondo.

    Davide (sui quarant’anni) e Tramonto (sui sessanta) sono seduti sulla panchina, come in disparte.

    In scena i 4+4, estrema destra più estrema sinistra (giovani sui 20-25 anni, potrebbero essere universitari, ma anche operai, disoccupati, dottori... non viene specificato).

    Ouverture dell’opera.

    I giovani di destra e di sinistra ballano o schioccano le dita all’unisono (l’autore, immaginando la scena, non può non pensare all’inizio di West Side Story di Robert Wise, fatta questa citazione, preparare qualcosa di diverso, nulla potendo fare contro il precedente nell’immaginario collettivo).

    I giovani hanno qualcosa in comune: si muovono, sono in scena e non rintanati nelle case, davanti alle televisioni o altri diversivi inconcludenti.

    Hanno qualcosa in comune per quanto di idee opposte, vestiti diversamente, diverso l’ambiente d’origine.

    Sono... si possono definire vivi solo perché non vogliono restarsene tranquilli e docili docili nelle loro case, ad oziare o morire di noia?

    I quattro di destra sono ben vestiti, forse idee razziste, detestano quelli di sinistra, i diversi, i disagiati ecc...

    I quattro di sinistra, vestiti così così, non hanno soldi, solo idee che oggi indossano in pochi, non amano quelli di destra o quanti sfoggiano la ricchezza, il potere ecc...

    I due fronti giovanili sono in perenne lotta tra di loro.

    La loro conflittualità come a dare un senso all’esistenza?

    Se le daranno con autentico furore e non vogliono saperne di vivacchiare, invecchiando placidamente, come tanti.

    Quanto il buon senso sembrerebbe suggerire?

    I giovani di destra sono vivi? Sono i cattivi? Forse, sono loro i diversi e non coloro contro cui scatenano la propria aggressività? E quelli di sinistra? Violenti come quelli di destra? Altre ragioni e simili comportamenti? Le loro idee li giustificano? Si va lontano con la violenza? Bisogna sempre rispondere alle provocazioni?

    Una riflessione da lontano, quella dell’autore.

    Dal suo personale punto di vista.

    Non ama la violenza, non-violento non essendolo proprio.

    Anzi, invidiando chi riesce a sfogarsi con talento.

    L’autore a riflettersi in Davide, il vero

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